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Originariamente inviata da calabronegigante
Enrico,sei un pò contraddittorio.....
il Tuo esempio sulla tuta,è valido anche per i caschi?.....no?
ripeto,quello in fibra,sicuramente è migliore di quello in policarbonato....
perchè + rifinito e leggero,senz'altro + bello!!
.....ma ha fatto lo stesso test di omologazione!!
i parametri,sono uguali per tutti!!
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Forse sono stato un po'poco chiaro nell'esporre il mio pensiero, è vero.
La mia filosofia nell'acquisto dell'abbigliamento per moto è che il giusto sta nel mezzo. Quindi mi spiace ma non metterò mai la mia testa dentro un casco in policarbonato che, ricordo a chi non lo sapesse, non è solo più pesante di uno in fibra, ma ha una resistenza agli urti generalmente molto inferiore perché il materiale tende a rompersi di netto invece che a "sfagliarsi". D'altra parte, una volta deciso che voglio un casco in fibra, mi interessa poco che sia Arai, non mi interessa niente che abbia la grafica dell'ultimo modello, mi interessa molto che mi calzi bene e che potenzialmente mi prometta una buona protezione. Sono caduto con un Suomy sbattendo forte la mentoniera sull'asfalto e salvandomi la faccia: quando ho ricomprato il casco non ho avuto dubbio sulla marca, e tremo nel pensare cosa mi sarebbe potuto succedere con un casco in policarbonato preso al Lidl a 59 euro.
Tornando all'abbigliamento, in due diverse occasioni ho purtroppo avuto modo di testare due diverse tute Dainese (una addirittura prodotta nel 1991) ricavandone in entrambi i casi ottima soddisfazione: credo comunque che una tuta di pari livello di prezzo mi avrebbe sicuramente protetto allo stesso modo. Stiamo parlando di capi tecnici di ottima fattura e con protezioni non solo omologate ma anche ben fatte: per fare un esempio, moltissime tute di marca Berik non hanno protezioni sulla caviglia, eppure Berik è secondo me a torto considerato un marchio di alto livello. Di conseguenza, non vedo dove stia la differenza fra una tuta BMW da 2000 euro (che, torno a ripetere, trovo ridicola per quanto costa in relazione a quello che offre) e una Dainese o una Spidi da 7/800 o anche qualcosa meno. Nel caso dei capi in tessuto, addirittura il paragone tra BMW e i produttori specifici di abbigliamento secondo me è addirittura inverso: BMW costa il doppio ma almeno a livello visivo e tattile i suoi capi sembrano molto meno "sicuri" di quelli della concorrenza.
Concludendo, ripeto che secondo me il giusto sta appunto nel mezzo. Evito economie che ritengo potenzialmente pericolose e spese pazze di cui non vedo il reale valore... tutto qui.