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Originariamente inviata da Someone
Mi permetto di insistere solo su un punto: ok i corsi e qualcuno che ti speghi cose che altrimenti non arriveresti (o arriveresti tardi) a capire (ai miei tempi i "corsi" te li facevano i "vecchi" sui passi e gli "stage" te li facevi da solo a forza di volare), ma continuo a pensare che la pratica e dunque l'abitudine, siano quelle che nella maggior parte dei casi ti possano poi salvare.
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Dipende che pratica.
La pratica di chi non conosce determinate tecniche - che in genere gli amici esperti
non ti insegnano, perché non le applicano o non le hanno formalizzate nella loro testa e quindi non sanno come trasmetterle agli altri - serve a imparare meglio a prevedere le intenzioni degli altri, quello sì, ma dal punto di vista delle tecniche di guida di solito serve a ben poco. La schiappa ventenne dopo 30 anni e 500.000 km sarà una schiappa cinquantenne, sicuramente migliore, ma sempre schiappa.
Andare in moto è una faccenda complessa e potenzialmente pericolosa, paragonabile a fare immersioni o a pilotare ultraleggeri.
Quante persone fanno immersioni senza aver frequentato corsi? Zero.
Quante persone pilotano ultraleggeri senza aver frequentato corsi? Zero.
Quante persone guidano motociclette senza aver frequentato corsi? Milioni.
L'equivoco sta nel fatto che i motociclisti hanno una patente, ma quella patente non certifica che essi sappiano guidare, bensì che essi hanno superato un esame idiota e quasi inutile (e i più anziani nemmeno questo).