... beh, forse sconvolto è esagerato, ma sentite cosa mi è successo...
Un paio d'ore fa, dopo la pausa pranzo, decido di fare un salto all'ufficio postale a Piramide, qui a Roma, per attivare una carta Postepay. L'impiegata, un po' imbranata, dopo tutta la trafila - fotocopie di documento e codice fiscale, firma di 4 o 5 moduli - si allontana un attimo e ritorna dopo 5 minuti dicendomi di dover ripetere l'operazione perché la carta appena attivata non aveva il pin corrispondente. Ok, dico io, e si ricomincia. Mentre aspettavo - ormai erano più di 15 minuti che ero allo sportello - si avvicina un tizio che, mostrandomi il suo tesserino, mi fa "Polizia postale, mi può far vedere un documento?" "Ce lo ha ancora l'impiegata, se aspetta un attimo..." rispondo, e l'agente si piazza vicino a me ad aspettare...
Terminata con successo l'operazione postepay, l'impiegata mi consegna il tutto, carta postepay, pin e documento e codice fiscale, ed io porgo la carta d'identità all'agente. Questi la guarda e mi fa "Mi può seguire un attimo, è un semplice controllo..." Ok, usciamo dall'ufficio postale dove ci sono due agenti in divisa ed un ispettore.
Quest'ultimo attacca "Dove ha la macchina?" " Non ho la macchina, ho la moto che però è Napoli!" "Com'è possibile, scusi?"
Gli spiego allora che vivo a Napoli e lavoro a Roma, e faccio il pendolare con il treno, eccetera. Al che l'ispettore mi chiede "Non ha altri documenti?" Ed io "Guardi, ho la patente, ma è quella nuova e non è un documento..." E lui "Me la faccia vedere... Mi può far vedere cos'altro ha in tasca?"

Sempre più perplesso, gli mostro chiavi, occhiali da sole, cellulare... "Ok, dovrebbe seguirci in caserma, però spenga il cellulare".
Mi fanno salire in macchina e mi portano alla caserma a Trastevere, continuando a ripetermi che è un semplice controllo... "Come, non le è mai capitato???" "
NO, almeno non in questa forma...." E quello "Beh, è stato fortunato..."
Per farla breve, in caserma mi fanno aspettare una decina di minuti prima di uscirsene con "Tutto a posto, ci scusi tanto, si è trovato al momento sbagliato nel posto sbagliato...."
Morale della favola, dopo le scuse e dopo avermi riaccompagnato al lavoro, mi hanno spiegato che avevano avuto una segnalazione per cui cercavano un tizio che indossava "jeans, camicia bianca, pullover azzurro e giaccone nero", e alla fine mi hanno detto che sono stato anche fortunanto perchè se ad intervenire non era la polizia postale ma una pattuglia di un qualche commissariato o dei carabinieri avrebbero fatto una "sceriffata" - cito testualmente - mentre invece loro sono intervenuti in maniera "soft"....
A parte le considerazioni sull'accuratezza di un simile identikit - penso che da qualunque parte in 10 minuti di "sospetti" come me

se ne vedono a carrettate - mi sono sentito davvero male... spenga il cellulare ("si, perché se era lei quello che cercavamo avrebbe potuto mandare un sms...."), mi faccia vedere cosa ha in tasca... D'accordo, fanno il loro lavoro e sono stati anche corretti e "soft", ma io non ho mica tirato fuori una pistola o mi sono dato alla fuga.... Mah, che dire.... l'esperienza kafkiana mi mancava...
Ciao