l'ho appena presa, con l'intenzione di tenerla a lungo. ma per ora la mia curiosità è abbastanza accademica.
ho letto svariati thread precedenti sulla longevità del boxer, come
questo ,
questo .
ho letto anche della crescente difficoltà di rivendita delle mukke, in particolare se gravate di molti km.
riflettevo. mettiamo da parte le

, come se non esistessero. ragionando solo in base a una logica economica, a me pare che la mukka sia da cambiare spesso, oppure mai. mi spiego: se la compri nuova e la cambi a 40/50000 per un'altra nuova, con il conce che ritira, ti sgravi dello sbattimento di venderla, e cmq ottieni una quotazione decorosa. se arrivi intorno al doppio di quella cifra chilometrica (diciamo 80/120.000) o svendi, o magari nemmeno te la prende, e sei costretto a svendere privatamente e perdere tempo.
situazione opposta: vuoi tenerla. sei intorno a, buttiamo lì, 180.000. ne fai 20/25000 all'anno e hai già dentro un cardano e sospensioni rifatte. ti trovi davanti a una spesa importante. anche dopo che l'avrai fatta, la moto sarà commercialmente sempre più invendibile, con quel chilometraggio. a quel punto (ripeto, in ipotetica assenza di

) magari ti chiedi: ha senso rifare un motore e una trasmissione (poniamo) su sta moto? nell'ipotesi che l'intervento produca i frutti desiderati, altre decine e decine di migliaia di km, la spesa è ragionevole, perché comunque risparmi rispetto al passaggio al nuovo (con svendita o "regalo" dell'usato). nell'ipotesi che no, magari impegni un 3.000 euro complessivi in una mukka che RESTA invendibile e che a breve comunque NON VA.
in sintesi: qual è la strategia giusta se l'intenzione è quella della lunga durata?
scusate se è un po' vaga come domanda...
lamps
p.s. ripeto: IPOTIZZIAMO L'ESTINZIONE DELLE SCIMMIE, se non il discorso è minato in partenza