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Vecchio 17-01-2014, 15:34   #1
poz960
Mukkista
 
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predefinito Gibuti-Etiopia-Sudan

Africa…quante volte ho letto racconti di altri viaggiatori su questo continente…quante immagini ho visto postare … mi ha sempre fatto un po’ impressione pensare un giorno di poterci andare ,chissà quanto sarà dura pensavo,chi va in Africa di solito viaggia solo con tutti i suoi pensieri ,mia moglie ho pensato non mi ci manderà mai….poi mi si presenta un occasione di aggregarmi ad un gruppo che parte con possibilità di andare in coppia e comincio a lavorare per convincere mia moglie ed un'altra coppia di amici a fare questo viaggio in una terra difficile come l’Africa.
E’ stata dura convincerla ,fino al momento della prenotazione a avuto molti dubbi,l’Etiopia,la Dancalia al confine con l’Eritrea paese sempre in conflitto con l’Etiopia e quindi classificata dal sito di viaggiare sicuri come zona a forte rischio.
Si sconsiglia qualsiasi tipo di viaggio nelle zone limitrofe alla Somalia e in particolare nella regione dei Somali, dove spesso si verificano scontri tra esercito regolare e gruppi di opposizione armata. Lo spostamento al di fuori dei principali centri urbani è limitato e subordinato ad autorizzazione delle autorità militari;
nell’area prossima al confine con l’Eritrea (Afar/Dancalia e zone confinarie del Tigrai;
nelle aree di confine con il Sudan e con il Kenya per 50 km dalla linea di confine;
nella regione di Gambella inclusa l’area urbana della città omonima.
Si rammenta che nella notte del 16 gennaio 2012 un gruppo di turisti internazionali e’ stato attaccato da una banda armata in Dancalia, presso il vulcano di Erta Ale. Tale attacco ha causato la morte di 5 turisti ed il grave ferimento di altri 2. La zona al confine con l’Eritrea si considera ad alto rischio, ed i viaggi in tale area (si segnala inoltre che nella regione della Dancalia/Afar esiste anche il pericolo di mine) sono fortemente sconsigliati.
Ma la voglia è stata così tanta che ha prevalso sulla ragione,il gruppo era di 14 moto e 20 persone assistiti da guida e da agenzia locale e sempre scortati da guardie armate … con queste rassicurazioni riusciamo finalmente a strappare il si delle nostre consorti ed associarci al gruppo in partenza ,prepariamo e portiamo le moto al container e aspettiamo preparandoci con vaccini e quant’altro al giorno della partenza.
26 Dicembre finalmente si parte nonostante le notizie che arrivano dal Sud Sudan sullo scoppio di un colpo di stato e vari tafferugli ,il nostro volo parte da Roma e arriviamo a Gibuti cambiando volo a Istanbul. Purtroppo all’arrivo a Gibuti la cattiva sorpresa di non trovare il mio bagaglio ci ha reso amaro il primo impatto con l’Africa,dovevamo rimanere 2 giorni a Gibuti quindi mi muovo per cercare di recuperarla comprando il necessario per l’immediate necessità,nel frattempo la compagnia aerea mi ha assicurato che con il volo che ci sarebbe stato 2 giorni dopo mi avrebbero fatto avere la valigia che era rimasta a Istambul.
Ok sperem..il primo giro in moto lo facciamo sul lago Assale a 150 km da Gibuti percorrendo prima una strada asfaltata e poi una bella pista lungo la costa ci porta scendendo sotto il livello del mare nella vallata del lago.
Una volta usciti da Gibuti la strada principale si presenta in discrete condizioni ma il traffico di camion che trasportano merci verso l’Etiopia è alto e quindi dobbiamo usare prudenza.
La cittadina è abbastanza caotica ma scorrevole ,appena usciti ci rendiamo conto delle situazioni che vivono da queste parti.


































Torniamo in Hotel ormai all’imbrunire e devo dire che come primo assaggio non è stato male.
Il giorno successivo alcuni fanno un escursione per vedere gli squali balena ,noi preferiamo fare un giro per la città e approfitto per comprare qualcosa finche non arriva (speriamo) la mia valigia.







Il giorno seguente di buon mattino partiamo per l’Etiopia ,io parto prima per dirigermi all’aeroporto sperando che con il volo del mattino sia arrivata la mia valigia.
Arriviamo all’aereoporto e…Eurekaaaa la valigia cè…meno male perche trovare del vestiario per un omone di 110 kg qui sarebbe stato difficile.
Bene visto che avevo il Gps e tutte le tracce preparate a casa del percorso approfittiamo per avviarci lungo la strada insieme con il mio amico Alessandro (Maremmano puro da 110kg anche lui)e sua moglie .
Finalmente la strada lascia l’abitato e comincia piano a salire con un continuo susseguirsi di paesaggi e situazioni incredibili,quando passiamo tutti ci guardano stupiti ,ci salutano e ci battono le mani in un rito che troviamo lungo tutto il viaggio.
Dopo un paio di ore il gruppo si ricompatta ma essenzialmente ognuno fa cio che vuole e come mia abitudine preferisco viaggiare in coppia con Alessandro in modo da non costringere ed essere costretto a continue fermate .










Lungo la strada incontriamo ogni tanto alcuni dei pochi animali selvatici rimasti.









E ci fermiamo quando possibile per fare rifornimento , un pasto frugale ed espletare i bisogni delle dame,ma molto spesso è stato il cespuglio il luogo preferito.








Bene ,il percorso prevede in circa 850 km di arrivare in 2 giorni a Makallè con sosta in Hotel frugale a Semera piccola cittadina lungo la strada.
Il paesaggio è molto bello , passato il confine dell’Etiopia si continua a salire in maniera costante dirigendoci verso gli altipiani ed arrivati nella cittadina di Alamata posta sugli altopiani a circa 1500 mt slm, pranziamo in un ristorantino e poi proseguimo lungo la strada dove si comincia a salire in un susseguirsi di curve verso le montagne ,il paesaggio cambia il verde ,le foreste ed i campi coltivati li troviamo fino ai 3500mt dove vi rimaniamo seguendo questo altopiano per molti km.










































Poco prima di Makallè ci fermiamo in uno dei soliti posti per il rifornimento,i distributori ci sono ma molto spesso danno solo gasolio e per la benzina dobbiamo cercarla di contrabbando.
Dall’Italia avevamo portato moltissime matite colorate e penne da distribuire lungo il percorso e visti i bambini che tornavano da scuola abbiamo provato a distribuirle….malsana idea ,veniamo assaliti da orde di piccole mani che cercano di arraffare più che possono e dopo un minuto desisto e consegno (cosa consigliata in questo caso ) le penne ad un adulto che le distribuisce tenendoli a bada .


__________________
Meglio non guardare dove si va che andare solo fino a dove si vede.
Carlo Michelstaeder
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