@ Wotan: il mio post #66 era un po' provocatorio, mi scuso se non ho messo gli opportuni emoticons, ma continuo a non averne molta confidenza
Certo i dati statistici che riporti sono veri, non li metto in discussione, come è vero che sono il risultato di un determinato impegno; ora il mio interrogativo è il seguente: ma questo impegno, questa profusione di mezzi (economici, umani, materiali, informativi ecc...) quanto è efficace? vi è proporzione tra questa profusione di mezzi e la differenza di la mortalità per incidente tra Italia e India?
In conclusione, non sarebbe forse meglio che le persone (e siamo sempre sugli esseri umani) venissero lasciate un po' più in pace, fossero meno vessate dal fisco, meno bombardate da inutili terrorismi informativi e non sarebbe meglio che fosse permesso loro di godersi di più la vita, come è diritto di tutti? in modo che il cervello di ognuno fosse libero da oppressione e preoccupazioni ecc. ecc....
A queste condizioni la mortalità per incidenti calerebbe spontaneamente, ma richiederebbe un impegno serio da parte dei Governi, non chiacchiere da bar.
Qui le Associazioni (di motociclisti, di categoria, sindacati...) hanno un ruolo determinante, in quanto si parla di migliorare il livello della qualità di vita, che comporta anche la riduzione dei morti su strada.
Forse è un po' troppo?
Forse no.