In questi ultimi anni ho potuto una strategia fallimentare, quella della Yamaha in MotoGP.
Potrei riassumerne così la morale: i propri interessi si raggiungono con il gioco di squadra e non con il tutti contro tutti, anche quando potrebbe sembrare il contrario.
Infatti c'è stato un momento in cui alla Yamaha credevano di stare in una botte di ferro, e invece di curare la sua squadra di punta cercando di tenerla unita con una politica adeguata... ha creduto di raggiungere i migliori risultati incentivando una battaglia fratricida tra i suoi due galletti nel proprio pollaio.
Pensavano, al più, di vincere con l'uno o con l'altro pilota.
A breve termine è stato vero, hanno vinto prima l'uno e poi l'altro. Rossi e Lorenzo.
Poi però il giochino si è rotto, le persone non sono macchine e si rompono le scatole ad essere usate come tali.
Rossi va via, la moto viene sviluppata male, Lorenzo non vince.
Game over.