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Originariamente inviata da Paolo75
PREMESSA 1: sono un fan di Vale;
PREMESSA 2: sono un ortopedico.
Allora, Vale sta facendo quello che gli impongono gli sponsor e la mossa di rientrare precocemente contribuirà sicuramente ad accrescere il suo mito, specie alle soglie dell'entrata in Ducati.
Detto questo, dolore a parte, il nostro non rischia un beneamato, e mi spiego. Posto che andare in moto (stradale, come si è già detto, e non cross) non sollecita la tibia, se anche cadesse e urtasse direttamente il punto fratturato, le possibilità di ri-rompersi sono decisamente basse, in quanto dentro c'è un (normalissimo) chiodo endomidollare che gli fa da rinforzo (tipo pilastro interno). Il rischio ci sarebbe nel caso di una rimozione troppo precoce del chiodo, cioè prima di circa un anno. D'altra parte una frattura, a prescindere da quanto tempo rimanga immobilizzata (guarigione CLINICA), impiega BIOLOGICAMENTE per guarire almeno un anno, e quindi se la si sollecita in maniera abnorme in assenza di rinforzi interni prima del tempo, allora sì che sarebbe rischioso...
Ultima annotazione, marginale, ma può aiutarvi a riflettere sui luoghi comuni che spesso si associano alla medicina: non credo che nell'occasione sia stata fatta alcuna risonanza a Vale, in quanto una semplice radiografia era più che sufficiente per diagnosticare la frattura ed indirizzare il trattamento. Se al contrario è stata fatta, questo è accaduto o per lo studio capsulo-legamentoso del ginocchio o della caviglia (danni poco probabili in quanto aveva già ceduto l'osso, quindi statistticamente poco frequente la lesione legamentosa assiciata) oppure, e forse è tristemente più probabile, per dimostrazione di iper-efficientismo dell'ospedale in cui è stato curato.
Spero di essermi spiegato vista l'ora e il post da cellulare....
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Ti sei spiegato benissimo (e uno che si spiega così è probabilmente anche un bravo ortopedico).
Il discorso sulle risonanze era scaturito allargando il discorso alla differenza di trattamento tra infortunati comuni e speciali, più che altro con riferimento ai legamenti.
Diciamo che per il comune infortunato non è necessario mettersi in gara per recuperare in tempi record, ma purtroppo chi non è un campione può incappare in trappole sanitarie di incompetenza e trascuratezza, che come nel gioco dell'oca fanno pagare pegno.
Questo perchè il livello della nostra sanità è troppo discontinuo, e capita che ortopedici bravi siano chiamati a rimediare agli errori di qualche collega.