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Originariamente inviata da schumy71
Probabilmente oggi giorno si viene giudicati in base alla moto che si guida (supersportiva, tourer, custom, o una tranquilla enduro), ma così facendo si corre il rischio di creare nell’immagine collettiva categorie di motociclisti: motociclisti di serie A e motociclisti di serie B, finendo per applicare l’equazione: moto ipersportiva uguale motociclista di serie A dotato di attributi; moto di piccola cilindrata con pochi cavalli uguale motociclista di serie B sprovvisto di attributi. E’ inutile ora soffermarsi e fare della retorica sul fatto che queste categorie non dovrebbero esistere e che la moto è sempre la moto, a qualunque tipologia o nicchia essa appartenga o la si possa collocare. Io dal canto mio quando incontro altri motociclisti continuo imperterrito a far loro un cenno di saluto con la mano, per ricordargli che credo ancora nella nostra "famiglia su due ruote": chi risponde al mio saluto forse la pensa come me, gli altri forse no. Dopo tutto il mondo è bello perché è vario..

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prendo spunto dalla vignetta, ed è vero, che senso ha salutarsi, e poi ignorarsi, oppure salutarsi alzando 2 dita, manco le vedi, non è questione di che moto possiedi, ma di cultura