Balcani 2008 - i miei 2 cents

[Paolillo Parafuera]

Posto qualche foto del viaggio che mi ha portato da Milano a Kirintos (Grecia) passando per svizzera, italia (per 2 giorni di passi dolomitici come “tappa intermedia”), austria, slovenia, croazia, bosnia erzegovina, montenegro, albania e macedonia.
Ora ci sono 20 foto online. Metterò le altre stasera.

11 giorni - 6.000 km – 0,5% autostrada (ci tengo a precisarlo! )



Non sono bravo a descrivere i luoghi visitati, le strade e le emozioni provate durante viaggio, quindi mi limito a dare qualche informazione che, ripensandoci, avrei voluto conoscere prima della partenza.

A tale proposito ringrazio Pierom che con i suoi consigli mi ha aiutato non poco…


- La strada che porta al Grossglockner, tanto mitizzata, è fantastica e merita la sua fama
- La Bosnia è molto bella, nonostante i segni evidenti della guerra. Non avrei mai pensato.. Mostar è una perla. Sarajevo un po’ meno…ma vale la pena di essere visitata. Se capitate a Mostar, alloggiate a “Villa Mostar” un B&B gestito da persone squisite. Qualcuno ha scritto che sono posti che non lasciano indifferenti. E’ stato così, anche per uno leggero come me. Per quanto fugace, è stata un’esperienza di vita unica.
- In Croazia non si possono perdere i 60(?) km che portano da Senj a Zara lungo la costa: mammamia!!
- L’albania mette a disagio (tuttosommato per le poche persone che ho conosciuto attraversandola, credo sia un disagio immotivato). Fate l’assicurazione temporanea. Io non l’ho fatta e sono stato giustamente punito dalla sfiga. Secondo la prima legge di Murphy del motociclista (cito qualcuno ma non ricordo il nik), ho bucato nel posto meno indicato sulla faccia della terra, con 40 gradi all’ombra (che non c’era). Kit riparazione per tubeless: santo subito! Dopo la riparazione ho percorso altri 3.000km dei quali 1.000 con passeggero.
- La Macedonia è più povera di quanto m’aspettassi. Però non ho mai pensato che fosse pericolosa.
- Il nord della Grecia (il mio percorso: Florina, Kastoria, Ioanina, Metsovo… Delphi) è da urlo per strade e paesaggi. Zero moto, zero traffico. Segnalo la strada che porta al Katara pass.
- Non ci sono passaggi impossibili. Tutti i Paesi che ho attraversato sono dotati di asfalti molto buoni (anche se la S se l’è cavata egregiamente anche nelle strade bianche).

Ripensando ai dubbi che avevo prima della partenza per i possibili pericoli a cui sarei andato in contro viaggiando da solo, mi vien quasi da ridere. Non c’è traffico, e dove c’è è molto più ordinato di quello italiano (ovunque tranne in albania). Le strade sono belle quasi ovunque. Il pericolo della criminalità non si avverte. La moto è sempre rimasta all’aperto e quasi mai ho trovato un palo o un appiglio per legarla. Nessuno l’ha toccata.

Già, la moto. La mia S.
Non ci sono aggettivi per descrivere la bontà della mia moto. Lavada ed asugada, la par nanca aduperada. Grazie di cuore, T.V.T.T.B.


Un saluto a Geppetto, unico QdE incontrato per strada

PS: sono rientrato con zainetto al seguito, dopo una settimana di mare. Traghetto Patra-Bari, poi Roma (2gg) – Milano.
Roma… non ci andavo dal ’94. In una parola: MAGNIFICA.


PASSO RESIA (SVIZZERA)

GHIACCIAIO DEL GROSSGLOCKNER (AUSTRIA)


ARCOBALENO SUL GROSS E SPETTACOLARE VISTA PRIMA DELLA DISCESA VERSO ZELL AM SEE

IL PRIMO MARE, VICINO A ZARA

MOSTAR DI SERA


FORATURA IN ALBANIA E 2 GUMISTI SPECIALI ("OK TU OK")

VERSO OHRID (MACEDONIA)

KATARA PASS (GRECIA)

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