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Mukkista doc
Registrato dal: 31 Jan 2007
ubicazione: Brescia
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REPORT!!!!
Eccoci tornati dalla Francia!! Non potevamo chiedere giornate più belle di quelle che abbiamo trovato..siamo partiti da Brescia alle 07:30 di sabato prendendo la A21 (ahimè un po’ di autostrada ci toccava!) con direzione Torino. Giunti a Turin ci siamo incontrati con due colleghi, uno dei quali ci ha “traghettati” fino sotto al Sestriere, da lì in poi solo noi, la strada e la nostra mukka!
La strada comincia a salire, le curve chiedono di essere pennellate e il paesaggio di essere fotografato; non abbiamo fretta quindi ci prendiamo tutto il tempo che riteniamo opportuno per fare foto, osservare paesaggi ed apprezzare l’immensità spettacolare offerta dall’orizzonte spezzato dal Monviso e tutta la catena alpina!
Più si sale e più aumentano le moto, la strada diventa sempre più piacevole e l’asfalto ti dà quella sicurezza sufficiente per divertirti (senza fare il matto!). i motociclisti che incontriamo sono per la maggior parte francesi e…salutano tutti, dal primo all’ultimo, cosa che in Italia purtroppo non avviene! Arrivati a Sestriere proseguiamo seguendo le indicazioni per Francia. Strada sempre bella, moto a bizzeffe e così siamo arrivati a Briancon. Ci fermiamo per consumare un frugale pranzo, omhlette (o come cavolo si scrive) al formaggio e una bella bibita ghiacciata..il termometro segnava impietosamente 24 gradi..e noi vestiti di tutto punto!!
Dopo un po’ di sosta si riparte per andare a cercare il vero obbiettivo del nostro viaggio, la mitica Route Napoleone. Le indicazioni da seguire ora sono per Gap, la strada che ci porterà sulla N85 è la N94. Le indicazioni sono sempre chiare ed è molto facile seguire il nostro obbiettivo.
Il primo centro abitato di un certo rilievo, che incrociamo, è Gap, da dove svincoleremo dalla N94 per approdare finalmente sulla N85. Fino ad ora la strada è stata molto piacevole da guidare e il panorama, fatto di campi di lavanda a perdita d’occhio, è molto rilassante. Da non sottovalutare asfalto in buone condizioni e discreta presenza di autovelox, sempre ben segnalati comunque!
Dopo Gap siamo quindi sulla mitica Route Napoleone, dove sembra si siano concentrati mototuristi e smanettoni di tutta Francia e dintorni..mi sembra quasi di passare più tempo con le dita a V a salutare piuttosto che intento nella guida!
Dapprima la N85 non mi entusiasma più di tanto, ma tant’è che ormai siamo dalle parti di Digne les Bains e manca poco all’alberghetto che ci ospiterà per la notte! Dopo dieci minuti di strada da Digne arriviamo in questo posto, che definire frazione e dire tanto (4 case, 1 scuola, 1 stazioncina e 2 alberghetti), dal nome Chabrerie. Il nostro hotel è proprio sulla strada e quindi ci siamo risparmiati anche la fatica di cercarlo. Molto carino e pulito si è nettamente guadagnato i 47€ pattuiti via internet. I dintorni, per chi volesse cercare ristoranti particolari o vita mondana, lo lascerebbero decisamente deluso, ma noi siamo qui per fare i mototuristi quindi ci adattiamo perfettamente al ristorantino che si trova a due passi dall’albergo.
L’indomani si riparte con la paura che la N85 non fosse poi quella famosa strada decantata in tutte le enciclopedie di moto..ma sono bastate due curve per ricredermi e far svanire il timore e riuscire a capire che il bello della Route sta per arrivare! Mi raccomando però se siete con ¼ di serbatoio e passate davanti ad un distributore, non aspettate il successivo, potrebbe essere troppo tardi! Di fatti i distributori sono pochi, in genere non hanno il comodissimo e da noi diffusissimo self h24 e poi si fanno pagare la benzina a peso d’oro: 1,50 € al litro. Solo presso i distributori che si trovano in prossimità di supermercati si possono spuntare prezzi all’italiana, ma comunque nell’ordine dei 1,40 € al litro.
Dopo pochi Km di strada, con la moto e le gomme in temperatura, la strada sembra solamente che chieda di essere guidata, senza fretta, con curve pennellate e traiettorie costruite con il compasso. Viaggiare in queste condizioni diventa un diletto, la fretta non ci assale e il gusto di assaporare la strada e l’orizzonte ci pervade. Curva dopo curva passiamo per il centro abitato di Sisteron, davvero molto grazioso; nel frattempo la strada passa attraverso una parte delle gole de Verdun e allora ci si ferma per scattare un paio di foto. A bordo del nostro incrociatore non ci si vorrebbe mai fermare tant’è che in poco tempo, passando attraverso Grasse, arriviamo a Cagnes. Si comincia ad intravedere il mare e i fantastici panfili ormeggiati al porto. Seguiamo le indicazioni per Nizza e Montecarlo e possiamo apprezzare i cambiamenti del territorio che ci stà attorno: ora la natura è meno presente, più macchine e lusso a non finire…comunque un rapido giro sul lungo mare di Nizza non mi distrae dall’obbiettivo della giornata: il giro sul circuito cittadino di Montecarlo.
Quando arriviamo a Montecarlo capiamo che non ci era necessario il cartello di ingresso per capire dove ci trovassimo! A destra e a manca automobili che solo sul Tg2 motori avevamo visto e poi, con nostra grande sorpresa notiamo uno strano andirivieni: cordoli a terra, barriere di gomme e reti metalliche ai bordi delle strade; alziamo di poco lo sguardo e leggiamo 10 – 11 maggio Grand Prix di Montecarlo! Occasione ovviamente imperdibile e quindi via, accesa la fotocamera, riprendiamo un nostro giro “lanciato” sulle trafficate strade monegasche. Inutile citare le emozioni provate in quei pochi Km ma da sottolineare le differenze che si avvertono guardano i bolidi in tv piuttosto che passandoci di persona: le due salite che abbiamo affrontato hanno pendenze inimmaginabili, la curva del tunnel è una vera e propria curva, con i controc…… e non un rettilineo come potrebbe sembrare dallo schermo ma soprattutto, alla prima gichanes fuori dal tunnel, c’erano i tavolini di un bar, con i clienti intenti a pasteggiate sopra un pezzo di storia della formula 1 mondiale!!!
Superato lo choc e l’emozione del giro ci rechiamo a Mentone, dove anche noi comuni mortali potremmo permetterci un piatto di pasta o un a bistecca.
Arriviamo in pochi minuti, per strada c’è coda ma comunque si viaggia; Mentone è una piacevole cittadina di mare, tanti turisti e tante moto. Mangiamo discretamente sul lungo mare e poi dopo un caffè anti abbiocco si riparte. D’ora in poi si assapora l’amato gusto che si prova quando sai che i tuoi giorni di “libertà” stanno finendo..
Difatti ci incamminiamo verso Ventimiglia da dove imboccheremo la A10. L’impatto con l’Italia è stato davvero negativo: superato il cartello con il confine, abituati com’eravamo a due giorni di motociclisti gentilissimi e che ti salutavano i ogni occasione, abbiamo dovuto aspettare la moto Nr. 9 per ricevere un timido cenno di saluto di risposta al nostro!
Comunque sia, anche se costretti a fare autostrada, almeno abbiamo avuto la fortuna di praticare prima la A10 e poi la A26, due autostrade di certo non noiose come la A21 che ci ha riportati a casina dopo 2 giorni di viaggio piacevolissimi e 1185 Km di ottima strada!
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KTM 990 ADV
Helix Brixiana
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