Stessa situazione dell'altra volta (è la seconda che mi capita), solo che oggi ero in auto (per fortuna).
Siamo sulla ss. 55, detta "del vallone", direzione Gorizia, strada tanto bella quanto pericolosa, curve e controcurve che invitano ad esibire le nostre (presunte) capacità di pilota.
Il tizio che sta "guidando" la renault 5 davanti a me è da buoni 10 minuti che guarda in basso a destra ed ogni tanto davanti, non si vede ma intuisco che sta giocando presumo col cellulare; i due secondi d'attenzione che dedica a guardare davanti gli servono solo per evitare di un pelo le rocce a destra e le auto (ed un paio di moto) che transitano nel senso contrario e che si susseguono ad ogni curva, finchè una curva che non c'è se la immagina ma, per fortuna (sua e degli altri), se la materializza mentalmente a destra....nel senso che nell'unico tratto rettilineo (ironia della sorte) lo vedo andare alla deriva appunto sulla dx, dove ad aspettarlo non c'è una curva ma una bella parete rocciosa con tante belle pietre sporgenti, alcune delle quali schizzano via sulla sede stradale quando l'incauto ci va a cozzare contro.
Sassi più o meno interi e più o meno grossi, schegge di roccia e di plastica volano via un po' dappertutto in un gran polverone, siamo sui 60, l'impatto è sì di striscio ma violento, la R5 si scompone, rimbalza sulla sinistra, fà tre violenti zig-zag occupando tutta la sede stradale (fortuna che in quel momento non passa nessuno in senso contrario), si riallinea e prosegue come se niente fosse, per poi fermarsi poco più avanti.
Io comincio a zigzagare a mia volta cercando di evitare più pezzi di roccia e di plastica possibile e con un gran c..o passo quasi indenne, a parte un frammento (di paraurti, credo) che investo con una ruota, ma niente di che.
Vabbè, penso al momento, giornata fortunata (e non solo per me) oggi; avrei dovuto fare lo stesso percorso in moto, la quale però era in riserva fissa e non avevo voglia di andare a fare benzina. Anche se probabilmente non mi sarei trovato nello stesso punto allo stesso momento, se mi fossi trovato in quella circostanza su due ruote avrei sicuramente corso un rischio ben maggiore. Quando si dice "non tutti i mali (andare in auto, n.d.r.

) vengono per nuocere"...