Che la paura sia con voi.
Leggo sempre con attenzione i messaggi inerenti le attenzioni da mettere in atto in moto. Ultimamente forse è un discorso un pò inflazionato ma mi permetto di aggiungere del mio.
L'abbigliamento adatto e funzionale, il casco ben allacciato e preferibilmente sostituito ogni 2/3 anni, le gomme sempre con un buon margine, la moto a posto e rigorosamente controllata nei freni, nella manutenzione, la velocità, troppo spesso interpretata come fonte di pericolo, deve essere adeguata al momento, nè troppo lenta nè troppo veloce ecc. ecc.
Tutto OK amici.
Ma non dimentichiamoci che "la paura" di farci del male è una compagna che dovrebbe sempre albergare in qualche meandro della nostra testa.
Così come 4000 anni fa la paura serviva agli uomini di allora per acquisire la forza di scappare dagli animali o dai nemici anche in moto la paura ci permette di mantenere, anzi, di amplificare lo stato di attenzione, di saper decidere in un attimo un comportamento da assumere per evitare un ostacolo o correggere una curva presa male.
Io non ho problemi a dire di avere un pò di paura, anche in macchina ma anche passeggiando a piedi per strada.
Solo i deboli non hanno paura.
Ti aiuta a sentire il confine con il rischio rimandando di 15 min il sorpasso di un pullman su una strada di montagna, di accostare per far passare qualcuno che "ritiene di avere meno paura di te".
Per farla breve la paura non ci deve mai abbandonare.
Una vigile e provvida paura è la madre della sicurezza.
Edmund Burke
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Pedro - Berghemrrader
Fronte per la Conservazione dell'IdentitÃ* di QdE.
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