Partendo da Alghero e scendendo verso Bosa hai la possibilità di percorrere due strade, la mitica costiera amata da tutti i motosmanettoni, o la meno famosa ma non per questo meno interessante “Scala Piccada”, percorso che si inerpica sulle colline intorno ad Alghero e che passando per gli abitati di Villanova Monteleone e Montresta ti riporta al centro di Bosa.
A Bosa, oltre all’omonima zona balneare dove potrai trovare tanti piccoli punti ristoro per poter mangiare un boccone, puoi (se aperto) visitare il Castello dei Malaspina, e fermarti a fare qualche foto nel centro storico e lungo gli argini del fiume Temo dove troverai tante costruzioni dai colori diversi.
http://www.bosaonline.com/test.asp
Nella zona potrai trovare i paesi di Modolo, Flussio, Magomadas, Tinnura, tutti questi paesi hanno la loro particolarità… in alcuni sopravvive la tradizione della tessitura del “Bisso”, altri sono famosi per l’ottima produzione di Malvasia, invece a Tinnura si trova una grande quantità di Murales, i murales sono presenti anche nell’abitato di Montresta insediamento creato dagli abitanti della vicina Corsica (Cargese) lai cui comunità e di antiche origini Greche.
Se non ti sei fermato a mangiare nei localini di Bosa Marina puoi puntare verso un agriturismo (dove si può anche soggiornare) nei pressi di Sindia,
http://www.agriturismonuraghelighe.com/ il gestore, un ragazzone allegro, tarchiato con grandi baffi e di origini Piemuntes, ti farà gustare dei piatti tipici della cultura enogastronomica sarda, il tutto bagnato con dell’ottimo vino di Sorso, ovviamente è d’obbligo prenotare telefonicamente con almeno un giorno d’anticipo, tre o quattro, se si tratta di un sabato o una domenica.
Partendo dal centro Catalano (Alguer o meglio, città delle alghe) in genere consiglio di percorrere la costiera all’andata e di rientrare da Montresta/Scala Piccada, in questo modo, oltre a fare due percorsi veramente divertenti potrai godere di una prospettiva dall’alto del golfo di Alghero.
Ad Alguer, oltre alla classica visita alle grotte di Nettuno, alle foto dei tramonti fatte da Capo Caccia, etc, ci sono da visitare:
- Porto Ferro e il lago di Baratz, l’unico bacino NON artificiale della Sardegna
- L’Argentiera e le vecchie costruzioni minerarie
- Nuraghe Palmavera (strada Fertilia/ Capo caccia)
- La foresta demaniale di Prigionette, meglio conosciute come “l’arca di Noè”, sempre sulla strada per capo caccia, subito a dx dopo l’albergo Baia di Conte, l’accesso è gratuito, devi lasciare solo un documento all’ingresso, dopo uno sterrato in salita di 5 km troverai un parcheggio dove lasciare la moto, proseguendo a piedi per un altro km ti ritrovi davanti alle falesie a picco sul mare che dominano l’Isola Piana.
- Devi andare a mangiare la famosa “Focaccia del Milese” nell’omonimo locale situato davanti al porto
- Bere il caffè e assaggiare la crema catalana da “Ciro” in via Sassari
- La notte fare un paio di “vasche” lungo i bastioni
Ovviamente questo è il minimo indispensabile per chi soggiorna almeno due notti ad Alghero…
La discesa verso il Sulcis, passando lungo la costa dell’oristanese e dunque x Cuglieri, S.Caterina di Pittinurri, S’Archittu, la penisola del Sinis etc… alla prox puntata.
Ciao