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		| Quelli che amano guardare il Panorama In questo forum si parla di MOTOTURISMO è dedicato a chi ama viaggiare e macinare km su km per visitare il mondo |  
	
	
		
	
	
	
		|  03-03-2010, 06:41 | #1 |  
	| Sono un C1 speriamo che mi passi! 
				 
				Registrato dal: 28 Dec 2006 ubicazione: Piemuntland 
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				 PATAGONIA ADELANTE (in diretta) 
 
			
			Scrivo  in diretta dalla Patagonia,Siamo nel mezzo di un viaggio da sempre sognato che ora si sta lentamente( anzi….. adelante)  svolgendo sotto le ruote delle nostre moto.
 Non ho potuto scrivere prima , anche se avrei voluto farlo e leggendo capirete il perchè
 Il mio amico ed io abbiamo affittato due Transalp in Argentina a Neuquen , 500 km a nord di Bariloche.
 Abbiamo 17  giorni a disposizione per raggiungere Ushuaia , la fin del mundo, per poi risalire la costa Atlantica  e rientrare al punto di partenza.
 Queste poche righe , per raccontare e condividere le emozioni di un viaggio intenso e unico
 
 Siamo scesi lungo l’asfalto che da Neuquen ci ha condotto nella fin troppo turistica Bariloche, che abbiamo lasciato per addentrarci lungo i primi sterrati ricoperti di ghiaioni e pietrisco , il famigerato ripio.
 La prima notte l’abbiamo passata in tenda nel parco di Los Alerces appena prima di Trevellin e del passo di confine  di Futalelfu con il Cile.
 Al mattino il sole ci accompagnati nella discesa dal passo di confine sino ad incontrare la carrettera  austral a Villa Santa Lucia.
 La carrettera è stata aperta nella foresta australe da non moltissimi anni per congiungere il nord del Cile con i territori meridionali ed è largamente ricoperta dal famigerato ripio, del rozzo ghiaione. L’asfalto la ricopre solo per alcuni tratti.
 Non è completata per intero tanto che si interrompe e per proseguire  a Sud o si passa in Argentina o ci si imbarca lungo i fiordi.
 Il primo tratto del cammino o carrettera autral è stato difficoltoso perché la ghiaia e le pietre che la ricoprono ti costringono a guidare con molta attenzione. Considerato che viaggiamo in autonomia quindi abbiamo tutti i bagagli con noi e questo non ci agevola, ma tant’è .Proseguiamo sino a raggiungere con una breve deviazione Puerto Cisnes dove dormiamo in casa di una signora con vista sulla baia
 Per cena ci indicano l’unico “ristorante” di pto cisnes di cui fatichiamo a riconoscere l’ingresso. Bisogna bussare , ci apre un signore, gentilmente che ci dice che siamo nel posto giusto. Appena avranno finito di cenare ci prepareranno qualche cosa per noi. Siamo a casa di una famiglia che arrotonda offrendo il servizio di ristorante ….. nel loro tinello.
 Ci porta a vedere la cena , un pesce di cui non ricordo il nome.Non puzza, è fresco mi dice, ci mancherebbe , penso è avvolto nel domopak!
 Al mattino di nuovo on the road lungo i ghiaioni  e alcuni tratti di asfalto del  Cammino austral , il sole caldo ci accompagna ancora. Pranzo al volo a cohaique nella serata raggiungiamo Rio Tranquillo  sul lago dove dormiamo in un camping molto naif.
 Le moto si comportano bene e nonostante i loro quasi 90000  intensi km di viaggi girano come due orologi svizzeri.
 L’indomani ci aspetta l’ultimo tratto della carrettera dove la strada sulla costa termina in quello che può definirsi il buco del culo del mondo, Caleta Tortel.
 Caleta Tortel è una manciata di baracche di legno ,abbarbicate sui  verdissimi  e scoscesi bordi  del fiordo, alla grande foce di un Rio. Esse sono collegate tra loro solo da passerelle in legno sull’acqua, che si sviluppano per una decina di km unendo  tra loro tutte le casette in legno al porticciolo e al parcheggio dove si lasciano i mezzi .
 La parte di carretera che arriva sin qui esiste  solo dal 2003  e  qui si arresta .Prima si arrivava solo dal mare, e ovviamente non arrivavano viaggiatori , ora sta diventando una meta ambita da chi vuole vivere un’atmosfera che difficilmente si riesce a rendere con le parole
 Per dormire  ci sistemiamo nella casa di una gentile signora ,  che passa i  i suoi giorni a bere mate e ospitare  los turistas ,ovviamente  scegliamo la penultima del paese,  così sgranchiamo le nostre gambe camminando  per quasi un'oretta a lungo per su giù per le scale in legno e le  passerelle in mezzo a gente che attracca e scende dalla barchetta portando in spalla un quarto di pecora, c’è chi taglia con la motosega i pezzi della nuova baracca-casetta in costruzione, bambini che fanno il bagno nelle torbide acque color smeraldo della foce di questa Venezia degli antipodi
 Scene di un mondo profondamente diverso dal nostro.
 Al mattino ci aspetta il lungo percorso a piedi per caricare le moto che hanno riposato nel piazzale sopra il paese ,si riparte a ritroso per 160 km di sterrato ghiaioso inciso nel verde rigoglioso di questa parte di Patagonia  sui nostri passi per raggiungere il bivio per il Passo Roballos che ci riporterà in Argentina .
 Pochi km dopo la partenza la mia moto ha il pneumatico posteriore a terra, Poco male , abbiamo il necessario …peccato che questa sarà la prima di 5 forature che sono figlie  o conseguenze di questa prima.
 Al primo montaggio , complici delle leve un tantino grezze pizzico e foro le due camere di scorta.Meno male che abbiamo le toppe ne riparo una e al terzo tentativo  è tutto ok peccato che poco dopo si afflosci perchè non avevamo subito trovato il chiodo che era piantato nel copertone…..
 Risistemiamo gonfiamo e via la strada e lunga e siamo stati fermi troppo.
 Al passo Roballos  il paesaggio cambia, si fa più arido e i primi guanachi  attraversano la pista al nostro passaggio,  da qui rientriamo in Argentina raggiugiamo in serata il ripio della ruta quarenta a Bajo Caracolles,quattro case  un distributore due sgangherati hotel nella polvere sollevata dal vento. Sono giorni che non vediamo più l’asfalto ,lo incroceremo  solo domani 350 km più a sud .
 La quarenta è l’alter ego del  cammino austal che ci terrà compagnia per alcuni giorni.
 Sicuramente è meno ostica ma è pur sempre polvere(o fango) e ripio
 Partenza presto da Bajo Caracoles, la stessa gomma terra nella notte si è sgonfiata .Una delle toppe , non tiene.Si ripara e via 338 km di ripio ci aspettano.
 Quando siamo in vista delle poche case di tres Lagos incontriamo un gruppetto con dei bmw seguiti da un picK up  di Motoaventura procedeno sgambettando nel ripio ,in questo tratto complice il vento è veramente difficoltoso, li salutiamo  con la mano e via aprendo il gas perchè sul ripio la velocità aiuta a galleggiare e mantenere la traiettoria.
 Dopo poco vedo una sagoma scura zampettare attraversando, poi ci ripensa e torna indietro in rotta di collisione con la mia ruota anteriore.Freno, blocco il posteriore la moto si scompone ,finisco su delle pietre grandi ma evito investimento( capirò trattrarsi di armadillo aspirante suicida) e caduta , riparto felice di raggiungere incolume l’agognato asfalto.Poche centinaia di mt e la moto è inguidabile.Ho forato per la quinta volta pizzicando nei pietroni la camera gonfiata non moltissimo con la pompa da bici . Ennesima riparazione sulla pista stavolta a 4 km da un gommista(che beffa!) dove andiamo solo per riparare le camere e gonfiare a dovere.
 Nel tardo pomeriggio sotto un  amico sole  raggiungiamo El  Chalten.
 Facciamo campo in riva ad un fiume sotto le pareti fantastiche e incredibilmente sgombre da nubi del Fitz ROY, ci facciamo allegramente divorare dalle zanzare e poi in tenda ,il vento soffia implacabile todas las noche
 Al mattino mentre  si riparte destinazione El Calafate , ho un tarlo in testa , non si può andare via senza aver visto da vicino il Fitz Roy e soprattutto il Cerro Torre due icone dell’alpinismo.
 Andiamo all’ufficio del Turismo rapidamente consultiamo la cartina appesa al muro , ci togliamo i vestiti da moto ,indossiamo scarpe comode ….( a dire il vero solo io il mio amico che è un duro ci viene con stivali e pantaloni da moto)…..e partiamo per il primo mini Trek che ci porterà al mirador Fitz Roy e rientro da uno stupendo laghetto, tutto di corsa .
 Ma si sa che l’appetito vien mangiando e rientrati in paese prendiamo un po’( troppa poca, si rivelerà) acqua e ripartiamo a passo veloce  verso il campo base del Cerro Torre. Che spettacolo, visto da sotto ti emoziona , sopratutto se ne conosci  anche solo sommariamente la storia delle sue conquiste. E’ stata una vera e propria maratona , ma ne è valsa la pena .
 Alle 15,30 ci stiamo gustando il pranzo  a base di panini  e gelato sulle panchine del paese.Poi subito via verso El calafate a più di 200 km ,che raggiungiamo in serata. Domani IL più famoso ghiacciaio del mondo il  Perito Moreno ci aspetta, non possiamo deluderlo.
 Al risveglio le notizie del disastroso terremoto che questa notte ha colpito il cile ci raggiungono, ma noi siamo in zona sicura e avvisiamo a casa dove sono già in apprensione.
 Internet in cile non funziona più e non riusciamo a coollegarci
 Anche oggi il sole parzialmente velato ci  accompagna ma stavolta il vento soffia fortissimo ,guidare su asfalto è difficile , sulla ghiaia diventa un’impresa.che riusciamo a portrtre atermine senza cadute.
 Rientriamo in Cile ma non raggiungiamo il Parco delle Torri del Paine  come da programma perché non si riesce a stare in piedi dal vento.IN frontiera dobbiamo posteggiare le moto  ridosso del muro perché il vento ce le fa cadere, camminando il vento ti sposta come se fossi  diventato di polistirolo
 Troviamo alloggio subito dopo la frontiera sperando che domani il vento si acquieti.
 Al risveglio il vento sembra aver perso di intensità, partiamo fiduciosi in direzione Parco Torres del Paine. Dopo pochi km sulla pista il vento soffia fortissimo  come mai abbiamo visto.
 Roba da far preoccupare pure vun Triestino.
 .siamo costretti a  ridurre la velocità sscalare le marce , qunta, quarta, prima….a a passo d’uomo, dopo poco diventa impossibile guidare .
 Siamo fermi nella pista e fatichiamo a tenerci in piedi, una macchina si ferma a chiederci se avevamo bisogno d’aiuto, no grazie rispondiamo, tanto non può far nulla, confesso che in quel momento avremmo voluto essere altrove. La situazione peggiora , se tocco il freno posteriore il vento laterale  facendo vela sui bagagli e le borse posteriori  e fa derapare e girare la moto di 90 gradi come facevo da ragazzino con la graziella !  Ripartendo da  una di queste soste forzate   l a moto del mio compagnoa  viene abbattuta dalle raffiche, rialzarla conrtro vento è un’impresa. Per fortuna dopo minuti interminabili avanzando lentamenissimamentee  riusciamo ad arrivare d un punto  dove la strada curvando è riparata da un’altura e il vento non ci spinge di lato ma da dietro.
 Riusciamo a  lentamente a ripartire, l’incubo sembra svanire. Non habbiamo mai visto un vento così fortr esperiamo di non trovarlo mai più.
 Ci diranno l’indomani che il vento aveva raggiunto i 130 orari e itraghetti sullo stretto di magellano erano stati fermi tutto il giorno per le onde el’impossibilità ad attraccare
 Riusciamo ad entrare nel  parco e anche se la  presenza del un vento fortissimo e solleva l’acqua dai laghetti e la ghiaia dalla pista gettandocela sulla visera , facciamo un giro completo. Arriviamo primo pom a Pto Natal ormai con i serbatoi vuoti..Il folkloristico distributore in  vero…legno a  Cerro Castillo stamattina era desolatamente chiuso , solo il vento ci faceva compagnia mentre attendevamo inutilmente l’apertura.
 Dopo un pasto frugale decidiamo di prosegure per Punta Arenas 250  km che ci sembrano facili. Non abbiamo fatto iconti col vento ora meno forte ma gelido che ci costringe + volte a fernarci per agguingere strati ed evitare l’ipotermia,
 Arriviamo  stanchi e infreddoliti in serata a Pta Arenas .
 Domani si entra nella terra del fuoco.
 Al mattino visitiamo il porto della fame  ( pto de la hambre)dove nel 1500 finì tragicamente con la morte di tutti gli abitanti il primo fallimentare tentativo di coloniazzare queste terre, tentativo che non vennne + tentato sino alla fine dell’800.
 Dopo la visita alla pinguinera con i suoi simpatici abitanti dirigiamo le moto sin sulla Terra del fuoco dove troviamo da dormire a Cerro Sombrero.
 Al mattino successsivo si riparte per arrivare ad Ushuaia dove facciamo l’ ingresso stacnhi ma contentissimi alle 14  .
 Abbiamo percorso 4500 km di cui circa la metà su sterrati e ripio.
 Il tempo ci ha assistiti ,non abbiamo preso pioggia se non per  pochi minuti e se non fosse per il vento di ieri,ci possiamo definire dei miracolati, metereologicamente parlando
 Abbiamo dormito sotto le stelle ,sotto le pareti del fitz roy, in casa di gentili signore, in alberghetti sgarruppati o in estancie in decadenza che hanno visto tempi migliori,.
 Ci aspettano circa 3000 km per il ritorno in direzione nord
 
 To be continued
 
 GRA
 
				__________________"non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in costante cambiamento" Alexander Supertramp
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		|  03-03-2010, 09:30 | #2 |  
	| Mukkista 
				 
				Registrato dal: 29 Sep 2008 ubicazione: Modena 
					Messaggi: 666
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				 Ciao 
 
			
			Tanta sana invidia e alcune domande: 
Avete nolleggiato le moto con AdMo-Tours a Nequen ?  
Quanto è il costo giornaliero ? 
Le moto sono provviste dei documenti per passare la frontiera Cile-Argentina immagino, ma c'è un numero fissato di volte a disposizione ? 
I caschi li avete portati dall'Italia ? 
Che tipo di tute (o altro) indossate ? Stivali, guanti ? Confesso che su questo ultimo punto sono mooooolto ignorante: se avete tempo mi potete scrivere marca e modelli ? 
Le moto sono fornite con le borse rigide ?
 
Tanti in bocca al lupo e magari...una qualche foto      
				__________________Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo
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		|  03-03-2010, 10:44 | #3 |  
	| Mukkista doc 
				 
				Registrato dal: 02 Sep 2008 ubicazione: Cassino 
					Messaggi: 1.193
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			bellissimo ragazzi,attenzione e buon viagio!!!
		 
				__________________SO' TROPPO FORTE!
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		|  03-03-2010, 12:21 | #4 |  
	| Sono un C1 speriamo che mi passi! 
				 
				Registrato dal: 28 Dec 2006 ubicazione: Piemuntland 
					Messaggi: 14
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					Originariamente inviata da momi20  Tanta sana invidia e alcune domande: 
Avete nolleggiato le moto con AdMo-Tours a Nequen ?  
Quanto è il costo giornaliero ? 
Le moto sono provviste dei documenti per passare la frontiera Cile-Argentina immagino, ma c'è un numero fissato di volte a disposizione ? 
I caschi li avete portati dall'Italia ? 
Che tipo di tute (o altro) indossate ? Stivali, guanti ? Confesso che su questo ultimo punto sono mooooolto ignorante: se avete tempo mi potete scrivere marca e modelli ? 
Le moto sono fornite con le borse rigide ?
 
Tanti in bocca al lupo e magari...una qualche foto      |  Le moto  sono noleggiate da motocare direttamente,se non sbaglio admo è una sub agenzia  che ti prenota d vari noleggiatori, quindi se vai alla fonte puoi contrattare sconti ,se non vai in altissima stagione . 
Sono complete di borse laterali top case ,kit riparazioni,permesso x cile valido quante volte vuoi a 100 dollari al gg.  
Abbigliamento 4 stagioni: si va dai 25-30 a nord ai 5 e anche meno al sud, stivali in goretrex e antipioggia indispensabili 
Ora torniamo in moto appena riusciamo aggiorniamo
  
GRA
		 
				__________________"non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in costante cambiamento" Alexander Supertramp
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		|  03-03-2010, 13:04 | #5 |  
	| Pivello Mukkista 
				 
				Registrato dal: 13 Nov 2008 ubicazione: palermo 
					Messaggi: 110
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			sarà qualcosa di incredibile!!!
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		|  03-03-2010, 13:24 | #6 |  
	| Mukkista doc 
				 
				Registrato dal: 14 Mar 2005 ubicazione: Sono romano ma è chiaramente un errore. 
					Messaggi: 11.833
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			Letto tutto d'un fiato. 
Lacrimuccia di nostalgia.    
Godetevela.   
				__________________Più bici che moto ormai.
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		|  03-03-2010, 13:27 | #7 |  
	| Mukkista doc 
				 
				Registrato dal: 03 Sep 2007 ubicazione: Reggio Emilia 
					Messaggi: 1.955
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			Gra, sono felice di leggere il tuo racconto. Provo moltissima nostalgia della Patagonia, anche se è passato solo un mese e mezzo dal rientro sarei pronto a tornarci domani. Il vento del P.N Torres del Paine è qualcosa che a parole non si può spiegare, bisogna viverlo...è così devastante che ti mette in ginocchio, fisicamente e moralmente!! Complimenti per essere riusciti a "sconfiggerlo" !!
		 
				__________________"Te sta dentro che qui fuori è un brutto mondo" Freccia
 www.chelabarbasiaconme.com
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		|  03-03-2010, 13:33 | #8 |  
	| Mukkista doc 
				 
				Registrato dal: 19 May 2006 ubicazione: cassio 
					Messaggi: 1.789
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			Bellissimo complimenti ragazzi e buon viaggio.
		 
				__________________KTM SAD 1290 S
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		|  03-03-2010, 13:37 | #9 |  
	| Mukkista doc 
				 
				Registrato dal: 17 Apr 2008 ubicazione: Malmo (Svezia)..da Palermo 
					Messaggi: 1.114
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			...tanta buona strada ragazzi. Sana invidia
 un abbraccio
 
				__________________Francesco su "Mandarino" Bmw GS 1200 - Palermo
 
 http://www.francescoinviaggio.it
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		|  03-03-2010, 13:51 | #10 |  
	| Mukkista in erba 
				 
				Registrato dal: 22 Feb 2005 ubicazione: italia 
					Messaggi: 483
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				 patagonia 
 
			
			esattamente lo stesso viaggio che ho fatto l'anno scorso in solitaria, fino a ushuaia e poi risalita lato argentina....portate un mio saluto (gael) a mariano calderon se avete parlato con lui per il noleggio moto
 in bocca al lupo......
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		|  03-03-2010, 14:49 | #11 |  
	| Mukkista in erba 
				 
				Registrato dal: 06 Feb 2010 ubicazione: Firenze, ma vorrei essere altrove... 
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			Ciao Gra, 
io sono stato in Patagonia lo scorso settembre (fine inverno) in auto. Le raffiche di vento in Patagonia sono tremende e spazzano tutto. Quando arrivai laggiù notai un sacco di alberi abbattuti e pensai ad una deforestazione fatta dall'uomo, invece mi dissero che quella è l'azione del vento. incredibile...   
				__________________F 800 GS - "La vita è un viaggio e viaggiare è vivere due volte"
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		|  03-03-2010, 20:09 | #12 |  
	| Utente BANNATO dal forum 
				 
				Registrato dal: 05 Oct 2005 ubicazione: Seregno (MI) 
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			La Patagonia nel cuore
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		|  03-03-2010, 22:17 | #13 |  
	| Pivello Mukkista 
				 
				Registrato dal: 22 Apr 2005 ubicazione: prov. Torino 
					Messaggi: 92
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					Originariamente inviata da Rik71  Ciao Gra, 
io sono stato in Patagonia lo scorso settembre (fine inverno) in auto. Le raffiche di vento in Patagonia sono tremende e spazzano tutto. Quando arrivai laggiù notai un sacco di alberi abbattuti e pensai ad una deforestazione fatta dall'uomo, invece mi dissero che quella è l'azione del vento. incredibile...   |  com'erano le condizioni delle strade a settembre ? hai trovato facilemente sistemazioni per dormire ?  
sto continuando a leggere in giro che settembre e' considerato ancora inverno e molti posti risultano chiusi 
 
grazie in anticipo delle info !
		 
				__________________www.livetheworld.it
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		|  03-03-2010, 23:23 | #14 |  
	| Mukkista 
				 
				Registrato dal: 28 Aug 2009 ubicazione: Como 
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			anch'io ho letto tutto d'un fiato... e sono rimasto incantato...grazie per condividere la vostra avventura con noi...
 buon ritorno ragazzi, di cuore!!!
 
				__________________La forma della strada è la strada stessa. (C. McCarthy)
 R 1150 GS adv
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		|  04-03-2010, 00:12 | #15 |  
	| Mukkista in erba 
				 
				Registrato dal: 06 Feb 2010 ubicazione: Firenze, ma vorrei essere altrove... 
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					Originariamente inviata da Morgana  com'erano le condizioni delle strade a settembre ? hai trovato facilemente sistemazioni per dormire ? sto continuando a leggere in giro che settembre e' considerato ancora inverno e molti posti risultano chiusi
 
 grazie in anticipo delle info !
 |  allora, di freddo ne abbiamo patito parecchio ma comunque di acqua abbiamo avuto solo due giorni su 23, quindi è andata bene. Le strade erano asciutte e buone. Poca gente in giro e diverse sistemazioni chiuse. Comunque essendo bassa stagione da mangiare e dormire si trova benissimo. Magari è sempre meglio partire dall'italia con quelche lista di posti, tanto per andare a botta sicura. Una cosa che non mi è tanto piaciuto è che alcuni posti, in cui purtroppo bisogna passare, sono abbastanza turisticizzati. Se l'avessi fatta in moto mi sarei divertito di più, sicuramente.   
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		|  04-03-2010, 11:39 | #16 |  
	| Mukkista 
				 
				Registrato dal: 10 Nov 2009 ubicazione: Giaveno (TO) 
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		|  05-03-2010, 01:00 | #17 |  
	| Sono un C1 speriamo che mi passi! 
				 
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			Ciao a tutti, 
vi scrivo da Pto S. julian Argentina sulla costa atalantica. 
Ieri abbiamo lasciato Ushuaia e il sole che incredibilmente ci accompagna per iniziare la risalia puntando a nord. 
Dopo la foto di rito al termine della strada mas meridionale del mundo. anche se non è vero che lo sia, perchè i cileni hanno dei territori e delle strade più a sud, ma è difficile raggiungerle .  
 Così  anche noi ci si adegua a questa convenzione turistico-geografica. 
Il ripio ci ha tenuto compagnia , per l'ultimo tratto dal confine Cileno sino a Cerro Sombrero.Lo abbiamo salutato con un poco di rimpianto, lo troveremo solo centinaia di km più anord a penisola Valdez. 
I confini con il  Cile sono gli unici dove puoi transitare con qualsiasi sostanza illecita fuorchè .....generi alimentari  freschi. Nell'intento di proteggersi da problemi e infezioni dovuti ad essi la polizia "alimentare" è sempre all'erta e zelantemente vi perquisice  con cani anti-salciccia ( ... non sto scherzando) e se trova qualcosa viene subito requisito. 
Abbiamo asssitito a una gustosa scenetta in cui i proprietari di salami appena sequestrati li calpestavano e ripetutatemente vi saltavano sopra .Sarà per rabbia o perchè non se li mangiassero alla sera gli zelanti gendarmi?
  
Ieri sera abbiamo avuto la sorpresa di trovare l'ultimo distibutore Argentino al confine di San Sebastian  definitivamente chiuso ( lo tenga presente chi ci andrà...)rendendoci impossibile raggiungere Rio Gallegos se non fermandoci a Cerro Sombrero e attendere l'indomani l'apertura del benzinaio. 
Al mattino partiamo sotto il solito sole (...echepalle ma qui non doveva piovere un giorno si e l'altro pure?) traversiamo lo stretto di Magellano e via veloci verso l'ottavo e ultimo attraversamento Cile- Argentina. 
Qui in coda troviamo due Brasileiri cordiali in sella a Bmw Adventure e 800 arrivavano da S. Paolo  500km in una settimana, le loro moto,i vestiti erano diversi dai nostri. 
Erano puliti 
Non avevano ancora trovato il ripio, la sua polvere il suo fango. 
Fanno il giro nel senso inverso al nostro 
Ci dicono che in 21 giorni faranno il nostro giro ma partendo e tornando dal Brasile, sono 12000 km. E noi che pensavamo di fare una patagonia....adelante facendone 70000 in 17 giorni.... 
Vediamo in coda un ktm 640 adventure e un glorioso Africa Twin, puliti anche loro. Anche loro fanno il giro in senso inverso. 
Uno di loro ha un completo spaziale bianco e fluo arancio , un collare da cross,e il ktm che  guida sembra pronto per fare il giro del mondo. 
Si vede che non sono qui per pettinare le bambole. 
Peccato che nell'incrocio di code non riusciamo a parlarci. 
Ripartiamo dalla frontiera e pranziamo  a Rio Gallegos in quella che l'insegna definisce " fabbrica di sandwich" ,  fatto l'ordine dopo circa mezzora di inutile attesa la chica ci dice, che sta aspettando il pane..... 
Se fossimo in Africa si direbbe c'est l'afrique. 
Vabbè ripieghiamo sulle empanadas, i soliti tortini ripieni di qualsiasi cosa e si riparte. 
Nel tardo pomeriggio  attraversiamo una bolla di caldo incredibile, dove il gps segna 30 g che ci fa spogliare di tutto,. 
Pochi km prima di arrivare a Pto S julian per compensare, bolla di freddo,sota per rivestirsi e mentre scrivo da una casa in riva al mare i termosifoni sono accesi.
 
Alla prossima
   
GRA
		
				__________________"non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in costante cambiamento" Alexander Supertramp
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		|  05-03-2010, 01:01 | #18 |  
	| Sono un C1 speriamo che mi passi! 
				 
				Registrato dal: 28 Dec 2006 ubicazione: Piemuntland 
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					Originariamente inviata da mimmo_dr   |  Ciau, mimmuzzo. 
Che la Salsa sia con te!
   
				__________________"non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in costante cambiamento" Alexander Supertramp
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		|  05-03-2010, 01:05 | #19 |  
	| Sono un C1 speriamo che mi passi! 
				 
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					Originariamente inviata da rombodituono  Gra, sono felice di leggere il tuo racconto. Provo moltissima nostalgia della Patagonia, anche se è passato solo un mese e mezzo dal rientro sarei pronto a tornarci domani. Il vento del P.N Torres del Paine è qualcosa che a parole non si può spiegare, bisogna viverlo...è così devastante che ti mette in ginocchio, fisicamente e moralmente!! Complimenti per essere riusciti a "sconfiggerlo" !! |  
Ciao,  Rombodituono grazie delle dritte che mi hai dato prima della partenza
  
sono cintura nera del tuo blog a forza di leggerlo, ci è stato utile. 
Tranne che per la ...pioggia
  
Sei sicuro che qui piova , ognitanto?
   
GRA
		 
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		|  05-03-2010, 01:07 | #20 |  
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					Originariamente inviata da fdo2005  esattamente lo stesso viaggio che ho fatto l'anno scorso in solitaria, fino a ushuaia e poi risalita lato argentina....portate un mio saluto (gael) a mariano calderon se avete parlato con lui per il noleggio moto
 in bocca al lupo......
 |  Sarà fatto , Mariano è stato gentilissimo con noi. 
ù   
Gra
		 
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		|  05-03-2010, 12:00 | #21 |  
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		|  05-03-2010, 12:42 | #22 |  
	| Mukkista doc 
				 
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			Porcaccia eva Gra, siete davvero massicci !! :-) E' fantastico rivedere nelle tue foto almeno 10/12 che sono uguali alle mie, basta cambiare moto e colore della tuta!! Un abbraccio e un grande BRAVI per l'avventura fin qui vissuta...e tanta, tantissima nostalgia...come ha scritto MoMo, la Patagonia ti sedimenta nel cuore e non se ne va più...
 
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		|  05-03-2010, 12:53 | #23 |  
	| Mukkista doc 
				 
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		|  06-03-2010, 04:22 | #24 |  
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			Ciao ragazzi e  grazie  a tutti x i commenti. 
ora internet è facile da avere e riusciamo acollegarci tutti i giorni. 
Siamo a Gaiman  grazioso paesino di  fondato da Gallesi ospiti in un BeB di discendenti italiani. 
Domani entreremo nella penisola Valdez tra pinguni e leoni marini spaparanzati al sole.
  
Saludos 
GRA
		
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		|  06-03-2010, 23:10 | #25 |  
	| Sono un C1 speriamo che mi passi! 
				 
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			ola Grae' un piacere leggere le vostre avventure, sento di essermi perso qualcosa...ma al tuo ritorno mi dovrai far vedere tutte le foto scattate...
 
 salutami kufra e mi raccomando sempre con il gas..... parzializzato!!!!
 
 marco
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