Seconda trasferta consecutiva per il mondiale della MotoGP, che si appresta a vivere il nono appuntamento del calendario al Sachsenring, per il Gran Premio di Germania, in programma già questo fine settimana. I rounds di Olanda e Germania fanno seguito alla pausa di tre settimane, imposta dal rinvio del Gran Premio del Kazakistan, e precedono quella che sarà la tregua estiva, sempre di tre settimane, chiudendo in pratica la prima parte della stagione. Un campionato che continua a vivere sulla sfida tra tre attori principali, tre piloti che, ormai con quasi certezza, saranno i veri pretendenti al successo finale. Martin, Bagnaia e Marc Marquez, per qualità e costanza di rendimento, appaiono ad un altro livello, con i primi due innegabilmente depositari di un discreto vantaggio tecnico ed il terzo che conferma di aver mantenute, intatte, tutte le sue doti ed il suo grande talento. Il fine settimana di Assen, con la chiusura della questione Pramac/Ducati, ha poi finalmente permesso di riportare l'attenzione sulle vicende della pista, dopo mesi di chiacchiere, ipotesi, presunti scoop ed una discreta quantità di bufale relative al mercato piloti. Dopo la sistemazione delle principali pedine dello schieramento, infatti, restano da definire gli ultimi spostamenti, con tutta probabilità avviati a chiusura durante la pausa estiva.
DUCATI - DOMINIO AD ASSEN, BAGNAIA AD UN ALTRO LIVELLO
E' ormai evidente che, per spessore e costanza di prestazioni, siano solo tre, i piloti in grado di giocarsi il titolo, e tutti e tre in sella alle rosse di Borgo Panigale, a conferma di una superiorità tecnica ancora tangibile. Altrettanto vero però che, da Barcellona in avanti, a vestire con autorevolezza i panni del protagonista assoluto sia stato Pecco Bagnaia. Sfatare la tradizione avversa del Montmelù ha fprse contribuito ad accrescere forza mentale e fiducia nei propri mezzi, ma sta di fatto che tra le curve amiche del Mugello e di Assen il due volte campione del mondo è apparso semplicemente di un altro livello, perfino a confronto con due sicuri fuoriclasse come Martin e Marquez. Tracciati certo particolarmente congeniali alle doti di guida del torinese, dunque due autentici jolly da sfruttare in pieno, contro rivali fortissimi e disposti a non mollare nulla. Il ruolo del favorito assoluto alla vigilia non ha scalfito l'approccio di un Bagnaia che, nel fine settimana di Assen, è stato assolutamente perfetto, raccogliendo tutto quello a disposizione sul piatto. Dal canto suo, Martin ha saputo risalire la china dopo un venerdì complicato, accettando di confrontarsicon un assetto completamente rivisto che gli ha permesso di invertire la rotta e raccogliere il massimo possibile, ovvero due secondi posti. Lo spagnolo mantiene così la vetta della classifica generale, pur se il suo vantaggio è ora ridotto a soli dieci punti. Un fine settimana difficile invece per Marc Marquez, che paga una innegabile inferiorità tecnica e che è quindi costretto a ,etterci molto del suo, con tutti i rischi del caso. Da qui la caduta nelle prime fasi della Sprint Race e la penalizzazione nella gara lunga della domenica, quando probabilmente, in seno alla squadra,si è deciso di partire con una pressione degli pneumatici al limite. Ora però anche Marquez avrà il suo jolly da sfruttare, ovvero quella pista, il Sachsenring, che per molti anni è stata un suo feudo,esclusivo. Un circuito dove le sue doti da funambolo, e l'andamento sinistrorso della pista, potrebbero azzerare il gap tecnico e permettergli di giocarsi la prima, sospirata vittoria in sella alla Ducati. Il round di Assen ha poi evidenziato i progressi di Alex Marquez e consacrato le doti di un grande Fabio di Giannantonio. Il pilota romano sembra avere ormai in mano la GP23, tanto che, da potenziale vittima sacrificale dello schieramento, 'Diggia' si è trasformato in una delle pedine più ambite del mercato. Bene anche Enea Bastianini, a podio nella gara della domenica, ma come sempre consizionato da un avvio al rallentatore, mentre appare plafonato il rendimento di Franco Morbidelli, decisamente sotto le attese ad Assen. Fine settimana da dimenticare infine per Marco Bezzecchi, letteralmente irriconoscibile e che sembra essersi infilato in un tunnel del quaale al momento non si vede via d'uscita.
Alla vigilia della prova olandese è stata poi ufficializzata la chiusura della collaborazione ultraventennale tra Ducati ed il Team Pramac, un altro tributo pesante pagato dalla casa di Borgo Panigale non tanto per le scelte effettuate, ma piuttosto per il modo in cui le stesse sono maturate. Si sono persi due piloti di gran talento ed una squadra di riferimento,, a fronte dell'acquisizione del personaggio più titolato e carismatico dello schieramento, questo è innegabile. Solo il tempo dirà se il prezzo pagato non sia stato eccessivo.
APRILIA - MOMENTO COMPLICATO, PESANO I CAMBIAMENTI IN CORSO
Trasferta difficile quella in terra olandese per la casa di Noale, trovatasi a raccogliere ben poco sul piano dei risultati ed a pagare un tributo pesante in termini di infortuni. Se il Mugello non è mai stato troppo amico della RS-GP, Assen aveva invece spesso visto la moto veneta protagonista di ottime prestazioni, per motivi che gli stessi piloti faticavano a spiegare, Non è stato questo il caso, pur se Vinales è stato protagonista di ottime prove e di gare volitive, ma certo lontano dalla migliore concorrenza. Il sempre generoso Aleix Espargaro è stato vittima di due brutte cadute, una al venerdì nelle FP2, e la secnda all'ultimo giro della Sprint Race, risoltasi con una frattura alla mano ed il forfait per la domenica. Brutta caduta anche per Lorenzo Savadori, che ha riportato piccole fratture alle vertebre lombari e dovrà stare a riposo per almeno un mese. la sensazione è che gli stravolgimenti interni, con tre piloti su quattro in partenza, stiano inevitabilmente pesando a livello di armonia e concentrazione, rischiando di compromettere quel che resta della stagione in corso. Oltre a Vinales ed Aleix Espargaro, pare ormai certa anche la risoluzione del rapporto con Miguel Oliveira, peraltro mai apparso davvero in sintonia con la moto e l'ambiente. In pratica, a Noale, il prossimo anno si dovrà ripartire da capo, e di certo, nel frattempo, la concorrenza non aspetta.
KTM - SOTTO LE ATTESE ANCHE IN OLANDA
Continua il trend negativo della casa austriaca, cui paiono non bastare più nemmeno i prodigi di Pedro Acosta. Vero è che i tracciati veloci e scorrevoli non sono propriamente il pane delle RC16, ma il fine settimana di olandese è stato decisamente più difficile del previsto. Mai protagonisti, in prova ed in gara, un Miller ormai inesistente, un Binder appena discreto ed un Acosta encomiabile, ma al quale ormai le leggi della fisica iniziano a presentare il conto. La casa che, insieme ad Aprilia, si contende il titolo di seconda forza in campo, pare seguirne lo stesso destino, e questo lascia supporre che sia stata piuttosto Ducati, nel corso della stagione, ad affinare il proprio potenziale, ristabilendo quel divario tecnico che pareva in parte colmato.
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AMAHA - L'ACCORDO CON PRAMAC GARANZIA DI IMPEGNO PER IL FUTURO
L'annuncio tanto atteso alla fine è arrivato, e rappresenta senza dubbio una svolta per la casa di Iwata. Un'ipotesi che appariva remota, quasi impossibile soltanto pochi mesi fa, è diventata realtà anche grazie alla repentina evoluzione impressa dalle decisioni di Ducati. Un accordo che si annuncia di grande peso e significato, pianificato su un percorso si almeno sette anni, e che praticamente porterò la squadra di Paolo Campinoti ad essere il secondo team ufficiale Yamaha in pista. Un gran bene per un maggiore equilibrio del campionato e soprattutto la certezza della conferma dell'impegno in MotoGP per la casa giapponese. Per il resto, la tappa di Assen non ha restituito particolari soddisfazioni, anzi ha purtroppo fatto registrare il nuovo infortunio di Alex Rins, incappato in un violento highside al via della gara della domenica. Si parla della frattura del polso destro e di problemi ad un piede, dunque certa l'assenza del pilota spagnolo in Germania. Parlando di novità tecniche, la casa di Iwata ha punzonato e fatto debuttare in gara il nuovo motore, deliberato nei test privati di Vaalencia, e del quale i piloti si sono dichiarati molto soddisfatti. Confermato l'incremento di potenza ma smussata quella ruvidità, quella violenza nell'erogazione della precedente versione, che aveva finito per compromettere l'equilibrio generale della M1.
HONDA - SI AGGIUNGONO PROBLEMI DI AFFIDABILITà
Non ci resta che piangere, verrebbe da dire guardando alla sconcertante situazione in cui versa la casa di Tokyo. Nonostante i quattro piloti possano ormai vantare un abbonamento fisso alle ultime posizioni dello schieramento, a distacchi abissali e rovinose cadute si aggiungono ora anche problemi di affidabilità, non chiaramente specificati. Luca Marini è stato infatti costretto al ritiro sia nella gara Sprint che in quella della domenica, ed ufficiosamente si parla di problemi al motore. Difficile capire se sia stata introdotta qualche novità da sperimentare, certo è che, a questo punto, tanto vale utilizzare anche le gare come semplici test per accelerare uno sviluppo di cui, al momento, non si vede alcun risultato. Chi si mantiene motivato e sposato alla causa resta il criticatissimo Luca Marini, che ha preso atto della situazione e dell'inutilità di correre rischi, stessa conclusione cui pare essere giunto Johann Zarco. Nakagami vive da tempo ogni stagione come fosse l'ultima, mentre Mir sarebbe pronto a rinnovare per altri due anni. L'ex campione del mondo parla di sfida da vincere e di una rinuncia che avrebbe il sapore della sconfitta, ma c'è da scommettere che, se avesse uno straccio di alternativa, scappaerebbe a gambe levate.
IL CIRCUITO DEL SACHSENRING
Quella del Sachsenring con i suoi 3671 metri è la pista più corta del mondiale, decisamente sottodimensionata per le moderne Motogp. Il tracciato si percorre in senso antiorario ed è composto da 14 curve, 10 a sinistra e 4 a destra con un rettilineo principale di circa 700 metri.
Superato il traguardo, la parte lenta e tortuosa compresa tra le curve 1 e 4 prepara a quello che è il tratto più impegnativo e critico del circuito. La 5 è infatti la prima di una serie di ben sette curve a sinistra che salvo un paio di brevissimi allunghi i piloti percorrono stando inclinati al massimo angolo di piega per circa 30 secondi. Superata l'ultima di questa serie interminabile di svolte mancine ci si lancia nella 12, una destra che è una delle curve più veloci del mondiale e che butta nella discesona denominata 'Waterfall' La successiva violenta staccata porta al tratto finale della pista composto da altre due curve a sinistra di cui l'ultima, la 14, riporta sul rettilineo di arrivo.
Quella tedesca è una pista estremamente critica per gli pneumatici, sottoposti a grande stress nel lunghissimo tratto in appoggio a sinistra. Qui si usano pneumatici con mescola asimmetrica sia all'anteriore che al posteriore, con specifiche simili a quelle di Phillip Island.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW M1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=QV_Rb91gd38
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ORARI TV
Il Gran Premio di Germania sarà trasmesso da SKY e TV8 con i seguenti orari:
Programmazione SKY Sport MotoGP HD
Venerdì 5 Luglio
FP1 MotoE: 8:25-8:45
FP1 Moto3: 9:00-9:35
FP1 Moto2: 9:50-10:30
FP1 MotoGP: 10:45-11:30
FP2 MotoE: 12:25-12:45
FP2 Moto3: 13:15-13:50
FP2 Moto2: 14:05-14:45
FP2 MotoGP: 15:00-16:00
Qualifiche MotoE: 17:00-17:30
Sabato 6 Luglio
FP3 Moto3: 8:40-9:10
FP3 Moto2: 9:25-9:55
FP3 MotoGP: 10:10-10:40
Qualifiche MotoGP: 10:50-11:30
Gara 1 MotoE: 12:15
Qualifiche Moto3: 12:50-13:30
Qualifiche Moto2: 13:45-14:25
Sprint MotoGP: 15:00
Gara 2 MotoE: 16:10
Domenica 7 Luglio
Warm-Up MotoGP: 9:45-9:55
Gara Moto3: 11:00
Gara Moto2: 12:15
Gara MotoGP: 14:00
Programmazione TV8
Sabato 6 Luglio
Diretta delle qualifiche di tutte le classi e della Sprint Race MotoGP (vedi orari sopra)
Domenica 7 Luglio
14.05 Moto3 Gara (differita)
15.20 Moto2 Gara (differita)
17.05 MotoGP Gara (differita)
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2024
10 marzo: GP Qatar, Losail
24 marzo: GP Portogallo, Portimao
14 aprile: GP Stati Uniti, Austin
28 aprile: Go Spagna, Jerez
12 maggio: GP Francia, Le Mans
26 maggio: GP Catalogna, Montmelò
2 giugno: GP Italia, Mugello
16 giugno: GP Kazakistan, Sokol (Rinviato a data da destinarsi)
30 giugno: GP Olanda, Assen
7 luglio: GP Germania, Sachsenring
4 agosto: GP Gran Bretagna, Silverstone
18 agosto: GP Austria, Red Bull Ring
1 settembre: GP Aragon, Aragon
8 settembre: GP San Marino, Misano
22 settembre: GP Emilia Romagna, Misano
29 settembre: GP Indonesia, Mandalika
6 ottobre: GP Giappone, Motegi
20 ottobre: GP Australia, Phillip Island
27 ottobre: GP Thailandia, Buriram,
3 novembre: GP Malesia, Sepang
17 novembre: GP Com. Valenana, Ricardo Tormo
CLASSIFICA GENERALE MOTOGP DOPO OTTO PROVE
1 J. Martin Ducati 200
2 F. Bagnaia Ducati 190
3 M. Marquez Ducati 142
4 E. Bastianini Ducati 136
5 M. Vinales Aprilia 118
6 P. Acosta GasGas 101
7 B. Binder KTM 98
8 F. Di Giannantonio Ducati 92
9 A. Espargaró Aprilia 82
10 A. Marquez Ducati 62
11 M. Bezzecchi Ducati 45
12 R. Fernandez Aprilia 39
13 F. Quartararo Yamaha 39
14 F. Morbidelli Ducati 38
15 J. Miller KTM 32
16 M. Oliveira Aprilia 32
17 A. Fernandez GasGas 15
18 J. Mir Honda 13
19 J. Zarco Honda 12
20 A. Rins Yamaha 8
21 T. Nakagami Honda 8
22 D. Pedrosa KTM 7
23 L. Marini Honda 0
24 S. Bradl Honda 0
25 P. Espargaró KTM 0
26 L. Savadori Aprilia 0
MotoGP Sachsenring 2024
Modalità ibrida
