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Da Walwal il Forum originario dove si parla di argomenti che riguardano il mondo Motociclistico e di argomenti correlati , la politica e gli OT sono banditi. Il Bar è intitolato al nostro caro amico Walter.


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Vecchio 23-12-2010, 14:18   #1
SUV
Utente BANNATO dal forum
 
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predefinito confronto-affronto: BMW Moto VS Harley Davidson

Buongiorno,
HD e BMW.... gran parte della storia del motociclismo mondiale.

In europa e quindi anche in Italia, anzi forse specialmente in Italia, HD non è diffusissima, ma di certo a livello mondiale rappresenta in molti Stati ed addirittura continenti la moto maggiormente conosciuta e posseduta.

BMW si è tenuta di certo molto più vicina all'evolversi tecnologico-costruttivo dei tempi che mutavano e mutano. HD ha sempre preferito restare fedele ad una sua precisa impostazione classica, con mano a mano piccoli miglioramenti tecnici ma senza stravolgere lo schema, fatto principalmente di moto massicce, di puro acciaio di Milwakee dalla ruota anteriore a quella posteriore e le altre notissime qualità.

Secondo me sono marchi che, seppure con le differenze sostanziali in molti casi per quanto riguarda la clientela tipo e quindi la destinazione d'uso, hanno di certo in comune alcune "basi fondamentali", quali il restare vicini alle loro origini e il voler farsi conoscere a livello mondiale.

Ditemi voi se sono impazzito, se non ci capisco una mazza, o se qualche filo logico in quanto ho scritto esiste, oltre che naturalmente ad ampliare il discorso che ho doverosamente fare in modo ermetico.

Brevissima storia dei due marchi:

BMW moto

La produzione motociclistica BMW comincia nel 1923 (prima ancora di quella automobilistica che partirà dal 1929) con la produzione della prima motocicletta in serie denominata R32 spinta da un propulsore bicilindrico boxer.

BMW R32, la "madre" !



Da quel momento, per decenni, le motociclette BMW sono state prodotte sulla base di un progetto originale di motore boxer, cioè a 2 cilindri contrapposti, allestite in varie tipologie di modelli, sia da strada che da fuoristrada, riconoscibili dalla lettera R nella sigla iniziale del modello.


Una moderna motocicletta BMW, la K 1200 SNegli anni ottanta è stata messa in produzione, in parallelo a quella classica, la serie riconoscibile dalla lettera K, caratterizzata dalla presenza di un motore a 3 cilindri (K75) e 4 cilindri (K100) in linea (a sogliola) e destinata a un uso specificamente stradale.

La terza serie, caratterizzata dalla lettera F è relativa alle motociclette con motore monocilindrico (e solo successivamente bicilindrico), introdotte negli anni duemila.

Infine, a partire dal 2006 la BMW presenta una nuova serie di prodotti che portano la sigla identificativa iniziale G. Si tratta di tre motociclette con motore monocilindrico di 650cc, come per la serie "F", destinate a un uso specialistico. Più precisamente enduro (G 650 X-challenge), supermotard (G 650 X-moto) e scrambler (G 650 X-country).

Le denominazioni dei modelli più recenti seguono perlopiù una categorizzazione di facile interpretazione: al di là del tipo di motorizzazione, è presente l'indicazione della cilindrata e una combinazione di lettere che fa desumere la tipologia di uso.

La motocicletta BMW C1 merita invece un discorso a parte, costituendo l'unico caso al mondo di veicolo a due ruote provvisto di cellula di sicurezza a prova di crash e omologato in molti paesi (compresa l'Italia) per la guida senza casco.

Il 19 luglio 2007 acquisisce dalla MV Agusta la Husqvarna storico marchio motociclistico svedese famoso soprattutto per i modelli di Motocross ed Enduro

HARLEY DAVIDSON

La Harley-Davidson nacque quasi in sordina nel 1902 a Milwaukee quando William Harley, di 21 anni, e Arthur Davidson, di 20, costruirono un prototipo di una bicicletta motorizzata. Questo mezzo venne realizzato nel garage di Davidson che misurava 3 metri per 5. Il loro prototipo funzionò e alla società si unirono i due fratelli di Davidson, William e Walter. Nei primi due anni furono venduti solo tre esemplari.

La Harley-Davidson venne fondata il 28 agosto 1903 e da questa data cominciò la produzione. Furono apportati molti cambiamenti al prototipo tra i quali un telaio di nuova progettazione. Nonostante questo la produzione di quell'anno rimase di tre moto.

Nel 1906 venne costruito il loro primo stabilimento, in Juneau Avenue, dove ancora oggi si trova il quartiere generale della ditta. Il garage originale venne demolito accidentalmente durante la costruzione del nuovo edificio. Questo nuovo impianto misurava 9 per 24 metri. La produzione delle Harley-Davidson crebbe gradualmente e con i nuovi impianti fu possibile produrre, nel 1907, 150 motociclette. Il 17 settembre viene ufficialmente fondata la Harley-Davidson Motor Company. Questo anno si rivelò importante per la casa in quanto cominciò la vendita, che dura tuttora, delle prime moto alle forze di polizia.

Le prime moto erano tutte monocilindriche. Il primo motore bicilindrico a V di 45º venne introdotto nel 1909, il V-Twin. Questo motore non era ancora il cavallo da tiro che è divenuto attualmente. La sua cilindrata era di soli 810 cc (49,6 in 3) e erogava 7 hp (5 kW), che comunque era una potenza doppia rispetto a quella fornita dai precedenti propulsori. La velocità massima che potevano raggiungere le moto di questo periodo era di 97 km/h, un valore che poteva essere considerato buono per quell'epoca. La produzione fu di 1.149 esemplari.

Il successo della Harley-Davidson le attirò molti concorrenti, tanto che nel 1911 se ne annoveravano circa 150.

Nel 1913 lo stabilimento originale venne ingrandito e raggiunse una superficie di 28.000 m2. Nonostante la dura competizione la Harley-Davidson restava il costruttore più importante e dominava anche le competizioni motociclistiche. In questo anno la produzione raggiunse i 12.904 esemplari.

La prima guerra mondiale
Nel 1917 gli Stati Uniti entrarono nel conflitto che da tre anni si era scatenato in Europa. I militari richiesero delle moto da poter utilizzare nelle operazioni. Le Harley-Davidson erano già state provate dalle forze armate durante le schermaglie di confine contro Pancho Villa, ma fu solo con la prima guerra mondiale che le motociclette furono adottate in grandi numeri; La società ne fornì circa 45.000 esemplari. Queste moto erano di cinque modelli, due monocilindriche e tre bicilindriche (18F monomarcia 18G e 18J dotate di tre marce) di circa 1000 cc di cilindrata. Nello stesso tempo la ditta consolidava la sua posizione di fornitore delle forze di polizia.

Anni '20 e '30
Nel 1920 la Harley-Davidson era divenuto il più grande costruttore di motociclette al mondo. La fine del conflitto aveva portato ad un periodo di crisi nel quale molte piccole case erano scomparse mentre la casa del Wisconsin aveva sviluppato la sua rete di vendita ed ora era presente in 67 paesi producendo 28.189 motociclette. Il 28 aprile 1921 fu raggiunta una pietra miliare nella storia del motociclismo quando una Harley-Davidson fu la prima moto a raggiungere i 160 km/h (100 mph). Durante questo periodo vennero introdotti diversi cambiamenti tra i quali un nuovo motore bicilindrico a V da 1.200 (74 in3) cc di cilindrata (1922), il tipico serbatoio detto Teardrop (lacrima) che può ancora oggi essere visto sulle moto (1925) e il freno anteriore (1928). Nel 1926 la Harley-Davidson decise di ritirarsi dalla competizioni a causa dei forti investimenti richiesti. Con la Grande Depressione degli anni trenta solo due costruttori restarono in attività: la Indian e la Harley-Davidson.

Seconda guerra mondiale
Con l'entrata degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale la Harley-Davidson ritornò a produrre, in grandi numeri, motociclette per le forze armate. I modelli prodotti erano la WLA e la XA. Quest'ultima era una copia della BMW utilizzata dalla Wehrmacht e, come l'originale era dotata di un motore bicilindrico boxer. Fu l'esercito statunitense stesso che richiese di produrre una copia di questa moto in quanto i militari erano rimasti impressionati dalla scarsa manutenzione necessaria e dalla sua grande affidabilità. In totale la Harley-Davidson produsse durante il secondo conflitto mondiale 88.000 motociclette. Di queste solo 1.000 furono delle XA.

Le moto surplus andarono ad alimentare il mercato post-bellico europeo. Furono adottate da molte forze armate e per alcuni aspetti alimentarono il sogno americano degli europei. Per fare un esempio nel famosissimo film Un americano a Roma, Nando Meniconi (Alberto Sordi) guida una di queste moto, una WLA 750, nota come "liberator"

Con la fine del conflitto la ditta ritornò alla produzione civile con la messa in commercio di un grande numero di bicilindriche di grande cilindrata che conobbero il successo sia commerciale che sportivo.

Il dopoguerra, la crisi degli anni settanta, il rilancio
Uno dei modelli più riusciti della storia Harley-Davidson, lo Sportster fu realizzato il 27 gennaio 1957 e messo in produzione lo stesso anno. La semplicità motoristica e della linea ne decretarono il successo sia come modello da strada che da pista nella versione "R". Ancora oggi è possibile trovare in catalogo diversi allestimenti dello Sportster. Nel corso degli anni si ebbero diverse cilindrate tra le quali ricordiamo il 750, il 1000 Iron Head ed i motori "Evolution" 883, 1100 e 1200.

Agli inizi degli anni settanta la Harley-Davidson aveva cessato di essere una industria innovativa in campo motociclistico, le sue moto erano rimaste fondamentalmente immutate da parecchi anni ed erano costose. La maneggevolezza e la qualità erano inferiori a quelle delle moto giapponesi dell'epoca.

Nel 1969 la Harley-Davidson Motor Company era stata acquistata dalla AMF (American Machine and Foundry), divenendo AMF-Harley-Davidson. La AMF continuò la produzione riducendo drasticamente la forza lavoro. Questo atteggiamento portò ad uno sciopero dei lavoratori ed un abbassamento della qualità. Le vendite diminuirono, la qualità precipitò e la compagnia rischiò la bancarotta. Vennero anche coniati dei giochi di parole sul, una volta riverito, nome della ditta che venne chiamata Hardly Ableson (gioco di parole che può essere tradotto come a stento capace in inglese hardly able, il -son dovrebbe derivare da Davidson) mentre il soprannome Hog, Harley Owners Group, aveva assunto una valenza, nello stesso tempo, affettuosa e dispregiativa (maiale).

Fu però in questo periodo che la AMF-Harley-Davidson, grazie al reparto corse della incorporata Aermacchi, riuscì a conquistare gli unici titoli iridati della sua storia. Nelle stagioni 1974, 1975 e 1976 del Campionato mondiale di velocità, le moto italo-americane, condotte da Walter Villa, mieterono innumerevoli vittorie nei Gran Premi, aggiudicandosi quattro titoli piloti e due titoli costruttori, nelle classi 250 e 350.

Nel 1981 l'AMF rivendette la Harley-Davidson ad un gruppo di 13 investitori guidati da Vaughn Beals e Willie G. Davidson. Venne introdotto il modello Sturgis. Per riportare in attivo la ditta vennero studiati i metodi seguiti dai concorrenti e in particolare dai costruttori giapponesi. Vennero introdotte quindi delle novità quali il sistema MAN (Material As Needed) che consisteva in un monitoraggio costante dell'inventario in modo che fosse stoccato solo quanto necessario e altri sistemi di qualità.

Lentamente la ditta aumentò le vendite e gradualmente catturò un nuovo flusso di fedeli acquirenti di moto Harley-Davidson. Fu però solo con l'introduzione del modello Softail Custom nel 1984 (FXSTC coda soffice - un sistema di ammortizzatori adeguatamente posizionati ed occultati ad imitazione della linea dei vecchi telai rigidi delle Hydra Glide ed un nuovo motore, l'Evolution da 1340 cc), che l'Harley tornò ad esser leader nel mercato delle moto di grande cilindrata (sopra i 750 cc). Il Fat Boy in seguito nel 1990 confermò la grande ascesa della casa di Milwaukee. Il nome scelto per questa moto scatenò una controversia. Si disse che era ispirato al nome di una delle bombe atomiche sganciate sul Giappone nella seconda guerra mondiale. La ditta negò decisamente questo legame e affermò che il tutto era frutto di una pura coincidenza.

Dal punto di vista commerciale piuttosto che inseguire i concorrenti sul loro stesso terreno il nuovo management decise di accentuare lo stile retrò della produzione puntando a costruire delle moto che deliberatamente adottassero il look, personalizzazioni comprese, delle prime motociclette e riproponessero le sensazioni che queste facevano vivere ai loro proprietari.

La qualità crebbe e furono introdotti anche dei miglioramenti tecnologici. Questo però avvenne gradualmente senza che venisse stravolto il progetto originale delle moto.

Le nuove Harley-Davidson sono in un certo senso delle future classiche ed è questa probabilmente la ragione del mantenimento del loro valore rispetto ad altre moto. Una moto in buone condizioni può addirittura arrivare a non perdere affatto valore, naturalmente se viene effettuata una regolare manutenzione e si limitano le personalizzazioni.

Paradossalmente la Harley-Davidson produce più profitti con l'utilizzo su licenza del suo marchio per la produzione di merchandise che con la vendita delle motociclette. Nel 1997 la Ford Motor Company produsse una versione Harley-Davidson, con tanto di marchio aziendale, di un suo veicolo commerciale della F-Series. Questo tentativo verrà seguito nel 2006 da un pick up Ford F-150 sempre Harleyzzato.

Espansione del marchio ed evoluzioni produttive
Nel 1998 la Harley-Davidson ha acquistato Buell Motorcycle Company con cui collaborava da anni. Infatti la Buell nacque da una collaborazione tra la ditta di Milwaukee e Eric Buell, ex ingegnere della ditta stessa. Inizialmente veniva montato il motore della Harley-Davidson Sportster su un telaio progettato da Buell.

Nel 1999 viene prodotto il primo motore Twin Cam 88 (1450 cc) e compare la prima iniezione elettronica sui motori Harley. Nel 2000 esce il primo motore Twin Cam 88 controbilanciato, con il pressoché totale annullamento delle vibrazioni del motore, che viene montato sui modelli Softail.

Nel 2001 Harley Davidson commercializza la V-Rod, ultima nata, con un look che coniuga la tradizione con la modernità. Il motore è un bicilindrico raffreddato a liquido dalla potenza di 120 cavalli, realizzato in collaborazione con Porsche.

Viene dato a metà 2006 l'annuncio che, la nuova gamma Harley Davidson 2007 eliminerà il carburatore dai modelli 883 e 1200, gli ultimi ad usare questo sistema di alimentazione, mentre i motori dei restanti modelli passeranno a 1584cc.

L'11 luglio 2008 è stata riportata la notizia che la Harley Davidson abbia concluso un accordo per la rilevazione del gruppo italiano MV Agusta per circa 70 milioni di euro (109 milioni di dollari) per espandere il proprio business in Europa. L'operazione è stata regolarmente conclusa all'inizio di agosto dello stesso anno.

In seguito a problemi finanziari dovuti alla crisi economica la HD rivendette la MV Agusta a Castiglioni (il precedente proprietario) per la simbolica cifra di un euro.

I motori della Harley-Davidson
Il motore classico della Harley-Davidson è il bicilindrico a V con i cilindri inclinati di 45°, il cui progetto è coperto da numerosi brevetti. Le bielle di questo tipo di motore sono vincolate ad un'unica manovella dell'albero motore. Questo fa si che venga prodotto il caratteristico rumore di scarico (reso in inglese come potato-potato). Infatti si viene a creare una differenza di 405° tra uno scoppio e l'altro di ogni cilindro.

La Harley-Davidson cercò anche di brevettare il suono del suo motore ma nel 2000, dopo anni di controversie, di cui non si vedeva la fine, con gli altri costruttori che affermavano al contrario che ogni motore bicilindrico con le stesse caratteristiche tecniche del motore Harley produce quello stesso rumore, ha ritirato la sua richiesta.

I primi modelli Harley-Davidson avevano dei motori sperimentali, a questi seguirono:


Sportster Evolution
Harley Davidson V-RodPrimi modelli
Flathead, 1929-1974, 700 cc (45in 3)
I grandi bicilindrici
Knucklehead, 1936-47, 1.000 cc (61in3) e 1.200 cc (74in 3)
Panhead, 1948-65, 1.000 cc (61in3) e 1.200 cc (74 in3)
Shovelhead, 1966-85, 1.200 cc (74 in3) e 1.300 cc (80 in3) dalla fine del 1978
Evolution (detto anche "Evo" o "Blockhead"), 1984-99, 1.340 cc (80 in3)
Twin Cam 88 (detto anche "Fathead"), dal 1999 ad 2006, 1.450 cc (88in3)
Twin cam 95 di 1545 cc, montato sul modello 2005 fatboy 15ºanniversary, e disponibile anche con il Kit di trasformazione BigBore per i motori 1450cc
Twin Cam 96 di 1584 cc, montato sui modelli 2007 delle famiglie DYNA - SOFTAIL - TOURING.
Gli Sportster
Ironhead, 1967-1984, 883 poi portato a 1000 cc
Sportster (versione più piccola del motore Evolution), dal 1986 ad oggi, cilindrate da 883 e 1200 cc
Il nuovo motore Revolution a 60°, raffreddato a liquido e creato in collaborazione con la Porsche
Revolution dal 2002 al 2007 1.130 cc, dal 2008 ad oggi 1.250 cc, utilizzato esclusivamente sulle VRSC.
Modelli e loro designazione
La designazione dei modelli della Harley-Davidson può essere estremamente lunga, per esempio FLHTCSE, e alcune combinazioni non hanno senso se si seguono le guide pubblicate. In generale, la prima lettera F significa Big Twin, M - Military, X - Sportster, or V - V-Rod. Altre iniziali comprendono: B - Belt Drive, C - Classic o in qualche caso Custom, D - Dyna Glide, DG - Disk Glide, E - Electric start, F - Fatboy, H - High compression, L - forcelle Hydra Glide, LR - Low Rider, P - Police, R - Race o Rubber mount, S - Sport o Springer, SB - Single belt final drive, ST - Softail, T - Touring, WG - Wide Glide. Nei nuovi modelli le prime due lettere che iniziano con FX indicano la presenza di pedalini per i piedi, mentre FL viene usato per i modelli con le pedane.

In aggiunta alle precedenti designazioni questi numeri o lettere possono, in qualche caso, venire aggiunti: 2,3,4 - Custom Vehicle Operations, I - Fuel injection, SE - Screamin' Eagle, U - Ultra Caveat. In ogni caso queste regole sono infrante regolarmente.

Esistono peraltro modelli speciali, di produzione limitata, non distinti da sigle specifiche ma spesso numerati. Tra questi, ad esempio, la Electra Glide Classic Liberty Edition, realizzata nel 1986 e di cui si contano circa 600 esemplari. Uno di questi è conservato a Roma, in perfette condizioni.

Sono stati inoltre realizzati modelli speciali per celebrare date significative per la casa motociclistica statunitense. Nel 2007 venne prodotto un modello di Screamin' Eagle con finiture in vera Foglia oro 24 Kt. Per l'occasione fu un'azienda italiana, la Giusto Manetti Battiloro di Firenze a fornire la foglia per la realizzazione dei modelli.

Qui di seguito vengono elencate le 6 famiglie di Harley-Davidson:

Harley-Davidson Sportster
Harley-Davidson Dyna
Harley-Davidson Softail
Harley-Davidson Touring
Harley-Davidson VRSC
Harley-Davidson CVO

Commemorazioni
Nel 2003 la Harley-Davidson Motor Company ha celebrato il suo 100º compleanno. Durante il fine settimana della Festa del Lavoro la città di Milwaukee (dove la Harley-Davidson è nata e tuttora mantiene il suo quartier generale) ha ospitato il più grande raduno di Harley-Davidson, se non il più grande raduno motociclistico, della storia. La Mo.Co. per commemorare l'evento ha messo in commercio per tutti i modelli 2003 l'edizione 'centenario', molto ricercata, con speciali colorazioni e serbatoi, oltre ad una nuova serie di abbigliamento.

Il 12 luglio 2008 a Milwaukee, sotto la spinta e il patrocinio dei vertici della Harley Davidson, viene inaugurato l'Harley-Davidson Museum che raccoglierà modelli vecchi e nuovi.

L'Harley Owners Group
Per approfondire, vedi la voce Harley Owners Group.

La Harley-Davidson ha fondato, il 27 gennaio 1983 (in occasione del 26 anniversario della "nascita" del modello Sportster), l'HOG (Harley Owners Group) in risposta al crescente desiderio dei possessori di moto Harley di avere un gruppo organizzato per condividere la propria passione e mostrare il proprio orgoglio. Nel 1985 erano 49 i club locali che erano nati in tutti gli USA, con un totale di 60.000 associati. Questa crescita rapida è continuata negli anni novanta e nel 1991 l'associazione divenne internazionale con il primo raduno tenutosi in Inghilterra a Cheltenham. In tutto il mondo i membri dell'HOG sono 151.600 con 685 sedi. Come successo durante gli anni '90 l'Harley Owners Group si è diffuso in tutto il mondo. In Asia ci sono associazioni a Singapore e a Kuala Lampur in Malesia. Nel 1999 il numero dei clubs (Chapters) ha raggiunto la cifra di 1.400. Ad oggi (2005) i membri sono più di 1.000.000 e fanno della Harley Owners Group la più grande organizzazione motociclistica sponsorizzata da una marca del mondo e non ci sono segni di un rallentamento.

I Onepercenters
Se la HOG raggruppa i possessori di Harley-Davidson e ne rappresenta lo stile familiare e borghese, l'idea epica del biker americano è differente e molto più estrema. I Onepercenters (o One percenters) ne sono l'esempio: motociclisti che vivono la loro vita on the road, dedicando tutto il proprio tempo al proprio Motorcycle Club (o MC) ed indossandone orgogliosamente i colori.

Ultima modifica di SUV; 23-12-2010 a 14:22
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Vecchio 23-12-2010, 14:23   #2
filippo51
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Skitoooooooooooooooooooooooooooo, pensaci tu. Comunque ho avuto Bmw e ora un'Hd . Belle moto le Bmw, ma Hd parlano un' altra lingua, non necessariamente migliore, anzi, ma altra anima.

Ultima modifica di filippo51; 23-12-2010 a 14:28
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Vecchio 23-12-2010, 14:27   #3
SUV
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ormai è vecchio lo skit-tone
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Vecchio 23-12-2010, 14:40   #4
Il Maiale
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Nella storia dell Harley ci sará anche la partecipazione all erzberg rodeo 2011 con un prototipo made in harley....
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Il Maiale non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 23-12-2010, 15:15   #5
chuckbird
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Quote:
Originariamente inviata da Il Maiale Visualizza il messaggio
Nella storia dell Harley ci sará anche la partecipazione all erzberg rodeo 2011 con un prototipo made in harley....
Si verrà usata per fare manutenzione.
Dei trattori servono sempre. Un pò come questo custom


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Vecchio 23-12-2010, 14:43   #6
SUV
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tu ne sai qualcosa, vero ?

una gran bella "maialata!"
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Vecchio 23-12-2010, 14:47   #7
SKITO
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per UAZ ...

Intanto vecchia sarà tua sorella ...

Quote:
forse specialmente in Italia, HD non è diffusissima
e questa è la prima "disattenzione" HD in Italia è diffusissima, molto di più di quanto non si possa immaginare, tanto da proporre proprio per l'Italia (che è il prima mercato europeo) la bellissima ed affascinante XR.

Non solo, uno dei modelli più apprezzati nel mondo è la NIGHT TRAIN guarda caso disegnata proprio da un italiano Carlo Talamo.

Ora


Partendo da queste precisazioni, possiamo fare una piccola cronistoria dei due marchi in due parole e cioè: Le due "aziende" hanno moltissimo in comune a livello di filosofia costruttiva, originalità meccanica e ciclistica sono sempre stati i due punti forti dei due marchi, anche se dal 2005 la BMW ha cambiato strada girando la testa verso ' Oriente, e HD dal 2008 con i nuovi 1600 ha fatto più danno che utile per via delle varie omologazioni EU mantenendo però l'altissima qualità dei componenti usati.

Quindi (a mio modesto avviso) oggi e meglio tenersi stretti le vecchie BMW quanto le vecchie HD, do però un punto di vantaggio ad HD perchè (ripeto) ha mantenuto altissima la qualità del mezzo ciclistico (e meccanico)

UAZ
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BMW R1100S - gs 1150 - 883 r-i

dove trionfano gli imbecilli, sono orgoglioso di essere sconfitto

Ultima modifica di SKITO; 23-12-2010 a 14:50
SKITO non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 23-12-2010, 15:00   #8
SUV
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skittone,
ne ho 3 di sorelle, mò dico loro cosa hai detto!

perchè ti firmi UAZ ? o era un "ti cedo la parola" ?

HD in Italia è meno diffusa a livello di percebtuali di vendite, rispetto a quanto vende in altri Paesi tipo quelli del nord europa, USA, Canada, Australia, ed altri posti.

Percentualmente quanto vende in Italia rispetto al totale ? se vuoi in pochi minuti te lo dico con esattezza

XR1200, bella moto, ma esempio della ricerca di venire incontro alle richieste di mercato del nostro Paese, cioè moto più leggera, maneggevole, sportiva e prestazionale rispetto alle classiche HD.

Preciso che per me la HD è e deve essere: bassa, lunga, e specialmente grassa! cioè grossa.

Sui nuovi motori dopo il 1340 hai ragione pienamente, molti si sono lamentati, ma d'altronde con l'euro 3 eccetera, non sipoteva fare altrimenti, o no ?
ne dovrebbe avere guadagnato e non di poco l'affidabilità, o no?

mi consola il fatto che concordi che l'affronto-scontro tra le due Case anche secondo te sia molto fattibile per le similitudini esistenti
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Vecchio 23-12-2010, 15:11   #9
SKITO
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Quote:
Originariamente inviata da UAZ Visualizza il messaggio
skittone,
ne ho 3 di sorelle, mò dico loro cosa hai detto!
và che culo ZK io invece sempre tra i maschi .


Quote:
perchè ti firmi UAZ ? o era un "ti cedo la parola" ?
UAZ = AUG

Quote:
HD in Italia è meno diffusa a livello di percebtuali di vendite, rispetto a quanto vende in altri Paesi tipo quelli del nord europa, USA, Canada, Australia, ed altri posti.
be!!! sono paesi più grandi, ma in Italia ce ne sono davvero tante e non tutte sono in giro per le strade.

Quote:
Percentualmente quanto vende in Italia rispetto al totale? se vuoi in pochi minuti te lo dico con esattezza
si dimmelo grazie .

XR1200, bella moto, ma esempio della ricerca di venire incontro alle richieste di mercato del nostro Paese, cioè moto più leggera, maneggevole, sportiva e prestazionale rispetto alle classiche HD.

Preciso che per me la HD è e deve essere: bassa, lunga, e specialmente grassa! cioè grossa.

Quote:
Sui nuovi motori dopo il 1340 hai ragione pienamente, molti si sono lamentati, ma d'altronde con l'euro 3 eccetera, non sipoteva fare altrimenti, o no ?
ne dovrebbe avere guadagnato e non di poco l'affidabilità, o no
Invece no è stata proprio l'affidabbilità a risentirne di più, troppa elettronica su un motore che invece vuole solo due collettori aperti ed un carburatore

Quote:
mi consola il fatto che concordi che l'affronto-scontro tra le due Case anche secondo te sia molto fattibile per le similitudini esistenti
Leggendo la storia delle due case, è facile intuirlo, ma non tutti sono dei motocilcisti ....
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dove trionfano gli imbecilli, sono orgoglioso di essere sconfitto
SKITO non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 23-12-2010, 15:19   #10
SKITO
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bellissima ....
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Vecchio 23-12-2010, 15:25   #11
Il Maiale
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Beh se fosse così nn mi dispiacerebbe
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Vecchio 23-12-2010, 15:47   #12
SUV
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bel "giocattolino"

skito, sul discorso iniezione elettronica, non concordo
è vero che meno roba c'è e meno possibilità di rompersi qualcosa c'è e le salta l'elettronica sei a piedi
però un'elettronica semplice ed affidabile, secondo me ottimizza moltissimo il funzionamento del motore, allungandone di molto la vita, abbassando i consumi, non facendo spegnere la moto se vai ad esempio in alta montagna, eccetera
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Vecchio 23-12-2010, 16:05   #13
FATSGABRY
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mi spiace UAZ, ma se hai fatto su un 3d del genere ormai è troppo tardi..
hai la scimmia della HD...

attrezzati e capirai da solo..

certo che hd e gs in garage sono la cosa migliore a cui uno possa aspirare..
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Vecchio 26-12-2010, 11:36   #14
Sanny
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mi spiace UAZ, ma se hai fatto su un 3d del genere ormai è troppo tardi..
hai la scimmia della HD...

attrezzati e capirai da solo..

certo che hd e gs in garage sono la cosa migliore a cui uno possa aspirare..
ma copate.....
quindi io sono a posto!!

ciao gabry gabra!!
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Vecchio 26-12-2010, 11:38   #15
SKITO
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quindi io sono a posto!!
Sanny !!! .... ciao
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dove trionfano gli imbecilli, sono orgoglioso di essere sconfitto
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Vecchio 26-12-2010, 12:03   #16
Sanny
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Sanny !!! .... ciao


ciao ...scusami se sono latitante.....ti avevo messo i saluti su un 3D aperto nel mercatino...scusa ancora...

e' che a mala pena riesco a seguire l'altro forum.....anche se ci stiamo rimettendo in carreggiata.........

ciao Sanny e auguri.....a tutti!
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Vecchio 23-12-2010, 16:15   #17
SKITO
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bel "giocattolino"

skito, sul discorso iniezione elettronica, non concordo, un'elettronica semplice ed affidabile, secondo me ottimizza moltissimo il funzionamento del motore,
Certo se l' elettronica fosse rimasta semplice come lo era sul 1450 sono perfettamente d'accordo anch'io infatti il 1450 funzionava molto ma molto meglio del 1600 a livello generale.

Quanto funziona benissimo sugli sportster
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Vecchio 23-12-2010, 16:14   #18
SUV
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Fat,
la scimmia per le HD già c'è da tempo, ma se la prenderò prenderò quella che dico io, cioè una Road King nuova o quasi, e ci sono anche altri discorsi, tra i quali il fatto che per ora mi piace ancora troppo guidare "in scioltezza".
Per ora ho una moto che mi soddisfa molto, e non è una GS, e se fossimo in altro forum ti direi che è anche motlo meglio della GS ma quindi non lo faccio , e lo è per le esigenze e guida che ho io, quindi col massimo rispetto per la mukka
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Vecchio 23-12-2010, 16:17   #19
SKITO
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anzi dico anche che secondo me sugli sportster si è sentita più tangibilmente la differenza tra il carburatore e la successiva iniezione, e se n'è guadagnato a livello di piacere di guida e fluidità generale del motore molto più marcatamente che sui grossi BT
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Vecchio 23-12-2010, 18:05   #20
Paoletto
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Per una dyna super glide sport farei follie.

http://www.moto.it/moto-usate/harley...ml?msg=2871929
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Vecchio 23-12-2010, 18:16   #21
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Non c'entrano penniente, le Harley sono belle come un quadro di Monet, le bmw oggetti utili!
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Vecchio 24-12-2010, 17:58   #22
SUV
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Per una dyna ... farei follie.
mandale un mp e fai outing, non essere timido, dai !!!!
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Vecchio 23-12-2010, 19:06   #23
Ducati 1961
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Uaz guarda che la storia del motociclismo non l'hanno fatta solo Bmw e Hd .
Tanto per citare una marca la Moto Guzzi ha cominciato a costruire moto nel 1917 ( quindi prima di Bmw ) . Vedi sotto le date di nascita delle principali case ...


Nei primi del ‘900 le case motocicliste sono già numerose, tuttavia molte erano destinate a svanire nel nulla. Tutto ciò che rimane di alcune di esse è un annuncio pubblicitario in un giornale d’epoca. Solamente tre di queste storiche case, a distanza di oltre un secolo, continuano a produrre motociclette: l’inglese Triumph, l’americana Harley Davidson, la svedese Husqvarna e in qualche modo l'indiana Royal Enfield. La Triumph è la più anziana.

Ordine cronologico anno di nascita di alcune case motociclistiche:

1897 Bianchi ITA 1929 Jawa CZ
1898 Royal Enfield GB 1932 CZ CZ
1899 Peugeot FRA 1937 Morini ITA
1899 Matchless GB 1945 Montesa SPA
1900 NSU DE 1945 Aermacchi ITA
1901 Indian USA 1945 MV Agusta
ITA

1902 Triumph GB 1946 Ducati ITA
1902 Ariel GB 1946 Piaggio ITA
1902 Norton GB 1948 Honda JAP
1903 Harley Davidson USA 1949 Derbi SPA
1903 Puch AUS 1949 Ossa SPA
1903 Husqvarna SVE 1949 Laverda ITA
1905 Velocette GB 1952 Suzuki JAP
1909 Gilera ITA 1954 Yamaha JAP
1910 Bsa GB 1955 Ktm AUS
1911 Ajs GB 1955 Enfield IND
1919 Dkw DE 1960 Aprilia ITA
1921 Benelli ITA 1960 Kawasaki JAP
1921 Zundapp DE 1961 Bajaj IND
1921 Moto Guzzi ITA 1972 Bimota ITA
1923 Bmw DE 1978 Cagiva ITA
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Vecchio 23-12-2010, 19:08   #24
Ducati 1961
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Se le HD costassero come negli USA allora potrebbero avere un senso , ma ai prezzi europei a mio parere sono un furto ...
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Vecchio 24-12-2010, 18:00   #25
SUV
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Se le HD costassero come negli USA allora potrebbero avere un senso , ma ai prezzi europei a mio parere sono un furto ...
loro almeno sono straniere, la Ducati sono italiane e costano almeno 2-3-4 mila euro in più di quello che dovrebbero
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