Trascorsa la settimana di pausa seguita alla trasferta di Aragon, il Circus del mondiale MotoGP si appresta ad affrontare la 'tripla' finale che chiuderà la stagione 2020. Una tripla che potrebbe in realtà ridursi alla doppia gara di Valencia vista l'elevata probabilità di cancellazione del round finale di Portimao, in programma il 22 Novembre. A causa del nuovo dilagare della pandemia in tutta Europa il governo portoghese ha infatti deciso di rivedere tutte le autorizzazioni concesse per manifestazioni pubbliche e sportive, e la necessità del trasferimento di piloti e squadre dalla Spagna aumenta le difficoltà. Il mondiale potrebbe quindi concludersi a Valencia il 15 Novembre a Valencia, come del resto originariamente previsto e questo potrebbe condizionare non poco le strategie.
PORTIMAO A RISCHIO, MIR GRANDE FAVORITO
Inutile rimarcare come in una situazione di tale incertezza, trovarsi in testa alla classifica generale rappresenti un vantaggio non da poco. Mir è inseguito dal terzetto Yamaha composto da Quartararo, Vinales e Morbidelli, ed anche se la pura matematica mantiene ancora in gioco molti piloti la rosa dei pretendenti al titolo è ormai circoscritta a questi quattro nomi. I tre alfieri Yamaha si sono aggiudicati finora ben sei delle undici prove disputate ma sono venuti a mancare sul piano della costanza. Mir all'opposto non ha mai vinto ma ha fatto proprio della regolarità e della concretezza la propria arma vincente. Il piccolo tesoretto di 14 punti di vantaggio unito al fatto di disporre della moto globalmente più efficace lo portano ad essere nettamente favorito in questa volata finale, per di più su una pista dove Yamaha difficilmente potrà far valere i propri punti di forza. Presumibilmente il Mir imposterà la propria condotta di gara sui rivali rinunciando magari alla sospirata prima vittoria per evitare rischi inutili. Certo un titolo mondiale i top class ottenuto senza vittorie costituirebbe un precedente, ma il successo sarebbe comunque meritato ed alla fine quello che conta è il nome sui libri di storia.
INSEGUITORI COSTRETTI A RISCHIARE
Discorso opposto per Quartararo, Vinales e Morbidelli per i quali è ormai il momento di giocare il tutto per tutto. La Yamaha ha certamente un potenziale teorico elevatissimo, che riesce però ad esprimersi solo in condizioni ottimali, raramente verificatesi quest'anno. Tra i tre, la piacevole sorpresa è venuta da Franco Morbidelli, protagonista di una grande crescita ed ormai a livello del più accreditato compagno di squadra. Purtroppo sfortuna e problemi tecnici sono costati al brasiliano di Roma ben tre 'zeri' ed un ritardo in classifica che appare difficilmente colmabile con, forse, due sole gare a disposizione. Ad Aragon sono invece definitivamente sfumate le ultime speranze di Andrea Dovizioso, ormai fuori dai giochi e vittima del disastro Ducati. Una stagione difficile sotto molti aspetti per Borgo Panigale, la peggiore degli ultimi anni e con la prospettiva di un futuro tutto da verificare.
GOMME, LE SQUADRE INVOCANO UN CAMBIO DI ROTTA
Alle difficoltà di una stagione vissuta all'insegna dell'emergenza e massacrante per piloti e squadre si sono aggiunte le difficoltà tecniche create dalla nuova evoluzione della gommatura. I nuovi pneumatici hanno innegabilmente condizionato il campionato, il malcontento è diffuso ed è il momento di correre ai ripari. Le squadre sono concordi nella richiesta di un confronto con Michelin che porti ad una ridefinizione della fornitura, con qualche rinuncia sul fronte della prestazione assoluta in favore di pneumatici meno estremi nel range della temperatura di esercizio. In definitiva gomme meno difficili da comprendere e soprattutto da sfruttare, con un possibile ritorno alla fornitura 2019.
SAVADORI, ESORDIO IN MOTOGP. ROSSI ATTESO AL RIENTRO
Grande attesa per il debutto in MotoGP di Lorenzo Savadori, fresco campione italiano Superbike, cui Aprilia ha deciso di affidare la RS GP nelle ultime gare della stagione in sostituzione di Bradley Smith. Occasione della vita per il romagnolo e probabile volontà della casa di Noale di pianificare il futuro, in attesa di conoscere l'esito finale della grottesca vicenda Iannone. A metà Novembre si conoscerà finalmente il destino del pilota di Vasto ed in caso di esito negativo prende corpo l'ipotesi dell'ingaggio di Cal Crutchlow, magari con un contratto annuale. Sempre a giorni è attesa la comunicazione della destinazione di Andrea Dovizioso atteso ad un 2021 da test rider con possibile destinazione Yamaha.
A Valencia dovrebbe rientrare Valentino Rossi dopo lo stop imposto dalla positività al Covid, anche se al momento in cui si scrive ancora non ci sono notizie certe sulla presenza del pesarese.
IL CIRCUITO DI VALENCIA
il 'Circuito Ricardo Tormo', questa la denominazione ufficiale dell'impianto intitolato al campione spagnolo, sorge nella località di Cheste, è stato inaugurato nel 1999 e fin da allora è sede della tappa conclusiva del campionato del mondo.
La pista misura 4005 metri, si percorre in senso antiorario e comprende14 curve, nove a sinistra e cinque a destra con un solo rettilineo di una certa importanza, quello del traguardo che misura 876 metri. Il tracciato come detto è stretto e tortuoso tanto da rendere piuttosto complicati i sorpassi, da qui la necessità di partire nelle prime file per evitare di perdere irrimediabilmente contatto già nei primi giri. Dopo essere transitati sul rettilineo dei box i piloti si trovano ad affrontare la Curva 1, una sinistra da terza marcia che obbliga ad un difficile ingresso con i freni in mano. Dopo un breve allungo nuova staccata per la Curva 2, una sinistra di ritorno molto lenta che si percorre in prima marcia. Da qui ci si lancia verso il tratto misto che si sviluppa per tutto il circuito con una serie di svolte che spezzano il ritmo concedendo solo un attimo di respiro nell'allungo tra le curve 6 e 8. Quest'ultima immette in quella sorta di anfiteatro costituito dal tratto fino alla Curva 12 che porta al punto più spettacolare, la Curva 13, una lunga ed ampia sinistra che i piloti percorrono in quarta marcia derapando ad oltre 200 orari prima di affrontare l'ultima staccata per la Curva 14, una sinistra da seconda che riporta sul rettilineo di arrivo.
Pista che negli ultimi anni ha premiato Honda e la guida funambolica di Marquez e storicamente difficile per Ducati, almeno in condizioni di asciutto, mentre anche la Yamaha non trova qui il terreno più adatto ad esaltarne la grande efficacia in percorrenza di curva. In definitiva, un'altra occasione favorevole per Mir e la Suzuki
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ORARI TV
Le gare saranno trasmesse in diretta da SKY ed in differita da TV8 con i seguenti orari :
Programmazione SKY MotoGP HD
Venerdì 6 novembre
10.00-10.40 - Moto3, Prove libere 1
10.55-11.40 - MotoGP, Prove libere 1
11.55-12.35 - Moto2, Prove libere 1
13.35-14.15 - Moto3, Prove libere 2
14.30-15.15 - MotoGP, Prove libere 2
15.30-16.10 - Moto2, Prove libere 2
Sabato 7 novembre
10.00-10.40 - Moto3, Prove libere 3
10.55-11.40 - MotoGP, Prove libere 3
11.55-12.35 - Moto2, Prove libere 3
13.15-13.30 - Moto3, Qualifica 1
13.40-13.55 - Moto3, Qualifica 2
14.10-15.40 - MotoGP, Prove libere 4
14.50-15.05 - MotoGP, Qualifica 1
15.15-15.30 - MotoGP, Qualifica 2
15.50-16.05 - Moto2, Qualifica 1
16.15-16.30 - Moto2, Qualifica 2
1
Domenica 8 novembre
09.00-09.20 - Moto3, Warm Up
09.30-09.50 - Moto2, Warm Up
10.00-10.20 - MotoGP, Warm Up
11.00 - Moto3, Gara
12.20 - Moto2, Gara
14.00 - MotoGP, Gara
Programmazione TV8
Sabato 7 novembre
16.45 Qualifiche Moto3, MotoGP e Moto2 (sintesi)
Domenica 8 novembre
14.05 Moto3 Gara (differita)
15.24 Moto2 Gara (differita)
17.04 MotoGP Gara (differita)