Una settimana fa in compagnia di amici durante un giro per i passi romagnoli, parlando delle strade dolomitiche era uscito un paio di volte questo nome … il Renon sopra Bolzano; no, non lo conosco ancora questo signor Renon.
Piccolo passo indietro …
Domenica scorsa un amico mi invita a fare un giretto per martedì nella zona altoatesina, ho qualche lavoretto da fare, per il quale peraltro mi ero anche preparato … ma la cosa mi stuzzica, non fosse altro per il fatto che questo amico gira parecchio in moto nella zona altoatesina. Vabbè sacrifichiamoci …
Martedì mattina presto partenza, ci sarà traffico e quindi meglio muoverci per tempo, peraltro il meteo non sembra dei migliori. Siamo un bel gruppetto, arriviamo veloci a Trento e poi su verso Mezzolombardo e Cles, da Cles su verso il Palade che ci farà superare Bolzano dritti, dritti verso Merano.
Facciamo il giro di Merano e su verso la Val Passiria, lungo la Val Passiria si vedono i due cartelli: passo Rombo e passo Giovo, prendiamo il Giovo … stavolta rimarremo in Italia.
Il Giovo ci porta dritti a Vipiteno, ma noi giriamo verso sud seguendo le indicazioni per il Passo Pennes … lungo e fresco il Pennes, il cielo è nuvoloso e ciò fa abbassare notevolmente le temperature, ma non pioverà mai (almeno una volta).
Ci fermiamo a mangiare canederli e strudel al passo, eh ci volevano proprio, e decidiamo per dove rientrare. Si ridiscende verso Bressanone, il Passo Erbe e poi la zona del Sella? O si prosegue verso Bolzano attraverso il Renon?
… eccolo ancora il Renon nominato, la curiosità naturalmente cresce …
Vince la regola dell'andare avanti … anche se ciò magari ci porterà verso il traffico. Proseguiamo scendendo dal Pennes verso la Val Sarentina fino al bivio sulla sinistra col cartello con su scritto Renon; eccoti finalmente, e così si fa conoscenza.
Si parte: strada a tratti stretta, ma non fa paura, curve che si susseguono senza sosta e che si aprono in un paesaggio stupendo, ma non c'è tempo di godersi il paesaggio perché questa strada pulita e divertente è come una giostra dalla quale non vuoi scendere. Arriviamo in fondo al bivio dove cerchiamo le indicazioni per la Val d'Ega e ci guardiamo in faccia col sorriso stampato come bambini felici, eh si caro signor Renon, è stato un piacere conoscerla.
Ah, poi dopo la Val d'Ega ed il Lavazè, prima di ritornare all'ovile siccome non ero ancora stanco … ho pensato bene di "sopportarmi" il traffico dei vacanzieri sulla val di Fiemme e Fassa per rinfrescarmi con la vista della Marmolada sul Fedaia …