a padova sabato ho assistito alla
conferenza organizzata dall'
AMI sulle proposte di dispositivi per proteggere i motociclisti dai guard-rail e dai tombini e dai cordoli, ci sono stati degli interventi molto sensati, compreso quello di un vicesovrintendente della stradale, oltre che dei progettisti e produttori delle barriere suddette.
riassumo, mooolto brevemente:
- il problema di base e' che, pur essendoci delle proposte tecniche valide, non ci sono le norme attuative che ne costringono l'uso.
una delle obiezioni sollevate, e' stata che a livello europeo non esiste una normativa specifica anche perche' mediamente in europa l'uso delle barriere e' minore, preferendo la realizzazione delle vie di fuga, rispetto alle strade italiane sulle quali si tende a mettere guard-rail anche dove non ce ne sarebbe bisogno.
- le operazioni di messa in sicurezza delle barriere sono demandate alla buona volonta' delle amministrazioni locali, e qui ognuno di noi ha il proprio giudizio sull'operato dei nostri politici... (l'ultima frase e' mia...)
- le soluzioni proposte sono efficaci, per proteggerci dai bordi dei guard-rail, dai montanti degli stessi, dai cordoli in cemento, dai tombini sporgenti o sprofondati...
- e' stato ripresentato il
motoarbag, con dovizia di particolari tecnici (85 ms tempo di apertura) e commerciali (costo sui 350 euri, costo ricarica 20-25 euri)
- peccato (mio commento) che non ci fosse NESSUNO del ministero dei trasporti e delle infrastrutture.
(c'era l'ami coi suoi collaboratori, c'era la polizia, c'era l'amministrazione locale, c'erano piloti, c'era la stampa)
lodevole iniziativa.
dopo aver 'toccato' con mano, posso solo dire che l'ami e' fatta da persone serie, competenti e appassionate.