Dopo una stagione durata oltre otto mesi e c 21 appuntamenti già consegnati agli archivi, il Mondiale MotoGP giunge alla sua tappa conclusiva, in programma questo fine settimana sul circuito di Valencia. Il tracciato intitolato a Ricardo Tormo torna così ad essere il palcoscenico finale, dopo la forzata migrazione a Barcellona dello scorso anno,, così come farà da ideale premessa al 2026 con i test ufficiali in programma il martedì successivo al Gran Premio. Si arriva all'atto finale con i giochi ancora aperti nella classe intermedia, ma di fatto la conquista del titolo mondiale da parte di Diogo Moreira è poco più di una formalità, visto il vantaggio di ben 24 punti di cui gode il brasiliano nei confronti del diretto rivale Manuel Gonzalez. La vigilia dell'ultima prova è comunque anche l'occasione per stilare il bilancio di un'annata che non sarà ricordata come la più esaltante dal punto di vista agonistico, ma che non ha mancato di fornire interessanti spunti di riflessione.
APRILIA - BEZZECCHI FIGURA CHIAVE, MA IL SEGRETO E' IL GRUPPO
La casa di Noale si fregia a buon diritto del titolo di più bella sorpresa della stagione, oltre a quello di possibile nuovo rierimento tecnico della categoria. La prova di Portimao ha rappresentato una sorta di sintesi di un'annata che pareva essere iniziata sotto i peggiori auspici, e si è invece conclusa nel migliore dei modi. Tutto parte dal finale dello scorso anno, con il ritiro di Aleix Espargaro, l'addio di Maverick Vinales ed il passaggio di Romano Albesiano alla Honda, e la conseguente necessità di rimettere in piedi, in pochi mesi, un gruppo di lavoro ed un nuovo progetto. Il gran colpo dell'ingaggio del campione del mondo in carica, orge Martin, che pareva essersi trasformato in un boomerang, con gli infortuni a ripetizione dello spagnolo e tutto il carico di lavoro sulle spalle di un Marco Bezzecchi che pochissimi giudicavano all'altezza. Ed invece proprio 'Bez' ha rappresentato la chiave, non solo per talento e velocità, ma soprattutto per la capacità di votarsi alla causa con impegno e dedizione. Grande merito va reso al gruppo, alla sapienza manageriale di Massimo Rivola, alla competenza tecnica di Fabiano Sterlacchini ed alla dedizione di uomini animati da enorme passione. Un inizio di stagione inevitabilmente difficile, con il pilota a prendere le misure di una nuova moto, ed un apprendistato da perffezionare gara dopo gara, ma sempre con una direzione chiara da seguire. Proprio come a Portimao, quando un venerdì partito incerto è stato aggiustato in corso d'opera, fino alla straordinaria vittoria della domenica. Il terzo posto finale di Bezzecchi in campionato è ormai acquisito con pieno merito, e rappresenta un riconoscimento che va perfino stretto, ma è lo sprone e la premessa per fare ancora meglio il prossimo anno. Resta l'incognita rappresentata da Martin, assente praticamente per tutto l'anno e la cui presenza a Valencia non è ancora confermata nel momento in cui si scrivono queste note. Il pieno recupero, dopo tanti infortuni ed un anno di stop, è quanto naturalmente ci si augura, ma certo il rapporto non è nato sotto i migliori auspici. La grande crescita della moto comunque evidenziata anche dai progressi di un Raul Fernandez finalmente sbloccato, oltre che dal lento ritorno del giapponese Ogura nelle zone alte della classifica, al termine di una stagione piuttosto travagliata. Quello di Valencia non rappresenta probabilmente il terreno di gara migliore per esaltare le qualità della RS-GP, ma l'augurio che il binomio in nero possa sorprendere anche stavolta, per chiudere l'annata nel migliore dei modi.
DUCATI - UNA STAGIONE TRA LUCI ED OMBRE
Limitandosi a quanto espresso dai freddi numeri, si dovrebbe parlare dell'ennesima stagione trionfale per la casa di Borgo Panigale, con un titolo mondiale stravinto in netto anticipo, grazie ad un Marc Marquez stellare. Un successo di famiglia, completato dal gran secondo posto finale del fratello Alex, per non parlare del titolo Costruttori e di quello per Team. Insomma, si vinto tutto quanto si poteva vincere, ma la stagione 2025 di Ducati non ha comunque convinto. La crisi profonda di Pecco Bagnaia solo il segnale più evidente di una difficoltà tecnica in atto, e che solo il gran vantaggio accumulato in passato sulla concorrenza ha consentito di mascherare. La nuova GP25 ha messo in grande difficoltà anche Fabio Di Giannantonio, protagonista di una stagione altalenante ma certamente sotto le aspettative, così come non troppo convincente stata l'annata di Franco Morbidelli. Insomma, un'evoluzione tecnica che non pare particolarmente indovinata, ed una GP24 ancora molto efficace ma ormai raggiunta dalla migliore concorrenza. Resta da capire quali saranno le scelte per un 2026 che sarà inevitabilmente di transizione, ma che si deve comunque affrontare nel migliore dei modi. Saranno quattro le moto ufficiali in pista, con la doverosa promozione di Alex Marquez, con la facoltà, concessa ai piloti, di scegliere il 'pacchetto' ritenuto migliore. Quella che, di fatto, inizierà con i test di Valencia sarà una stagione cruciale per Bagnaia, il cui contratto sar in scadenza alla fine del 2026 e che dunque ha assoluta necessità di risollevare le proprie quotazioni tornando al livello che da sempre gli stato proprio. Il prossimo futuro rappresentato da un Aldeguer sorprendente, e da un Bulega che a Portimao ha davvero impressionato, non solo per le prestazioni ma anche per l'approccio ed il metodo. A Valencia Nicolò avrà una nuova occasione, e chissà che non possa fare ancora meglio.
KTM - PUNTARE SU ACOSTA E UNA SCELTA OBBLIGATA
Nuova, convincente dimostrazione da parte del giovane talento spagnolo in Portogallo, con una vittoria sfiorata nella Sprint Race prestazioni che si ripetono con costanza, al variare di piste e condizioni. Un segnale chiaro della maturazione del pilota, ma anche del buon livello di efficacia raggiunto dalla RC16. Una crescita che non appare confermata dal rendimento degli altri piloti della Casa, ma condizionata dalla situazione contingente. Il drastico taglio del budget destinato alle corse, confermato anche dalla nuova proprietà indiana, ha imposto scelte necessarie da un lato alla sopravvivenza, e dall'altro a non perdere terreno rispetto ai migliori rivali. In assenza di Vinales, si è quindi scelto di puntare su Acosta, anche nella speranza di convincere il pilota ad una permanenza che appare tutt'altro che scontata. Messi da parte i propositi di rescissione anticipata del contratto, Acosta si è concentrato sul presente ed i risultati ne hanno tratto immediato giovamento, ma chiaro che il futuro continua a rappresentare una grossa incognita. Lo stesso vale per gli altri piloti, con un Binder presente solo a sprazzi ed un Enea Bastianini che sta soffrendo oltremodo la situazione. Per il 2026 è già stata confermata la presenza di quattro moto in pista, ma quello che sarà il livello di evoluzione tecnica e di assistenza fornita è tutto da scoprire, A Valencia dovrebbe comunque rientrare Maverick Vinales, almeno per la giornata di test successiva al Gran Premio, pur se il suo apporto, dopo la lunga assenza, non potrà certo risultare determinante.
HONDA - UNA STAGIONE OLTRE LE ASPETTATIVE
Insieme ad Aprilia, stata proprio la casa di Tokyo a rappresentare la più bella sorpresa della stagione. Dopo un 2024 in cui pareva si procedesse per tentativi, senza una chiara direzione tecnica da seguire, l'arrivo di Romano Albesiano ha portato all'acquisizione di un nuovo metodo di lavoro, più razionale e metodico, ed i risultati non hanno tardato ad arrivare. All'inizio qualche timida apparizione in top ten a fine gara, poi il miglioramento delle prestazioni assolute, con talvolta ben tre RCV a centrare la Q2 nelle prequalifiche del venerdì. Tra i piloti, Mir si conferma velocissimo ma troppo incline all'errore, all'opposto Marini mostra concretezza ma una velocità assoluta ancora inferiore a quanto sarebbe necessario. Il giusto equilibrio pare rappresentato da Zarco, tornato nelle zone alte delle classifiche dopo uno stallo a metà stagione, dovuto a scelte tecniche imposte e non troppo congeniali al francese . Per il prossimo anno ci si attende un ulteriore passo in avanti, con l'arrivo del probabile campione del mondo della Moto2, il brasiliano Diogo Moreira, che prenderà il posto di Chantra in seno al Team LCR di Lucio Cecchinello.
YAMAHA - SVOLTA NECESSARIA ED INDEROGABILE NEL 2026
Il giudizio sulla stagione ancora in corso non può che essere negativo, ma va riconsiderato alla luce del momento tecnico particolare attraversato dalla casa di Iwata. Un'annata di transizione, con una svolta radicale ormai decisa e da portare avanti in corso d'opera, ed un progetto attuale che, pur aggiornato, è
stato giocoforza progressivamente abbandonato. Resta qualche acuto, legato più ai miracoli messi in atto da Fabio Quartararo che a reale efficacia del mezzo, ma chiaro che non è su questo che si può continuare a fare affidamento per il futuro. La stessa permanenza del fuoriclasse francese è in gran parte legata alla competitività della nuova moto motorizzata V4 che, per la verità, non ha certo fatto gridare al miracolo nelle sue sporadiche apparizioni. Per i test di Valencia ci si concentrerà naturalmente sul nuovo progetto, ma la sensazione èche la strada che separa dalla migliore concorrenza sia ancora lunga. Grande attesa naturalmente per il debutto di Toprak Razgatioglu, già protagonista comunque di una prima presa di contatto con la M1 ad Aragon nei giorni scorsi.
IL CIRCUITO DI VALENCIA
il 'Crcuito Ricardo Tormo', questa la denominazione ufficiale dell'impianto intitolato al campione spagnolo, sorge nella località di Cheste, è stato inaugurato nel 1999 e fin da allora è sede della tappa conclusiva del campionato del mondo.
La pista misura 4005 metri, si percorre in senso antiorario e comprende14 curve, nove a sinistra e cinque a destra con un solo rettilineo di una certa importanza, quello del traguardo che misura 876 metri. Il tracciato come detto è stretto e tortuoso tanto da rendere piuttosto complicati i sorpassi, da qui la necessità di partire nelle prime file per evitare di perdere irrimediabilmente contatto già nei primi giri. Dopo essere transitati sul rettilineo dei box i piloti si trovano ad affrontare la Curva 1, una sinistra da terza marcia che obbliga ad un difficile ingresso con i freni in mano. Dopo un breve allungo nuova staccata per la Curva 2, una sinistra di ritorno molto lenta che si percorre in prima marcia. Da qui ci si lancia verso il tratto misto che si sviluppa per tutto il circuito con una serie di svolte che spezzano il ritmo concedendo solo un attimo di respiro nell'allungo tra le curve 6 e 8. Quest'ultima immette in quella sorta di anfiteatro costituito dal tratto fino alla Curva 12 che porta al punto più spettacolare, la Curva 13, una lunga ed ampia sinistra che i piloti percorrono in quarta marcia derapando ad oltre 200 orari prima di affrontare l'ultima staccata per la Curva 14, una sinistra da seconda che riporta sul rettilineo di arrivo.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW S1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=mwfPgd-X0og.
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ORARI TV
Le gare saranno trasmesse i da SKY e TV8 con i seguenti orari :
Programmazione SKY MotoGP HD
Venerdì 14 novembre
09:00-09:35 Moto3, Prove Libere 1
09:50-10:30 Moto2, Prove Libere 1
10:45-11:30 MotoGP, Prove Libere 1
13:15-13:50 Moto3, Prove Libere 2
14:05-14:45 Moto2, Prove Libere 2
15:00-16:00 MotoGP, Prove
Sabato 15 novembre
08:40-09:10 Moto3, Prove Libere 3
09:25-09:55 Moto2, Prove Libere 3
10:10-10:40 MotoGP, Prove Libere 2
10:50-11:05 MotoGP, Q1
11:15-11:30 MotoGP, Q2
12:45-13:00 Moto3, Q1
13:10-13:25 Moto3, Q2
13:40-13:55 Moto2, Q1
14:05-14:20 Moto2, Q2
15:00 MotoGP, Sprint
Domenica 16 novembre
09:40 MotoGP, Warm-Up
11:00 Moto3, Gara
12.15 Moto2, Gara
14.00 MotoGP, Gara
Programmazione TV8
Sabato 15 novembre
Diretta delle qualifiche di tutte le classi e della Sprint Race MotoGP (vedi orari sopra)
Domenica 16 novembre
13.00 Moto3, Gara (differita)
14.15 Moto2, Gara (differita)
16.00 MotoGP, Gara (differita)
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2025
2 marzo 2025 Thailand Thailandia, Buriram
16 marzo 2025 Argentina Argentina, Termas de Rio Hondo
30 marzo 2025 United States Stati Uniti, Austin
13 aprile 2025 Qatar Qatar, Lusail International Circuit
27 aprile 2025 Spain Spagna, Jerez
11 maggio 2025 France Francia, Le Mans
25 maggio 2025 United Kingdom Gran Bretagna, Silverstone
8 giugno 2025 Spain Aragon, Motorland Aragon
22 giugno 2025 Italy Italia, Mugello
29 giugno 2025 Netherlands Olanda, Assen
13 luglio 2025 Germany Germania, Sachsenring
20 luglio 2025 Czech Pierangelo Repanatiublic Repubblica Ceca, Brno
17 agosto 2025 Austria Austria, Red Bull Ring
24 agosto 2025 Hungary Ungheria, Batalon Park
7 settembre 2025 Spain Catalogna, Barcelona
14 settembre 2025 San Marino San Marino, Misano
28 settembre 2025 Japan Giappone, Motegi
5 ottobre 2025 Indonesia Indonesia, Mandalika
19 ottobre 2025 Australia Australia, Philip Island
26 ottobre 2025 Malaysia Malesia, Sepang
9 novembre 2025 Portugal Portogallo, Portimão
16 novembre 2025 Spain Comunità Valenciana, Valencia
CLASSIFICA GENERALE MOTOGP DOPO 21 PROVE
1 Marc Marquez Ducati 545
2 Alex Marquez Ducati 445
3 Marco Bezzecchi Aprilia 323
4 Francesco Bagnaia Ducati 288
5 Pedro Acosta KTM 285
6 Fabio Di Giannantonio Ducati 239
7 Franco Morbidelli Ducati 227
8 Fermin Aldeguer Ducati 203
9 Fabio Quartararo Yamaha 198
10 Raul Fernandez Aprilia 146
11 Brad Binder KTM 145
12 Johann Zarco Honda 144
13 Luca Marini Honda 133
14 Enea Bastianini KTM 106
15 Joan Mir Honda 93
16 Ai Ogura Aprilia 88
17 Maverick Viñales KTM 72
18 Jack Miller Yamaha 72
19 Alex Rins Yamaha 38
20 Miguel Oliveira Yamaha 36
21 Jorge Martin Aprilia 34
22 Pol Espargaró KTM 23
23 Takaaki Nakagami Honda 10
24 Lorenzo Savadori Aprilia 8
25 Augusto Fernandez Yamaha 8
26 Somkiat Chantra Honda 7
27 Nicolò Bulega Ducati 1