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Vecchio 23-08-2025, 22:38   #1
Bladerunner72
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predefinito MotoGP Barcellona 2025

Archiviati i due appuntamenti consecutivi di Austria e Ungheria, il mondiale MotoGP si concede una settimana di pausa dopo un nuovo 'back to back' di Barcellona e Misano, preludio alla successiva, consueta trasferta extraeuropea- Il ritorno su due tracciati storici e dalle caratteristiche più tradizionali rappresenterà un'occasione di verifica del momento tecnico attuale, ormai definito nei suoi tratti generali ma che ha di recente restituito qualche spunto interessante soprattutto da parte di chi è da tempo all'inseguimento del riferimento della categoria. Quelle del Red Bull Ring e di Balaton sono infatti piste atipiche e per molti versi antitetiche, eppure hanno restituito verdetti simili, a conferma forse dal buon equilibrio raggiunto dai 'pacchetti' dei diversi costruttori.

DUCATI - IL PROSSIMO FUTURO VA DECISO ORA

Un mondiale dominato in modo schiacciante e quasi irriverente grazie ad un fenomeno assoluto come Marc Marquez, ormai depositario di un vantaggio siderale in classifica e che con tutta probabilità potrebbe fin da ora guardarsi il resto della stagione in televisione. Resta solo da assicurarsi il conforto della matematica, che potrebbe arrivare già a Misano, per assicurare alla casa di Borgo Panigale l'ennesimo titolo, e stavolta in forma ufficiale, dopo l'affronto subito lo scorso anno ad opera del Team Pramac con Jorge Martin. Al di là delle dichiarazioni ufficiali, uno schiaffone pesantissimo che ha di fatto portato alla decisione di ingaggiare Marc Marquez, a costo di quanto probabilmente ne sarebbe seguito. Una mossa comprensibile e forse pure necessaria, ma che non poteva non comportare ricadute pesanti. Il Fenomeno di Cervera sta facendo una differenza abissale, ed ora ci si inizia a chiedere quanto e cosa questo potrebbe comportare per il futuro. Un pilota capace di andare oltre certe criticità manifestate dal mezzo rischia infatti di essere un'arma a doppio taglio, e qualcosa del genere già stato vissuto a Borgo Panigale. All'indomani dell'era Stoner, aver insistito in una certa direzione,costò un enorme ritardo sulla migliore concorrenza, e ben quindici anni di attesa per tornare a fregiarsi del titolo mondiale. Ora certo ci si trova in un momento diverso, al cospetto di un'altra Ducati, ma pure alla vigilia di un cambiamento tecnico radicale, al quale si deve arrivare preparati. Nel 2026 Marc Marquez avrà 33 anni, e pur se ancora in un grandissimo momento di forma fisica e 'fame' agonistica, non puòrestare il solo uomo su cui puntare E' ormai chiaro come già quest'anno certe scelte tecniche maturate nell'inverno abbiano portato fuori strada, con una GP25 'vera' di fatto subito abortita e rimpiazzata da una sorta di ibrido, che si continua a definire identica alla GP24, ma che tale non è. E se per Bagnaia si invoca ormai il ricorso allo psicologo di buona memoria, che dire dei problemi di Fabio Di Giannantonio, che da inizio anno lamenta le stesse difficoltà? Inutile dire che Bagnaia sia ormai diventato un problema,un argomento che fa discutere, qualcosa di 'stonato' all'interno di un box diviso. Inevitabile che, dopo 14 Gran Premi senza segnali di una vera inversione di rotta, i dubbi inizino a serpeggiare, ma a questo punto qualcuno dovrà decidere del prossimo futuro. Bagnaia ha solo 28 anni, il pilota che ha riportato il titolo mondiale della MotoGP a Borgo Panigale dopo 15 anni, ma soprattutto è il pilota 'fine', tecnico, che è stato capace di portare avanti il certosino lavoro di Andrea Dovizioso. Il pilota che, certo insieme a Gigi Dall'Igna, ha portato alla definizione di quel pacchetto perfetto, sfruttabile e versatile, che comincia giò a non sembrare più tale. Tolto un talento fuori scala come Marc Marquez, il reale potenziale della Ducati di oggi è quello espresso dagli altri piloti del marchio. E se per Bagnaia si invoca la crisi mistica, non si pu fare a meno di notare la crisi di Alex Marquez, la sofferenza di Di Giannantonio e le prestazioni altalenanti di Morbidelli ed Aldeguer. Di fatto, la migliore concorrenza, rappresentata da Aprilia e KTM, è arrivata, e non è azzardato pensare che a fine stagione possano aver colmato il gap con i ducatisti 'umani'. E' dunque il momento di decidere se sedersi e godersi il momento, o guardare avanti, rinnovando la fiducia a Bagnaia e magari evitando certe dichiarazioni quantomeno avventate, per un pilota che ha dato tanto e vive un momento difficilissimo. Il torinese ha un contratto per il prossimo anno e costa molto, anche se, presumibilmente, parte degli emolumenti è legata ai risultati e subirà dunque un drastico taglio, ma un'altra stagione come quella in corso non avrebbe senso n per Ducati nè tantomeno per il pilota, oltretutto da sempre votato alla causa della rossa. E non facile sarà anche la scelta moto da affidare ai piloti del marchio per il prossimo anno. L'alternativa tra una GP25 dal potenziale teoricamente superiore ma decisamente 'capricciosa', ed una GP24 che rappresenta una certezza ma potrebbe rivelarsi insufficiente a confronto della migliore concorrenza.

KTM - FINALE DI STAGIONE IN CRESCENDO

A dispetto delle Cassandre che avevano vaticinato una stagione fallimentare da parte di una sorta di Armata Brancaleone allo sbando, la casa austriaca ha saputo tenere duro, continuando a credere nel progetto MotoGP ed a fare sviluppo, con risultati che sono andati migliorando nel corso dell'anno. Certo il budget a disposizione è fortemente ridotto ma questo ha finito quasi per diventare un vantaggio, portando a razionalizzare lo sviluppo evitando di disperdere risorse in tante direzioni diverse. Quanto mai prezioso si è rivelato l'apporto di Maverick Vinales, che ha saputo farsi carico delle scelte tecniche convincendo i tecnici ad assecondarlo, ed i risultati parlano chiaro. Tutto quanto deliberato dal 'Top Gun' spagnolo è ora utilizzato dagli altri piloti del marchio, il pacchetto si è fatto equilibrato e pure piuttosto versatile al variare di tracciati e condizioni. Certo Red Bull Ring e Balaton sono state due occasioni ideali per le caratteristiche della RC16, dunque una verifica a Barcellona sarà quanto mai significativa, ma i grandi progressi evidenziati da Enea Bastianini e perfino dal redivivo Brad Binder parlano chiaro. Con la forzata assenza di Vinales, il riferimento è tornato ad essere Pedro Acosta, che messi da parte i capricci e le smanie di cambiamento è tornato a mostrare il proprio grande potenziale, con tanto di di dichiarazioni da uomo -squadra votato alla causa. Un grande entusiasmo che lo porta ancora troppo spesso ad esagerare, e che a Balaton è costato un altro paio di moto demolite, ma tant'è, si spera che prima o poi il buon Pedro trovi la giusta misura.

APRILIA - ORMAI COMPETITIVA OVUNQUE

Due banchi di prova sulla carta proibitivi come Red Bull Ring e Balaton si sono invece rivelati il segnale del grande progresso da parte della casa di Noale. Una stagione partita tra mille difficoltà, con una nuova direzione tecnica, nuovi piloti ed una formazione da ricostruire ha di fatto fortificato il gruppo, le cui capacità non sono mai state in discussione. Il nuovo responsabile del progetto, Fabiano Sterlacchini, ha trovato l'ambiente ideale per esprimere le sue capacità, e lo stesso è stato per Marco Bezzecchi, che dopo un inizia comprensibilmente difficile sta superando ogni migliore aspettativa. 'Bez'sta dimostrando talento ma anche lucidità, carattere e capacitò di far fronte alle difficoltà, come ben si è visto nel fine settimana di Balaton. Il terzo posto in classifica generale è l'obiettivo ed appare decisamente alla portata, con otto appuntamenti ancora in calendario. Ed in Ungheria si è iniziato a rivedere il vero Martin, protagonista di una grande rimonta nella gara della domenica, conclusa con un eccellente quarto posto. Il campione del mondo in carica sembra voler far dimenticare la brutta vicenda di cui si p reso protagonista, e non manca di manifestare entusiasmo per la nuova avventura, grazie anche al sostegno che, comunque, da parte della Casa non è mai mancato. Nota dolente dell'Ungheria, le difficoltà dei piloti del Team Trackhouse ma soprattutto la due rotture di motore su altrettante RS-GP, segnale forse di qualche problema di affidabilità spesso verificatosi in passato nella seconda parte della stagione. Inutile dire che grandissima è l'attesa per l'appuntamento di Barcellona, tracciato ideale per esaltare le doti della moto veneta che ha tutte le carte in regola per giocarsi il massimo risultato, Marquez permettendo.

HONDA - DI NUOVO IN PROGRESSO, DA CONFERMARE A BARCELLONA

Si è detto in precedenza che i tracciati di Austria ed Ungheria sono per certi versi antitetici, ma presentano qualche tratto in comune. Primo tra tutti, la natura 'Stop and Go', con forti staccate seguite da accelerazioni da bassa velocità, A Balaton poi risultano premianti agilità e maneggevolezza della moto, dunque quella 'sveltezza' di anteriore da sempre patrimonio della RCV si è fatta valere. Ottime le prestazioni esibite da Luca Marini e Joan Mir, con quest'ultimo ancora una volta sfortunato, mentre prosegue il momento negativo di Johann Zarco, in difficoltà da diverse gare. La pista del Montmelò, tecnico e dalle caratteristiche più tradizionali, rappresenterà per la casa di Tokyo una verifica importante, soprattutto per il nuovo telaio portato in gara in Ungheria e che ha restituito riscontri molto positivi. Sul fronte del mercato piloti, ormai certo l'arrivo di Djogo Moreira che il prossimo anno andrà ad affiancare Zarco nel Team LCR, per passare poi al team ufficiale nelle due stagioni successive.

YAMAHA - MOMENTO DIFFICILE, IN ATTESA DELLA SVOLTA

Discorso opposto per Tamaha rispetto a quanto detto per Honda, con la casa di Iwata uscita a pezzi dal doppio appuntamento di Austria ed Ungheria. Trasferte che si annunciavano difficili sulla carta ma che sono andate oltre le peggiori previsioni, a conferma di un momento complicato. La realtà è che la svolta tecnica è ormai improrogabile, ed il progetto attuale è stato di fatto congelato. Il nuovo motore V4 dovrebbe fare il suo debutto a Misano, con Augusto Fernandez, oltre ad essere testato da Fabio Quartararo nei test di Barcellona. Il pilota francese è chiaramente deluso e demotivato, di fatto la sua permanenza, vitale per Yamaha, è in gran parte legata a quanto la casa giapponese saprà lasciargli intravedere a livello di potenziale tecnico. Nel frattempo pare risolta la questione Miller, con l'australiano confermato anche per il 2026 nel Team Pramac a fianco di Razgatioglu. Sicuro invece il divorzio da Miguel Oliveira, del cui futuro al momento nulla è dato sapere.




IL CIRCUITO DI BARCELLONA

Il Circuito del Montmelò sorge nelle vicinanze di Barcellona, è stato inaugurato nel 1991 diventando subito sede del Gran Premio di Spagna di F1 mentre dal 1995 ospita il Gran Premio di Catalunya del campionato del mondo di motociclismo.
La pista è lunga 4627 metri e larga 12, si percorre in senso orario e comprende 14 curve, 6 a sinistra e 8 a destra con un rettilineo principale lungo 1047 metri. Proprio il rettilineo del traguardo separa le due sezioni miste del circuito, quelle comprese tra le curve 1 e 5 e tra la 10 e la 14. Il tracciato è fluido e di ampio respiro con due sole curve molto lente, la 5 e la 10, due rampini a sinistra da prima marcia. Fondamentale e caratteristico l'ultimo tratto, formato da tre successive curve a destra con l'ultima riporta sul rettilineo del traguardo. Se il rettilineo stesso è un severo banco di prova per i propulsori, le sezioni miste richiedono una ciclistica efficace e un avantreno rigoroso per la presenza di diverse staccate in cui è necessario portare la frenata fino al punto di corda.

ONBOARDLAP . SIMON CRAFAR (BMW M1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=Mzz4XX38tTA


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ORARI TV

Le gare del Red Bull Ring saranno trasmesse da SKY e da TV8 con i seguenti orari:

one SKY Sport MotoGP HD

Venerdì 5 Settembre
Ore 08.25-08.45, MotoE, Prove libere 1
Ore 09.00-09.35, Moto3, Prove libere 1
Ore 09.50-10.30, Moto2, Prove libere 1
Ore 10.45-11.30, MotoGP, Prove libere 1
Ore 12.25-12.45, MotoE, Prove libere 2
Ore 13.15-13.50, Moto3, Prove libere 2
Ore 14.05-14.45, Moto2, Prove libere 2
Ore 15.00-16.00, MotoGP, Prove libere 2
Ore 17.00-17.10, MotoE, Qualifiche – Q1
Ore 17.20-17.30, MotoE, Qualifiche – Q2

Sabato 6 Settembre
Ore 08.40-09.10, Moto3, Prove libere 3
Ore 09.25-09.55, Moto2, Prove libere 3
Ore 10.10-10.40, MotoGP, Prove libere 3
Ore 10.50-11.05, MotoGP, Qualifiche – Q1
Ore 11.15-11.30, MotoGP, Qualifiche – Q2
Ore 12.15, MotoE, GARA-1
Ore 12.50-13.05, Moto3, Qualifiche – Q1
Ore 13.15-13.30, Moto3, Qualifiche – Q2
Ore 13.45-14.00, Moto2, Qualifiche – Q1
Ore 14.10-14.25, Moto2, Qualifiche – Q2
Ore 15.00, MotoGP, SPRINT RACE
Ore 16.10, MotoE, GARA-2

Domenica 7 Settembre
Ore 09.45, MotoGP, Warm
Ore 11.00, Moto3, Gara
Ore 12.15, Moto2, Gara
Ore 14.00, MotoGP, Gara


Programmazione TV8

Sabato 6 SettembreDiretta delle qualifiche di tutte le classi e della Sprint Race della MotoGP (Vedi orari sopra)

Domenica 7 Settembre
14.05 Moto3, Gara (differita)
15.20 Moto2, Gara (differita)
17.05 MotoGP, Gara (differita)



CALENDARIO MOTOGP 2025

2 marzo 2025 Thailand Thailandia, Buriram
16 marzo 2025 Argentina Argentina, Termas de Rio Hondo
30 marzo 2025 United States Stati Uniti, Austin
13 aprile 2025 Qatar Qatar, Lusail International Circuit
27 aprile 2025 Spain Spagna, Jerez
11 maggio 2025 France Francia, Le Mans
25 maggio 2025 United Kingdom Gran Bretagna, Silverstone
8 giugno 2025 Spain Aragon, Motorland Aragon
22 giugno 2025 Italy Italia, Mugello
29 giugno 2025 Netherlands Olanda, Assen
13 luglio 2025 Germany Germania, Sachsenring
20 luglio 2025 Czech Pierangelo Repanatiublic Repubblica Ceca, Brno
17 agosto 2025 Austria Austria, Red Bull Ring
24 agosto 2025 Hungary Ungheria, Batalon Park
7 settembre 2025 Spain Catalogna, Barcelona
14 settembre 2025 San Marino San Marino, Misano
28 settembre 2025 Japan Giappone, Motegi
5 ottobre 2025 Indonesia Indonesia, Mandalika
19 ottobre 2025 Australia Australia, Philip Island
26 ottobre 2025 Malaysia Malesia, Sepang
9 novembre 2025 Portugal Portogallo, Portimão
16 novembre 2025 Spain Comunità Valenciana, Valencia



CLASSIFICA GENERALE MOTOGP DOPO 14 PROVE

1 Marc Marquez Ducati 455
2 Alex Marquez Ducati 280
3 Francesco Bagnaia Ducati 228
4 Marco Bezzecchi Aprilia 197
5 Pedro Acosta KTM 164
6 Fabio Di Giannantonio Ducati 161
7 Franco Morbidelli Ducati 154
8 Fermin Aldeguer Ducati 126
9 Johann Zarco Honda 114
10 Fabio Quartararo Yamaha 109
11 Brad Binder KTM 91
12 Raul Fernandez Aprilia 73
13 Luca Marini Honda 72
14 Maverick Viñales KTM 69
15 Enea Bastianini KTM 63
16 Ai Ogura Aprilia 58
17 Jack Miller Yamaha 52
18 Joan Mir Honda 46
19 Alex Rins Yamaha 45
20 Jorge Martin Aprilia 23
21 Pol Espargaró KTM 16
22 Miguel Oliveira Yamaha 10
23 Takaaki Nakagami Honda 10
24 Lorenzo Savadori Aprilia 8
25 Augusto Fernandez Yamaha 6
26 Somkiat Chantra Honda 1
27 Aleix Espargaró Honda 0
__________________
Bmw S1000RR 2009, Bmw S1000RR 2013, Ducati Panigale V4S

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