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Moto e Sport dedicato allo sport motoristici MotoGP, Superbike e altro


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Vecchio 20-10-2024, 08:49   #1
Bladerunner72
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predefinito MotoGP Thailandia 2024

Appena il tempo di lasciar dissolvere l'eco dei motori nello splendido scenario naturale di Phillip Island, ed il Circus della MotoGP fa rotta verso la Thailandia, per la seconda tappa del consueto 'trittico' oltreoceano. Tre sole prove alla conclusione del campionato, e giochi che restano ancora aperti in due delle tre categorie. Ormai consegnato agli archivi il titolo mondiale di David Alonso in Moto3, peraltro con il suggello dell'undicesima vittoria in stagione, anche quello della Moto2 è praticamente nelle mani del giapponese Ai Ogura, con la certezza matematica che potrebbe arrivare proprio in Thailandia. Tutto da decidere invece nella classe regina, con una lotta a due che sembra assomigliare sempre più ad un'avvincente partita a scacchi. La percezione corrente è che la vigilia di ogni Gran Premio sia il preludio all'evento risolutivo, quello insomma che possa chiudere i giochi, ed invece l'attesa si prolunga, in un crescendo di incertezza e tensione. Con 111 punti ancora in palio e soe 20 lunghezze a separare i due grandi rivali, i giochi sono da considerare ancora completamente aperti.

DUCATI - MARQUEZ STELLARE, MARTIN INESORABILE, BAGNAIA APPANNATO

Nella sfida infinita tra Martin e Bagnaia, il round australiano di Phillip Island ha finito per favorire un terzo incomodo, nelle poco rassicuranti sembianze di un Marc Marquez tornato quello di un tempo. Prestazione mostruosa, quella del Fenomeno di Cervera, capace, nella gara della domenica, di rimediare ancora una volta ad una partenza disastrosa. Una pellicola protettiva della visiera del casco, strappata dallo stesso Marquez un attimo prima del via e finita sotto la gomma posteriore, lo ha costretto ad un primo giro da videogame, con avverari schivati come birilli e posizioni recuperate a grappolo. Da lì in avanti, un crescendo fatto di giri veloci in sequenza ed una rincorsa che lo ha riportato in brevissimo tempo a riagguantare Martin e Bagnaia. A quel punto, si è trattato solo di capire come e quando Marquez avrebbe completato l'opera, perchè che la vittoria non potesse sfuggirgli è apparso subito evidente. Dal canto suo, Martin ha confermato in pieno solidità e velocità, prendendosi tutti i rischi possibili, nonostante un titolo in gioco e contro un avversario che nulla aveva da perdere. Una dimostrazione da grandissimo campione, che solo all'ultimo giro, a battaglia ormai persa, ha pensato ad una classifica che continua a sorridergli. Con la vittoria nella Sprint Race ed il secondo posto della domenica, Martin lascia infatti l'Australia con un vantaggio salito da 10 a 20 punti su un Bagnaia che, ancora una volta, non è riuscito a reagire. Certo, per un pilota meticoloso come il torinese, le condizioni meteo avverse del fine settimana australiano hanno pesato, con poco tempo a disposizione per centrare quella messa a punto perfetta di cui ha tanto bisogno. Alla fine la vittoria di Marquez è stata un mezzo regalo, con soli quattro punti lasciati sul campo la domenica, grazie ad un terzo posto invero poco esaltante. Di fatto, però, altre due sconfitte incassate da un Martin inesorabile e che, soprattutto, non pare avere più alcun punto debole. Venti punti di distacco sono pochi, ma possono diventare molti in caso non si riesca ad imbastire una reazione, ad invertire una tendenza che appare chiara ormai da diverse gare. Passando agli altri piloti Ducati, buone prove, a Phillip Island, sono venute da Morbidelli e Bastianini, anche se da quest'ultimo ci si sarebbe aspettati qualcosa di più. Ancora una volta da encomio a prova di Fabio di Giannantonio, capace di un quinto posto nella Sprint Race e di un quarto nella gara lunga, a dispetto dalle sofferenze imposte dalla spalla infortunata. Come noto, quello thailandese sarà per 'Diggia' l'ultimo Gran Premio della stagione, prima di sottoporsi ad un intervento chirurgico che risolverà i problemi ma richiederà almeno tre mesi per il recupero. Al momento in cui si scrivono queste note, ancora non si conosce il nome del pilota che sostituirà il romano a Sepang e Valencia, ma si parla con insistenza della possibilità di schierare Andrea Iannone. Da dimenticar il fine settimana australiano di Marco Bezzecchi, protagonista del drammatico incidente con Vinales in Sprint Race e finito di nuovo a terra il giorno successivo, a dispetto di ottime qualifiche.

KTM - BATTUTA D'ARESTO A PHILLIP ISLAND

I recenti ed indiscutibili progressi non hanno trovato conferma in terra sustraliana, come peraltro era facile prevedere vista la natura del tracciato. La RC16 mostra infatti ancora qualche limite sulle piste cosiddette 'di percorrenza', ovvero scorrevoli e veloci, prive di forti staccate ed accelerazioni da bassa velocità. Pesro Acosta ha ancora una volta provato a metterci del suo ma andando come sempre oltre il limite, con una caduta in Sprint Race che questa volta è costata un infortunio alla spalla ed il forfait nella gara della domenica. Si continua a giustificare questi errori a ripetizione con l'inevitabile apprendistato, ma dopo 17 gare, per di più doppie, forse sarebbe il caso di mettere un freno ed iniziare a concretizzare. Alla fine chi continua a portare a casa qualcosa è Brad Binder, magari meno personaggio ed un filo meno talentuoso, ma più solido e concreto. L'aria di casa non ha poi portato gran fortuna a Jack Miller, peraltro pure 'atterrato' da un gabbiano nella Sprint Race, qualcosa di non raro a verificarsi da quelle parti.

APRILIA - NON CI RESTA CHE VINALES

La casa di Noale vive ormai questo finale di stagione senza ambizioni di classifica e quasi come una doverosa necessità, con penssieri ed energie concentrati già sul 2025. Per le vicende legate al mercato piloti e per qualche episodio sfortunato, l'armata Aprilia è andata via via perdendo pezzi, fino a ritrovarsi a vivere queste ultime prove contando dul solo Maverick Vinales. Con Oliveira infortunato ed un Aleix Espargaro comprensibilmente demotivato, tocca infatti a 'Top Gun' farsi carico di qualche prestazione decorosa, o almeno provarci. Per la verità, a Phillip Island i riscontri hanno pure superato le aspettative, con una prima fila centrata in qualifica ed un discreto passo in gara, al di là del tremendo 'botto' rimediato con Bezzecchi nella Sprint Race. Continua a rimanere una sorta di oggetto misterioso Raul Fernandez, che al di là di qualche exploit quasi inspiegabile in prova, ha finora mostrato ben poco di concreto. Dal punti di vista tecnico, in Australia ha sorpreso non poco la sperimentazione in gara della RS-GP di Fernandez priva di appendici aerodinamiche. Forse un semplice confronto, o magari il dubbio di aver esasperato determinati concetti, perdendo per strada qualche punti di forza.

YAMAHA E HONDA, IL DIFFICILE INIZIA ADESSO

Niente di particolarmente esaltante per le due case giapponesi a Phillip Island, ma la sensazione che quel piccolo step recentemente esibito sia effettivamente acquisito, fermo restando che, per recuperare terreno su una Ducati che continua a migliorare, serva ben altro. Per quanto riguarda Yamaha, di certo sono lontanissimi i tempi in cui le M1 vedevano esaltati i propri punti di forza tra i curvoni australiani. ma anche in questa occasione si è centrata una Q2 con Rins e con un Quartararo fuori per pochi millesimi. La gara purtroppo continua poi a presentare il conto, con la sola consolazione di distacchi che, pur consistenti, sono diminuiti rispetto al recente passato. In questa fase del campionato Honda sta forse impressionando di più, anche perchè innegabilmente partiva da un livello ancora più basso. Oltre a Zarco, che continua a sorprendere, stavolta si è fatto vedere anche Marini, a conferma di una moto che appare effettivamente migliorata soprattutto in percorrenza di curva. Dopo l'ingaggio di Romano Albesiano, la casa di Tokyo conferma un radicale cambio di filosofia con l'annuncio del prossimo trasferimento del Reparto Corse in Italia, alle porta di Milano, dunque vicinissimo a quello dei 'cugini' di Iwata.
Per entrambe le case, sarà probante la verifica di Buriram, tracciato 'stop and go' e solitamente critico per moto che, come Yamaha e Honda, lamentano nlla carenza di grip al posteriore uno dei limiti maggiori.



IL CIRCUITO DI BURIRAM

La denominazione esatta del tracciato di Buriram è 'Chang International Circuit'. L'impianto sorge a circa 400 chilometri da Bangkok, è stato ultimato nel 2014 ed è entrato a far parte del calendario del mondiale MotoGP solo dal 2018.
La pista è lunga 4554 metri, si percorre in senso orario e prevede dodici curve, sette a destra e cinque a sinistra.oltre a diversi rettilinei di cui il principale, immediatamente successivo a quello di arrivo, misura circa un chilometro.
Quello thailandese è un tracciato che risulta particolarmente premiante per il motore sia sotto l'aspetto della potenza massima che per le capacità di accelerazione. Numerose sono infatti le ripartenze da bassa velocità che rendono fondamentali la trazione e la progressività dell'erogazione. Da considerare inoltre la presenza di diverse staccate piuttosto impegnative che mettono a dura prova gli impianti frenanti. richiedendo la massima stabilità in frenata. Il tratto misto è di un certo respiro e premia la stabilità ed ilrigore della ciclistica più della maneggevolezza.

ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW M1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=NtA6eY4q49c

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ORARI TV
Il Gran Premio di Thailandia sarà trasmesso in diretta da SKY ed in differita da TV8 cin i seguenti orari :

Programmazione SKY MotoGP HD

Venerdì 25 ottobre
Moto3 Prove 1, 4:00-4:35
Moto2 Prove 1, 4:50-5:30
MotoGP Prove libere 1, 5:45-6:30
Moto3 Prove 2, 8:15-8:50
Moto2 Prove 2, 9:05-9:45
MotoGP Prove , 10:00-11:00

Sabato 26 ottobre
Moto3 Prove 3, 3:40-4:10
Moto2 Prove 3, 4:25-4:55
MotoGP Prove Libere 2, 5:10-5:40
MotoGP Q1, 5:50-6:05
MotoGP Q2, 6:15-6:30
Moto3 Q1, 7:50-8:05
Moto3 Q2, 8:15-8:30
Moto2 Q1, 8:45-9:00
Moto2 Q2, 9:10-9:25
MotoGP Sprint, 10:00

Domenica 27 ottobre
MotoGP Warm Up, 4:40-4:50
MotoGP Rider Parade, 5:00-5:35
Moto3 Gara, 6:00
Moto2 Gara, 7:15
MotoGP Gara, 9:00


Programmazione TV8

Sabato 26 Ottobre
Diretta qualifiche di tutte le classi e Sprint Race MotoGP (vedi orari sopra)

Domenica 27 Ottobre
11.05 Moto3, Gara (differita)
12.2o Moto2, Gara (differita)
14.05 MotoGP, Gara (differita)



CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2024

10 marzo: GP Qatar, Losail
24 marzo: GP Portogallo, Portimao
14 aprile: GP Stati Uniti, Austin
28 aprile: Go Spagna, Jerez
12 maggio: GP Francia, Le Mans
26 maggio: GP Catalogna, Montmelò
2 giugno: GP Italia, Mugello
16 giugno: GP Kazakistan, Sokol (Rinviato a data da destinarsi)
30 giugno: GP Olanda, Assen
7 luglio: GP Germania, Sachsenring
4 agosto: GP Gran Bretagna, Silverstone
18 agosto: GP Austria, Red Bull Ring
1 settembre: GP Aragon, Aragon
8 settembre: GP San Marino, Misano
22 settembre: GP Emilia Romagna, Misano
29 settembre: GP Indonesia, Mandalika
6 ottobre: GP Giappone, Motegi
20 ottobre: GP Australia, Phillip Island
27 ottobre: GP Thailandia, Buriram,
3 novembre: GP Malesia, Sepang
17 novembre: GP Com. Valenana, Ricardo Tormo



CLASSIFICA GENERALE MOTOGP DOPO 17 PROVE

1 J. Martin Ducati 424
2 F. Bagnaia Ducati 404
3 M. Marquez Ducati 345
4 E. Bastianini Ducati 331
5 B. Binder KTM 192
6 P. Acosta GasGas 181
7 M. Vinales Aprilia 171
8 F. Morbidelli Ducati 151
9 F. Di Giannantonio Ducati 150
10 A. Espargarò Ducati 136
11 M. Bezzecchi Ducati 134
12 A. Marquez Ducati 125
13 F. Quartararo Yamaha 93
14 M. Oliveira Aprilia 71
15 J. Miller KTM 71
16 R. Fernandez Aprilia 66
17 J. Zarco Honda 40
18 T. Nakagami Honda 28
19 A. Rins Yamaha 23
20 A. Fernandez GasGas 21
21 J. Mir Honda 20
22 P. Espargaró KTM 12
23 L. Marini Honda 9
24 D. Pedrosa KTM 7
25 S. Bradl Honda 2
26 L. Savadori Aprilia 0
__________________
Bmw S1000RR 2009, Bmw S1000RR 2013, Ducati Panigale V4S

Ultima modifica di Bladerunner72; 24-10-2024 a 18:01
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