Archiviato anche il round di Misano, il mondiale MotoGP si accinge ad entrare nella sua fase decisiva, con le ultime sei gare concentrate in sole otto settimane. Si inizia con i tre appuntamenti consecutivi di Aragon, Motegi e Buriram, cui seguirà una settimana di pausa prima della doppia trasferta di Phillip Island e Sepang. Quindi un nuovo fine settimana di riposo a precedere la consueta chiusura di stagione a Valencia. Un finale che si annuncia appassionante ed all'insegna della massima incertezza, con l'aggiunta di interessanti prospettive tecniche in vista del prossimo anno. Inutile dire che iil leit motiv sia rappresentato dalla corsa al titolo della classe regina, un titolo che solo poche settimane fa sembrava praticamente assegnato e che invece, grazie al clamoroso recupero di Pecco Bagnaia, è tornato completamente in discussione.
BAGNAIA E DUCATI, LA RIMONTA IMPOSSIBILE E' REALTA'
Impressionante, questo l'aggettivo che meglio esprime il ruolino di marcia del torinese della Ducati, capace di recuperare 61 punti di distacco in sole quattro gare. Le affermazioni consecutive di Assen, Silverstone, Red Bull Ring e Misano hanno infatti permesso a Bagnaia di portarsi a soli 30 punti dal capofila Quartararo, che rischia di pagare il prezzo più alto per lo sciagurato svarione di Assen. Va aggiunto inoltre che gran parte dei tracciati rimanenti sono sulla carta largamente favorevoli alla Ducati, a partire proprio dal prossimo di Aragon, che viceversa è da sempre abbastanza indigesto a Quartararo e critico perla Yamaha. Quanto visto a Misano ha reso poi evidente come, in caso di necessità, gli altri piloti del marchio siano pronti a sposare la causa del 'capitano', che dunque, allo stato attuale, pare vestire i panni del favorito, nonostante il gap in classifica. Il Gran Premio di San Marino ha inoltre restituito la figura di un Bastianini stellare, visibilmente più veloce nel finale di gara, con una vittoria che appariva ampiamente alla portata e probabilmente rimandata per comprensibili ragioni, Di certo, la lotta tra i due è sembrata anticipare quello che potrebbe essere lo scenario 2023, con una 'Bestia' che ha tutte le intenzioni di rendere la vita durissima al futuro compagno di squadra. Di certo Ducati sta esprimendo una superiorità tecnica devastante, sfruttata al meglio da un Bagnaia che, dopo un inizio di stagione disastroso, sta mettendo in mostra una velocità ed una consistenza da autentico fuoriclasse. Insomma i tempi sembrano finalmente maturi per agguantare quel titolo piloti che sfugge da ormai 15 anni. Anche a Misano, tuttavia, il gioco di squadra di Ducati è riuscito solo parzialmente, grazie al secondo posto di Bastianini ed al quarto di un ottimo Luca Marini, in crescita costante, Sono invece mancati all'appello Zarco e Bezzecchi, caduti al primo giro, e Jorge Martin, soltanto nono al traguardo, tutti piloti che avrebbero potuto togliere altri preziosi punti a Quartararo. Martin in particolare sembra stentare da parecchio, e non c'è dubbio che , nella sua testa, la mancata promozione al team ufficiale assuma i contorni di una bocciatura, con tutti gli effetti che ne possono derivare.
APRILIA - CONFERMA VINALES, STALLO ESPARGARO
La casa di Noale, oltre al merito di un progresso tecnico straordinario, ha quello di aver completamente recuperato un pilota che pareva ormai perso,vittima dell'ambiente e di un carattere non facile da gestire. Massimo Rivola ed il suo gruppo non hanno mai smesso di crederci, spesso andando contro a quella che appariva una realtà incontrovertibile, ed il clima del box Aprilia si è rivelato ideale per un ragazzo psicologicamente vulnerabile come Maverick. A Misano, un altro podio per 'Top Gun, il terzo nelle ultime quattro gare, e la sensazione che la vittoria sia ormai a portata di mano. Alla crescita di Vinales sta facendo purtroppo da contraltare un certo stallo da parte di Aleix Espargaro, che, dopo l'Austria, ha stentato anche a Misano, portando a casa solo un sesto posto che gli è costato la perdita della seconda posizione in classifica generale. Ad onor del vero, va detto che la pista romagnola non è mai stata troppo nelle corde dello spagnolo, chiamato quindi ad una necessaria riscossa sul tracciato, ben più favorevole, di Aragon.
QUARTARARO E YAMAHA, DIFENDERSI NON BASTA PIU'
Che Misano potesse essere una tappa difficile per il campione del mondo in carica, era risaputo. Difficile immaginare però che si sarebbe rivelata ben più ostica del Red Bull Rind, la trappola dalla quale Quartararo era uscito praticamente indenne quindici giorni prima. Una partenza in terza fila ha suonato subito come una condanna, e le solite difficoltà di sorpasso hanno fatto il resto, consentendo a Bagnaia il recupero di altri 14 punti. Quartararo ha tentato invano di agguantare almeno un quarto posto che si sarebbe rivelato prezioso, in ottica di gestione del vantaggio, lasciandogli la possibilità di potersi accontentare di arrivare sempre alle spalle del ducatista. Ora invece, con 30 punti da amministrare in sei gare, al francese non basterà difendersi, dovrà assolutamente cercare di battere il fortissimo rivale almeno in un'occasione. E, come detto in precedenza, con la Yamaha di cui dispone attualmente, i terreni di caccia favorevoli, da qui a fine campionato, sono pochissimi, riducendosi forse alla sola Phillip Island. A peggiorare la situazione, proprio il prossimo appuntamento di Aragon, pista storicamente difficile per Yamaha e da sempre indigesta a 'El Diablo', chiamato quindi ad affrontare un fine settimana tutto in salita . Misano si è rivelata un'altra tappa estremamente negativa per Franco Morbidelli, caduto nel finale di gara, e ha segnato il definitivo ritiro dalla MotoGP di Andrea Dovizioso, pilota e personaggio che avrebbe sicuramente meritato una chiusura di carriera migliore.
SUZUKI, FINALE IN CALANDO
Con il ritiro dalla scena sempre più vicino, non c'era da aspettarsi un gran finale di stagione per la casa di Hamamatsu, e la gara di Misano non ha fatto eccezione, con il solito, volonteroso Alex Rins settimo al traguardo. Assente come noto Joan Mir, per i postumi dell'infortunio rimediato in Austria, e sostituito nella gara romagnola dal giapponese Watanabe. Incerta la presenza di Mir anche ad Aragon, dove potrebbe essere rimpiazzato dallo svizzero Dominique Aegerter, fresco iridato della MotoE.
KTM, SI VOLTA PAGINA
Come spesso succede negli ultimi tempi, anche a Misano la casa austriaca ha fatto parlare di sè più per motivi che esulano dall'aspetto prettamente agonistico. Nel fine settimana di Misano si è infatti consumata la definitiva separazione da Miguel Oliveira, Remy Gardnar e Raul Fernandez, con quindi Brad Binder unico pilota confermato per il 2023. Al sudafricano si affiancherà come noto Jack Miller, mentre nel nuovo GasGas Tech3 Factory Team arriveranno Pol Espargaro e, con tutta probabilità, Augusto Fernandez, promosso dalla Moto2. KTM si rafforzerà anche dal punto di vista tecnico, con l'inserimento di uomini provenienti, ancora una volta, dall'ambito Ducati. Da Borgo Panigale arriveranno infatti due figure chiave come Alberto Giribuola, attuale capotecnico di Enea Bastianini nel Team Gresini, e Cristian Pupulinm, ora al fianco di Jack Miller e che seguirà l'australiano nella sua nuova avventura in arancione. In fase poi di avanzata realizzazione la moto 2023, profondamente rinnovata ed intravista nei test di Misano nelle mani di Dani Pedrosa.
HONDA, CAPITAN MARC E' TORNATO
Inutile dire che, anche per la casa di Tokyo, non sono stati certo i risultati in pista a fare notizia, quanto piuttosto l'attesissimo e clamoroso ritorno del 'comandante' Marc Marquez, di nuovo in sella alla sua RCV 213 nei test successivi al gran premio. Un Marquez apparso trasformato, finalmente sereno ed in ottima forma fisica anche se, naturalmente, il tempo per allenarsi alla guida non c'è stato e la fatica si è fatta sentire. Il campionissimo spagnolo ha tuttavia girato parecchio e con ottimi riscontri, ed appare molto probabile il suo rientro in gara già dal prossimo round di Aragon, anche se, al momento in cui si scrive, non ci sono conferme in tal senso. Il nome di Marquez compare già anche nella Entry List del Gran Premio del Giappone, tanto da far ipotizzare una sua partecipazione a tutta la parte finale della stagione.
TEST DI MISANO, TANTE LE NOVITA'
Se il buongiorno si vede dal mattino, la stagione 2023 dovrebbe risultare davvero molto interessante, e non solo per motivi strettamente tecnici. Una MotoGP in crisi di popolarità, che si è trovata a perdere, in un colpo solo due protagonisti del calibro di Valentino Rossi e di Marc Marquez, guarda al rientro di quest'ultimo come ad un'ancora di salvezza, ed in questo senso le indicazioni di Misano sono state confortanti. Ma tante anche le novità tecniche, tra le quali a sorprendere è stata sicuramente la prima configurazione della Yamaha M1 2023. E' stato soprattutto il nuovo motore, ad impressionare, quel propulsore sviluppato grazie alla consulenza dell'ex F1 Luca Marmorini e che ha suscitato commenti entusiastici da parte dei due piloti, fabio Quartararo e Franco Morbidelli. Ha positivamente colpito anche il grande impegno profuso dalla casa di Iwata, con ben sei moto nel box e tante novità da provare, tra cui un telaio inedito e nuove aerodinamiche. L'aerodinamica p stato un pò il leit motiv tecnico, con tutte le case impegnate a sviluppare nuove soluzioni, compresa Ducati, che ha presentato anche un nuovo telaio e un misterioso accrocchio applicato alla leva frizione, probabilmente destinato a migliorare la gestione della partenza. In C+casa Honda, tre moto a disposizione di Marc Marquez, con un nuovo telaio 'ibrido' tra le versioni 2021 e 2022, e l'inedito forcellone in alluminio fornito da Kalex, nuovo partner tecnico di HRC. Come detto prima, TM ha poi portato in pista il prototipo della moto 2023, testato da Dani Pedrosa.
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IL CIRCUITO DI ARAGON
La pista è lunga 5078 metri, si percorre in senso antiorario e comprende 17 curve, 10 a sinistra e sette a destra e due rettilinei di cui uno, quello opposto al rettifilo dei box, misura quasi un chilometro.
Il tracciato è molto tecnico ed impegnativo un pò per tutti i comparti della meccanica, dai freni alla ciclistica al motore ed è anche decisamente critico per le gomme, sia per l'elevata abrasività dell'asfalto che per la possibile presenza di sabbia proveniente dalle colline circostanti.
Transitati sul rettilineo dei box i piloti affrontano la staccata della curva 1, una piega a sinistra a 90 gradi in cui si porta la frenata fino al punto di corda sacrificando qualcosa in ingresso per sfruttare al massimo l'uscita e percorrere in piena accelerazione la curva 2, una destra non troppo impegnativa che porta alla lunga sezione mista del tracciato. Le curve dalla 3 alla 15 comportano un'alternanza di cambi di direzione, tratti in percorrenza, brevi accelerazioni e successive staccate ed ingressi con i freni in mano. All'uscita dalla 15, una svolta a sinistra a 90 gradi, i piloti si lanciano sul lunghissimo rettilineo opposto a quello dei box scaricando piena potenza fino a raggiungere la velocità massima superiore ai 340 orari. Si arriva così alla violenta staccata della curva 16, una sinistra da percorrere a circa 150 orari e da raccordare alla successiva curva 17, altra svolta sinistra che riporta sul rettilineo di arrivo.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW S1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=mMQvy7OJPdw
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ORARI TV
Le gare di Aragon saranno trasmesse in diretta da SKY e da TV8 con i seguenti orari:
Programmazione SKY MotoGP HD
Venerdì 16 settembre
ore 09.00-09.40, Moto3, Prove libere 1
ore 09.55-10.40, MotoGP, Prove libere 1
ore 10.55-11.35, Moto2, Prove libere 1
ore 13.10-13.50, Moto3, Prove libere 2
ore 14.10-14.55, MotoGP, Prove libere 2
ore 15.10-15.50, Moto2, Prove libere 2
Sabato 17 settembre
ore 09.00-09.40, Moto3, Prove libere 3
ore 09.55-10.40, MotoGP, Prove libere 3
ore 10.55-11.35, Moto2, Prove libere 3
ore 12.35-12.50, Moto3, Qualifica 1
ore 13.00-13.15, Moto3, Qualifica 2
ore 13.30-14.00, MotoGP, Prove libere 4
ore 14.10-14.25, MotoGP, Qualifica 1
ore 14.35-14.50, MotoGP, Qualifica 2
ore 15.10-15.25, Moto2, Qualifica 1
ore 15.35-15.50, Moto2, Qualifica 2
Domenica 18 settembre
ore 08.40-09.00, Moto3, Warm Up
ore 09.10-09.30, Moto2, Warm Up
ore 09.40-10.00, MotoGP, Warm Up diretta scritta su FormulaPassion.it
ore 11.00, Moto3, Gara
ore 12.20, Moto2, Gara
ore 14.00, MotoGP, Gara
Programmazione TV8 (orari da confermare)
Sabato 17 settembre
12:35-13:15 Moto3 QP (Q1-Q2)
13:30-14:00 MotoGP FP4
14:10-14:50 MotoGP QP (Q1-Q2)
15:10-15:50 Moto2 QP (Q1-Q2)
Domenica 18 settembre
11:00 Moto3 Race (live)
12:20 Moto2 Race (live)
14:00 MotoGP Race (live)
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2022
6 marzo: Gran Premio Qatar, Losail;
20 marzo: Gran Premio Indonesia, Mandalika;
03 aprile: Gran Premio Argentina, Termas de Rio Hondo;
10 aprile: Gran Premio USA, Circuit of the Americas;
24 aprile: Gran Premio Portogallo, Portimao;
01 maggio: Gran Premio Spagna, Jerez de la Frontera;
15 maggio: Gran Premio Francia, Le Mans;
29 maggio: Gran Premio Italia, Mugello;
05 giugno: Gran Premio Catalogna, Montmelò;
19 giugno: Gran Premio Germania, Sachsenring;
26 giugno: Gran Premio Olanda, Assen;
7 agosto: Gran Premio Gran Bretagna, Silverstone;
21 agosto: Gran Premio Austria, Red Bull Ring;
04 settembre: Gran Premio San Marino, Misano;
18 settembre: Gran Premio Aragon, MotorLand;
25 settembre: Gran Premio Giappone, Motegi;
2 ottobre: Gran Premio Thailandia, Buriram;
16 ottobre: Gran Premio Australia, Phillip Island;
23 ottobre: Gran Premio Malesia, Sepang;
06 novembre: Gran Premio Comunitatà Valenciana, Ricardo Tormo