Da "Il Secolo XIX" di oggi
Calcioscommesse e azzardo fra le carte trovate all'ultrà.
È finita sotto sequestro l'abitazione di Leopizzi, il capo tifoso del Genoa che aveva minacciato di uccidere moglie e figli
Genova Hanno perquisito in dodici la casa di Massimo Leopizzi, 43 anni, camionista e capo ultrà del Genoa, in carcere da sabato per tentato omicidio. Dieci agenti del commissariato San Fruttuoso e un paio di colleghi del reparto operativo dei carabinieri l'hanno sezionata come una miniera, cercando nei cassetti, in cucina, sotto i materassi, nel salotto. E alla fine l'hanno sequestrata, su ordine del sostituto procuratore Silvio Franz, chiudendo con un sigillo l'ultima vena di rivelazioni e scandali relativi all'inchiesta sul calcioscommesse che ha portato il Genoa in serie C, nella quale la posizione dei vertici rossoblu potrebbe aggravarsi ulteriormente.
C'erano documenti giudicati «interessanti» sul fronte delle combine e del gioco d'azzardo: i risultati di un certo numero di partite del Grifone sarebbero stati decisi a tavolino e i risultati comunicati a chi avrebbe poi scommesso a colpo sicuro. C'erano carte, a casa Leopizzi, in grado di dimostrare l'esistenza di un legame tra i dirigenti della società e i rappresentanti del tifo organizzato. In piùè stata trovata una lettera anonima di un supporter deluso, che accusa il leader della "Brigata Speloncia" di aver preso del denaro dal presidente Enrico Preziosi, in cambio dello stop alla contestazione nei suoi confronti.
«Hai trovato un altro sistema di fare soldi, dopo le scommesse», si leggerebbe sulla missiva che era ripiegata nel portafogli del capo ultrà. E delle giocate gli agenti hanno trovato anche una serie di ricevute, in grado di confermare puntate ingenti su risultati considerati certi. Se n'era parlato a margine dell'inchiesta, condotta dai sostituti procuratori Giovanni Arena e Alberto Lari. Gli investigatori del commissariato ne hanno trovato - a loro dire - «le prove». Per un caso.
Massimo Leopizzi, assistito dall'avvocato Stefano Sambugaro, è stato arrestato per tutt'altra vicenda. Da mesi maltrattava la moglie. Una storia come tante, di matrimoni che si disfano, di mariti violenti, possessivi, irriducibili. Dopo l'ultima aggressione la donna era scappata insieme ai due figli. Si era rifugiata a casa dei genitori. Il marito continuava a cercarla. Telefonate a tutte le ore, tentativi di riconciliazione alternati a improvvise esplosioni di collera. Nella notte tra venerdì e sabato scorsi la situazione precipita. Leopizzi chiede alla moglie un ultimo incontro e riceve un netto rifiuto: «Allora vengo io e vi ammazzo tutti, te, i due ragazzi e i tuoi genitori». La donna spaventata chiama la polizia, dopo essersi consigliata con l'avvocato Maria Borra. Gli agenti intercettano il capo ultrà in piazza Alimonda, la piazza della Foce dove gli scontri del G8 portarono alla morte di Carlo Giuliani. Massimo Leopizzi è armato. Ha con sé due pistole con il colpo in canna. Alla vista dei poliziotti reagisce, colpisce al volto un agente, estrae le armi. Dalla finestra di casa la moglie dell'uomo avverte le urla ma nessuno sparo. Il parapiglia finisce senza feriti gravi tra i poliziotti e con l'arresto del marito.
L'accusa è tentato omicidio, confermata ieri dal giudice per le indagini preliminari al momento della convalida. Ma i sospetti vanno oltre. I poliziotti del commissariato perquisiscono una prima volta l'abitazione del capo ultrà di via Ayroli, nel quartiere di San Fruttuoso. Non trovano armi. Trovano carte che fanno strabuzzare gli occhi. In pochi minuti il caso arriva all'ufficio del sostituto procuratore Alberto Lari e ai carabinieri del reparto operativo, che da mesi interrogano giocatori, dirigenti di società calcistiche, intercettano telefoni con uno scopo: disegnare il quadro delle scommesse e delle combine che hanno inquinato lo scorso campionato di serie B e avvelenato la vigilia di quello attuale. Che il Genoa si è trovato a disputare in C.
Ieri mattina una nuova perquisizione e il sequestro, deciso dal pm Franz. Ci sono anche documenti di estrema destra. E Leopizzi è dell'area di Forza Nuova. Ma questa è ancora un'altra storia.
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