Grazie per i consigli, purtroppo il giro ha fatto decisamente schifo, in primis coda poco prima di Piacenza, poi mi accorgo che la catena della moto è un po' lenta, a Salsomaggiore mi cade, riesco a rimetterla su e a raggiungere un meccanico, che gentilissimo mi sistema il tiraggio e controlla se nei pressi del pignone è tutto ok, non vuole nemmeno nulla (per la cronaca avevo ingrassato la catena la sera prima e non era così molle, mi sarei accorto avesse toccato contro il telaio, mistero)
Persa circa un'ora sulla tabella di marcia facciamo la strada che passa per Pellegrino Parmense, me la ricordavo una pista 3 anni fa, ma adesso fa cagarissimo.
La Cisa idem, tutta rotta. Mi viene da vomitare dalle tante ondulazioni dell'asfalto, unica nota positiva il pranzo poco prima di Berceto.
Prendiamo la deviazione per il Lagastrello e dopo qualche km di strada, anch'essa quasi indecente, dobbiamo deviare dal tragitto e percorrere stradine larghe meno di una macchina e che passano praticamente in casa delle persone.
Arrivati al raccordo decidiamo di tentare la salita al Lagastrello, giusto perchè siamo lì, in 15 minuti siamo in cima, ma strade veramente pietose e panorami inesistenti, mannaggia a chi me l'ha consigliato...
Scendiamo verso Aulla, forse la parte migliore dell'itinerario, ma ben lontano dalle aspettative.
Arrivati a valle alla vista dell'autostrada esultiamo, non mi era mai capitato prima di essere felice di prendere l'autostrada.
Di colpo la nausea passa e riusciamo a tirare qualche curva fatta bene.
Nei pressi di Parma 37 gradi, si muore di caldo.
Se non fosse stato per la compagnia e il buon pranzo sarebbe stato solo una perdita di tempo e denaro, 10 ore e 500 km
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