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Vecchio 05-08-2014, 10:18   #1
Falko-
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predefinito Report Viaggio Scozia 2014 - my dream

Da 3 mesi preparavamo questo viaggio, il sogno di entrambi doveva diventare realtà. Incominciamo a leggere report di altri motoviaggiatori, a sfogliare cartine per trovare siti che più ci potessero interessare. La macchina organizzatrice pian piano inizia a muoversi e via via riusciamo ad avere un quadro del viaggio sempre più chiaro. Parlo del viaggio con il mio amico/collega Salvatore, proprietario di una BMW RT 1200, entusiasta del posto che volevamo visitare in moto, ne parla immediatamente con la moglie la quale, contentissima, accetta questa lunga trasferta. Già dal giorno dopo, complice anche del fatto che lavoriamo insieme, ci affianchiamo e realizziamo insieme percorsi e tappe da poter effettuare in soli 15 giorni. Decidiamo di provare l’esperienza del camping ed iniziamo ad acquistare tutto il necessario. Consapevoli del fatto che lassù la temperatura è più fredda del nostro paese, acquistiamo tende e sacchi a pelo idonei per le basse temperature. Le prime due tappe prevedevano un tour de force da Roma ad Aosta e da Aosta a Parigi, rispettivamente 723 km e 667 km. Convinciamo le mogli, e credetemi non è stato facile, di raggiungerci con l’aereo a Parigi Orly in modo che noi, alleggeriti dalla mancanza delle zavorrine, riuscissimo a risparmiare sulla benzina, hotel ad Aosta, pranzo e cena e potessimo fare tutta una tirata , in due tappe, fino a Parigi. Questo per guadagnare qualche giorno e poterlo sfruttare sia nel Regno Unito che in Scozia. Arriva l’agognato giorno, il 3 luglio 2014. Sapevo già che la notte prima della partenza sarebbe passata insonne. Non vedevo l’ora di partire, ripassavo a mente tutto il percorso, pensavo ai luoghi che avremmo dovuto visitare, luoghi che da bambino mi chiedevo spesse volte se un giorno avessi mai potuto vederli. Suona la sveglia ma io ero già in piedi… doccia, indosso l’abbigliamento da viaggio, saluto mia moglie Cristina con la consapevolezza di vederci il giorno dopo a Parigi e scendo giù in garage dove il mio GS mi attende impaziente di macinare tantissimi kilometri.



L’appuntamento è alle 09.00 a Ladispoli a casa di Salvatore, ci prendiamo un bel caffè e siamo pronti a partire



I Kilometri scorrono veloci, mi accorgo che il mio GS consuma benzina molto più dell’RT, il mio pensiero preoccupato va a Parigi, quando salirà a bordo anche Cristina, quanto carburante consumerò? Ad Alessandria ci attende sull’autostrada Angelo, un mio amico motociclista da poco passato alla Super Tenere 1200… caffè in autogrill, due chiacchiere, foto di rito e via si riparte direzione Montjovet (AO) dove abbiamo già prenotato una stanza da “Pizzeria da Vincenzo”.



L’hotel “Pizzeria da Vincenzo” è un palazzo d’epoca in stile Valdostano, panorama mozzafiato ed aria salubre. Dalla finestra ammiravamo questo paesaggio



Dopo una bella doccia rinfrescante, ci vestiamo e scendiamo a cena. Antipasto Valdostano, bistecca per Salvatore, tagliata per me, pizza bianca calda con lardo di colonnata, il tutto annaffiato da birra fresca, grappino e subito in stanza per una bella dormita.



La notte passa velocemente, tutti e due eravamo stanchi dalla pessima dormita precedente. Suona la sveglia, abbondante colazione e via verso Courmayeur. Il tunnel del Monte Bianco l’attraversiamo con pochissimo traffico, solo pochi camion. Finalmente in Francia. Ovviamente per guadagnare tempo affrontiamo la pallostrada.
L’appuntamento a Parigi Orly con le nostre Signore sarebbe dovuto essere alle ore 17.30 ma noi, alle ore 17.00, eravamo già sotto l’aeroporto.
Andiamo in Hotel, già prenotato, e ci prepariamo per la cena. Un amico che ha vissuto a Parigi ci consiglia il Crocodile, locale dove si paga all’ingresso e si mangia a buffet illimitato, compreso le bevande. Subito dopo cena cavalchiamo le moto e puntiamo le prore verso la Tour Effeil, troviamo dei parcheggi gratuiti per moto a circa 50 metri dalla torre.





La Tour Effeil di sera è uno spettacolo con tanti giochi di luci, immancabili chi ti vuol vendere souvenir e, addirittura, champagne. Al ritorno in Hotel, verso l’una di notte, succede l’inevitabile. Ero concentrato sul GPS per trovare la strada dell’Hotel, ad un certo punto sento Cristina che grida….. Angeloooo!!!! guardo verso la strada e davanti c’è un marciapiede abbastanza alto a mo’ di isola pedonale. Ormai era tardi non ce l’avrei mai fatta a frenare. Riesco a salire con un forte balzo con l’anteriore ma il posteriore non ce la fa e ci facciamo una bella scivolata con conseguente avvitamento della moto. Fortunatamente solo spavento. Il bauletto di alluminio laterale ha evitato danni seri alla moto, quest’ultimo si è solo un po’ storto, ma con Salvatore pensiamo di rimetterlo a posto. Abbiamo battezzato il GS dopo circa 78000 km e Cristina che non era mai caduta.

Il giorno dopo lasciamo Orly e i suoi maledetti marciapiedi, una visitina veloce a Notre Dame de Paris e subito dopo puntiamo verso Calais dove ci aspetta il traghetto per l’attraversata dello stretto della manica.



I marinai ci aiutano ad imbracare le moto, vediamo che c’è molta affluenza per l’Inghilterra. Conosciamo altri italiani in moto su GS ADV. La Nave sembra da crociera, molto ben fatta e lussuosa . Mangiamo a bordo finalmente il famoso fish e chips.









Dopo circa 1 ora e mezza avvistiamo la costa inglese, spettacolo ragazzi



Spostiamo gli orologi un ora indietro, sbarchiamo e ci rechiamo a Folkestone, città dove abbiamo un altro Hotel prenotato precedentemente. Mettiamo le ruote sulla strada ed inizia il trauma della guida a sinistra, alla prima rotonda siamo stati costretti ad aspettare che la facessero altre auto così, incoraggiati dagli autisti inglese, prendiamo la strada per Folkestone. Ammiriamo immediatamente l’architettura delle case inglesi, fino adesso visti solo nei film. Dopo circa una decina di kilometri ci dà il benvenuto la famosa pioggia inglese, eccola…… speriamo che non duri per tutto il soggiorno.





Il mattino dopo facciamo la nostra prima colazione Inglese….. fagioli, salciccia, bacon, uova, funghi arrosto, pomodori e pane tostato. Il tutto accompagnato da caffè latte e succo d’arancia. Il caffè ovviamente è una ciofeca.





2° TEMPO
Dopo il pranzo…. ehm… colazione ci rechiamo, finalmente, a Londra. La capitale dovrà essere solo un passaggio veloce, visiteremo i siti più importanti…. Buckingham Palace, Big Ben e Tower Bridge. Entrare ed uscire dalla Città si perderà un bel po’ di tempo, dobbiamo passare per Nottingham ed arrivare per sera a Leeds. Da adesso in poi non abbiamo più Hotel prenotati, tranne che per la sola Edimburgo, quindi dobbiamo avere il tempo di farlo, anche se siamo sicurissimi che, nel caso non trovassimo un B&B che ci aggrada, un qualsiasi camping ci accoglierà. Per cercare Hotel o B&B usiamo lo smartphone di Salvatore con collegamento ad internet, i parametri di ricerca sono….. parcheggio per i nostri destrieri, colazione, bagno in camera e, ovviamente, che sia economico. Salvatore e la moglie Luisa parlano perfettamente l’inglese, di conseguenza non abbiamo problemi per la lingua.









Lasciare Londra è stato davvero un grosso dispiacere, c’è tantissimo da visitare ma il tempo è tiranno ed i giorni son pochi…… dobbiamo rispettare la tabella di marcia. Questa frase “Dobbiamo rispettare la tabella di marcia” è stata odiata dalle donne fino alla fine del viaggio.



Ci dirigiamo verso Nottingham, dalla foto si evince che l’RT di Salvatore…… è moooolto comoda



Durante il viaggio scorgiamo un sito medievale molto caratteristico, si tratta della Cattedrale di Peterborough. Ci fermiamo e veniamo immediatamente avvicinati da 6-7 ragazzini inglesi, sembravano più i scugnizzi del luogo. Vorrebbero provare le moto, le toccano, pigiano i pulsanti; il più intraprendente mi chiede di poter girare la manopola del gas, gli dico fai piano e lui dà una sgasata da portare il contagiri al massimo, gli blocco la mano e la moto ringrazia. Li salutiamo, felici di averli conosciuti, promettendoli l’arresto della crescita se non avessero smesso di mettere le mani dappertutto. Entriamo nel sito.









Arriviamo a Nottingham, città divenuta famosa dalla leggenda di Robin Hood. Ricordate lo sceriffo di Nottingham celeberrimo nemico di Robin? Comunque, a scanso di equivoci, imboschiamo i portafogli.





A Leeds riusciamo a trovare un eccellente B&B con colazione inglese a buffet. A buffet nel senso che ci siamo abbuffati con con tripla razione di bacon, salciccia, uova strapazzate etc….. poi abbiamo smesso perché la gente cominciava a guardarci come se non mangiassimo da un sacco di tempo. Questi Inglesi sono proprio strani. Messi abbastanza in forza dalla colazione ci avviamo verso il confine, tra un pò ci troveremo in Scozia. Abbiamo già l’hotel prenotato ad Edimburgo.





Oggi le nostre ruote solcheranno la strada per 370 km, ci dirigiamo verso est in modo da poterci avvicinare alla costa e visitare il Castello di Alnwick. Castello reso celebre dal film di Harry Potter. Arriviamo verso le ore 17,20. Guardiamo il cartello e con molto dispiacere leggiamo che chiude alle 17,30. Abbiamo provato a spiegare al responsabile che veniamo dall’Italia e da questo posto non ci passeremo più, ma gli Inglesi sono troppo precisi…. si chiude e basta. Con rammarico giriamo i tacchi e facciamo un giro per il paese. Fortunatamente Alnwick è un paesino molto caratteristico, sembra una bomboniera, veniamo comunque ripagati dalla bellezza di questo sito.

















Ci rimettiamo in sella, ormai manca pochissimo al confine. Il panorama comincia a cambiare, si iniziano a scorgere delle colline molto verdi e distese a perdita d’occhio. All’orizzonte si intravede finalmente quello che cercavamo. I nostri visi, anche se occultati dai caschi, spontaneamente esprimono la felicità dell’avercela fatta, di essere arrivati là dove pianificavamo da mesi, di essere arrivati in moto e non velocemente con un comodo aereo perdendosi tutto quello che la strada offre…. panorami, paesini, contatto con le persone del luogo etc. Il posto che da ragazzini guardavamo con occhi sgranati sulle cartine…… il confine con la bandiera scozzese e la scritta “WELCOME TO SCOTLAND”.



Siamo in terra scozzese, mentre la strada scorre mi sento immerso nella storia, penso alle grandi lotte che si sono susseguiti, a quanti uomini hanno perso la vita su entrambi i fronti, dall’uno si combatteva per l’agognata libertà , dall’altra per l’unione del Regno Unito. I ruderi di Castelli e dei ponti medievali testimoniano che la vita ai quei tempi non doveva essere per niente facile.
Preso da questi pensieri arriviamo velocemente ad Edimburgo. A mio perere una delle più belle città che abbia mai visitato. Dopo un breve giro ci dirigiamo verso l’Hotel. Davanti ci sono ancora i cantieri aperti e un dubbio tremendo ci assale…… ci sarà l’hotel? Andiamo ancora più avanti e notiamo l’hotel nuovo di zecca. Praticamente è il loro primo giorno di apertura….. le stanze sono futuristiche, pieno di lucette e pulsanti. Doccia con cromoterapia. E’ la prima volta che ci troviamo in un hotel dove siamo i primi ospiti. Entriamo in stanza e vediamo che la TV non funziona, perfetto…. chiamo la hall per riferire del guasto. Dopo neanche 5 minuti arriva il tecnico con una nuova tessera ed un nuovo numero di stanza. Ci trasferiamo di stanza spostando tutti bagagli. Bellissima stanza anche questa. Chiudiamo la porta e ci accorgiamo che la porta non si chiude. Richiamo la Hall… dopo neanche 5 minuti arriva un altro tecnico con una nuova tessera ed un nuovo numero di stanza. Ci ritrasferiamo ancora promettendoci di non accendere la TV , tanto non capiamo niente di quello che dicono e, nel caso, metteremo dietro la porta una sedia. Fortunatamente almeno la porta funziona. Capiamo che ancora ci sono dei problemini che dovranno risolvere, d’altronde è il loro primo giorno di apertura. Intanto Salvatore per cercarci gira quasi tutto l’albergo.
Qui dormiremo per la prima volta nello stesso letto per due notti. Approfittiamo per riposare un po’ le chiappe e non sentire la sveglia al mattino presto. Ce la prendiamo con comodo. E’ l’8 luglio.
Ci diamo una bella rinfrescata, ci cambiamo ed usciamo per la cena. Al ritorno non potevamo non fotografare questo bel tramonto.





Questo è un tramonto delle 22 e 20.
FINE 2° TEMPO

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Vecchio 05-08-2014, 12:43   #2
Panda
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belloooooooooooooooooo !!!!
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Sono dei tempi delle camere d'aria per legare qualcosa.Quelli Dell'Ubalda
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Vecchio 05-08-2014, 13:37   #3
stino
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Grandi !

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Vecchio 05-08-2014, 14:00   #4
GS3NO
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avere il coraggio di rischiare giornate di pioggia sono gran bei posti
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Vecchio 06-08-2014, 08:48   #5
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e bravo angelo...
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Vecchio 06-08-2014, 08:55   #6
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Grazie Mattia, tra un pò ci sarà anche la vostra comparsa
grazie ragazzi.... a breve il 3° Tempo
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Vecchio 29-08-2014, 10:14   #7
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3° ED ULTIMO TEMPO
Il mattino ci alziamo con animo turistico, ci prepariamo per la visita ad Edimburgo, questa volta senza le nostre moto. Ci vestiamo comodi portandoci dietro gli impermeabili, il cielo non promette niente di buono. Alle spalle dell’Hotel a 100 metri c’è un tram che porta direttamente al centro. Nell’attesa arriva la pioggia minacciata da grosse nuvole nere. Giunti al centro di Edimburgo smette di piovere ed esce il sospirato sole. La città è bellissima, piena di palazzi e monumenti storici. Approfittiamo dello Starbucks per sorseggiare un buon caffè. Mentre ci dirigiamo verso il Castello facciamo soste ogni 10 metri….. le donne entrano ed escono da un negozio all’altro attratti dalle vetrine che espongono abbigliamento e souvenir. Con Salvatore ci guardiamo e ci chiediamo il motivo per la quale siamo andati a prenderle all’aeroporto di Orly..... pazienza!!! Riusciamo, anche se molto lentamente, ad arrivare al Castello. Questa fortezza domina Edimburgo da una collina. E’ stata presa e persa più volte sia dagli Inglesi che dai Scozzesi. Ha vissuto tantissime battaglie e visto perdere la vita di tantissimi uomini, ha sopportato le grida di sofferenze, i colpi di cannone. Ora giace in silenzio su di una collina raccontando con le sue mura la storia che l’ha visto protagonista fino a qualche secolo fa, facendo tornare indietro nel tempo con l’immaginazione il turista che lo sta percorrendo.



















Il mattino dopo ricavalchiamo le nostre moto direzione Inverness. Uscendo da Edimburgo attraversiamo il bellissimo ponte Forth Road Bridge



Tra un rettilineo ed una piega ed una piega ed un rettilineo gli stomaci borbottano, ci fermiamo in mezzo la verde campagna scozzese per un piccolo spuntino, evidentemente la colazione a buffet del mattino non è bastata



Qui una foto ricordo davanti una pompa di benzina



Una foto su strada dopo aver rifornito



Attraversiamo il bellissimo Cairngorms National Park e, dopo qualche chilometro, finalmente intravediamo Inverness. Questa sera decidiamo di dormire in un camping e provare le nostre nuove attrezzature da campeggio. Per cena ci eravamo già organizzati con dei panini, prosciutto e mozzarella acquistati in un negozio di alimentari e preparati dalle zavorrine a bordo delle nostre moto



Chiedo al GPS di portarci al camping più vicino, la scelta del navigatore è giusta. L’area è tutto un prato con erbetta in perfetto stile inglese. Apriamo le nostre sacche a stagna e tiriamo fuori tende, materassini e sacchi a pelo. La tenda, oggetto a noi tanto sconosciuto, sembra un grumolo di tessuto e piccole corde, non si riesce a capire quale è il davanti e quale il didietro. Gli giriamo intorno, iniziamo a preoccuparci, molto probabilmente dormiremo sotto le stelle. Le donne anziché aiutarci ci prendono in giro ribaltandosi dalle risate….. si beccano una bella spruzzata d’acqua dalla bottiglia da Salvatore.
Finalmente al calar del sole le tende sono montate. Doccia, una bella cena a base di panini imbottiti accompagnati da 4 birre da 66 ghiacciate, quattro chiacchiere e subito dopo ci chiudiamo nelle tende.





Oggi è un grande giorno, il percorso ci porterà ai margini del lago di Loch Ness. Sappiamo benissimo che il mostro è una finzione, che non esiste ed è solo una leggenda, ma la nostra felicità sta sul fatto di esserci arrivati in moto. Il lago è simile a tutti gli altri che molto numerosi rendono fantastico il paesaggio tra Inverness e l’Isola di Skye.









Dopo tante curve, colline verdi e laghi azzurri cielo, giungiamo al famoso Castello di Eilean Donan. Castello edificato nella metà del tredicesimo secolo e ricostruito più volte per via dei continui attacchi. Giunto a noi, nei suoi vecchi splendori grazie ad un restauro durato 20 anni da parte del Sottotenente Colonnello John MacRae-Gilstrap.









Continuiamo il nostro viaggio verso l’Isola di Skye, dovremmo fermarci per la notte in un camping presso Portree.





Giunti nel camping consigliato dal GPS





notiamo immediatamente dei piccolissimi moscerini che negli Highlands chiamano Midges. Non ci facciamo caso ed iniziamo a montare le tende….. questa volta abbiamo terminato un’oretta prima. Mentre ci accingevamo al montaggio delle trappole chiamate tende, questi midges ci venivano addosso in migliaia. Una nuvola di moscerini che entravano nelle orecchie, nel naso…. non si poteva neanche tenere la bocca aperta. Le donne incominciano a grattarsi, quasi subito si notano delle reazioni cutanee sulla loro pelle. Chiediamo alla proprietaria del camping che, tra l’altro viene in vacanza in Italia, ci spiega che i midges sono molto frequenti negli Highlands, sono quasi dappertutto e non c’è nessun rimedio contro di loro, esistono dei repellenti ma funzionano ben poco. Praticamente per essere al sicuro ci chiudiamo ermeticamente all’interno delle tende, sperando che il mattino dopo non gli avremmo più rivisti.
Queste sono le reazioni cutanee qualche minuto dopo



Vi garantisco che il giorno dopo sia Cristina che Luisa avevano centinaia di puntini rossi in tutto il corpo e sono durati quasi un mese. Il consiglio è quello di fare camping in Inghilterra e di utilizzare i comodissimi B&B in Scozia, soprattutto al Nord.
Questo è un bel tramonto visto dal camping



Al mattino apriamo le tende e mettiamo fuori pian pianino le teste, i famigerati midges non ci sono, quello che ci ha aiutato è il vento. Infatti gli indigeni locali ci confermano che basta un po’ di vento per far sparire i moscerini assassini. Mentre con Salvatore ricarichiamo le attrezzature sulla moto le donne continuano a grattarsi fino al godimento. Stavolta siamo noi che ci ribaltiamo dalle risate.
Siamo al giro di boa del viaggio, mettiamo le ruote in direzione sud. Dopo qualche chilometro troviamo un pub caratteristico…. abbiamo fame. Per colazione ci preparano un buon panino leggero a base di uova in camicia, bacon e salciccia. Approfittiamo di una foto con uno scozzese in gonnella.





Riprendiamo la strada, ad un certo punto visualizziamo l’indicazione del Talisker Distillery. Con Salvatore ci capiamo al volo, entrambi facciamo una stretta virata da paura, sentiamo già il profumo del whisky scozzese.



Un po’ brilli ma lucidi ci rimettiamo in direzione sud. Per strada incontriamo un vecchissimo ponte medievale, ci fermiamo per scattare qualche foto.



Durante il percorso ammiriamo uno stupendo panorama da favola, sembra di essere all’interno di un film fantasy, Cristina scatta foto a raffica on-board









Tra una pausa e l’altra controllo il telefonino, finalmente arriva il messaggio su WhatsApp di Mattia, nome di battaglia Mattdevil58 del forum “Quelli dell’Elica”, viaggia in compagnia della moglie Laura e sono anche loro in giro per la Scozia. Ci eravamo sentiti/scritti sul forum sapendo di essere nello stesso periodo a girovagare per il Regno Unito con la promessa che, se fossimo di strada più o meno nella stessa zona, di fare il possibile per vederci e passare una giornata insieme. Mi dice che si trovano nei pressi di Glasgow e che il giorno dopo sarebbero dovuti andare ad assistere ai famosissimi Highlander Game presso Alva, pressappoco 12 km da Stirling. Ci mettiamo d’accordo per vederci ai giochi l’indomani pomeriggio. La manifestazione sarebbe dovuta iniziare alle 12,30. Avremo il tempo di visitare Stirling, Città con il celebre monumento con annesso museo dedicato a William Wallace. Il viaggio continua, arriviamo ad Armadale per imbarcarci sul traghetto che ci porterà a Mallaig dove la strada continuerà facendo un veloce passaggio da Fort William. L’intenzione è quella di fermarci per la notte a Crianlarich in modo da fare meno chilometri il giorno dopo per Stirling e cercare di essere puntuali all’appuntamento con Mattia.





Non contenti dell’esperienza precedente decidiamo di rimontare le tende in un camping in zona presso Crianlarich. Il pensiero ci riporta alle nuvole di midges che ci invadevano persino nelle tende. Parcheggiamo le moto, tiriamo fuori l’attrezzatura ma di moscerini nemmeno l’ombra. Per la felicità io e Salvatore saltiamo sulla mia moto ed usciamo dal campeggio per comprare qualcosa da mangiare, compreso qualche birretta. Vogliamo festeggiare mangiando e sorseggiando birra sui tavolini in legno accanto proprio la nostra piazzola. Ritorniamo e troviamo la sorpresa. Le mogli sono avvolte da migliaia di moscerini bastardi. Mangiamo e beviamo chiusi all’interno della lavanderia del Campeggio, subito dopo ci richiudiamo in tenda con la speranza che il mattino seguente non li avremmo più rivisti come l’altra volta. Durante la notte arriva la pioggia, la tenda regge benissimo. Siamo al calduccio nei nostri sacchi a pelo e dormiamo profondamente. Ci svegliamo di buon ora ma la pioggia persiste. Siamo costretti a chiudere le tende seppur bagnate. Dobbiamo andare, oggi visiteremo Stirling e raggiungere Mattia ai giochi Scozzesi.





Ci facciamo strada sotto una pioggia battente, nonostante gli impermeabili l’acqua riesce ad infiltrarsi dappertutto. Stirling la visitiamo sotto un cielo coperto ma all’asciutto. Riusciamo a scattare qualche foto





Castello di Stirling



Monumento in memoria del condottiero scozzese William Wallace



Si riparte direzione Alva. Ricomincia a piovere. Il paesino è così piccolo che non c’è bisogno del navigatore per farci portare dove si stanno avendo luogo i giochi. Entriamo nel parco ed avviso Mattia che siamo arrivati. Dopo uno scambio di messaggi riusciamo finalmente a vederci. L’appuntamento ce lo diamo casualmente accanto un venditore di hot dog….. il profumo c’è, la fame pure ne approfittiamo per mangiare qualcosa. Vendono hot dog da mezzo metro ad un prezzo modico, accompagnati da una fresca birra scozzese. A stomaco pieno i giochi li vediamo sotto un’altra ottica. Chiacchieriamo con Mattia e Laura, loro sono partiti da Torino e sono in giro per il Regno Unito senza nessun percorso prestabilito. Tutto all’avventura, compreso posti da visitare e per dormire. Un altro modo di viaggiare molto affascinante.











Salutiamo Mattia e Laura e ripartiamo in direzione Carisle, oggi lasceremo la Scozia. Contiamo di arrivare in serata tardi, anche perché la pioggia, abbastanza intensa, ci rallenta il passo. Poco prima di arrivare in città interroghiamo lo smartphone per cercare un B&B che ci aggrada. La scelta si rivela azzeccata, presenza di wifi e possibilità di cenare nello stesso B&B senza dover riuscire sotto la pioggia. Infreddoliti dalla pioggia ci riscaldiamo sotto una bella doccia bollente, aggiorno gli amici e familiari con foto tramite WhatsApp e Facebook, ci cambiamo con indumenti asciutti e comodi e subito dopo scendiamo per la cena, siamo stanchi ed affamati. La signora inglese mi fa provare 5 birre diverse, brillo senza aver ancora incominciato la cena ne scelgo una in particolare che più soddisfa il mio palato. Salvatore e le donne si fidano facendosi portare la stessa qualità di birra. Dopo un bel sonno ristoratore e colazione a buffet abbastanza soddisfacente si riparte in direzione di Birmingham. Il cielo è libero da nuvole, si prevede una bella giornata.







A Birmingham abbiamo appuntamento con degli amici Inglesi di Salvatore. Nick spiccica qualche parola in Italiano ma è forte il fatto che è un gran tifoso della Roma. Ci trovano una bella sistemazione in Hotel e la sera ceniamo insieme in un Pub. Ho mangiato il più buon agnello della mia vita accompagnato da una eccellente birra inglese.




Oggi sarà un altro bellissimo giorno, visiteremo Bath, città dalle Terme Romane, e Stonehenge, un altro posto che sognavamo da tempo ed esserci arrivati in moto ci rende ancora più orgogliosi e felici.
Arriviamo presso Stonehenge e notiamo nel parcheggio delle moto la GS di Mattia, contiamo di cercarli tra i turisti.
E’ difficile spiegare con le parole cosa si prova trovarsi a Stonehenge, è un luogo fantastico, coinvolgente, stracolmo di storia di ben 5000 anni, con massi che superano le venti tonnellate, arrivate fin qui da circa 30 km in un tempo dove in Egitto la civiltà era evoluta mentre a Stonehenge l’uomo viveva ancora in uno stato primitivo. L’atmosfera è magica, gli archeologi dicono che oltre ad essere un luogo di culto era anche un sito dove avvenivano guarigioni grazie alle posizioni ed al tipo delle pietre. Questo è uno di quei posti che non dimenticherò mai.



























Finita la visita attraversiamo un percorso obbligato che ci porta all’interno del negozio di souvenir con accanto un ristorantino. Seduti ad un tavolo intravediamo Mattia e Laura, siamo felicissimi di averli rivisti. Dopo esserci scambiati impressioni, opinioni e curiosità su Stonehenge ripartiamo facendo un tratto di strada insieme. Siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, stasera dobbiamo essere a Portsmouth ed avere il tempo di cercare un posto per dormire. Sulla strada tra Salisbury e Southampton passiamo da un McDonald’s, inchiodiamo con entrambi i freni, strisciata di Bridgestone sull’asfalto, inversione a U e raggiungiamo il locale. La fame è tanta ma, nonostante la preoccupazione di trovare ancora da dormire, ci fermiamo per mangiare. Con un buon Big Mac ingerito contornato da patate fritte ragioniamo sulla strada da fare per il ritorno. Avevamo pianificato il rientro dal Belgio, Germania ed Austria solo che saremmo arrivati a Roma la domenica del 20 luglio e Cristina avrebbe dovuto riprendere servizio il 21. Dobbiamo escogitare un rientro per guadagnare almeno uno o due giorni e dare la possibilità a Cristina di riposarsi. L’alternativa più probabile è rientrare dalla Francia percorrendola in due giorni, fermarci poi a La Spezia ed il giorno dopo rientrare a Roma. Scegliamo questa ipotesi. Il tempo intanto passa, il sole sta tramontando e dobbiamo macinare ancora un bel po’ di chilometri prima di arrivare a Portsmouth. Arriviamo ormai con il buio, ci dirigiamo verso un camping e, come ci aspettavamo, troviamo chiuso. Ci fermiamo a tutti i B&B che troviamo per strada e da tutti riceviamo la stessa risposta “ci dispiace ma siamo pieni”. Siamo stanchi, fortunatamente la temperatura è calda. Ci fermiamo per discutere sul da farsi. Decidiamo di prendere la strada in direzione Dover per anticiparci al giorno dopo. Se avessimo trovato un posto per dormire ne avremmo approfittato. Nel ripartire mi si fulmina la lampada anabbagliante….. ma proprio ora che siamo in viaggio di notte? Dopo aver elencato tutto il mio repertorio di belle paroline vietate ai minori di 30 anni, con tanta pazienza cambio la lampada, fortunatamente ne avevo una con me, intanto si è fatto ancora più tardi. Riprendiamo la strada, ormai siamo gli unici motociclisti in giro per il Regno Unito a mezzanotte. Passiamo per Chichester. L’orologio segna l’una e trenta. Chiediamo ad una guardia giurata, in servizio presso uno stabile che ospita uffici di vario genere, informazioni riguardanti un hotel aperto a quell’ora tarda. Ce ne indica uno. Lo raggiungiamo ed entriamo in reception. Una adorabile ragazza con caschetto biondo, occhi celesti ed una timida scollatura che lascia spazio all’immaginazione ci accoglie. Gli chiediamo disponibilità di due stanze, la graziosa ragazza ci risponde che ci sono ma al prezzo di 99 sterline…… 99 STERLINE?....... Ma sono 125 Euri a camera. Mentre gli auguriamo, con un sorriso a denti stretti, l’intera notte di servizio seduta su di un water, accettiamo e saliamo su in camera. E’ stata la cena al McDonald’s più costosa della nostra vita. L’indomani scendiamo per fare la colazione compresa nel prezzo. Da buoni Italiani ci abbuffiamo cercando di recuperare almeno una parte delle 99 sterline. Oggi lasceremo l’Inghilterra, abbiamo già prenotato il traghetto che ci riporterà a Calais. Ci facciamo l’ultima mangiata di fish e chips.









In Francia si ripete il trauma, dopo 11 giorni di guida a sinistra ora dobbiamo tenere la destra. Ci riabituiamo quasi subito. Troviamo da dormire presso un hotel per studenti universitari a Calais. La stanza è al piano terra a 10 metri dal fiume che attraversa la città.





Ci alziamo di buon ora, dobbiamo attraversare tutta la Francia con l’intento di arrivare più al sud possibile. Sulle autostrade Francesi si viaggia abbastanza bene, tranne per il fatto che ogni 10 km circa tocca fermarsi per pagare al casello. Decidiamo di pernottare nei pressi di Lyon, come di consueto interrogo il GPS in modo da portarci ad un camping più vicino. Riapriamo le tende e ci accorgiamo che sono ancora umide dall’ultima volta che le abbiamo piegate sotto la pioggia. C’è ancora qualche midges spalmato all’interno. Prima che fa buio le lasciamo ad asciugare. Nel frattempo andiamo ad un McDonald’s a prendere qualche panino a portar via e li ingeriamo seduti ad un tavolo vicino all’entrata del camping dinnanzi una bella birra fresca. Rimpiangiamo le fresche temperature Scozzesi, più scendiamo a sud e più il caldo aumenta. Oggi rientriamo in Italia, sogniamo un bel caffè DOC ormai da tempo, sarà la prima cosa che faremo non appena attraversiamo il tunnel del Monte Bianco. Il pensiero di arrivare vicino a La Spezia, precisamente a Podenzana, e mangiare la specialità del luogo del tipo Panigacci e testaroli, ci da la forza di raggiungere l’agriturismo velocemente. Il caldo è tanto, la moto segna 38 gradi di temperatura, ci togliamo i giubbotti e viaggiamo in maniche corte, per una settimana abbiamo avuto l’abbronzatura del muratore. Dopo una bella doccia rinfrescante, abbigliamento leggero, scendiamo giù per la cena. L’ultima volta che mangiamo insieme in questo bellissimo viaggio. Abbiamo festeggiato con 5 caraffe di birra, abbondanti panigacci ed altrettanto testaroli contornati da patate fritte ed insalata. Non ancora sazi abbiamo chiesto anche la rosticciana, dovevamo finire l’ultima caraffa di birra. Per finire in bellezza, dopo il delizioso dolce un bel assaggino di limoncello e grappino casereccio. Dormiamo molto profondamente, l’insalatina ci avrà conciliato il sonno.

















Si riparte in direzione Roma, mancano gli ultimi 400 km, facciamo un pezzo di autostrada per poi scendere percorrendo l’aurelia. Con gli auricolari ascolto la musica, ad un certo punto comincia la canzone di Vasco Rossi “Vivere”…. aumento il volume a palla, nello stesso istante la mente mi proietta nei ricordi dei giorni passati con immagini al rallentatore e con il sottofondo di questa bellissima canzone. Le strade che abbiamo attraversato, i luoghi visitati, il calore della gente che abbiamo conosciuto, sento il suono delle risate di Luisa e Cristina grazie alle battute di Salvatore, il vivere in questi giorni con gli amici perfetti e luoghi assoluti, viaggiando cavalcando le nostre fedeli moto. Rivedo il viso felice ed il sorriso della mia compagna di viaggio di sempre Cristina. Forse è stato tutto un sogno…… forse no! Ma il ricordo di questo viaggio rimarrà per sempre indelebile nei nostri cuori.

MY DREAM!!!!!!!!



Ringraziamo Angelo2 di Alessandria per averci raggiunto in autostrada, è stato un grandissimo piacere incontrarlo. Ringraziamo anche Mattia e Laura…. siamo felicissimi di averli conosciuti, ne è nata una bella amicizia.

LAMPS!!!!!!!!

3 – 18 luglio 2014
Angelo (Falko) e Cristina (Kriss) - R 1200 GS
Salvatore (Nibbio64) e Luisa - R 1200 RT.
Narratore Falko in collaborazione di Nibbio64
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Ultima modifica di Falko-; 29-08-2014 a 11:40
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Vecchio 29-08-2014, 12:16   #8
Rainbow
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Molto bello, complimenti. Questo viaggio è anche un mio sogno...prima o poi...
Bravissimi!!!!
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A piedi...
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Vecchio 29-08-2014, 12:32   #9
Panda
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BRAVO BELLISSIMO RACCONTO.......


PS. LA TENDA COME SI è COMPORTATA ?? IO CE L'HO IDENTICA (T3) MA ACQUA NON NE HA MAI PRESA...(per fortuna)
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Sono dei tempi delle camere d'aria per legare qualcosa.Quelli Dell'Ubalda
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Vecchio 29-08-2014, 13:00   #10
Falko-
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BRAVO BELLISSIMO RACCONTO.......


PS. LA TENDA COME SI è COMPORTATA ?? IO CE L'HO IDENTICA (T3) MA ACQUA NON NE HA MAI PRESA...(per fortuna)
Grazie
la tenda si è comportata benissimo, ci sentivamo proprio tranquilli. Abbiamo preso acqua anche in un camping qui in Italia e non è entrata una goccia
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Vecchio 29-08-2014, 17:09   #11
iakka60
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complimetoni a tutti voi, soprattutto alle bellissime foto !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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RT 2018 Carbon Black + F 850 GS (moto n. 36) - tot. 566.000 km.
GUTHE REISEN
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Vecchio 29-08-2014, 19:58   #12
pv1200
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Complimenti, letto tutto di un fiato bellissimo tour
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http://trentinomotoadventure.com
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Vecchio 29-08-2014, 20:00   #13
Falko-
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Grazie ragazzi
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Vecchio 29-08-2014, 22:12   #14
M@X
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Eravate qualche giorno avanti a noi...
Belle foto ! complimenti !
Max
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"Quando sono in viaggio, il mio cielo è sempre sereno"
http://max510.com
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Vecchio 29-08-2014, 22:21   #15
Falko-
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Eravate qualche giorno avanti a noi...
Belle foto ! complimenti !
Max
Per poco non ci si incontrava anche con te allora!!!!!

inviato dal mio smarte fone
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Vecchio 31-08-2014, 14:23   #16
il Carotone Nero
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Che bello..io parto domani. Da Siracusa con furore...io e la mia fedele zavorrina.
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Vecchio 31-08-2014, 14:27   #17
Falko-
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Grazie..... io ripartirei pure subito. Godetevi il viaggio perché è bellissimo. Buona strada, Lamps

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Vecchio 31-08-2014, 15:55   #18
Francescof28
Sono un C1 speriamo che mi passi!
 
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Lo Scozia è un posto meraviglioso e la moto ne esalta maggiormente le qualità. Credo che una volta nella vita questo viaggio vada fatto, Io e la mia dolce metà siamo tornati la scorsa settimana dopo 22 gg di viaggio girata tutta in senso orario fino a Dunnet Head.... vorremmo già tornare !!
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Vecchio 01-09-2014, 08:33   #19
alessandrobacci
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e bravo Falco!
ogni tanto una bella svolazzata ti ci vuole...
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www.alessandrobacci.it
https://www.facebook.com/limportanteepartire
alessandrobacci non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 01-09-2014, 08:44   #20
alessandrobacci
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Vecchio 01-09-2014, 09:27   #21
Falko-
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Grazie Alessandro e grazie ragazzi

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Vecchio 01-09-2014, 20:24   #22
fastmirko
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ubicazione: Magnagati land
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" Li salutiamo, felici di averli conosciuti, promettendoli l’arresto della crescita se non avessero smesso di mettere le mani dappertutto" :SEI UN GRANDE!!!!!
Stupendo viaggio e bellissime foto!
Dispiace per la caduta in Francia.
Una sola domanda:ma quanto consuma in piu' il GS rispetto alla RT?
__________________
EX V-Strom 04,ex V-Strom 08:gran moto.Ora GS 09:mia tanto convinto de aver fato ben.
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Vecchio 01-09-2014, 20:53   #23
Falko-
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hahahahaha...... per quanto riguarda i consumi, considerato il fatto che la mia GS tra il carico, io e la moglie eravamo mooooolto più pesanti dell'RT di Salvatore, diciamo che io facevo circa 2 pieni ogni 1 suo. Mi rodeva e non poco.....
Grazie per i complimenti.

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