3° ED ULTIMO TEMPO
Il mattino ci alziamo con animo turistico, ci prepariamo per la visita ad Edimburgo, questa volta senza le nostre moto. Ci vestiamo comodi portandoci dietro gli impermeabili, il cielo non promette niente di buono. Alle spalle dell’Hotel a 100 metri c’è un tram che porta direttamente al centro. Nell’attesa arriva la pioggia minacciata da grosse nuvole nere. Giunti al centro di Edimburgo smette di piovere ed esce il sospirato sole. La città è bellissima, piena di palazzi e monumenti storici. Approfittiamo dello Starbucks per sorseggiare un buon caffè. Mentre ci dirigiamo verso il Castello facciamo soste ogni 10 metri….. le donne entrano ed escono da un negozio all’altro attratti dalle vetrine che espongono abbigliamento e souvenir. Con Salvatore ci guardiamo e ci chiediamo il motivo per la quale siamo andati a prenderle all’aeroporto di Orly..... pazienza!!! Riusciamo, anche se molto lentamente, ad arrivare al Castello. Questa fortezza domina Edimburgo da una collina. E’ stata presa e persa più volte sia dagli Inglesi che dai Scozzesi. Ha vissuto tantissime battaglie e visto perdere la vita di tantissimi uomini, ha sopportato le grida di sofferenze, i colpi di cannone. Ora giace in silenzio su di una collina raccontando con le sue mura la storia che l’ha visto protagonista fino a qualche secolo fa, facendo tornare indietro nel tempo con l’immaginazione il turista che lo sta percorrendo.
Il mattino dopo ricavalchiamo le nostre moto direzione Inverness. Uscendo da Edimburgo attraversiamo il bellissimo ponte Forth Road Bridge
Tra un rettilineo ed una piega ed una piega ed un rettilineo gli stomaci borbottano, ci fermiamo in mezzo la verde campagna scozzese per un piccolo spuntino, evidentemente la colazione a buffet del mattino non è bastata
Qui una foto ricordo davanti una pompa di benzina
Una foto su strada dopo aver rifornito
Attraversiamo il bellissimo Cairngorms National Park e, dopo qualche chilometro, finalmente intravediamo Inverness. Questa sera decidiamo di dormire in un camping e provare le nostre nuove attrezzature da campeggio. Per cena ci eravamo già organizzati con dei panini, prosciutto e mozzarella acquistati in un negozio di alimentari e preparati dalle zavorrine a bordo delle nostre moto
Chiedo al GPS di portarci al camping più vicino, la scelta del navigatore è giusta. L’area è tutto un prato con erbetta in perfetto stile inglese. Apriamo le nostre sacche a stagna e tiriamo fuori tende, materassini e sacchi a pelo. La tenda, oggetto a noi tanto sconosciuto, sembra un grumolo di tessuto e piccole corde, non si riesce a capire quale è il davanti e quale il didietro. Gli giriamo intorno, iniziamo a preoccuparci, molto probabilmente dormiremo sotto le stelle. Le donne anziché aiutarci ci prendono in giro ribaltandosi dalle risate….. si beccano una bella spruzzata d’acqua dalla bottiglia da Salvatore.
Finalmente al calar del sole le tende sono montate. Doccia, una bella cena a base di panini imbottiti accompagnati da 4 birre da 66 ghiacciate, quattro chiacchiere e subito dopo ci chiudiamo nelle tende.
Oggi è un grande giorno, il percorso ci porterà ai margini del lago di Loch Ness. Sappiamo benissimo che il mostro è una finzione, che non esiste ed è solo una leggenda, ma la nostra felicità sta sul fatto di esserci arrivati in moto. Il lago è simile a tutti gli altri che molto numerosi rendono fantastico il paesaggio tra Inverness e l’Isola di Skye.
Dopo tante curve, colline verdi e laghi azzurri cielo, giungiamo al famoso Castello di Eilean Donan. Castello edificato nella metà del tredicesimo secolo e ricostruito più volte per via dei continui attacchi. Giunto a noi, nei suoi vecchi splendori grazie ad un restauro durato 20 anni da parte del Sottotenente Colonnello John MacRae-Gilstrap.
Continuiamo il nostro viaggio verso l’Isola di Skye, dovremmo fermarci per la notte in un camping presso Portree.
Giunti nel camping consigliato dal GPS
notiamo immediatamente dei piccolissimi moscerini che negli Highlands chiamano Midges. Non ci facciamo caso ed iniziamo a montare le tende….. questa volta abbiamo terminato un’oretta prima. Mentre ci accingevamo al montaggio delle trappole chiamate tende, questi midges ci venivano addosso in migliaia. Una nuvola di moscerini che entravano nelle orecchie, nel naso…. non si poteva neanche tenere la bocca aperta. Le donne incominciano a grattarsi, quasi subito si notano delle reazioni cutanee sulla loro pelle. Chiediamo alla proprietaria del camping che, tra l’altro viene in vacanza in Italia, ci spiega che i midges sono molto frequenti negli Highlands, sono quasi dappertutto e non c’è nessun rimedio contro di loro, esistono dei repellenti ma funzionano ben poco. Praticamente per essere al sicuro ci chiudiamo ermeticamente all’interno delle tende, sperando che il mattino dopo non gli avremmo più rivisti.
Queste sono le reazioni cutanee qualche minuto dopo
Vi garantisco che il giorno dopo sia Cristina che Luisa avevano centinaia di puntini rossi in tutto il corpo e sono durati quasi un mese. Il consiglio è quello di fare camping in Inghilterra e di utilizzare i comodissimi B&B in Scozia, soprattutto al Nord.
Questo è un bel tramonto visto dal camping
Al mattino apriamo le tende e mettiamo fuori pian pianino le teste, i famigerati midges non ci sono, quello che ci ha aiutato è il vento. Infatti gli indigeni locali ci confermano che basta un po’ di vento per far sparire i moscerini assassini. Mentre con Salvatore ricarichiamo le attrezzature sulla moto le donne continuano a grattarsi fino al godimento. Stavolta siamo noi che ci ribaltiamo dalle risate.
Siamo al giro di boa del viaggio, mettiamo le ruote in direzione sud. Dopo qualche chilometro troviamo un pub caratteristico…. abbiamo fame. Per colazione ci preparano un buon panino leggero a base di uova in camicia, bacon e salciccia. Approfittiamo di una foto con uno scozzese in gonnella.
Riprendiamo la strada, ad un certo punto visualizziamo l’indicazione del Talisker Distillery. Con Salvatore ci capiamo al volo, entrambi facciamo una stretta virata da paura, sentiamo già il profumo del whisky scozzese.
Un po’ brilli ma lucidi ci rimettiamo in direzione sud. Per strada incontriamo un vecchissimo ponte medievale, ci fermiamo per scattare qualche foto.
Durante il percorso ammiriamo uno stupendo panorama da favola, sembra di essere all’interno di un film fantasy, Cristina scatta foto a raffica on-board
Tra una pausa e l’altra controllo il telefonino, finalmente arriva il messaggio su WhatsApp di Mattia, nome di battaglia Mattdevil58 del forum “Quelli dell’Elica”, viaggia in compagnia della moglie Laura e sono anche loro in giro per la Scozia. Ci eravamo sentiti/scritti sul forum sapendo di essere nello stesso periodo a girovagare per il Regno Unito con la promessa che, se fossimo di strada più o meno nella stessa zona, di fare il possibile per vederci e passare una giornata insieme. Mi dice che si trovano nei pressi di Glasgow e che il giorno dopo sarebbero dovuti andare ad assistere ai famosissimi Highlander Game presso Alva, pressappoco 12 km da Stirling. Ci mettiamo d’accordo per vederci ai giochi l’indomani pomeriggio. La manifestazione sarebbe dovuta iniziare alle 12,30. Avremo il tempo di visitare Stirling, Città con il celebre monumento con annesso museo dedicato a William Wallace. Il viaggio continua, arriviamo ad Armadale per imbarcarci sul traghetto che ci porterà a Mallaig dove la strada continuerà facendo un veloce passaggio da Fort William. L’intenzione è quella di fermarci per la notte a Crianlarich in modo da fare meno chilometri il giorno dopo per Stirling e cercare di essere puntuali all’appuntamento con Mattia.
Non contenti dell’esperienza precedente decidiamo di rimontare le tende in un camping in zona presso Crianlarich. Il pensiero ci riporta alle nuvole di midges che ci invadevano persino nelle tende. Parcheggiamo le moto, tiriamo fuori l’attrezzatura ma di moscerini nemmeno l’ombra. Per la felicità io e Salvatore saltiamo sulla mia moto ed usciamo dal campeggio per comprare qualcosa da mangiare, compreso qualche birretta. Vogliamo festeggiare mangiando e sorseggiando birra sui tavolini in legno accanto proprio la nostra piazzola. Ritorniamo e troviamo la sorpresa. Le mogli sono avvolte da migliaia di moscerini bastardi. Mangiamo e beviamo chiusi all’interno della lavanderia del Campeggio, subito dopo ci richiudiamo in tenda con la speranza che il mattino seguente non li avremmo più rivisti come l’altra volta. Durante la notte arriva la pioggia, la tenda regge benissimo. Siamo al calduccio nei nostri sacchi a pelo e dormiamo profondamente. Ci svegliamo di buon ora ma la pioggia persiste. Siamo costretti a chiudere le tende seppur bagnate. Dobbiamo andare, oggi visiteremo Stirling e raggiungere Mattia ai giochi Scozzesi.
Ci facciamo strada sotto una pioggia battente, nonostante gli impermeabili l’acqua riesce ad infiltrarsi dappertutto. Stirling la visitiamo sotto un cielo coperto ma all’asciutto. Riusciamo a scattare qualche foto
Castello di Stirling
Monumento in memoria del condottiero scozzese William Wallace
Si riparte direzione Alva. Ricomincia a piovere. Il paesino è così piccolo che non c’è bisogno del navigatore per farci portare dove si stanno avendo luogo i giochi. Entriamo nel parco ed avviso Mattia che siamo arrivati. Dopo uno scambio di messaggi riusciamo finalmente a vederci. L’appuntamento ce lo diamo casualmente accanto un venditore di hot dog….. il profumo c’è, la fame pure ne approfittiamo per mangiare qualcosa. Vendono hot dog da mezzo metro ad un prezzo modico, accompagnati da una fresca birra scozzese. A stomaco pieno i giochi li vediamo sotto un’altra ottica. Chiacchieriamo con Mattia e Laura, loro sono partiti da Torino e sono in giro per il Regno Unito senza nessun percorso prestabilito. Tutto all’avventura, compreso posti da visitare e per dormire. Un altro modo di viaggiare molto affascinante.
Salutiamo Mattia e Laura e ripartiamo in direzione Carisle, oggi lasceremo la Scozia. Contiamo di arrivare in serata tardi, anche perché la pioggia, abbastanza intensa, ci rallenta il passo. Poco prima di arrivare in città interroghiamo lo smartphone per cercare un B&B che ci aggrada. La scelta si rivela azzeccata, presenza di wifi e possibilità di cenare nello stesso B&B senza dover riuscire sotto la pioggia. Infreddoliti dalla pioggia ci riscaldiamo sotto una bella doccia bollente, aggiorno gli amici e familiari con foto tramite WhatsApp e Facebook, ci cambiamo con indumenti asciutti e comodi e subito dopo scendiamo per la cena, siamo stanchi ed affamati. La signora inglese mi fa provare 5 birre diverse, brillo senza aver ancora incominciato la cena ne scelgo una in particolare che più soddisfa il mio palato. Salvatore e le donne si fidano facendosi portare la stessa qualità di birra. Dopo un bel sonno ristoratore e colazione a buffet abbastanza soddisfacente si riparte in direzione di Birmingham. Il cielo è libero da nuvole, si prevede una bella giornata.
A Birmingham abbiamo appuntamento con degli amici Inglesi di Salvatore. Nick spiccica qualche parola in Italiano ma è forte il fatto che è un gran tifoso della Roma. Ci trovano una bella sistemazione in Hotel e la sera ceniamo insieme in un Pub. Ho mangiato il più buon agnello della mia vita accompagnato da una eccellente birra inglese.
Oggi sarà un altro bellissimo giorno, visiteremo Bath, città dalle Terme Romane, e Stonehenge, un altro posto che sognavamo da tempo ed esserci arrivati in moto ci rende ancora più orgogliosi e felici.
Arriviamo presso Stonehenge e notiamo nel parcheggio delle moto la GS di Mattia, contiamo di cercarli tra i turisti.
E’ difficile spiegare con le parole cosa si prova trovarsi a Stonehenge, è un luogo fantastico, coinvolgente, stracolmo di storia di ben 5000 anni, con massi che superano le venti tonnellate, arrivate fin qui da circa 30 km in un tempo dove in Egitto la civiltà era evoluta mentre a Stonehenge l’uomo viveva ancora in uno stato primitivo. L’atmosfera è magica, gli archeologi dicono che oltre ad essere un luogo di culto era anche un sito dove avvenivano guarigioni grazie alle posizioni ed al tipo delle pietre. Questo è uno di quei posti che non dimenticherò mai.
Finita la visita attraversiamo un percorso obbligato che ci porta all’interno del negozio di souvenir con accanto un ristorantino. Seduti ad un tavolo intravediamo Mattia e Laura, siamo felicissimi di averli rivisti. Dopo esserci scambiati impressioni, opinioni e curiosità su Stonehenge ripartiamo facendo un tratto di strada insieme. Siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, stasera dobbiamo essere a Portsmouth ed avere il tempo di cercare un posto per dormire. Sulla strada tra Salisbury e Southampton passiamo da un McDonald’s, inchiodiamo con entrambi i freni, strisciata di Bridgestone sull’asfalto, inversione a U e raggiungiamo il locale. La fame è tanta ma, nonostante la preoccupazione di trovare ancora da dormire, ci fermiamo per mangiare. Con un buon Big Mac ingerito contornato da patate fritte ragioniamo sulla strada da fare per il ritorno. Avevamo pianificato il rientro dal Belgio, Germania ed Austria solo che saremmo arrivati a Roma la domenica del 20 luglio e Cristina avrebbe dovuto riprendere servizio il 21. Dobbiamo escogitare un rientro per guadagnare almeno uno o due giorni e dare la possibilità a Cristina di riposarsi. L’alternativa più probabile è rientrare dalla Francia percorrendola in due giorni, fermarci poi a La Spezia ed il giorno dopo rientrare a Roma. Scegliamo questa ipotesi. Il tempo intanto passa, il sole sta tramontando e dobbiamo macinare ancora un bel po’ di chilometri prima di arrivare a Portsmouth. Arriviamo ormai con il buio, ci dirigiamo verso un camping e, come ci aspettavamo, troviamo chiuso. Ci fermiamo a tutti i B&B che troviamo per strada e da tutti riceviamo la stessa risposta “ci dispiace ma siamo pieni”. Siamo stanchi, fortunatamente la temperatura è calda. Ci fermiamo per discutere sul da farsi. Decidiamo di prendere la strada in direzione Dover per anticiparci al giorno dopo. Se avessimo trovato un posto per dormire ne avremmo approfittato. Nel ripartire mi si fulmina la lampada anabbagliante….. ma proprio ora che siamo in viaggio di notte? Dopo aver elencato tutto il mio repertorio di belle paroline vietate ai minori di 30 anni, con tanta pazienza cambio la lampada, fortunatamente ne avevo una con me, intanto si è fatto ancora più tardi. Riprendiamo la strada, ormai siamo gli unici motociclisti in giro per il Regno Unito a mezzanotte. Passiamo per Chichester. L’orologio segna l’una e trenta. Chiediamo ad una guardia giurata, in servizio presso uno stabile che ospita uffici di vario genere, informazioni riguardanti un hotel aperto a quell’ora tarda. Ce ne indica uno. Lo raggiungiamo ed entriamo in reception. Una adorabile ragazza con caschetto biondo, occhi celesti ed una timida scollatura che lascia spazio all’immaginazione ci accoglie. Gli chiediamo disponibilità di due stanze, la graziosa ragazza ci risponde che ci sono ma al prezzo di 99 sterline…… 99 STERLINE?....... Ma sono 125 Euri a camera. Mentre gli auguriamo, con un sorriso a denti stretti, l’intera notte di servizio seduta su di un water, accettiamo e saliamo su in camera. E’ stata la cena al McDonald’s più costosa della nostra vita. L’indomani scendiamo per fare la colazione compresa nel prezzo. Da buoni Italiani ci abbuffiamo cercando di recuperare almeno una parte delle 99 sterline. Oggi lasceremo l’Inghilterra, abbiamo già prenotato il traghetto che ci riporterà a Calais. Ci facciamo l’ultima mangiata di fish e chips.
In Francia si ripete il trauma, dopo 11 giorni di guida a sinistra ora dobbiamo tenere la destra. Ci riabituiamo quasi subito. Troviamo da dormire presso un hotel per studenti universitari a Calais. La stanza è al piano terra a 10 metri dal fiume che attraversa la città.
Ci alziamo di buon ora, dobbiamo attraversare tutta la Francia con l’intento di arrivare più al sud possibile. Sulle autostrade Francesi si viaggia abbastanza bene, tranne per il fatto che ogni 10 km circa tocca fermarsi per pagare al casello. Decidiamo di pernottare nei pressi di Lyon, come di consueto interrogo il GPS in modo da portarci ad un camping più vicino. Riapriamo le tende e ci accorgiamo che sono ancora umide dall’ultima volta che le abbiamo piegate sotto la pioggia. C’è ancora qualche midges spalmato all’interno. Prima che fa buio le lasciamo ad asciugare. Nel frattempo andiamo ad un McDonald’s a prendere qualche panino a portar via e li ingeriamo seduti ad un tavolo vicino all’entrata del camping dinnanzi una bella birra fresca. Rimpiangiamo le fresche temperature Scozzesi, più scendiamo a sud e più il caldo aumenta. Oggi rientriamo in Italia, sogniamo un bel caffè DOC ormai da tempo, sarà la prima cosa che faremo non appena attraversiamo il tunnel del Monte Bianco. Il pensiero di arrivare vicino a La Spezia, precisamente a Podenzana, e mangiare la specialità del luogo del tipo Panigacci e testaroli, ci da la forza di raggiungere l’agriturismo velocemente. Il caldo è tanto, la moto segna 38 gradi di temperatura, ci togliamo i giubbotti e viaggiamo in maniche corte, per una settimana abbiamo avuto l’abbronzatura del muratore. Dopo una bella doccia rinfrescante, abbigliamento leggero, scendiamo giù per la cena. L’ultima volta che mangiamo insieme in questo bellissimo viaggio. Abbiamo festeggiato con 5 caraffe di birra, abbondanti panigacci ed altrettanto testaroli contornati da patate fritte ed insalata. Non ancora sazi abbiamo chiesto anche la rosticciana, dovevamo finire l’ultima caraffa di birra. Per finire in bellezza, dopo il delizioso dolce un bel assaggino di limoncello e grappino casereccio. Dormiamo molto profondamente, l’insalatina ci avrà conciliato il sonno.
Si riparte in direzione Roma, mancano gli ultimi 400 km, facciamo un pezzo di autostrada per poi scendere percorrendo l’aurelia. Con gli auricolari ascolto la musica, ad un certo punto comincia la canzone di Vasco Rossi “Vivere”…. aumento il volume a palla, nello stesso istante la mente mi proietta nei ricordi dei giorni passati con immagini al rallentatore e con il sottofondo di questa bellissima canzone. Le strade che abbiamo attraversato, i luoghi visitati, il calore della gente che abbiamo conosciuto, sento il suono delle risate di Luisa e Cristina grazie alle battute di Salvatore, il vivere in questi giorni con gli amici perfetti e luoghi assoluti, viaggiando cavalcando le nostre fedeli moto. Rivedo il viso felice ed il sorriso della mia compagna di viaggio di sempre Cristina. Forse è stato tutto un sogno…… forse no! Ma il ricordo di questo viaggio rimarrà per sempre indelebile nei nostri cuori.
MY DREAM!!!!!!!!
Ringraziamo Angelo2 di Alessandria per averci raggiunto in autostrada, è stato un grandissimo piacere incontrarlo. Ringraziamo anche Mattia e Laura…. siamo felicissimi di averli conosciuti, ne è nata una bella amicizia.
LAMPS!!!!!!!!
3 – 18 luglio 2014
Angelo (Falko) e Cristina (Kriss) - R 1200 GS
Salvatore (Nibbio64) e Luisa - R 1200 RT.
Narratore Falko in collaborazione di Nibbio64