28/8/05 Eika Solitaria
Alle 10 di mattina dopo un risveglio tardivo, forse dovuto alla bottiglia di vino della sera precedente,partenza da Barcellona. Il celo è plumbeo, l'asfalto bagnato e la città è deserta. Dopo un paio di tentativi a vuoto riesco ad imboccare la strada verso Vic, tragitto senza storia , per ora non piove. Da Vic a Ribes de Freser, la strada (c17) è piacevole e varia con pezzi anche divertenti, il traffico considerata la domenica ed il tempo uggioso è sostenuto ma scorrevole. Mi metto l'antipioggia perchè il cielo è sempre piu' scuro. Il mio umore anche, il vino di ieri si fa sentire ed io non sto guidando come vorrei, mi sento un po' imbranato e poi confesso sono un po' teso, sono solo e da tanto non faccio piu' così tanti km/giorni in solitudine....
Dopo Ribes la strada incomincia salire verso la Collada de toses , le prime cuve mi fanno dannare poi spunta il sole , l'umore cambia d'incanto,la guida si distende e diventa piu' fluida e io incomincio a godere come un riccio
Verso la cima 1800 mslm circa se non sbaglio il paesaggio già bello diventa stupendo. Molto bella anche la doscesa verso Puigcerdà e piacevolissima la srada da quì a La Seu con panorami veramente notevoli. Alle 2,30 del pomeriggio arrivo ad Andorra, la città è tax Free e ci sono negozi di tutti i tipi, mi rendo conto immediatamente che una sosta quì mi costerebbe migliaia di Euro

e quindi tito diritto, unica sosta il distributore.
La strada per la Francia passa dal Pas De La Casa 2408 mslm, srada bellissima paesaggio bello ma niente peccette da attaccare al bauletto, oggi non ne troverò nemmeno una. Dopo il passo devio, per fare anche il Col de Puymorens ed il col de la Quillane, entrambi belli, ma la sorpresa arriva dalla strada che da quest'ultimo va verso Quillane. Sulla carta è segnata come panoramica ma in realtà è di piu', si addentra in una valle stretta dalla vegetazione molto folta che segue il corso di un torrente in cui fanno rafting; l'asfalto è rappezzato, il fondo ondulato e sconnesso, la vegetazione trattiene l'umidità ed è facile tovare chiazze bagnate.... eppure il tracciato è talmente bello che mi sono ritrovato a farla ad andatura molto sostenuta ed è bellissima, una vera libidine.
Ora sono a Lmoux, vicino a Carcassonne. Domani si riparte.
Giorno 2
Ieri non ho bevuto ma anche stamani la partenza è tardiva , ore 9,30. Il primo tratto fino a Carcassonne non è un granchè, poche curve, paesaggio discreto, poi aggirata Carcassonne inizia un pezzo molto piu' interessante, direzione Mazamet, prima tra i boschi e poi, attraverso le montagne nere su un colle senza nome molto bello, asfalto da urlo e panorama veramente notevole. Oggi la guida è decisamente migliore sono piu' sciolto e fluido e anche se la spalla ogni tanto si fa sentire riesco a godermi veramente la moto.
Da Mazamet a St Pons de Thomiers strada carina ma non eccezzionale, poi la prima sorpresa, il tratto fino a Bedarieux, una quarantina di km pur non arrivando ad alte quote è un vero passo, salita a curvoni veloci con qualche curva trabocchetto a dare pepe, e discesa a tornanti quasi Stelvio style ma con asfalto alla francese. Una vera chicca, da solo questo pezzo sarebbe sufficente a salvare un trasferimento che sulla carta sembrava noiosetto. Da Bedarieux la strada continua attraversando Lodève,e Granges, anche quest'ultimo pezzo è notevole con belle curve e asfalto perfetto.
Il pezzo bruttino incomincia ora e attraverso Alès, Bagnols,Bollène mi porta fino a Nyons, strada di pianura monotona e trafficata. Per fortuna davanti a me ci sono di nuovo montagne. Nyons è una cittadina molto piacevole che mi piacerebbe visitare meglio ma il tempo manca e tiro dritto verso Serres. Altro passo senza nome ed altri 45 km di vera goduria, alternanza sia per la salita che per la discesa di curvoni da 80/90 knh, tornanti mediostretti ed esse stupende. Traffico quasi inesistente paesaggio ormai alpino.
Nel mio programma avevo previsto di continuare piu' a lungo ma al mio arrivo a Serres sono oramai le 19,30 e il cielo promette pioggia qindi rimando il resto a domani.
Giorno 3
Stamane partenza ad orario decente(8,30), la strada (n85) verso Sisteron, Dignes les Bains non riserva sorprese ma è piacevole ed il traffico scorrevole. Dopo Barreme la N85 diventa molto piu' bella e scenica, si comincia con una gola spettacolare la Clue de Taulanne e si continua con un colle molto bello, il primo della lunga giornata , il Col de Lèques. Arrivato a Castellane giro a destra verso le Gorges du Verdon. Inizia quì il mio giro antiorario delle spettacolari gole. Il lato nord delle gole forse il piu' spettacolare ma anche il piu' trafficato ha come punto forte una deviazione la Routes des Cretes che si imbocca poco prima dell'abitato di La Palud. Questa è strada da percorrere ad andatura veramente bradipa , il fondo è pessimo e in molti punti il baratro laterale è impressionante ma lo spettacolo è unico e chi ama fare fotografie avrà di che sbizzarrirsi. Rientrato nel percorso principale, continuo il lato Nord fino a Moustier Sainte Marie, srada sempre bella e panorami stupendi.
Il lato delle Gorges che ho amato di piu' è comunque quello sud che comincia con un'entusiasmante salita fino al paesino di Aiguines.Terminato il giro delle Gorges decido di cercare strade meno trafficate ed imbocco la D955 in direzione sud verso Draguignan, è stupenda sia come tracciato che come panorami.
Arrivato in prossimità di Draguignan devio a sinistra sulla D54, anche questa molto bella, e poiancora a sinistra sulla D25 in Direzione nord attraverso il Col du Bel-Homme. Queste tre strade passano in un enorme campo di addestramento militare e quind non vi è stato nessuno sviluppo edilizio, è strano e ormai raro correre per chilometri in mezzo alla natura senza vedere quasi segno di presenza umana.
Avevo deciso di concludere la giornata a Grasse e quindi sono rientrato sulla N85 in direzione sud attraverso i piacevolissimi Colle Valferiere e Pas de Lafaye. Arrivato a Saint Valier mi sono reso conto di aver voglia di qualche curva in piu' e lasciata la N85 girando a sinistra, attraverso il Col de Ferrier ed il Col de La Sine ho raggiunto la D2 che ho percorso fino a Coursegoules dov ho deviato a sinistra verso Bouyon e quindi Les Ferres dove mi fermo per la notte.
Tutto quest'ultimo tratto è strada alpina praticamente senza rettilinei, asfalto ottimo e panorami mozzafiato.
Quarto giorno 31/8
Stamane ho lasciato Les Ferres di buon'ora (8,30), la strada si addentra subito in un bel bosco, l'asfalto è ottimo e le cuve si susseguono, i primi paesini da attraversare, Roquesteron prima e Gillette sono deliziosi. Arrivati a St Blaise e attraversato il Var, bisogna girare a sinistra e dopo un paio di km a destra e incominciano le Gorges de la Vesube molto spettacolari anche se non in buone condizioni come asfalto e molto trafficate. Dopo poco la strada comincia a salire. Piu' avanti un cartello poco visibile segnla l'inizio della salita al Col de Turini, stupenda , strettina ma con asfalto perfetto e alcune serie di esse alternate a tornanti, stupenda salita anche se è meglio non esagerare con il gas visto che è facile incrociare macchine e moto che procedono con guida altrettanto sportiva.
Dal colle si può percorrere un anello di oltre venti chilometri che porta fino 2082 mslm e permette di godere di un panorama unico. Andatura bradipa, il fondo e gli srapiombi lo impongono. La discesa verso Sospel è bella ma non ha il fascino della salia e l'asfalto è a tratti non molto bello ma i panorami sono piacevoli e la discesa prosegue scorrevole fino all'abitato di Sospel. Quì prendo a sinistra seguendo le indicazioni Colle di Tenda- Cuneo ma dopo pochi km lascio la statale e giro a destra seguendo le indicazioni Valico Olivetta S.Michele, Ventimiglia. La strada che mi riporta in Italia è bellissima anche se a tratti sconnessa, l'arrivo a Ventimiglia traumatico, dopo giorni di traffico nullo mi ritrovo sull'Aurelia con sputer che mi sorpassano da tutte le parti traffico intenso e limiti assurdi.
Prima di arrivare a Pieve di Teco mia destinazione di oggi voglio fare ancora qualche bella srada e quindi abbandono l'Aurelia prima di S.Remo e salgo verso Baiardo, da quì prendo la stupenda strada che porta al Monte Ceppo e mi scateno un po', è stupenda! Poi Mulini di Triora e dopo un ultimo colle, il Passo di Teglia, Pieve di Teco. Questa deviazione è stupenda e sugli ottimi asfalti di quest'ultimo tratto do il colpo di grazia all mie povere gomme.
Ultimo giorno 1/9/2005
Nel primo pomeriggio salutato mio fratello ch mi ha ospitato questa notte, attacco il Colle di Nava e mi accingo a rientrare verso Milano via Ceva, Mombarcaro,Nizza Monferrato, Alessandria. La strada è piacevole, malgrado i limiti di velocità assurdi, fino ad Alessandria, poi rispettare la decisione di non utilizzare l'autosrada diventa una sofferenza ma non mollo e continuo ad andatura bradipa e svogliata fino a Milano.
L'Elikasolitaria 2005 Barcellona-Milano è finita. Peccato, due cuve ancora ci stavano....
Conclusioni.
Questo viaggio in solitaria era per me un test, il risultato è stato molto superiore alle aspettative. il percorso scelto di giorno in giorno cercando di percorrere il maggior numero di km su strade segnalate come panoramiche e includendo il maggior numero di passi o colli possibile si è rivelato entusiasmante. La solitudine non è mai stata un problema, le srade erano belle e impegnative quindi di tempo per pensieri strani non ne ho avuto molto. Anche la musica non è stata protagonista, solo un pomeriggio ho viaggiato con gli auricolari, forse se avessi avuto delle casse come gli RT sarebbe stato diverso. Il tempo è stato decisamente amico, non una goccia di pioggia, arietta fresca al mattino e caldo sopportabile nei pomeriggi.
Ho viaggiato sempre solo, le uniche moto incontrate andavano in senso inverso rispetto al mio o avevano andatura troppo bradipa per i miei gusti.
La moto, la mia vecchia signora si è comportata benissimo, non ha dato il minimo problema, è comoda, agile e sul misto stretto da del filo da torcere a tante moto che costano 8 volte piu' di lei. Ora è tempo di comperarle un paio di scarpe nuove.
Io ho avuto qualche problema di guida il primo giorno poi me la sono goduta come un bambino, la mia spalla è stata tenuta sotto controllo dal Voltaren Emulgel e da occasionali Aulin ma nel complesso non ho avuto nessun problema di stanchezza, del resto circa 2000 km in 5 giorni non sono certo molti anche se per giudicare bisognerebbe aver un contacurve e non un contachilometri.
Da modificare per la prossima volta sono il sistema fotografico e la raccolta impressioni.
Doversi femare ,aprire la borsa per fare una foto è una seccatura, ho fatto un decimo delle foto che avrei dovuto o forse meno.Devo riuscire a montare una fotocamera sul casco con interruttore al manubrio .Se qualcuno conosce soluzioni si faccia avanti per favore.
Per le imperssioni basterà un regisratorino
La cartografia. Per Spagna e Francia ho usato carte Michelin, la 574 Regional Espana, LA 721 National Francia, la 527 Regional France. Per l'Italia Lla carta dell'Italia Settentrionale del Touring Club.Leggere le carte comunque è scomodo e comporta una notevole perdita di tempo ad ogni bivio sopratutto per quelli che come me hanno poca memoria per i nomi. L'elenco delle località da attraversare scritto su stiky notes attaccati all'interno della carena mi ha risolto efficacemente il problema.
Quì le poche foto dell' Elikasolitaria
http://commodoro.smugmug.com/gallery/779033