Mia moglie ed io siamo stati in Norvegia: UAU!
Ci sono già sul forum altri report interessanti e non voglio ripetere impressioni che sono sempre personali (però UAU!), allora ecco qualche informazione che spero possa essere utile a chi punterà il faro anteriore a nord.
BANCOMAT: si chiamano “minibank” e ce ne sono molti meno che in Italia.
CARTA DI CREDITO: diffusamente accettata ma meno che in altri Paesi. Spesso mi hanno detto che accettano solo carte norvegesi, indipendentemente dal circuito, e molti campeggi sono talmente piccoli che accettano solo contante. E' spesso richiesto il PIN, composto dalle sole prime 4 cifre di quel che avete, che dovrebbe essere di 5. Occhio al verso di inserimento: ai distributori self service a volte si inserisce capovolta; anche alle casse dei negozi ci si arrangia sempre infilando la tessera nella macchinetta e premendo “ok” dopo che è uscito l'importo, quindi si firmerà come al solito la ricevuta.
CLIMA: caldo caldo, freddo freddo. Date retta alla vostra compagna e mettete in valigia un capo caldo. Nonostante fosse agosto e non fossimo molto a nord (massimo Trondheim) abbiamo avuto freddo quando siamo saliti di quota (max 1500 mt slm) per poi avere caldo una volta scesi, quindi nel giro di un'ora abbiamo completamente cambiato abbigliamento. Piove e nonostante le dichiarate qualità dei capi in goretex e simili, consiglio una bella tuta antipioggia in plastica: di sicuro non passa l'acqua e si asciuga rapidamente, al contrario degli altri capi che dopo una notte sono ancora umidi e fastidiosi -oltre che freddi- da indossare. Sempre perché piove, consiglio: berretti antipioggia da montagna per girare in città a piedi; un sacco impermeabile dove mettere i caschi da legare alla moto con un cavo.
HYTTE: (singolare, plurale: hytter. In inglese “cabin”). I bungalow dei campeggi. Ottima soluzione di pernottamento, presenti in quasi tutti i numerosi campeggi, da 4 a posti in su con letti a castello. A volte squallide, a volte molto curate, spesso in posti splendidi in riva al fiordo. Pagate da 250 a 500 corone (da 30 a 60 euro), in media 350 corone, quasi sempre in contanti. Necessario avere con sé i sacchi a pelo, che possono essere leggeri perché c'è sempre il riscaldamento. E c'è sempre il fornello elettrico, che permette di risolvere economicamente il problema (in Norvegia è un problema) del mangiare. Nei campeggi piccoli nessuna formalità: reception chiusa, cartello che invita a scegliersi una hytte, le chiavi sono sulle porte, qualcuno passerà a chiedere il pagamento, alla partenza la chiave si lascia in un cestino all'uscita. Meravigliosa civiltà.
FOTOGRAFIA: da appassionato, non avevo mai avuto la sensazione così netta che non sarei riuscito a rendere in foto la bellezza dei paesaggi che attraversavo. Se avete una reflex, portate un grandangolare.
LINGUA: il norvegese è incomprensibile, ma parlano tutti inglese. Davvero tutti, qualunque passante interpellato e di qualsiasi età si esprime tranquillamente in inglese e con grande disponibilità.
MANGIARE: caro, carissimo e insoddisfacente. Alla fin fine ci siamo spesso arrangiati con acquisti al supermercato, oppure in squallidi fast food con hamburger (bleah) o pseudo pizza. La cosa migliore per le cene era cuocersi qualcosa di semplice nelle hytte.
MAPPE: ho usato una Michelin 1:250.000; è sufficiente ma mancano un sacco di paesi neanche tanto piccoli. Si possono comprare mappe su internet (per esempio
www.stella-alpina.com ) ma in Norvegia si trovano praticamente da ogni benzinaio quindi si possono comprare là vedendole.
PEDAGGIO: gratis per le moto! Le moto non pagano né l'autostrada, né le frequenti strade a pedaggio, né per entrare nelle città. Vedrete spesso dei cartelli che preannunciano delle stazioni di pagamento alle quali andare per pagare il pedaggio e passerete sotto delle inquietanti strutture con telecamere e sensori: se siete in moto (e naturalmente sarete in moto), via tranquilli. Ho pagato pedaggio solo nei due tunnel che portano a Kristiansund.
PNEUMATICI: ho casualmente visto un chiodo conficcato nella gomma posteriore, sembrava non avesse trapassato la carcassa e potevo estrarlo, ma ho preferito farlo da un gommista per essere nel posto giusto in caso si afflosciasse e così ho scoperto che non riparano le gomme delle moto, le sostituiscono. Pare sia la legge ad impedirlo. (il chiodo non era passante e così non ho avuto bisogno di interventi).
SITI INTERNET: tra i moltissimi consiglio
http://www.visitnorway.com/it e
http://www.turistveg.no/main.asp?lang=eng quest'ultimo riporta 18 strade di particolare interesse turistico e quelle che ho percorso io sono state tutte meravigliose.
TRAFFICO: modesto e rispettosissimo. Un sogno, a confronto dell'Italia. Le uniche due volte che ho sentito un clacson era il mio. Distanza di sicurezza altissima. Sorpassi di moto e biciclette passando nell'altra corsia, senza quegli odiosi sfioramenti che fanno prendere un colpo.
TRENO PER AMBURGO: ottimo. Preso a Bolzano nel tardo pomeriggio, sceso ad Amburgo la mattina dopo risparmiandomi un migliaio di km di noia. E' un treno delle ferrovie tedesche, non di Trenitalia; tutte le informazioni qui:
http://www.bahn.com/i/view/ITA/it/index.shtml
VALORI: quelli etici. Altissimi. Senso civico e rispetto. L'ambiente, le città, le aree di servizio sperse sui monti, la pulizia di ogni centimetro quadrato di suolo, i bambini che vanno in giro da soli, i musei senza custodi in ogni stanza, i bar dove ci si serve da soli e si paga da soli senza controlli, tutto testimonia fiducia reciproca ben riposta. Meravigliosa civiltà.
VELOCITA': limiti bassissimi! A parte rarissime eccezioni, la velocità massima è di 80 km/h, ma spesso c'è il limite dei 60! Rispettarli? All'etica di ognuno la risposta. Ho parlato dell'argomento con dei motociclisti norvegesi e dopo una discussione tra di loro hanno concluso che è meglio rispettarli perché ci sono gli autovelox (automatisk traffikkontrol), la polizia (politi) appostata chissà dove (ne ho visto uno in tuta mimetica (!!) con telelaser a bordo strada prima della pattuglia) e le multe sono salatissime. Per i limiti e per la natura del territorio, la velocità media che ho quasi sempre avuto è stata di 60 km/h, tenetene conto nel progettare i trasferimenti.
Buon viaggio.