Se gran parte del mondo festeggia la festa anglosassone di Halloween, le genti dell'arco alpino di origine germanofona festeggiano la tradizione del “Krampus”. Si tratta di una festa pagana che si perde nella notte dei tempi che rievoca l’eterno contrasto tra il bene e il male.
Il bene è rappresentato da un santo, San Nicolò il vescovo di Mira patrono della città di Bari mentre il male è raffigurato da un corteo minaccioso di diavoli sporchi, chiassosi e cattivi i Krampus”. Il nome è di provenienza bavarese, Krampn un termine che indica qualcosa di morto e putrefatto. I Krampus sfilano coperti da pelli di capra o di pecora, indossano sul capo una maschera terrificante sulla quale spuntano enormi corna, inoltre portano grossi campanacci e dimenano una frusta con la quale colpiscono i malcapitati.
I Krampus abbandonano le loro tane per visitare i bambini nel periodo dell'Avvento in particolare nella notte tra il 5 e 6 dicembre. St. Niklaus, accompagnato dagli angeli e da un servo, distribuisce ai bimbi buoni caramelle e dolci. Il santo precede il bizzarro corteo dei diavoli che si avvicinano lentamente saltando e urlando, mentre colpiscono gli intervenuti con la frusta, capita spesso che litighino tra loro mentre spuntano anche strani carri e macchine diaboliche dalle quali escono fiamme e fumo.