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Vecchio 23-07-2011, 15:14   #1
isango
Pivello Mukkista
 
Registrato dal: 23 Jan 2010
ubicazione: zena
predefinito Moto Turchia 2011

Pubblico umilmente il resoconto del viaggio di quest'anno in Turchia, ringrazio con questo tutti gli autori dei report precedenti che mi hanno dato lo spunto per organizzare questo bel viaggietto.

Partenza 22\06\2011: per il trasferimento dall'Italia alla Turchia abbiamo scelto il traghetto per tutta la tratta e cioè; Ancona-Patrasso, trasferimento ad Atene Pireo in moto per circa 200 km e da qui nuovamente in traghetto fino a Chios, dove dopo aver atteso alcune ore abbiamo preso l'ultimo traghetto per Cesme con Erturk Lines, persone disponibilissime però il prezzo della tratta di circa un ora A\R ci è costato 100€.
Primo giorno in Turchia Cesme Selcuk 24\06\2011
All' arrivo a Cesme siano stati accolti dalla totale disorganizzazione della polizia di frontiera turca; per un semplice controllo passaporti e annotazione della targa della moto sul passaporto del conducente assieme a due motociclisti spagnoli di Barcellona ci si prodigava in un balletto da un ufficio all'altro senza cavare un ragno dal buco.Sulla guida Lonely Planet che per inciso non consiglio ai viaggiatori diretti in Turchia in quanto molto incompleta e come al solito fuorviante avevamo letto che il personale di dogana cercava con ogni metodo di spillarti qualche euro ma farci perdere così tanto tempo per poi chiederci due euro mi sembra grottesco. Dopo circa 2 ore e varie passeggiate all'interno del porto di Cesme ci danno il via.....
Il primo approcio con la Turchia è molto buono, le persone hanno modi pacifici e tranquilli pur essendo dei pessimi guidatori e forse il fatto che la Turchia sia uno dei primi paesi al mondo come tasso di incidenti gravi è dovuto proprio al loro modo di guidare. Un consiglio che mi premetto di dare a chi voglia andare in Turchia sopratutto in moto di armarsi di pazienza in quanto le strade sono si bellissime come dimensioni della carreggiata ma presentano un asfalto che a dir pessimo è poco, tale conglomerato di bitume malfatto prende il nome di asfalt yapirmi, bene quando vedete questa scritta (se c'è) incominciate a pregare, per ogni singolo metro di asfalto le sorprese possono variare, da buchi nel terreno a pietrisco sparso e nascosto.
Primo trasferimento da Cesme a Selcuk, strade come dicevo larghe e ben disposte a parte i soliti problemi che non esporrò più in questo report; Selcuk è una bella cittadina ad un passo da Efeso, si tratta di un sito stranamente ben conservato rispetto allo standard turco. Nel primo pomeriggio breve giro della città e visita a Efeso una delle sette meraviglie del mondo dove stranamente per i nostri standard nella biblioteca romana si stava allestendo un concerto per clavicembalo e pianoforte; da pianista dilettante quale sono e da appassionato di musica classica credo sia un sogno suonare in un luogo simile però il pensiero che il pubblico possa assistere in mezzo alle rovine mi fa rabbrividire! Visita poi alla casa di Maria dove è ormai certo visse gli ultimi anni della sua vita la madre di Gesù, poi dopo una gustosa cena il meritato riposo.
Selcuk 25\06\2011
Nell'ordine, parco Dilek per evitare le visite ai siti archeologici nelle ore più calde e qui un bel bagno in quello che sarà poi il mare più bello e forse l'unico degno di nota del nostro viaggio, nel pomeriggio breve trasferimento a Didime e sopratutto Priene dove sotto un caldo cocente abbiamo visto un bel sito archeologico poco conosciuto e poco frequentato, con vista sulla piana circostante davvero suggestiva; al tramonto fotografie a diversi nidi di cicogne all'acquedotto storico e sul tempio di Artemide di Selcuk, un valore in più ad una bella cittadina.
Hierapolis Pamukkale 26\06\2011
Trasferimento non troppo lungo dalla bella Selcuk al paesino di Pamukkale, si tratta di un luogo famoso per essere stato un importante centro terapeutico al tempo dei romani(pur non essendo stato creato da loro ma dai fenici) abitato fino circa al XV secolo dove dopo essere stato colpito da diversi terremoti è stato definitivamente abbandonato e in tempi più recenti aperto al pubblico. Si accede al sito dalla parte superiore del monte attraverso la strada romana dove ancora oggi si possono vedere le botteghe le porte di ingresso alla città vecchia e le case. L'attrazione forse più ludica di Pamukkale però sono le famose vasche di travertino sempre di epoca preromana dove prelevando acqua calcarea da una fonte a monte e creando una sorta di cascata bianca molto suggestiva si ha l'effetto di una pista da sci completamente innevata, fortunatamente oggi il sito è sotto egida degli enti di controllo internazionale visto che prima era stata costruita una strada che tagliava in due la cascata di calcare. Visita ad entrambi i siti e poi dopo cena una breve visita ad una festa di famiglie del posto.
Beysheir 27\07\2011
Quest'oggi ci aspetta un lungo viaggio di trasferimento verso la Cappadocia e dopo un viaggio che ci ha portato a varcare un passo a 2600 metri nella zona dei laghi con temperatura di 10° giungiamo stanchi in questa cittadina lacustre che come unica attrattiva di rilievo vanta una moschea molto bella del XII secolo che abbiamo visitato in serata.
Goreme 28\06\2011
Dopo aver visitato il più famoso caravanserraglio, sorta di rifugi posti ad un giorno di viaggio sulla via della seta eccoci giunti nella Cappadocia più famosa, oserei dire si tratti del sito più conosciuto della Turchia, il primo impatto con la valle è notevole. Formazioni vulcaniche dette Camini delle Fate compaiono all'improvviso dopo una curva ceca nella cittadina di Uchisar ed è forse questo che personalmente mi è rimasto più impresso,lo stupore è notevole, quasi non ti aspetti di vedere una cosa così magica,forse il termine camini delle fate non è fuori luogo; questa è l'unica destinazione che avevamo prenotato in anticipo in Italia e abbiamo fatto bene visto che comunque i posti letto in città sono molti ma richiesti. Dopo una breve ricerca dell'hotel prenotato, un giro nel paese ci ha portato alla realtà più cruda, Goreme è un grosso business a cielo aperto, lontano anni luce da ciò che ci sarebbe accaduto più avanti nel viaggio,dopo una bella cena in un posto consigliato dalla guida ed aver avuto dal direttore dell'hotel dritte sulle cose da vedere in zona ci ritiriamo nella stanza.
Goreme 29\06\2011
Primo dei tour della zona indicatoci dal direttore, si tratta di effettuare un periplo circolare della zona intorno a Goreme, trattasi all'incirca di 50\60 km assolutamente spettacolari con la visita delle tre valli( a me quella di Devrent è piaciuta più di tutte), visita del museo a cielo aperto di Zelve e ritorno. Ah dimenticavo questo è anche stato il giorno del tappeto....... Avevamo in mente un acquisto, però più avanti nella zona curda di produzione ma poi visto un esemplare di tappeto curdo con finiture di alto livello l'abbiamo acquistato per la gioia del nostro portafogli e del nostro pappagallo che appena ci verrà spedito in Italia (servizio di spedizione compreso nel prezzo) ci si strofinerà la coda .
Goreme 30\06\2011
I 41 sono arrivati e non parliamo di gradi quelli sono 30 ma dei miei anni visto che è il mio compleanno! Anche oggi si parte alla volta dei nostri giri famosi indicati dal direttore di hotel; un inciso, per visitare la Cappadocia servono almeno 3 giorni comodi. Oggi giro nella città sotteranea di Kimakli, e poi ci spingiamo fino a Soganli,inizialmente ero perplesso visto che non avevo letto nulla di questa cittadina sulla famosa guida Lonely Planet, devo dire invece che sia durante il breve viaggio che ci ha condotto in zona sia durante la visita a questa serie di chiese scavate nel tufo ho avuto l'impressione di trovarmi in un posto mistico; l'alta valle di pietra vulcanica che ci circondava, il sito poco frequentato dal turismo di massa,oppure più semplicemente non c'erano giapponesi, il turismo di massa più ignorante e pressapochista che si possa incontrare e in cappadocia ce ne sono mooolti.... La serata prosegue con una cena con la mia dolce consorte, torta con candeline e luci spente, ovviamente non sono mancati i commenti di personaggi anglossassoni; mah che avranno mai da commentare loro che incarnano il livello più basso del vecchio continente.
Goreme 01\07\2011
Oggi sveglia alle 4....... dopo circa 30 minuti abbiamo appuntamento con il giro in mongolfiera, si tratta di un giro di circa un ora partendo da una zona che non è sempre la stessa ma varia in base alla direzione dei venti, tutto ha inzio con una colazione leggera, trasferimento presso il sito di partenza della mongolfiera e fino a qui tutto molto poetico e bello; arrivati al sito la sorpresa è quella di vedere non una decina di mongolfiere come mi sarei aspettato ma un qualcosa molto simile ad un festival di mongolfiere, saranno state una cinquantina..... lo spettacolo che si gode da lassù vale comunque il costoso biglietto, però da li all'atmosfera che ti vogliono far vivere ne passa. Alle nove del mattino è tutto finito compreso lo pseudo champagne e la tortina, oltretutto abbiamo avuto anche la sfortuna di avere un pessimo pilota, abbiamo fatto meno strada di tutti gli altri e lui sembrava un po dedito al bicchiere, nel pomeriggio dopo un breve riposo siamo partiti alla volta dell'ultimo giro proposto dal direttore dell'hotel, si trattava di raggiungere la cittadina ad ovest di Nevsehir e da qui attraverso strade secondarie arrivare fino a Selime dove abbiamo approfittato della benevolenza di un ragazzo che ci ha fatto visitare un bel sito e una chiesa scavata nel tufo che ha detta di mia moglie era una delle più belle visitate. Forse se avete un giorno di meno per visitare la cappadocia questo può essere il giro da evitare.
Tercan 02\07\2011
A malincuore lasciamo la cappadocia, oggi ci aspetta un lungo viaggio che ci porterà ad est, il punto più estremo del nostro viaggio. La destinazione finale è Kars una città quasi al confine con l'Armenia. Kars però dista circa novecento chilometri da Goreme e quindi anche in considerazione del fatto che attraverseremo delle zone molto belle, passeremo nella valle dell' Eufrate e in zone montuose con panorami mozzafiato, decidiamo di dividere il viaggio in due tappe, partiamo senza meta per la prima e dopo circa seicento chilometri stanchi decidiamo di fermarci in un piccolo paese montano, si chiama Tercan e dopo avere trovato posto in uno dei due hotel del paesino ci riposiamo stremati. Verso sera essendo il fine setttimana usciamo per vedere un vicino caravanserraglio, qui incontriamo delle persone che ci invitano a vedere una loro tipica danza nuziale, oggi si sposa un ragazzo turco che vive a Parigi e il piccolo paese è in festa; siamo onorati di essere stati invitati alla loro festa e così passiamo alcuni momenti di festa condividendoli con i ragazzi locali.
Kars 03\07\2011
Dopo la bella festa di ieri sera oggi arriviamo di buon ora a Kars, trecento chilometri di steppa ci dividono dalla cittadina, li percorriamo di buona lena attraversando la steppa; i campi che ci circondano hanno colori bellissimi, fiori che sembrano essere stati composti da un mastro fioraio. Purtroppo cotanta poesia finisce all'arrivo a Kars, nel mio immaginario pensavo ad una piccola città di frontiera, con mille problemi derivati dalla distanza con il centro politico e sociale della Turchia vicina ad un confine con l'Armenia chiuso dal 1992, però amata dai suoi abitanti forse e sopratutto perchè nelle difficoltà si uniscono le persone e gli ideali. Non è così, Kars è una brutta città, con spazzatura gettata a terra, senza un semaforo che funzioni, buchi nel terreno che sembrano voragini e sopratutto la gente che sembra non crederci più. Forse il giorno che il confine verrà riaperto cambierà qualcosa, ma vedere questa città oggi mette tristezza. Decidiamo di passare qui due notti perchè l'indomani visiteremo Ani uno dei più bei siti della Turchia. Il pomeriggio lo passiamo con la visita del castello di Kars, maltenuto ma con una bella vista sulla città. Durante la salita al castello non possiamo fare a meno di notare una particolarità che ci rimarrà impressa di questa città, la chiamata alla preghiera del muezzin riecheggia in un modo assordante. L'eco che provoca è strano, quasi impalpabile. Dopo la visita ci ritiriamo in un locale per cena, qui assaggiamo il famoso formaggio di Kars che viene venduto ad ogni angolo di strada.
Ani 04\07\2011
Oggi la giornata è dedicata completamente alla visita di Ani, ai più forse il sito potrà sembrare uno come tanti in questo paese, invece questa città di cui oggi rimangono pochi resti anche se piuttosto integri era ai tempi molto importante in grado di rivaleggiare con Costantinopoli, si trova sulla via della seta, entro le sue mura c'era il ponte che apriva la strada al medioriente, con consistenti ricavi dai dazi di passaggio. Abbiamo deciso di visitare la città in senso orario così da ripercorrere i passaggi come indicati dalla guida. Il confine con l' Armenia in questo punto dista solo duecento metri e si sente nell'aria un malessere diffuso, le guardie di confine controllano ogni passo dei visitatori e le altane degli Armeni sono a poca distanza, purtroppo non tutte le chiese, le moschee e i templi sono visitabili visto che si trovano in una sorta di zona franca. Dopo aver visitato il tempio del dio sole, il più vecchio della cittadina, scorgiamo a distanza dei ragazzini che fanno il bagno nel fiume in territorio armeno, un pensiero mi intristisce, se volessi fare il bagno in quel fiume dovrei percorrere all'incirca 400 chilometri, invece per passare dall'altra parte Marco Polo ci mise non più di venti minuti. Allora mi chiedo, sono questi i passi avanti che abbiamo fatto? Scusate la divagazione, però ironia della sorte non più di 50 metri dopo incontriamo una ragazza che parla bene l'italiano, ci chiede un informazione e poi dice di essere Armena!!! Incuriositi ci spiega che lei ha libero accesso passando dalla Georgia e che la Turchia non pone ostacoli al loro ingresso visto che tra i due paesi ci sono forti vincoli di tipo commerciale, allora bene così sorridiamo sempre la vita è bella.....
Bitlis 05\07\2011
Provenendo da Kars, dopo aver visto la splendida cappadocia e tutto il resto, volevamo chiudere la zona nord orientale curda con il monte Ararat, sembrava una degna conclusione prima di trasferirsi verso la zona sud orientale del paese. Invece non è stato così, certo il monte Ararat l'abbiamo visto, il confine con l'Iran anche, a Dogubayazit ci siamo stati e abbiamo visto questa brutta città popolata da pessimi personaggi; purtroppo tutta questa negatività sfocia in una rabbia del popolo contro ogni forma di turismo e badate bene non solo straniero ma anche turco, non solo motociclistico ma di ogni mezzo che transiti sulle loro strade. Cosa fanno? Ti tirano grosse pietre addosso, mirando ad altezza uomo, ma la cosa più brutta e che lo fanno i bambini, il futuro di queste zone che con il beneplacito dei propri genitori tirano pietre e se possono rubano ad ogni angolo oppure cercano di controllarti le tasche.... Bene, io in questo posto non ci rimango, per evitare innanzi tutto problemi o danni fisici a mia moglie e a me, anche perchè se prendono per sfortuna qualche parte della moto che si spacca, prima che arrivino i pezzi di ricambio arriva Natale. Decidiamo allora di trasferirci verso la nuova destinazione che ci eravamo prefissati, Sanliurfa; la città dista però 800 chilometri da Kars e così dobbiamo fare una tappa intermedia a Bitlis, una onesta cittadina con un bel castello e diverse rovine che purtroppo per stanchezza al nostro arrivo abbiamo visitato molto poco. Esistono differenze di pensiero sul lancio di sassi, mia moglie sostiene ,a ragione che se li guardi negli occhi i sassi non li tirano. Io invece propendo per una soluzione più drastica, tasche piene di belle pietre e fai come loro. Il problema comunque per me non si ripresenterà più visto che quelle zone per me sono finite, chi non mi vuole non mi merita, e sono certo che loro non meritano il nostro turismo responsabile.
Sanliurfa 06\07\2011
Dal clima temperato del nord est al clima meno temperato del sud est, la strada che da Bitlis porta a Diyarbakir e Sanliurfa è la più brutta che abbiamo trovato sinora, lavori continui, interruzioni costanti e strade strette ma sopratutto da 30°C a 47°C. Fino a quando sei in velocità ti sembra solo di avere un phon diretto in faccia ma quando ti fermi l' Hamman lo fai sotto la giacca e il casco. Però sono felice di essere in questa città, pur essendo questa la vera culla dei curdi che qui si mischiano anche con turchi di origine araba, il clima è completamente diverso dal nord, la città è molto bella, pur essendo molto moderna si respira un aria di religiosità e rispetto. Troviamo facilmente l'hotel che ci eravamo prefissati e contenti di aver trovato posto nella zona centrale della città, decidiamo di fermarci qui per alcune notti visto che i siti da visitare sono molti e il caldo rallenta il passo. Felice della tranquillità ritrovata mi concedo una famosa baklava al pistacchio che qui preparano in modo impeccabile.
Sanliurfa 07\07\2011
Oggi vogliamo visitare due siti molto importanti, Harran e Gobekli Tepe, mentre il primo è relativamente famoso visto che in questa cittadina si trovano le famose case ad alveare che con Aleppo in Siria e Alberobello nel nostro Bel Paese, divide l'esclusiva di queste strane forme di abitazione. Ovviamente Harran non è solo questo ma anche un bel sito storico, purtroppo tenuto non molto bene ma di sicuro fascino; in una piana bruciata dal sole convivono resti della città del XII secolo e un forte del XV secolo la cui particolarità è data dalle altezze che in seguito sono state sfruttate costruendo un ammezzato per creare una sorta di caravanserraglio con annessi magazzini, un esempio di sfruttamento dello spazio impeccabile, per la visita abbiamo chiesto aiuto ad un ragazzo del posto che ci ha spiegato molto bene la storia di questa cittadina che oggi ha perso quasi totalmente l'importanza che assumeva fino al XVIII secolo come crocevia di scambi commerciali. Dopo un paio di ore a 45 C° un viaggietto di cinquanta chilometri ci porta a Gobekli Tepe..... Che sarà mai questo luogo? Ovviamente per la nostra Lonely Planet nulla, non ne fa menzione. Noi fortunatamente ne conoscevamo la storia che ci è stata raccontata da un nostro amico di famiglia architetto appassionato di archeologia. Andiamo con ordine, ad oggi questo sito rappresenta ciò di più antico l'uomo abbia scoperto, parliamo di undicimila anni prima di Cristo, alla sommità di questo monte da cui si scorge la Mesopotamia in tutta la sua grandezza si trovano tantissime lastre di pietra di una altezza e posizione ben definita, oltre ad essere di un metro esatto di altezza e suoi multipli hanno inclinazioni rispetto al sole particolari che creano un effetto a particolari ore del giorno e periodi dell'anno. Su queste lastre sono raffiguati animali che sono scolpiti in maniera impeccabile. Purtroppo non esistono ancora visite guidate di questo sito e noi abbiamo approfittato per saperne un po di più del figlio del proprietario dei terreni circostanti che è anche il custode del sito, a luglio tempo della nostra visita non vengono effettuati scavi per motivi metereologici mentre per il resto dell'anno gli scavi vengono coordinati dal professore tedesco che ha praticamente scoperto il sito il quale si avvale degli studenti di archeologia tedeschi e di lavoratori del villaggio vicino, il tutto per circa cinquanta unità; sembra che quello che oggi si può vedere corrisponda circa al 2% dell'intero sito. A prescindere da tutto il luogo personalmente mi ha fatto molto effetto, e non solo per i circa 50C°.
Sanliurfa 08\07\2011
Il programma di oggi prevede i regalini per gli amici al mattino e un trasferimento al nemrut dagi nel pomeriggio all'ora del tramonto; la mattinata si svolge al bazar della città che è un luogo che mi sento di consigliare, a parte i buoni affari che si possono fare con l'acquisto delle sete e degli immancabili chador tipici della città di un colore viola intenso, si possono visitare le botteghe che lavorano il rame per creare delle belle anfore oppure quelle botteghe dal sapore antico che animavano le nostre città prima dell'avvento degli impersonali ipermercati. Trovi gente che vende di tutto, piccioni, canarini,polli, materassi e dio sa cosa. Un autentico bazar arabo ma senza quella calca che li contraddistingue. Dopo un breve riposo partiamo alla volta del nemrut dagi, dista all'incirca duecento chilometri da Sanliurfa ma la strada è bella anche se non priva di lavori come al solito, abbiamo scelto di salire al sito da Kahta e dal paesino di Karadut, dopo questo paesino di montagna la strada inizia a salire in modo dolce ma continuo su un manto stradale fatto di autobloccanti, non oso pensare di chi possa essere stata la malsana idea di questa pavimentazione in un posto simile ma forse il progettista voleva essere megalomane come il Re Antioco I che è colui che si è fatto costruire sia la tomba sia il monte che la sovrasta creando le tre famose terrazze, nord est ovest; della terrazza nord ormai non resta più nulla mentre delle altre due sono visibili sia i busti che le teste di Antioco e altre divinità che il Re si è permesso di mettere al proprio fianco, si crede che sotto la montagna giaccia la tomba del Re ma nessuno per il momento ha trovato il sistema di provarlo. Ma quanta gente sale su questo ripido monte per vedere Antioco e soci? Poca gente, il sito è famoso per la particolare luce che emette al tramonto e all'alba, la serata era molto bella e le luci suggestive ma ritengo che il luogo sia molto più suggestivo in fotografia, sarà per la vicinanza di un nugolo di persone che raggiungono le terrazze, ma a me il sito non mi ha impressionato molto. A rigor di cronaca volevo ricordare a tutti che è possibile raggiungere le terrazze anche da Malatya sul lato opposto del monte attraverso il Gunes Motel dove termina la strada asfaltata e da qui prosegue una strada che porta sin sotto alle terrazze percorribile con qualsiasi moto. Dopo il tramonto ritorno a Sanliurfa, un inciso, di notte la strada mi sembrava molto peggio che con la luce naturale, boh sarà per i numerosi animali che costringono a rallentare molto il passo. Alle ventitre eravamo comunque al nostro hotel.
Sanliurfa 09\07\2011
Ultimo giorno in città, la dedichiamo alla visita del quartiere di Golbasi e della grotta di Abramo, Sanliurfa è la città natale di quello che per i musulmani è un profeta molto importante, vicino alla grotta dove visse sette anni ci sono delle vasche piene di carpe che per la leggenda rappresentano ciò che Allah creò per salvare Abramo dall'ira degli dei per aver predicato il monoteismo in città. La visita alla cittadella che sovrasta il Golbasi e Sanliurfa è una chicca che ci siamo tenuti per l'imbrunire. Da qui sopra si gode una vista molto bella sia sulla città che sulle belle moschee e minareti che creano una sorta di disegno geometrico dall'alto. Durante la visita alla grotta di Abramo ho avuto modo di toccare la devozione dei fedeli a questo profeta storico anche per noi cristiani cattolici, questo a riprova che solo gli uomini hanno diviso ciò che l'unico Dio aveva cercato di unire.
Kizkalesi 10\07\2011
Inizia il nostro viaggio di ritorno che ci riporterà in alcuni giorni al nostro porto di imbarco, questi giorni li dedicheremo al mare, pur non dimenticando nella pianficazione del viaggio di inserire alcuni luoghi di carattere storico naturalistico, iniziamo da questo luogo che dista ben cinquecento chilometri da Sanliurfa ma se non fosse per il caldo sembrerebbe una autostrada tedesca, bellissima, larga e senza trabocchetti. Kizkalesi deve la propria popolarità ad un bellissimo castello " delle vergini". Questi si trova a duecento metri dalla riva e lo si può raggiungere comodamente a nuoto oppure con dei comodi dolmus acquatici; all'interno del convento si trovano resti medievali e dipinti di epoche successive. Il turismo di questa località è prettamente turco e alla sera dopo aver acquistato una bella zucca ricamata con vetri colorati rientriamo in hotel dove con dei tappi nelle orecchie riusciamo a prendere sonno visto che le musiche turche continuano.
Side 11\07\2011
Side è il Tempio di Atena e Apollo che dal promontorio della città si erge, oltre a questo ci sono diverse rovine di epoca romana che giacciono abbandonate o quasi per la città, potrebbe essere anche affascinante poter camminare in mezzo a così tanti reperti storici, ma il solo pensiero che tutto ciò non sia catalogato e controllato mi fa rabbrividire; il resto della città non merita nota visto che si tratta di un accozzaglia di negozi per turisti tedeschi e olandesi portati come mandrie dai vicini hotel di Antalya e limitrofi, il mare è bello e pulito anche se le piccole spiaggie sono state sequestrate dagli hotel di varia foggia. Cenetta in riva al mare in un bel locale.
Cirali 12\07\2011
Cirali è un piccolo villaggio che si fatica a trovare sulle carte topografiche, però questo villaggio neo hippy permette di fare un escursione a Olympos, sito romano che sorge sulle rive di un fiume proprio sulla spiaggia, il sito archeologico è in pessimo stato e viene usato dai locali come percorso per raggiungere la spiaggia, semplicemente incredibile come i turchi non sappiano mantenere i propri tesori. Dopo un bel pomeriggio in spiaggia la serata ci riserva la visita a Kemer cioè Chimera il luogo dove dal terreno escono fiamme che ora sono piccole ma al tempo dei greci misuravano diversi metri di altezza così da essere viste dal mare a diversi chilometri dalla riva, da qui il nome Chimera. Arrivare al luogo prefissato non è molto semplice, la salita richede un discreto impegno fisico, però vedere e fotografare le fiamme ripagano dalla fatica, anche se all'arrivo abbiamo visto un turco che cuoceva un kebab sulle fiammelle, che cosa triste.... anche se il peggio è che lo ha fatto mangiare al figlio, kebab al metano!
Selimyie 13\07\2011
Dopo un viaggio abbastanza lungo e faticoso attraverso una zona montuosa giungiamo a Selimyie, grazioso paesino nella penisola di Hisaronu, qui ci riposeremo dopo quasi un mese di viaggio, un paio di giorni ce li meritiamo. Dopo un breve peregrinare nel paesino alla ricerca di un hotel incappiamo nell'unica persona veramente antipatica incontrata sinora, il proprietario dell'hotel, se non fosse che si trattava di un bel posto un bel vaffa non glielo toglieva nessuno. Decidiamo comunque di fermarci presso il simpaticone e passiamo il resto del pomeriggio sulla piccola spiaggia dell'hotel.
Selimyie 14\07\2011
Relax assoluto e bagni in mare.
Chios 15\07\2011
Da Selimyie ci trasferiamo a Cesme e dopo aver atteso il traghetto che ci riporterà in Grecia arriviamo in serata nella cittadina di Chios nell'omonima isola, troviamo una bella stanza nel paese e qui ci riposiamo dopo cena.
Chios 16\07\2011
In serata abbiamo il traghetto che ci riporterà ad Atene ma intanto ci godiamo una bella giornata in spiaggia presso uno stabilimento balneare in periferia dove finalmente troviamo un mare stupendo, purtroppo la vacanza giunge al termine.
Pireo 17\07\2011
Passata la notte in traghetto arriviamo ad Atene e dopo una breve visita al Partenone, purtroppo pieno di impalcature,cosicchè ci riserveremo una bella visita ad Atene in un prossimo viaggio, il breve trasferimento a Patrasso ci attende, arrivati a Patrasso il traghetto che ci riporterà in Italia è già pronto, vacanza finita!
Genova 18\07\2011
Arriviamo ad Ancona in quasi perfetto orario, cinquecento chilometri ci attendono, arriviamo in serata a casa, stanchi ma felici.
Conclusioni:
Il viaggio che abbiamo effettuato è durato all'incirca un mese trasferimenti compresi, il tempo che ritengo utile per visitare all'incirca metà di questo grande paese. Abbiamo toccato in gran parte tutti i siti storico- naturalistici turchi tralasciando completamente le grandi città, Istanbul compresa perchè a mio avviso merita un week-end lungo la sola città.Discorso diverso per Ankara e Izmir, da lontano sembrano bruttine davvero.
La moto che abbiamo usato è un bmw gs1200 del 2010, totale chilometri del tour 7500, rotture di poco conto, parafango plasticoso posteriore e la solita lampada anabbagliante, benzina ne abbiamo trovata in ogni angolo del paese, l'unica zona con pochi distributori è la valle tra Sivas ed Erzurum ma nulla di preoccupante basta un po di accortezza nei rifornimenti.
Grazie a chiunque leggerà il mio report
Ciao!!!!!!

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isango non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 23-07-2011, 21:10   #2
vulpius
Pivello Mukkista
 
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Grazie a Te Isango!
l'ho letto d'un fiato, e mi è piaciuto molto. e siccome da quelle parti vorrei andarci presto, ho anche preso buona nota delle tante esperienze dirette (luoghi, guide più o meno affidabili, etc.)
p.s. ma qualche foto?... e magari coordinate GPS?
ah.. un'ultima cosa....auguri per i 41!
Ciao
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R 1200 GS '07 nera/argento "NonnaMaria" (2007)

....more toys less ties....
vulpius non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 24-07-2011, 13:43   #3
ilmazza
Mukkista doc
 
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Registrato dal: 25 Jun 2008
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Ciao Ho letto il tuo report
Avete avuto una brutta accoglienza a Kars? È lì che vi hanno lanciato pietre? Ci devo passare tra un paio do settimane...
A me era capitato un paio di anni fa a Derinkuyu dove c'é una città sotterranea ma erano solo dei bibetti deficienti, poi non è più capitato! Ciaoooo

Inviato da Desire HD
__________________
Prima la plastica, ora Ghisa 1150 ADV
ilmazza non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 24-07-2011, 17:24   #4
Tommone
Moderatore di peso
 
Registrato dal: 06 Nov 2006
ubicazione: uvetta e canditi sempre !
predefinito

Bravo Isango ... bel giro !

ma puoi pubblicare anche senza "umiltà" non mi sembri uno sborone
__________________
Im Hoochie Coochie Man riding R100GS PD
QDE TRANS-PORT TEAM LA KASTA membro dei "Magnifici Pirla®"
Tommone non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 24-07-2011, 17:55   #5
Antonio Tempora
Mukkista
 
L'avatar di Antonio Tempora
 
Registrato dal: 12 Nov 2002
ubicazione: Roma
predefinito in

Ciao
Commento solo la tua esperienza e rabbia per le pietre lanciate dai ragazzini ai veicoli, tutti, non solo moto, nella zona Est di quello che viene considerato il Kurdistan Turco e che bisogna invece chiamare Turchia Est per non offendere i Turchi, molto permalosi in proposito, ed a ragione.
Io ci sono stato nel 2005 in solitaria, come te, con mia moglie, era il II viaggio in Turchia.
Il primo nel 2004 riguardava la parte Occidentale, con le visite a Assos, Pergamo, Efeso, Costa della Lycia, Costa Mediterranea fino ad Anamur, Cappadocia, Safranbolu, Mar Nero fino ad Istanbul.
Il secondo si è diretto verso Est passando per Pamukkale, Fethyie, Cirali, Regione dei Laghi, Cappadocia, Nemrut Dagi, Sanli Urfa, Dyarbakir, Tatvan con salita e discesa del Monte Nemrut ed il suo piccolo lago, Van, Dogubajazit, Kars, Lago Cildir, Valli Georgiane, Hopa, Trebisonda, Sinop, Amasra, Istanbul.
Se il primo viaggio lo abbiamo considerato il più bello da quando viaggiamo in moto, il secondo mi ha dato emozioni nemmeno avute in quello in Siria e Giordania del 2007.
E' un vero peccato che tu abbia deciso di soprassedere a visitare con maggiore attenzione zone come il Lago Van, Dyarbakir, Mardin.....Qualche pietra non deve fermare un viaggiatore attento e colto come te, anche se comprendo le tue preoccupazioni nei confronti della tua compagna e della moto.
Ti auguro di tornare presto in quei luoghi per ammirare le Tombe Selgiucghide di Halat, sulla sponda Nord del Lago Van, prendere l' imbarcazione per visitare l' isola di Akdmar con la sua chiesa, salire sul Van Kalesi e guardare Van dall' alto con lo sfondo del lago, girare per le mura di pietra nera di Dyarbakir fermandoti a bere un Ciay con una famiglia Curda di ritorno dalla Siria a trovare i parenti, visitare il mercato dei formaggi o farti un Bagno Turco all' Hotel Kervanseray, vedere Mardin, bagnarti nel fiume Tigri, visitare il Monastero di Sumela presso Trebizonda, , e poi percorrere la costa del Mar Nero fino ad Istanbul......
Noi ci siamo ripassati nel 2007 di ritorno dalla Siria e non vediamo l' ora di ritornarci sulla via dell' Iran.
Sono certo che anche per te, pietre a parte ( a proposito fino al 1993 ce le tiravano anche in Corsica e nel 2003 andando in Libia ci avvertirono di stare attenti ai bambini Tunisini.....Per non parlare dei sassi dai nostri cavalcavia...!), tornare in Turchia sarà un' esperienza bellissima.
Comunque un bellissimo viaggio, concordo su Cirali e le sue rovine, anche nel 2005 era così, su Soganli in Cappadocia e sui giri in Mongolfiera che mi sono sempre rifiutato di fare.
E poi che dire del compleanno in Cappadocia a lume di candela ?!
Saluti
__________________
Antonio Tempora
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Vecchio 24-07-2011, 20:24   #6
Husky
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Sulla guida Lonely Planet che per inciso non consiglio ai viaggiatori diretti in Turchia in quanto molto incompleta
Completamente d'accordo.
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Vecchio 24-07-2011, 21:02   #7
isango
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Hai ragione, forse a mente fredda le cose potranno cambiare e vorremmo ritornare a visitare le zone della Turchia che abbiamo evitato quest'anno, x il mazza, non è la zona di kars dove lanciano pietre ma più a sud sulla strada che collega kars a dogubayazit ma nella zona prossima a dogubayazit e più a sud.
Provo ad inserire alcune foto( se riesco!!!!)
Ciao




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Vecchio 26-07-2011, 00:19   #8
STRESS
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Stiamo preparando viaggio molto simile a quello che hai fatto tu per fine settembre. mi dici, per favore, con quali compagnie hai viaggiato nelle tratte Ancona-Patrasso e Pireo-Chios? Grazie.
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Vecchio 26-07-2011, 12:51   #9
isango
Pivello Mukkista
 
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Ancona patrasso con anek lines, andata pireo chios nel lines, ritorno chios pireo hellenic seaways, chios cesme erturk lines. Ritengo opportuno dirti che non perdi ne all'andata ne al ritorno giornate, ma viaggi sempre di notte (escluso la tratta ancona patrasso che dura poco meno di un giorno). Gli orari riesci sempre a combinarli senza attendere una vita nei vari porti ma comunque avendo un sufficente margine per eventuali piccoli problemi tecnici; noi abbiamo speso all'incirca 700€ con le cabine su tutta la tratta A\R.
Ovviamente ho prenotato tutto online.
Ciao ciao, se ti serve altro chiedimi, se posso ti aiuto.
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Vecchio 26-07-2011, 13:35   #10
ilmazza
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ah ok grazie
cmq passeremo da quelle parti per andare a vedere il ishak pasha
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Vecchio 26-07-2011, 20:44   #11
isango
Pivello Mukkista
 
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ubicazione: zena
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si penso ne valga la pena, tra l'altro è fuori da Dogubayazit quindi non serve andare in città anche in considerazione del fatto che la maggior parte degli hotel si trova in zona.
Ciao ciao
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Vecchio 26-07-2011, 21:43   #12
milkplus
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A me due anni fa un bambino ha tirato un bastone da pastore nella strada da Dogubayazit a Muradiye prima del lago di Van... Io facevo così (anche quest'anno 15 giorni fa), quando vedevo dei bambini sospetti a bordo strada andavo piano fin quasi a fermarmi davanti a loro, i più alla fine salutavano.
__________________
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Vecchio 27-07-2011, 12:20   #13
isango
Pivello Mukkista
 
Registrato dal: 23 Jan 2010
ubicazione: zena
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Steppa, un bel ricordo della Turchia dell'est:


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