La misura delle Pliche
La misurazione delle pliche viene effettuata con un calibro a molla, il plicometro, le cui estremità esercitano una pressione costante e standardizzata. La compressibilità della cute e del tessuto adiposo varia in funzione del grado d' idratazione, dell'età e della taglia. Essa è maggiore nei soggetti giovani per il maggior grado d'idratazione tissutale. Per misurare una plica, il pollice ed il dito indice della mano sinistra sollevano un doppio strato di cute e sottocute circa 1 cm al di sopra del sito di misura, senza comprimere eccessivamente i tessuti. Il principio fondamentale è che l'asse longitudinale della plica (ventre) sia parallelo alla linea di clivaggio della cute (linea di Langer) nella regione in cui viene effettuata la misurazione. La plica deve essere mantenuta sollevata fino a quando la misurazione non è stata ultimata. La mano destra sostiene il calibro mentre la sinistra solleva la plica. I plicometri attualmente in uso (Harpenden Bull, Large Caliper, Holtain Tanner Whitehouse) presentano aperture massime di circa 4.5 cm e una pressione costante di 10 g/mm2.Nella pratica clinica ambulatoriale è consigliabile l'uso del plicometro Holtain. Sono assolutamente sconsigliati, per l'inaccuratezza della misurazione e per i valori pressori non costanti, plicometri non validati dalla letteratura internazionale
Il nostro organismo è un sistema in equilibrio.
Ogni organo svolge una funzione ed è atto a produrre una certa quantità di lavoro utile e, nello stesso tempo, a sopportare un certo carico ; I polmoni,ad esempio, non forniranno ad un soggetto di bassa statura,peso e massa muscolare la stessa quantità di ossigeno che fornirebbero ad un soggetto di alta statura con massa muscolare e peso proporzionati alla sua altezza;
anche il grasso , nel nostro corpo, trova una sua funzione ma deve possedere la caratteristica dell'equilibrio con le altre componenti.