Problema:
- strada a scorrimento veloce con limiti di 110 km/h: carreggiate, a doppia corsia per senso di marcia, separate da new jersey, parvenza di corsia di emergenza diventata corsia preferenziale per le due ruote nelle ore di punta (si riesce anche a fare dell'off), illuminazione a tratti;
- progressivo degrado del fondo stradale (infiniti i TIR causa di code e rallentamenti) e traffico sovradimensionato rispetto alle capacità dell'arteria ultimamente alimentato da pendolari provenienti da due arterie vicine oggetto di lavori di ampliamento;
- costruzione di centri commerciali e unità produttive lungo il tragitto.
Soluzione:- introduzione del limite di velocità a 70 km/h in pieno periodo vacanziero;
- invio da parte dei comuni interessati, in via sperimentale, di pattuglie dotate di autovelox che in 3 giorni hanno elevato, da fonti della stampa locale, circa 1000 contravvenzioni con 6 ritiri di patente;
- organizzarsi per gestire i fiumi di ricorsi (sempre da stampa, sembra che gli autovelox non fossero segnalati):
- far montare la carogna al popolo dei pendolari.
Considerato che nelle ore di punta, al di la dei nuovi limiti, è un successo avere un'andatura superiore al passo d'uomo e che nei momenti non critici rispettare i 70 km/h è causa di appisolamenti a macchia di leopardo (25 km di rettilineo intervallati da 6 curvoni veloci), ho abbandonato la strada a scorrimento veloce e mi godo l'attraversamento dei paesi circostanti.
I tempi di percorrenza sono identici, consumo le gomme anche sui fianchi, mi scanso dagli incidenti che quasi quotidianamente coinvolgono le due ruote, non divento strabico per cercare i cartelli per gli autovelox e con il sound della mia mucca auguro un buon risveglio a tutti

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