ciao a tutti, ho un pensiero che ogni tanto inevitablmente mi attraversa la mente.
preambolo:
il 21 novembre 2009 una felice madre di famiglia, col figlio sul sedile del passeggero, a bordo di una lancia k, pensa bene di tagliarmi la strada... ed io non posso fare altro che spalmarmi sul suo cofano...
assieme a me c'era la mia ragazza. io per fortuna andavo piano e non ci siamo fatti granchè: la mia ragazza è volata sul parabrezza della macchina sfondandolo e, non chiedetemi come, ma non si è fatta niente di niente se non qualche lieve contusione, mentre io mi sono rotto lo scafoide del polso sx (cosa che non auguro a nessuno perchè tutt' ora ho il gesso che toglierò tra 10gg..

).
Ma veniamo al pensiero: l' idea di abbandonare la moto mi è venuta ma non ci ho dato corda per cui ho subito ordinato una mukkona nuova (

) ma a volte penso a quanto di culo mi sia andata e alla fortuna che ha avuto la mia ragazza nel volare abbastanza da trovarsi sopra alla macchina e a non essere stata scaraventata nella finacata magari procurandosi seri danni fisici.
a volte mi capita di pensare che è veramente un attimo e che l' idea di tornare in moto conscio di ciò che potrebbe accadermi in qualsiasi istante mi faccia passare la voglia di essere motociclista e a maggior ragione di avere la responsabilità di un' eventuale passeggera... tanto più che è la donna con cui vorrei preferibilmente passare il resto della vita...
L'unica cosa che mi da la forza di non abbandonare l' idea di andare in moto è il fatto che sia a me cha alla mia ragazza piace davvero tanto e pensare di rinunciare alle sensazioni che si provano per colpa una signora sbadata (per non dire qualcos' altro..) non ci sembra giusto.
Forse basterà un po' di tempo e confidare nel fatto che il cervello umano tende a rimuovere le brutte sensazioni e a ricordare le belle, ma per ora ogni tanto ci penso...
Voi, che siete sicuramente motociclisti più esperti di me, come valutate questi pensieri? se li avete mai provati, come li avete superati?