COMPARATIVA “LONG DISTANCE”
HONDA XL1000V VARADERO M.Y.’00 – BMW R1150GS M.Y.’03
Chiaramente (chiaramente perché nessun mentecatto mi avrebbe affidato la sua per oltre 50000 km) si tratta delle moto che sono (la BMW) e sono state (la Varadero) le mie fide compagne di viaggio dal novembre 2000 ad oggi, un viaggio di quasi 120.000 km.(quasi 70.000 con la Vara e siamo a 50.000 con la BMW).
Premesso che nessuna delle 2 mi ha mai dato problemi, eccezion fatta per una spia della riserva bruciata sulla Varadero che mi ha lasciato senza benzina, vado a cominciare.
LE MOTO
E’ grande e grossa la Varadero, col massiccio serbatoio e l’avvolgente ed estesa semicarenatura tondeggiante, senza quegli spigoli e tagli che vanno tanto di moda oggi ( e fanno tanto scooterone…..).
Più fuori dagli schemi la BMW, originale e scoordinata: un bel pezzo di ingegneria allo stato puro (come la descrisse con voce sognante e sguardo innamorato Spike…… ), o una moto da cross che ha preso troppi anabolizzanti……… sicuramente non passa inosservata.
Le finiture di entrambe le moto sono di buon livello ( la mia Vara era ancora Made in Japan e non costruita in Spagna come avvenne dal 2001 in poi).
Cavalletto centrale in optional e dal prezzo esagerato ( all’epoca oltre 400.000 lire) per la Varadero, peraltro obbligatorio data la massa della moto.
Sottosella solo per documenti per la BMW, un po’ più accogliente quello della Varadero, che presenta anche un comodo piano d’appoggio tra il cruscotto e il parabrezza, utile per guanti ed eventuale giornale.
La strumentazione è tradizionale nella Honda sulla quale manca inspiegabilmente l’indicatore di livello della benzina ( c’è solo la spia della riserva e se si brucia ….si resta a piedi, meravigliandosi di quanto poco avesse consumato il bestio).
Di classico stampo teutonico gli strumenti della Giesse, un po’ datati, ma con la presenza anche dell’indicatore della marcia inserita.
Nella dotazione attrezzi della Giesse manca solo una chiave dinamometrica e le istruzioni d’uso per rimettere a posto il tutto nell’ordine in cui era prima di utilizzare la torx da 35.
Sulla Varadero un sacchetto di plastica riempito con un po’ di ferraccio made in mongolia…….
La posizione di guida della Varadero è quanto di meglio possa chiedere un mototurista, perfettamente inseriti nella sagoma del veicolo e ben protetti dall’insieme serbatoio carena. L’adozione di un plexi maggiorato fa poi il resto, permettendo di viaggiare a qualsiasi velocità col modulare aperto senza rischiare la decapitazione. La sella è scavata molto bene, permettendo un solido appoggio a terra di entrambi i piedi ( io alto 180 cm.), mentre nelle manovre da fermo si è infastiditi dalla larghezza del motore nella zona vitale degli stinchi ( quanti lividi….).
La Giesse ha la sella regolabile in altezza, ma offre meno, in termini di protezione del capo e delle spalle, anche con l’ausilio del cupolo della adventure, più alto dell’originale. Il manubrio lascia sorpresi al primo impatto per la sua larghezza, ma poi si apprezza per i favorevoli bracci di leva che consentono un controllo totale della moto.
Cosa ne pensa il passeggero?
Mia moglie: “ Mi manca la varadero: un cammello nel deserto, la sua possanza trasmetteva sicurezza e tranquillità.”
La capacità di carico è impressionante su entrambe le moto: tra borsa da serbatoio, top case e borse laterali si arriva a superare la capacità del bagagliaio di una Clio.
SU STRADA
Entrambe danno confidenza immediata, quasi non si avverte il peso rilevante, se non nelle manovre da fermo, che vanno pensate. Appena in moto sembra di guidare due biciclette, tanto sono equilibrate e maneggevoli, sulle prime il boxerone dà un po’ di apprensione nella guida nel traffico, ma i tedeschi fanno le cose per bene e basta fare l’occhio al manubrio….se passa lui passa pure il resto…..
Il sound fa schifo su entrambe le moto: la Varadero miagola (letto testuale su Superwheels:orrido miagolio), la Giesse sembra un burgman .
Quando si esce dalla città inizia la goduria.
La Varadero ha più motore, è un crescendo entusiasmante che invita ad aprire sempre di più, senza alcun calo fino al limitatore che interviene intorno agli 8500 giri. Fino a 6000 giri le moto si equivalgono …poi la Varadero ha ancora cavalli da scaricare in terra, la Giesse è alla frutta.
Le parti si invertono in ripresa, dove il boxer la spunta alla grande e nella guida su strada la ripresa conta non poco.
Su strade dritte in Varadero fumavo la mia sigaretticchia a 180 km orari senza alcun problema, se non quello di programmare per tempo la sosta benzina, con la Giesse la velocità di crociera scende un po’, ma intanto ho smesso di fumare.
E’ sul misto veloce e stretto che la Giesse si prende la rivincita, grazie alle qualità superiori dell’insieme ciclistica /motore, più equilibrato e sfruttabile.
Facciamo a capirsi: con la Varadero se uno sa andare va forte anche nel misto, col limite, però, di una ciclistica di schifo (sospensioni cedevoli e assenza di un telaio degno di tal nome) e di una ridotta luce a terra: Zav!, mitico vaddaverista della prima ora con 87.000 km sul groppone (ora chissà perché è ai comandi di Luna Grossa, una GS Adventure), ha ancora in corso diverse cause intentategli dai compartimenti ANAS della Toscana tutta per danneggiamenti alle strade causate da pedane, cavalletti e borse varie.
Con la Giesse si va più forte e più in sicurezza.
Capitolo consumi, nota dolente della Honda.
Possino cecamme se riuscivo a fare più di dodici al litro……’na paralisi al polso me doveva venì!!!!
La media era 10/12 km. litro.
Nel corso di un Crotone –Dolomiti son riuscito a fare 140 km con 20 litri di benzina sulla Caserta – Roma.
Mi consolavo dicendomi offre tanto consuma tanto…….
Però c’è Giovannino che fa i 17/20 km./lt..Con la stessa mia Varadero ( sigh!!!!)
La BMW anche ora che l’ho taroccata con Laser ed eprom dedicata non riesce a fare meno di 14 km./lt.
In compenso la Varadero non mi obbligava ad usare una 98 ottani per ovviare al battito in testa, caratteristica ( si dice così, quando c’è un difetto di progetto non rimediabile) del boxerone da 1150 centimetricubici.
Il consumo d’olio, spauracchio di tutti gli utenti BMW: sono stato fortunato, mi è capitata in sorte una Giesse che, dopo i primi 10.000 km. di rodaggio, durante i quali ha voluto circa 1 chilo e mezzo di GPS, ora non consuma praticamente nulla, limitandosi a 2-300 gr. per 10.000 km.
La varadero non sapeva praticamente cosa fossero i rabbocchi pre tagliando, fatta eccezione l’ultimo periodo, durante il quale mi chiedeva un po’ di lubrificante in aggiunta.
Altra differenza sostanziale tra le 2 moto è nel sistema di trasmissione finale, a catena sulla Vara e a cardano sulla Gs.
Sulla Varadero ho sostituito 2 gruppi (catena corona pignone) nell’arco di tempo di possesso della moto, con una spesa di circa 180/200 euro cadauno.
Per ora (sgraaaaattttt) il cardano della Gissy non dà problemi, e il vantaggio di non dover pensare a lubrificare, pulire, sgrassare, regolare, su una moto votata al turismo e alle lunghe percorrenze non è da sottovalutare ( sì, Giovannì, tu c’hai lo Scottoiler, ma io c’avrei un po’ di apprensione a portarmi appresso un coso che mi piscia olio vicino alla ruota di dietro ).
Per quanto concerne la frenata, posso dire che le 2 moto si equivalgono abbastanza, con un vantaggio in termini di efficacia per la Giesse utilizzando pasticche sinterizzate (Braking, Bremborosse o EBC) e che col sistema dual/cbs dell’Honda ( le tre pinze hanno 9 pistoncini, azionando la leva del freno anteriore si agisce su 4 pistoncini all’anteriore e su uno al posteriore, col pedale del freno posteriore si comandano 2 pistoncini al post. e 2 sulle due pinze anteriori…………oddio me gira la testa) mi trovavo bene.
Stavo dimenticando i fari…..viaggiare di notte con la Varadero era un piacere, sembrava un aereo in fase di atterraggio, tanta era la potenza dell’impianto luci, nota dolente, e come, della Giesse.
Dopo aver rischiato dei fuori pista indesiderati ho dovuto installare due faretti aggiuntivi(cosa che però ho fatto con piacere, avendo nel frattempo conosciuto il significato della parola “scimmia”grazie a QDE).
Una parola sul costo della manutenzione ordinaria devo spenderla: sono andato a ripescare le ricevute dei tagliandi effettuati sulla Varadero e devo dire che gli importi non si discostano di molto da quelli che mi vengono imputati dalla Bmw ( circa 200 euro a tagliando).
In conclusione posso dire che la Varadero mi ha dato tanto e non ho continuato col nuovo modello per motivi di ordine estetico ( si criticava tanto la spigolosità della Caponord e la nuova Vara è una copia della stessa Aprilia, con richiami, family feeling, alla Vtec e al Silverwing) e pratico: per il mio stile (?) di guida cercavo qualcosa di più rigoroso in impostazione e percorrenza di curva:
l’ho trovato

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