Posto questo mio viaggio fatto dal 6 al 14 maggio nei Pirenei della Catalogna, Midi Pirenei, Provenza e Alpi Marittime.
Quì la prima parte
Km totali percorsi : 3035
mezzo usato : Vstrom 650
benzina consumata : l. 144 .
Finalmente. A distanza di un anno dal mancato viaggio in Grecia, a causa di una fastidiosa bronchite, eccomi qui pronto per un viaggio tra i Pirenei della Catalogna, Midi Pirenei in Francia, la Provenza e le Alpi Marittime. Purtroppo, considerato il periodo del viaggio ( dal 6 al 14 maggio) vi sono del valichi, soprattutto nelle Alpi, che sono ancora chiusi per cui di dovrà rinunciare a percorrere la Route des Grand Alpes in quanto il Col de la Bonnette, de la Lombarda e Iseran saranno chiusi fino ai primi di giugno.
Siamo in quattro amici con altrettante moto: una strommina (la mia), una supertenerona e due mucche e tanta voglia di dividere insieme le emozioni che solo un viaggio in moto ti può trasmettere, nella consapevolezza che la gratifica, le emozioni ti giungono non dalla “vetta” bensì dal percorso per raggiungerla.
DIARIO DI VIAGGIO
06.05.2009 – Si parte. Alle ore 15,30 sono pronto e mi avvio da casa, in Giulianova (TE), con una miriade di pensieri sul nuovo viaggio. Passo dai miei amici Enzo e Carlo. Successivamente veniamo raggiunti anche da Nic ed insieme ci dirigiamo verso Civitavecchia dove ci dobbiamo imbarcare per Barcellona. Passiamo per Norcia e Spoleto, poi SS.1 Aurelia (un buon antipasto per il viaggio che ci attende) fino al porto di Civitavecchia dove giungiamo alle 19,30 circa. Nell’attesa dell’imbarco consumiamo una lauta cena a sacco (per modo di dire!!) a base di lasagne a cui facciamo partecipare anche tre ragazzi provenienti dall’Inghilterra e, come noi, in attesa dell’imbarco. Incontriamo un tipo assai strano ma simpatico, con una Harley customizzata con batteria ko, anch’esso diretto a Barcellona per assistere al GP di F1. Pochissimi viaggiatori (meglio!). Ci imbarchiano sulla Cruise Barcellona ed alle ore 23,30 circa, in ritardo di oltre un’ora, salpiamo. Il mare, a dispetto (meno male!) delle pessime previsioni indicate al terminal, risulterà abbastanza calmo per l’intero viaggio; la navigazione è stata buona.
07.05.2009 – Arrivo a Barcellona alle ore 19,30 circa. Sbarchiamo in poco tempo e ci dirigiamo subito verso la Rambla dove abbiamo prenotato un albergo. Scaricati i bagagli lasciamo le moto in un garage a pagamento (xxxxxxxxx € 21,00 a moto!) e subito visita al porto dove in un tipico localino ceniamo a base di cozze e paella (ottimi!). Giro fino a tarda sera percorrendo tutta la Rambla fino a P.zza de Catalogna. Gustiamo la bellezza del Palau Guell di Gaudì e sosta d’obbligo per birra all’ Hard Rock Cafè .
08.05.2009 – La mattina la passiamo per una breve visita (alla giapponese !!) in città (meriterebbe tre giorni interi ma non abbiamo a disposizione tutto questo tempo). Bellissimo e caratteristico sulla Rambla il mercato alimentare di Sant Josep, noto come la Boqueria, dove facciamo colazione. Visita alla Sagrata Famiglia ma non entriamo (€11,00 a persona per vedere un cantiere aperto!). Poi al Villaggio Olimpico, Montjuic, Casa Milà e lo stadio Camp Nou, infine alle 14,30 partenza per Vielha, verso i Pirenei. La strada è ottima e percorriamo la C16 che ci porta fino al tunnel Cadì dopodichè ci immettiamo a sinistra sulla N260. Paesaggi stupendi con strada pedemontana ai Pirenei della Catalogna. Si passa il valico Collada de Cantò (m. 1725) poi dopo Sort giriamo a destra ancora a nord. Sulla C13 fino a Sorpe dove si entra nella stupenda Valle d’Aran percorrendo la C28, dopo aver passato il valico Port de la Bonaigua (m. 2072), fino a Vielha. Paesaggi mozzafiato da sindrome di stendhal. A Vielha pernottiamo in un ottimo alberghetto in località Casau, prenotato tramite booking, incastonato in un ambiente bucolico tra la Reserva Nacional de Alto Pallars-Aran e la Reserva Nacional de Benasque, ai margini del Parco Nacional d’Aiguestortes.
09.05.2009 – ore 08,00 partenza. Via verso sud. Passiamo il tunnel di Vielha (Km 5) poi a Montanuy giriamo a destra riprendendo la N260. Qui ci si apre uno scenario stupendo: strada tutte curve a mezza-costa, con gallerie nella viva roccia e che fiancheggia la riva sinistra di un torrente impetuoso, regno del rafting. Dopo Castejon de Sos la strada si incunea in un lungo canyon dove scorre un torrente, pieno di rapide, che si immette nel lago de Mediano. E’ un continuo sali-scendi con meravigliosa vista panoramica sul Parco Nacional de Ordesa. Passati tre valichi (Collada de Espina m.1407 – Collada de Fadas m. 1470 e P.to de Catefablo m. 1423) si sale verso nord e appena superata Biescas, nel tratto fino al valico del Portalet (m.1794) si apre un scenario incantevole sulla catena dei Pirenei: sulla destra il lago de Larruza con la tipica cittadina montana di Sallent de Gallego; di fronte il Pic du Midi d’Ossau (m. 2884) ed a destra il Picos Infernio (m. 3076). Passiamo il valico del Portalet ed entriamo in Francia, nei Midi Pirenei. Lo scenario non cambia fino a Gabas. Siamo nel Parco Nazionale dei Pirenei: natura selvaggia, picchi e creste frastagliate con profonde vallate. Si entra nella Valle d’Ossau e dopo la cittadina di Laruns il paesaggio sembra avere contorni più tranquilli, meno selvaggi. Ci dirigiamo ad est, verso Lourdes, nella Vallee des Gaves, che cerchiamo di raggiungere attraverso la strada, magnifica come fondo e conformazione, D918 ma raggiunto il rifugio Le Cretes Blanches (m. 1650) qui apprendiamo che tre giorni prima una valanga ha chiuso il tunnel del Col de Aubisque. La delusione è forte, anche perché dobbiamo già rinunciare a passare dal Col du Tourmalet (chiuso per neve). Ci facciamo una birretta al rifugio e dopo vai con giro lungo fiancheggiando la Vallee d’Aspè e attraverso la D35 raggiungiamo prima Lourdes e dopo 15 Km Argeles Gazost dove abbiamo prenotato l’albergo. Nel tardo pomeriggio vista d’obbligo al Santuario dove ci accoglie per prima l’eclatante manifestazione di esuberanza commerciale (riescono a vendere di tutto e di più - verrebbe da gridare “fuori i mercanti dal tempio!”).
10.05.2009 – Sveglia alle 07,00 e purtroppo ci accorgiamo subito che il tempo, finora piuttosto clemente, non promette nulla di buono anzi, verso sud, in direzione di Cauterets, sui Pirenei, per intenderci a Pont d’Espagne e Cinque de Gavarnie, nostre mete, il cielo è talmente nero da impressionare con evidenti temporali in atto. Il maltempo ci costringe a dirigerci verso est e dopo qualche ora raggiungiamo la cittadina di St Girons quindi decidiamo di percorrere la magnifica D618 Georges de Ribaouto, facendo una breve sosta nella cittadina di Massat. Si prosegue con deviazione verso Col de Pereguere (m. 1375) con magnifica vista panoramica sul Cirque de Caplong. Qui caffè di rito (moka e fornelletto a gas sempre al seguito) che offriamo anche ad una coppia di ciclisti francesi. Si prosegue sulla tortuosa e panoramica D 17 fino alla città di Foix dove pernotteremo in località Pamiers.
Quì la seconda parte :
11.05.2009 – Tappone di trasferimento per raggiungere Le Camargue. Passiamo per Carcassonne, vecchia città medioevale fortificata, e Beziers, terra dei Catari, dove nel 1209 si è consumata una delle più orrende pagine nella storia dell’umanità in nome della religione (crociata degli Albigesi promossa dal Papa Innocenzo III – gli storici riportano che prima dell’assalto finale e del massacro di circa 20.000 “eretici”, i capi militari chiesero all’abate Arnauld Amaury, legato papale e capo dell’ ”armata di Cristo”, come avrebbero fatto a distinguere gli eretici dai cattolici, egli rispose: “uccideteli tutti. Ci penserà Dio a riconoscere i suoi”). Le condizioni atmosferiche sono avverse da forti raffiche di vento che ci costringono a proseguire con difficoltà. Raggiungiamo Le Camargue che visitiamo da Aigues Mortes fino a Les Stes Maries de la Mer. Proseguiamo nella Provenza verso nord fino a raggiungere l’elegante città di Aix en Provence. Breve sosta e poi proseguiamo fino a Manosque dove si pernotta.
12.05.2009 – Tutta la giornata è dedicata alle Gole del Verdon, certamente la parte più affascinante del nostro viaggio in Francia. Entriamo nella regione percorrendo la D952 con arrivo a Moustier Ste Marie che sovrasta il bel lago di Sainte Croix. Si prosegue sulla riva sinistra del canyon percorrendo la D71 Corniche Sublime. Per tutto l’itinerario è un continuo susseguirsi di emozioni per il panorama unico nel suo genere. Passiamo Pont de Artuby, sospeso sulla profonda gola (qui assistiamo al soccorso con elicottero di un povero ciclista che si era letteralmente schiantato contro le rocce all’entrata di una curva) e dopo a Comps sur Artuby si sale a nord sulla D955 fino a Pont de Soleils. Qui giriamo a sinistra per percorrere la riva destra con la D952. Appena superato Pont Sublime ( nome veramente appropriato! ) scendiamo per una stradina di circa 400 metri fino ad arrivare al punto in cui inizia il Sentiero Martel (circa 7 ore di percorso a piedi – ma noi non l’abbiamo fatto tutto) che costeggia il Verdon attraversando diagonalmente tutte le gole arrivando fino a Pont de Artuby. Proseguiamo sulla D952 e prima di Palud sur Verdon giriamo a sinistra per percorrere la D23, una sorta di circuito all’interno del canyon, in senso orario in quanto l’ultimo tratto è a senso unico di marcia. Si esce dal circuito all’altezza di Palud sur Verdon quindi ritorniamo indietro per raggiungere il paese di Castellane dove pernotteremo.
13.05.2009 – Si riparte al mattino presto e percorriamo la N85 Route Napoleon verso il mare fino alla città di Grasse. Qui il nostro amico Nic proseguirà da solo verso l’Italia mentre noi, dopo una visita alla città dei profumi e dopo aver lasciato il nostro sacrificio sull’altare del consumismo, proseguiamo verso nord sempre sulla Route Napoleon (magnifica strada sotto ogni punto di vista!). Il progetto iniziale era quello di percorrere l’intera Route des Grand Alpes ma causa alcuni valichi alpini ancora chiusi per neve proseguiamo invece verso sinistra per Digne Les Bains, sulla D900. Appena entrati nella Vallee d’Ubaye giriamo a sinistra sulla D954 che costeggia il lago Serre-Poncon per poi percorrere una stradina tortuosa e con magnifico panorama fino a Col de Pontis (m. 1301). Qui viviamo una bellissima esperienza: per ben 12 Km siamo seguiti da una magnifica aquila che si avvicina a tal punto da distinguere nettamente le penne remigali muoversi e allorquando noi ci fermiamo anch’essa si arresta sulla nostra verticale sfruttando le correnti ascensionali. Non sono in grado di descrivere l’emozione provata in quei momenti. Si arriva infine a Barcelonnette, tipica cittadina di montagna, dove pernotteremo.
14.05.2009 – Si riparte come sempre presto e percorriamo la D900 fino al valivo Colle della Maddalena. Prima del bivio per il Col de Vars, all’entrata est della Vallee de l’Ubaye, su entrambi i pendii montani, a sinistra notiamo le fortificazioni risalenti alla Grande Guerra del Fort de Tournoux ed a destra quelle del Fort de Roche la Croix. Passato il Colle della Maddalena ed i primi 18 tornanti in territorio nazionale arriviamo a Vinadio dove al primo bar-ristorante ci mangiamo un sontuoso “panino porcelloso” (antipasto per dimenticare subito il cibo mangiato in Francia!). Poi in moto per coprire gli altri 750 Km che ci dividono da casa.-
OSSERVAZIONI:
La moto si è comportata alla grande: oltre alla benzina ha preteso solo circa 100 g. d’olio per la lubrificazione della catena. Il vello di lana, che dietro consiglio di un anziano buttero ho posto sulla sella, mi ha eliminato ogni possibile sofferenza di postura anche dopo 13 ore di guida, ripagandomi anche della scontata “presa in giro” da parte dei miei compagni di viaggio che però, al termine di ogni tappa, si sono ricreduti sulla effettiva funzionalità di tale accessorio.
Che dire inoltre dei posti visitati ? La Spagna mi ha suscitato emozioni, ci ritornerò ; La Francia, come ogni nuovo posto che si visita, mi ha incuriosito ma non credo di ritornarci.
Altro : stò già pensando al futuro viaggio in Grecia e Turchia .-