Riporto un estratto dall'
articolo di Moto.it
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Evitiamo i giri di parole a andiamo al sodo: non c'è traccia di segni "+" tra le motociclette.
Le perdita media è del 20%, con un picco del 37% per le moto di media cilindrata (600 cc).
La ventata di novità nel segmento naked ha permesso alle nude di contenere le perdite (-13,1%) e di immatricolare dall'inizio dell'anno 16.616 veicoli.
Al primo posto troviamo la sempreverde
Kawasaki Z 750 (1.937 pezzi), che precede l'altro classico a 2 ruote, la
BMW R1200GS che con 1.317 immatricolazioni viene eguagliata dalla
Honda Hornet 600.
Sale al quarto posto la Ducati Monster 696 (1.183 pezzi), un modello che ha giovato del raddoppio dell'incentivo statale, comunicato a tempo di record dalla casa italiana.
Le due new entry nipponiche, Yamaha XJ6-N e Kawasaki ER-6N, sono divise da sole 53 moto (1.105 contro 1.052 pezzi) e dimostrano di aver debuttato alla grande sul nostro mercato.
Attardata appare invece la Suzuki Gladius (276 pezzi), che però è giunta dai concessionari con un certo ritardo rispetto alla concorrenza. Vedremo nei prossimi mesi se anche la bicilindrica del Sol Levante saprà farsi strada tra le nude di media cilindrata. D'altra parte sono loro le più amate dagli Italiani.
Cala, e di parecchio, il gradimento dei motociclisti verso le enduro stradali e le moto sportive. Entrambe le categorie arretrano di oltre il 30% rispetto allo scorso anno. In questo scenario si fa notare, tra le enduro, il
discreto risultato della BMW F800GS, che arriva al 12esimo posto con 669 moto e, tra le sportive, il gradimento della Honda CBR 1000RR, che con 729 pezzi precede la grande novità dell'anno, la Yamaha R1 a scoppi irregolari (ferma a 675 unità).
Vendono meno anche le custom (-16,7%, 3.446 pezzi), le supermotard (-22,2%, 2.846 unità) e le tourer (-24,7%, circa 2.300 immatricolazioni).