La grandezza del piccolo...
Sto eliminando ogni traccia della tua esistenza.
Il tuo ricordo purtroppo non svanirà; resterà attaccato a me con insistenza, e quanto più disperatamente cercherò di scacciarlo tanto più tenacemente mi si avvinghierà addosso.
"Lasciami gridare, rinnegare il cielo; prendere a sassate tutti i sogni ancora in volo. Li faro' cadere ad uno ad uno, spezzero' le ali del destino..."
Ma tutto questo, ugualmente, non basterà. E io resterò qua a vivere la mia tortura.
Io vivo di teatro, di finzione. Sono egocentrico e falso. Ipocrita, ruvido e orso. Sono come le mie montagne.
La mia vita è un susseguirsi di gesti eclatanti, ma con poca sostanza.
Così mi si dice, e c'è molto vero in tutto questo.
La lenta e agonizzante nenia dei giorni sempre uguali è forse troppo dura, e ben più difficile del clamore di un immediato gesto da primattore. Un gesto che si esaurisce in se stesso, che non richiede altro che esser vissuto, per ammantare di gloria il suo protagonista assurgendo al mito, e che vivrà da solo in imperitura memoria.
Già, la memoria...
Si ricordano i gesti forti, la pazzie.
Ben più difficile ricordare l'andirivieni piatto del tempo, del quotidiano. Ed è proprio lì che si vedono gli eroi.
Perchè è nell'infinitamente piccolo che si vede il coraggio di colui che è infinitamente grande.
Perdonate lo sfogo di un idiota...
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- Honda CBR1100XX "SuperUccelloNero" Step5 -
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