eccomi qui fresco da una bella giornata di curve a scrivere un bel resoconto del mio bolide.
la mia moto è il FANTIC SuperSei 125 my2008 liquidcooled, il nuovo modello motard della casa.
la mia prova vuole considerare tutti gli aspetti della moto, partiamo quindi dall'ESTETICA:
decisamente azzeccata, la linea della moto risulta aggressiva ma pulita e quasi elegante, non scade nella monotonia ma non si fa nemmeno notare troppo per colorazioni sgargianti o "tamarre". nel complesso le varie parti risultano ben raccordate, soprattutto i fianchetti sottili che si allungano per abbracciare il radiatore.
MOTORE:
il nuovo blocco Yamaha-Minarelli 4 valvole raffreddato a liquido spinge bene "sotto", l'allungo è scarso ma sufficiente (toccati i 110 segnati, di più non voglio spingere, anche perchè non posso). in montagna soffre un po' le pendenze, dopotutto 14 cv non possono fare miracoli, ma se tenuto su di giri nello stretto dà soddsfazione. certo, come le curve si aprono la spinta cala e capita spesso, in zone in salita, di non riuscire a raggiungere il limitetore col gas spalancato. il sound al minimo è piuttosto discreto, quasi sommesso, ma come si apre si scatenano le erinni! 93 decibel da libretto fanno un bel casino, soprattutto in galleria. potrebbe tranquillamente essere scambiato tranquillamente per un "mono" di cilindrata maggiore. in galleria è quasi fastidioso e per quanto possibile cerco di andare nei centri abitati con una marcia in più di quella necessaria, benchè omologato e di serie lo scarico fa un gran rumore.
CICLISTICA:
forcelle Marzocchi USD da 40 mm non regolabili all'anteriore e mono posteriore con settaggio del precarico e freno in estensione.
la forcella lavora bene, copia il terreno ma nella guida allegra e veloce si alleggerisce un po' invitando a chiudere un po' il gas e a raddrizzare la moto. il mono risponde bene, essendo tarato dalla casa per un pilota di 75 kg (il mio peso esatto), tuttavia sulle asperità più profonde tende a rimbalzare un po'. penso tuttavia che aprendo un po' l'estensione si possa riuscire ad ovviare anch il problema. inoltre aumentando un po' il precarico e alzando il posteriore si potrebbe caricare un po' di più l'avantreno, appesantendolo per quel che basta a evitare gli ondeggiamenti.
FRENI:
nota dolente. in una parola uno "SCHIFO". l'anteriore, (come già verificato da MOTOCICLISMO) soffre di fading, che io ho rilevato anche nella guida su strada (e non in pista come loro) con risultato un bel lungo. al tagliando mi è stato spurgato il liquido dalle bolle d'aria, ma mi è stato poi consigliato di provare a cambiare pastiglie visto che la situazione non era cambiata di una virgola. il problema si presentava dopo qualche staccata decisa, come se le pastiglie si surriscaldassero. difatti lasciandole raffreddare (in rettilineo ad esempio) il gioco della leva diminuiva e si tornava a livelli accettabili.
con le nuove pastiglie BRAKING qualcosa è migliorato, tuttavia il fading si ripresenta anche se meno marcato e il mordente iniziale non è ancora abbastanza incisivo.
al posteriore discorso esattamente opposto: oltre a una leva difficilmente raggiungibile vista la sua altezza (regolabile a detta del libretto ma non fattibile a causa di una vite troppo lunga) rispetto alla pedana, si incorre spesso nel bloccaggio della ruota, soprattutto una volta che le forcelle si cono compresse per la frenata con l'anteriore e il peso è avanzato.
TRASMISSIONE:
il reparto meglio funzionante di questa moto. frizione morbidissima (a cavo) e innesti rapidi e precisi anche se rumorosi (al semaforo mi sembra di essere su una BMW!). la rapportatura è azzeccata, permette scatti brillanti fino alla 4^, 6^ lunghissima (assolutamente necessario scalare per sorpassare). in montagna di viaggia di 2^-3^: conviene sempre essere con una marcia in meno in entrata per poter sfruttare al meglio i pochi cavalli a disposizione.
IN SELLA:
la posizione è decisamente motard, con seduta avanzata e gomiti larghi. a differenza delle altre moto 125 del segmento le gambe non sono assolutamente raccolte e permettono anche tappe da 200 km senza alcun indolenzimento (calcolate che sono 1,93 m). si tocca terra con estrema facilità vista anche la morbidezza del mono, che fa scendere abbondantemente la moto una volta in sella. le pedane ampie offrono un como appoggio, e la guida "cattiva" con le punte che spingono sulle pedane non affatica. la sella è stretta, la guida in piedi risulta facile e intuitiva. tuttavia sulle lunghe percorrenze le vibrazioni al popò e ai gioielli di famiglia sono fastidiose, tanto da richiedere i celeberrimi pantaloncini da ciclista con imbottitura sulla zona X.
il manubrio vibra molto, e sempre nella guida spinta fa rimpiangere un paio di silent-block all'attacco della piastra.
COME VA:
la guida è da supermotard, con la moto che va spostata di corpo sempre con decisione. nei cambi di direzione risulta velocissima complice il peso ridotto e le gomme di sezione ridotta (110/70 e 140/60), ma va sempre accompagnata e la guida non è poi così intuitiva, ma sempre molto divertente e "attiva"
IN DEFINITIVA:
non posso che ritenermi soddisfatto di questa moto, che rispecchia a pieno i miei desideri: trattabile, non esagerata e facile da gestire visti anche i consumi (limitatissimi). non posso che consigliarla ai miei colleghi 16/17enni quindi .. papà di QdE, fateci un pensierino per i vostri pargoli
un saluto a tutti