...ieri pom: una gita nel casentino

[SAW]

…..ieri bello solo soletto mi è venuta voglia di fare una gita nonostante i tifoni che imperversavano in tutta Italia: decido per visitare il parco naturale del casentino e vedere la diga di Ridracoli. Parto alle 13.30, entro in autostrada a Modena sud per Ancona (porca troia che vento mi sembra di essere su un toro meccanico), esco a Forlì dopo 50min e seguo le indicazioni per s.Sofia. Da Meldola in poi la strada e i paesaggi sono incantevoli e insoliti, mai stato qui, passo per Galeata un paesino attraversato dal torrente dove il tempo si è fermato assieme ai vecchi seduti fuori dai bar a scaldarsi al sole, la giornata è stupenda e i colori del verde dei prati tinti dal giallo del sole del pomeriggio mi obbligano a trottare ai 50km/h, è tutto troppo curioso per accelerare il passo. Il traffico non è nemmeno intenso e quindi ci si può distrarre. Supero s.Sofia e arrivo allo svincolo per la diga, qualche tornante e si paga un pedaggio per entrare nel territorio (5euro), mi arrampico fino alla galleria in cima al monte, per sbucare direttamente sulla spalla sinistra della diga, un tipo mi dice di parcheggiare la, non c’è problema: tu mi dici quello che devo fare, e io lo faccio. Scatto qualche foto, il vento è fortissimo anche quassù e lo strapiombo della diga incute la sua bella dose di timore. Il sole comincia a nascondersi dietro le cime dei promontori intorno e forse è meglio che riguadagni la valle. Vorrei tirare dritto per passo Calle e andare verso Firenzuola e prendere la Futa ma il tempo è poco, ritorno fino a Galeata e qua devio per s.Zeno, mamma mia che asfalto, che curve e che paesaggi di pinete, si sente l’odore e la visiera non la abbasso nemmeno morto. Passo Tontola e con un po’ di risentimento lascio sfilare alla mia destra la trattoria degli artisti (ma è solo rimandata la visita) e seguo per Predappio. Da li in poi la strada si fa normale per qualche chilometro e prima di entrare in città a Forlì decido di visitare anche Rocca delle Camminate, teatro dove i tedeschi nella seconda guerra mondiale si sono resi protagonisti delle solite efferatezze tipiche di una guerra. Sono le 17.00, entro in città a Forlì, mi fermo in un bar dove fuori sono parcheggiati centinaia di migliaia di euro di Harley, il vento è ancora fortissimo e i funghi posti fuori dal bar per riscaldarsi servono come la carta oleata per pulirsi il sedere. Bevo il mio aperitivo, guardo chi ha la testa più grossa e qualche scollatura. Mi aspettano per l’aperitivo anche a casa, quindi via, autostrada e all’altezza di Bologna il cielo è un braciere, che spettacolo! Chissà quanti lo stanno fotografando…avrei voluto avere il tasto STOP in almeno tre occasioni oggi, ma forse il bello di queste cose è proprio che passano, per tornare solo quando abbiamo voglia di pescarle dai ricordi.
Vi ho commosso o no? Dai che hai la mescola…lo so…e adesso qualche foto