Riporto l'articolo della Repubblica che mi sembra molto importante e non vorrei passasse in secondo piano:
L'Ente Italiano di Unificazione ha elaborato delle norme tecniche di riferimento
per distinguere gli accessori realmente efficaci. Ecco come riconoscerli
Protezioni per i motociclisti,
Un po' di chiarezza nella Giungla
La sicurezza innanzitutto. Il tema dell'incolumità diventa ancora più importante quando si parla di due ruote poiché i guidatori di motocicli sono più esposti agli urti anche in caso di banalissime cadute. Ulteriore conferma arriva dai dati elaborati dall'Associazione Amici della Polizia Stradale in cui si evidenzia che l'Italia è prima nella triste graduatoria delle vittime causate da incidenti che vedono per protagonisti i motociclisti. Sorge quindi spontanea la necessità dei centauri di dotarsi di protezioni adeguate oltre all'imprescindibile casco.
Ma come scegliere con sicurezza i modelli che effettivamente possono garantire un adeguato grado di protezione in caso di incidente? In tema di sicurezza passiva, l'Uni, l'Ente Italiano di Unificazione, ha elaborato delle norme tecniche di riferimento per i produttori di accessori di moto e per gli acquirenti.
Tute, indumenti tecnici e i vari elementi protettivi per le parti del corpo, per garantire la massima sicurezza ai motociclisti, devono essere a norma. L'ente ha pubblicato di recente la serie di norme UNI EN 13595-1-2-3-4 relative "agli indumenti di protezione per motociclisti quali giacche, pantaloni e tute intere" allo scopo di garantire la protezione del motociclista in caso di un'eventuale caduta o incidente.
Le norme precisano quindi che tutti gli indumenti "sicuri" devono essere marcati in modo chiaro e indelebile almeno con il marchio di fabbrica, il nome del prodotto o il modello ed il numero della norma applicata. Il fabbricante è, inoltre, tenuto a fornire le istruzioni per l'uso che dovranno comprendere le indicazioni per la cura, la manutenzione e la pulizia del capo oltre che l'indirizzo completo del fabbricante.
Gli indumenti, se a norma, devono poter resistere allo strappo, all'abrasione, allo scoppio e al taglio provocato da un impatto. Le norme Uni stabiliscono inoltre i severi requisiti delle prove di resistenza alle quali le giacche, i pantaloni e le tute vengono sottoposti. Per ogni prova l'ente ha specificato il tipo di apparecchiatura da impiegare, il procedimento da utilizzare e i valori limite ritenuti accettabili. Inoltre, i materiali utilizzati devono essere atossici ed innocui a contatto con la pelle dell'utilizzatore e devono garantire la solidità dei colori.
Altrettanto importante risulta la norma UNI EN 1621-2 che è dedicata esclusivamente ai paraschiena, sempre più utilizzati dai motociclisti, che possono essere di tipo staccabile o incorporati nei giubbotti o tute. La norma definisce le caratteristiche che i paraschiena per motociclisti devono possedere, in particolare le dimensioni minime delle protezioni, nonché i requisiti di prestazione e i dettagli dei metodi di prova. La norma fornisce anche indicazioni in merito alle caratteristiche dimensionali, ergonomiche e di etichettatura.
I paraschiena "a norma", che sono il frutto di un compromesso tra capacità di protezione, comodità ed ergonomia, forniscono una difesa contro le contusioni e distorsioni causate da colpi diretti che coinvolgono la parte centrale della schiena, dalla vita sino al collo, e le scapole. Circa il 13% dei motociclisti feriti in incidenti stradali subisce infatti lesioni in queste parti del corpo e la norma fornisce come elemento fondamentale di sicurezza le dimensioni minime della zona di protezione.
Dimensioni e posizione delle protezioni devono essere poi incluse nelle informazioni fornite dal fabbricante e a garanzia della capacità di protezione del prodotto, i paraschiena per motociclisti devono essere sottoposti a prove di impatto, eseguite in modo da simulare i pericoli derivanti dall'urto con bordi taglienti, come per esempio i cordoli di marciapiede.
Sia sul prodotto che sull'imballaggio vi deve essere, ben visibile, un apposito pittogramma che indichi il livello di prestazioni garantite (1 o 2 a seconda del livello di resistenza; 2 indica il livello di prestazione maggiore) e il tipo di protettore ("B" per i paraschiena normali, "L" per i protettori lombari, cioè particolari protezioni di dimensioni limitate, specificamente ideati per la copertura di questa regione del corpo).
Infine il prodotto deve essere accompagnato da una serie di istruzioni e avvertenze su come indossarlo correttamente e quando sostituirlo. Fondamentale anche l'avvertenza in merito a particolari condizioni ambientali, per esempio la temperatura, la cui variazione potrebbe ridurre significativamente le prestazioni del paraschiena. Il prodotto deve anche essere accompagnato da una dichiarazione del fabbricante sulla non nocività dei materiali utilizzati.
Occhio quindi all'etichetta quando acquistate un capo di abbigliamento deputato alla protezione della vostra "pelle": il look va bene ma ricordate che l'effettiva capacità di protezione è più importante dell'estetica. (m. r.)
(9 novembre 2007)
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Il tiracca è amico mio
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