“Domani mi devo alzare presto, non posso passare da Milano alle 8,00 .. troppo casino in tangenziale.. e se piove come dicono sarà ancora peggio… ”
Vado a letto, i bimbi sono già addormentati e come ogni sera entro furtivamente nelle loro stanze per un saluto di fine giornata…. Un bacio ai due angeli che dormono… beati loro, dormono!
Mi affaccio alla finestra, già da tempo l’odore dell’aria era cambiato, più denso, più profumato… è l’umidità che aumenta …. Ricordo la stessa sensazione durante un’attraversata.. ho un flash incredibile, un Dejavù….. Fantastico…
Controllo che in giardino sia tutto ben fissato, non ho voglia di scendere in piena notte per qualcosa che sbatte, se arriverà la pioggia, sicuramente, sarà anticipata da qualche raffica… Vado su e finalmente mi sdraio… parlo col capo se andare domani… “Ti fai dei problemi per un po’ di pioggia!?!? Quando mai…!?!?”
In effetti mi stò facendo un po’ di seghe mentali, sembra che non abbia mai affrontato un po’ di acqua ma col GT il discorso è ben diverso… se piovesse per tutto il tragitto sarei costretto a camminare piano… ho le gomme lisce e comunque quasi da pista.. il servo freno che ti blocca e l’abs che non sopporto…
Sono anche un po’ stanco, non riesco neanche a guardare la seconda parte del film, un bacio e cado in un sonno senza immagini… Ma la mia mente rimane allerta, qualsiasi suono non familiare è motivo di attenzione.. IL Vento! Si stà alzando il vento… giungono raffiche sempre più forti e lunghe.. aumenta a tal punto che un sibilo mi sveglia… è il classico sibilo che nella canna fumaria si forma quando il vento raggiunge una velocità tale da far piegare il pino… i rami del pino.. Okey… arriva… domani mi bagnerò…
Mi riaddormento, e per due ore il ritmo delle raffiche mi tiene compagnia mentre la mia mente si ferma per qualche oretta… poi, ad un tratto una raffica più violenta e lunga del solito, mi sveglio, sembra che il tetto debba alzarsi da un momento all’altro… la pressione sul finestrone di vetro è notevole… Una compressione dell’aria … l’ho già vissuta in b………………. Azzo! Il rumore diventa improvvisamente assordante… Angela si sveglia … mentre io la tranquillizzo.. “non ti preoccupare è arrivata una botta… come quella in corsica.. ricordi?” .. “ si me la ricordo benissimo… non me la dimenticherò mai”…. “ si però adesso siamo in casa e tranquilli… durerà 10 minuti e poi si calma… dormi!”…
Quando arriva un fronte di aria fredda e si scontra con uno di aria calda ma con una escursione di temperatura di -20° l’arrivo è sempre traumatico… violento… avvolte, se in pieno giorno, lo vedi arrivare… e più l’escursione è grande più il muro di acqua e vento vengono compressi diventando devastanti…
In corsica eravamo alla fonda, con doppia ancora e catene, dietro un riparo naturale, eppure, quella notte, le due ancore non ressero, lo scoglio dove erano incastrate non resse e per due ore sono rimasto alla cappa per evitare di trovarmi in mare aperto… con Luigi di 8 mesi che rideva e gioiva per le onde che facevano dondolare la barca… Mentre io cercavo di tenere la prua al vento con un muro di Acqua che ci investiva con violenza, tanto che per evitare il dolore delle gocce sul viso misi una maschera subacquea per vedere… per vedere il nulla… una sensazione di impotenza incredibile…. Quando arrivò sentimmo un boato enorme, come se rannicchiati dietro un angolo, un tir passasse a 200 km /h spostando una enorme quantità di aria e di acqua… Poi, come tutte le cose violente della natura decise di rallentare la sua forza, ma rimase per giorni un forte vento di Maestrale da 35 nodi con raffiche da 45.. riuscimmo a trovare posto in porto solo dopo due giorni …
Chissà perché, quando succedono certe cose ti vengono in mente esperienze già vissute.. stà di fatto che quel botto mi fece sobbalzare…
Sono le 5.00 e mi sono abituato, ormai, al suono della pioggia sul tetto… un suono ritmato dal vento che aumenta o diminuisce l’intensità della pioggia creando delle colonne sonore tali da farti addormentare… nella mia mente però, si elaborano pensieri, dubbi, voglia e volontà di andare… mica me lo ha prescritto il medico, posso rimandare…
La sveglia suona puntuale alle 6.00 …. Mi giro ed allungo il braccio… si, sono le 6…. Odio le sveglie puntuali……. e fuori c’è una tempesta in corso… e da buon marinaio, sfidare la sorte è cosa rischiosa… Mi rigiro e provo a riaddormentarmi…
Il Capo, si sveglia alle 6,30.. tra un po’ anche i bimbi si sveglieranno e comincerà la giornata…
“Che fai… vai!?!? Dai, ti metti la cerata e cammini piano, poi il rientro sarà più facile”.. La pioggia diminuisce drasticamente… anzi, improvvisamente finisce di cadere, il vento leggero e dolce fa cadere le ultime goccioline rimaste appese sulle foglie… l’acqua, gorgogliando, defluisce dai canali del tetto… Guardo il cielo ed è ancora denso di umidità… non filtra neanche la Luce… è solo una pausa, come un invito traditore, esci che poi ti annego… conosco queste sfaccettature… va be… m sfidi!?!? ESCO!
Era già tutto pronto dalla sera prima.. faccio colazione, mi vesto e saluto i miei Diavoletti (angeli solo quando dormono) “Papi…. Esci in moto!?!? Posso venire?”… La grande è una temeraria come me… il piccolo invece stà facendo colazione, mi dà un bacio e distrattamente.. “ Ci vediamo questa sera… “….
Un Bacio al Capo e subito in garage, mi metto la cerata ed esco con la moto… mi fermo davanti al cancello per farla riscaldare un minuto e nel frattempo… “ Sarà un Mercoledì da Leoni!”
Il traffico sembra normale, le strade solo praticamente allagate, la ruota anteriore fende le pozzanghere alzando degli spruzzi incredibili… ma tutta questa carenatura mi protegge alla grande… ho solo fatto due km ma la situazione è deprimente… Mi sento un marziano, la gente, al semaforo mi guarda come per dire “ ma dove minchia vai co stò tempo” e io “ Ma dove minchia andate in macchina che siete fermi da un’ora… “
Da li a poco entro in autostrada, mi sento pù sicuro, per le statali ci sono troppi incroci, troppa gente distratta… nessuno si aspetta una moto con quel tempo ed in effetti non ce ne sono… sono solo io..
La pioggia sembra graziarmi ma come prevedevo, arrivato a Saronno, vedo un muro davanti a me… Okey vediamo chi c’è l’ha più duro… non rallento, sono sui 120… l’asfalto è drenante… e lo schiaffo di acqua sul frontale della moto è violento… anche sul casco…. Lo sterzo si alleggerisce troppo così rallento un pelino.. Ma da li a poco le luci rosse che si accendono mi fanno capire che sarà dura superare Milano… Tutto bloccato!
Mi butto sulla corsia d’emergenza e comincio il mio pellegrinaggio… la velocità la riduco a 60.. non mi fido di nessuno, anticipo qualsiasi piccola variazione di spostamento delle auto… e l’acqua non smette di cadere… cade come se qualcuno avesse aperto tutte le chiuse di una diga… ma soprattutto, mi sembra di navigare, apro gli specchi d’acqua come se fossi in mare… Minchia! Speriamo che finisca presto.. Guardo il cielo ma è talmente colmo di nuvole che sarà impossibile sperare in una tregua…
Partito alle 7,45 da casa, arrivo a Melegnano alle 9,30…. Una follia! La tangenziale una coda unica.. tutto fermo.. e ad ogni svincolo una avventura… le auto se ne fregano se tu sei in moto sotto il diluvio universale … loro passano senza guardarti.. forse due soli tra milioni mi hanno fatto strada…. Due!
Arrivo al primo distributore e spengo la moto per far benzina… la gente mi guarda un pò perplessa.. ed io penso che se oggi fossi andato in ufficio con l’auto, sarei rimasto li per tutta la giornata… asciutto, ma fermo li come un pirla…
Mi controllo e sento di essere asciutto dentro… pago e porto la moto a spinta sotto la tettoia per liberare la pompa … mi metto il casco, i guanti di lattice e accendo… la luce rossa dell’abs rimane accessa ma si spegnerà appena faccio due metri… Azz… non si spegne… che cazzo!.... freno… Azz… non frena… MA porca puttana…
Faccio un giro e mi rimetto sotto la tettoia, spengo la moto e la riaccendo, pompo la leva del freno… NIENTE! Il servo freno non si attiva, la moto non frena ed io sono qui che bestemmio… Alla faccia… un po’ di acqua e già fermo… Fan Ulo! … Le provo di tutte, niente, mi tolgo il casco ed i guanti e comincio a controllare i fusibili… tutto integro ed asciutto.. Poi guardo il tel e dico.. vediamo che mi dicono…
Sono un po’ incazzato.. “ azzo, faccio una cosa che mi piace e, sicuramente, una stronzata mi deve fermare…” Vado in rubrica e trovo il numero della BMW di Saronno… meno male ce l’ho!..
E’ tutto Occupato… “ senta signorina, mi faccia un favore, sono fermo in autostrada e diluvia, mi faccia chiamare dal capoofficina appena si libera… urgentemente..” .. Sento che la ragazza prende nota del numero che visualizza sul suo telefono… mi rassicura e chiudo..
“Sono le 10.00 e sono ancora qui.. minchia quanto mi scoccia rientrare… non sopporto il traffico e poi con la frenata d’emergenza proprio non me la sento… praticamente non frena un cazzo e se devo piantare vado dritto… grgrgrgrgrgrgrgrgrgrgrgrgr e poi, chissa se mi chia…… “ Pronto!?!?”
“Salve Angelo…. “ Gli spiego e lui immediatamente… “ Può fare due cose, la prima cercare di asciugare al’interno della leva del freno ant… e la seconda sul pedale del freno post, probabilmente c’è il cursore bagnato e non fa contatto… “… Mentre lui parla io vado col piede su quello post, gli do due pompatine, con un soffio cade una goccia… accendo il quadro ed il motorino si attiva… “Angelo… okey… è ripartita… grazie mille… ma posso rimanere senza pompa?” “ no, durante la marcia no, ma se prende ancora acqua e la spegne, dia una pompatina al pedale che ripristina”… “ Okey, è stato gentilissimo…” “ Ma dove stà andando con questo temporale… “ “ A Firenze”…. “ Buon viaggio e se ha problemi mi chiami, magari da un benzinaio con un po’ di aria compressa tolga l’acqua… e non si preoccupi.. “
Rassicurante …. Non ci sono dubbi… come telefonare a Fiore… Bello mi piace questo.
Mi rimetto il casco e riparto… il viaggio diventa monotono, il lungo rettilineo tra Milano e Bologna è noiosissimo, poi, sotto l’acqua diventa interminabile… A Piacenza sembra che il cielo abbia avuto pietà di me.. ha smesso di piovere così il polso destro ruota sulla manopola…. La moto comincia ad accelerare…. Che strano, questa moto è fantastica… sono a 180 e manco me ne accorgo…. Anzi, più vado veloce e più riparo ottengo… La mia mente si sdoppia … una parte attenta alla strada, alla ricerva del canale di asfalto più asciutto, gli occhi puntati su tutto quello che c’è davanti, rallento molto prima e supero con decisione … guardo e reagisco… il traffico è intenso, colonne, fermi, ripartenze, tratti interrotti, file di camion, macchine impazzite, Il casino insomma…!
L’altra parte della mia mente è li che vaga tra i pensieri, “chissà come sarà la moto nuova.. sicuramente sotto il diluvio sarò più sicuro… arriverò in tempo?.... certo che viaggiare è fantastico… e se tiro dritto per la sicilia dopo aver preso la nuova?... chissà cosa stanno facendo i Diavoletti…. Ma che minchia stà facendo quel pirla, sorpassa no!?!?... Sono le 11.00 e sono ancora a modena, dai acceleriamo…”
Il cielo, all’orizzonte mi lascia stupito… il fronte della perturbazione è lì davanti a me che finisce… il sole comincia a filtrare e la temperatura a salire…. Ora è limpido, ed il sole mi abbaglia, la doppia visiera bianca mi dà molto fastidio e pensare che volevo portare gli occhiali… va be.. tanto piove… Pirla!
Mi fermo a Bologna, prima che inizi il tratto appenninico, la strada è asciutta, il tempo bello, fa caldo… Mi tolgo la cerata e vado a fare pipì… l’ho tenuta troppo… riesco eeeee…. Azzo che Figa! Una ragazza dai capelli neri come la pece, lisci, alta, ben vestita e non appariscente, dai modi gentili e dal viso dolce… due occhi enormi.. verdi…. Mi passa accanto e ci scambiamo uno sguardo… uuuuuuuuuuuuuuuu…. Che brivido….!
Ma ho poco tempo, sono le 11 e 20 e devo fare benza ed arrivare entro le 1200 a firenze… devo farcela..
Lancio un messaggio al Capo “Sono a Bologna, tutto okey, molto traffico e acqua… ti richiamo all’arrivo”…
Riparto… ho fretta…. Il motore comincia a spingere, mi stendo sulla sella e con il pulsante abbasso il cupolino per evitare troppe turbolenze… il traffico non è pesante e la moto schizza in piena velocità… la mia attenzione è massima, ora la mia mente è tutta concentrata su quello che succede davanti a me… nelle curve sfioro le barriere… scorrono così velocemente che la cosa mi eccita…. Freno, mi accodo, abbaglio…. Riaccellero…. Poi mi sposto a destra e a sinistra col corpo per bilanciare la forza centrifuga.. l’asfalto è asciutto.. direi perfetto…
Alle 11e 55 sono al casello di Firenze… e dopo 10 minuti davanti al concessionario …. Tremo un po’.. ho ancora l’adrenalina addosso… guardo la moto con soddisfazione… che bel viaggetto che ci siamo fatti… l’ultimo bel viaggietto insieme… eppure abbiamo passato tre mesi intensi.. abbiamo percorso 8.000 km in tre week end… ci siamo proprio divertiti… Mi spoglio davanti a lei, osservandola… Gran moto e in fin dei conti mi dispiace un po’….
“Gaetano?”…. Mi sento chiamare, … “Si… ciao, Carlo!?”… … ci si saluta.. e si fanno subito 4 chiacchere sulla moto… neanche il tempo di spogliarmi.. fa caldo a Firenze…
Poi, guarda la moto… “certo che con queste gomme ti sarai divertito… “ ..” Be, sono ottime, solo che durano poco… poi guardo lui e vedo che con il meccanico punta la gomma post…. Minchia!.... Era completamente cotta… pieni di riccioli e gomma bollita… soprattutto a metà spalla… non credevo ai miei occhi… non mi era mai successo se non in pista.. Non dico niente.. lo sborone che è in me preferisce stare zitto…. Sono ancora adrenalinico…. Però, che bel biglietto da visita.. AH AH AH AH …
“la mia moto?”…. “ Arriva, il mecca stà controllando la pressione delle gomme, ieri ha controllato tutto il resto ed è pronta… Arriva”…
Iniziamo con le pratiche… ma il mio sguardo cade su una macchia rossa… un’opera d’arte Italiana…. Una moto che mi piacerebbe provare almeno una volta… la 1098…. Bellissima… con grafica tricolore… Stupenda… era lì in vendita di seconda mano con soli 3000 km…. Minchia che moto….
Va be… sono venuto per altro… in meno di mezz’ora abbiamo fatto tutto, firmato dove firmare pagato dove pagare AH AH … si insomma, andare al supermercato per la spesa o comprare un mezzo meccanico è diventato simile… in meno di 20 minuti, tra chiacchere e caffè ho consegnato la mia e comprato quella nuova…
Sento un motore familiare …. Si è un bicilindrico…. E si.. è Lei… il bicilindrico è inconfondibile… è enorme.. e quasi quasi vedere il mecca che la guida mi dà un po’ fastidio…
Mi alzo e ci giro intorno… la osservo, guardo nei punti delicati, la accendo e parte al primo colpo… gira rotonda senza incertezze, accellero e guardo gli scarichi… tutto okey…
Faccio il travaso tra le valige e mi rivesto… Loro stanno chiudendo e l’agenzia mi stà aspettando per la firma del permessino… Minchia, sono arrivato e in mezz’ora riparto… Calma Calma…
Salgo sulla moto… ecco… questo è quello che cercavo in una moto, stare comodo… non sono più abituato a pesare sui polsi e poi… qui sembra di essere in cielo… alto, protetto.
Ingrano la prima e salgo la rampa che mi immette sulla strada… accellero… lo sterzo si alleggerisce …. AH AH AH …. Che bella penna… AH AH AH
Minchia, quello che non ho mai sopportato dai concessionari è che sia auto che moto te le danno con due litri di benzina… Come fanno lo sanno solo loro… Ora, alle 13.00 vai a trovare un benza aperto… in città… Va be… prendiamo l’autostrada e appena prima del casello c’è un benza… cammino piano e chissà perché ma mi sembra di averla guidata da sempre… facile, leggera, gestibilissima…. Questo tipo di moto è perfetta per me.. addio stradali…
Faccio benzina… incredibile… non ero più abituato a mettere tanta benza… era proprio vuoto… Mi rimetto il casco e parto.. non ho voglia di rimanere qui… voglio rientrare…. Però! Gran moto, forse un po’ legata visto che ha solo 11000 km… chissà chi ce l’aveva… le gomme sono nuove e la strada è asciutta… e vai di gass…
Certo, non è la GT però faccio meno fatica, quasi danzo tra le curve affrontate a 170… mi sento tranquillo e sereno… non ho neanche quella scarica di adrenalina… va be… stò camminando più piano però è proprio l’assetto che mi piace…. Da endurona! Un po’ di vibrazioni ma devo ricordarmi che è un bi..
Ormai non mi interessa più l’ora… quando arrivo arrivo.. il tempo è bello e spero che anche dopo Bologna si possa viaggiare tranquilli… in definitiva penso..” Si però un po’ di difficoltà non ci starebbe male. Un po’ di pepe in un viaggio altresì monotono non guasterebbe…” .. Affronto le curve con spavalderia… questa volta non devo muovermi con il corpo… basta un leggero decentramento senza scivolare dalla sella che la moto piega… Ecco, questo è quello che cercavo… divertirmi senza fare troppa ginnastica.. AH AH .. sono proprio invecchiato…
La strada scorre velocemente, il tratto appenninico è breve e poi adesso hanno anche tagliato un po’ di curve.. peccato… Azz.. devo mangiare… okey, mi fermerò all’autogrill di Modena, prima del tratto brennero..
Guardo a sinistra… la Morini… chissà… faranno mai una grosa endurona Morini?... Hanno il motore, hanno la tecnologia per fare bene, lo hanno anche detto… chissà, magari saranno più lungimiranti dell’Aprilia… SIIIIIIIIIIIIII… ma che te frega…..! Minchia che bello viaggiare… che bello viaggiare su qualsiasi strada… io non disdegno niente….. Alzo lo sguardo al cielo e vedo quello che non avrei mai desiderato..
Rido dentro il casco… spero solo di arrivare prima io all’autogrill… devo arrivare prima io del fronte di acqua che c’è davanti a me… è nero, minaccioso, inesorabile… oggi sarebbe anche la seconda volta che lo prendo… e che palle…
Sono a 7 km… il sole è già sparito, la temperatura è crollata, la visibilità è incredibile ma non più di… non so… non vedo oltre quel cavalcavia… Guardo le auto che provengono dal lato opposto alla ricerca di qualcuna che sta usando il tergi, così ho il metro di dov’è la pioggia… sembrano asciutte.. accellero fino ai 180….. ma il traffico rallenta e quindi rallento anche io… solo 4 km… una macchina ha il tergi azionato… ora anche le altre… okey, me la prendo… ma questa soddisfazione non posso dargliela… se mi bagno rischio di arrivare a casa fradicio, devo raggiungere l’autogrill prima…
Niente da fare… le auto arrivano con il tergi acceso e la visibilità è minima, non vedo più il cavalcavia davanti a me… mi giro e vedo una fila di tir che viaggia costante… ne punto uno e mi ci accodo. Appena mi allineo alla sua coda sembra che per un attimo il mondo si sia fermato.. svaniscono le turbolenze, svanisce il vento, non hai più la sensazione della velocità, è una calma apperente artificiale… Mi concentro e guardo fisso la coda e le luci dei freni, metto due dita sulla leva del freno e tengo pronto il piede per la leva del post… sono alla massima attenzione e piazzato a meno di due metri dal tir… Una montagna di metallo… Un muro che mi protegge… BOOOOOOM!
Eccolo!... è arrivata la tempesta… e la vedo… si vedo affianco a me un’esplosione di acqua… la sua direzione orizzontale è spaventosa… in meno di 10 secondi, dalla parte alta del rimorchio scende una cascata di acqua che si vaporizza per le turbolenze… Sono Asciutto, incredibilmente asciutto…
Il Tir comincia a frenare, probabilmente il traffico ha rallenta di brutto… 90… 80…. 70… lo so.. se diminuisce ancora sono finito, mi bagnerò tutto…. La velocità bassa permetterà alla pioggia di vincere la forza aereodinamica e quindi …. Come non detto… il tir rallenta troppo e si ferma quasi, io guardo sul lato sinistro e vedo il traffico bloccato…. La pioggia ha vinto… non sono riuscito a beffarla… ormai, dopo l’acqua vaporizzata dalle gomme anche le enormi gocce dall’alto mi colpiscono… non vedo più… la visiera viene colpita da una secchiata interminabile…. Il vento, che prima ero riuscito ad evitare mi dà una spallata tale che mi costringe a compensare con tutto il corpo…. Guardo dallo specchietto ma non vedo una mazza….. la giacca fa quello che può ma poi cede, due tre rivoli di acqua entrano all’interno… il mio corpo assaggia la freddezza dell’elemento… 1000 m all’uscita… okey! Mi butto sulla corsia di emergenza ed accellero.. ormai la prendo tutta, però sorprendentemente, dietro il cupolino, l’aereodinamica mi dà l’ultima mano… le gogge vengono deviate sulla spalla evitando di penetrare dal collo nudo…. Azzo… fino a 10 minuti fa c’erano 26 gradi… Fan culo…
Entro nel piazzale dell’autogrill e cerco un riparo… ne vedo uno.. vedo anche altre due moto… mi ci butto senza pensarci, c’è lo scalino… accellero, salgo sopra e metto il cavalletto… lascio la moto li e mi riparo nel corridoio dei Bagni… Il vento aumenta, la pioggia si fa ancora più fitta, il piazzale si allaga di 5 cm d’acqua… la moto è li sotto la tettoia con il vento e la pioggia che la colpisce… Che brivido di freddo…
“vieni vieni… metti qui il casco ed asciugati”… Mi giro e vedo un gentil signore brizzolato sui 50 anni che gentilmente mi porge una asciugamano… è il gestore dei bagni… e guardarlo mi sconvolge un po’…. L’amministratore delegato dell’azienda per cui lavoro (45 anni) sembra un pezzente in confronto… Incredibile.
Arretro di un metro dietro l’angolo, la violenza del vento e della pioggia sono incredibili…. Penso che due volte nello stesso giorno sia troppo… neanche in pieno oceano ho ricevuto lo stesso trattamento… e che Cazzo!
Telefono, portafoglio umidi… se avessi ascoltato quella vocina che mi diceva a Bologna “ Mettti la cerata, mettiti la cerata”… magari adesso ero asciutto… e magari non mi sarei neanche fermato… va be… ho fame… mi mangio un panino..
Vado a prendere il panino e ritorno accanto alla moto, sempre nel corridoio de bagni, ormai diventato punto di ritrovo di motociclisti… a dir la verità solo in due… ci guardiamo in faccia e ridiamo… Lui con una 690… Scambio 3 chiacchere con il gestore… un tipo molto gentile.. che gente strana nei posti più strani che incontri, quando meno te lo aspetti e soprattutto nei momenti particolari… Una Asciugamano gentile…
Mangio rimanendo con lo sguardo fisso sulla strada, avrei voluto essere li in mezzo, ma non riesco neanche ad aprire la borsa laterale, altrimenti mi bagno ancora… piove e piove… Ma che panino di merda!
La coca fa miracoli, lo “stuppalavandino” funziona sempre, ti fa ingoiare qualsiasi cosa ti mangi… anche la più immangiabile… ed alla fine ti viene da dire… Avevo fame! AH AH
La pioggia diminuisce ed il vento sparisce… finalmente riprendo il cammino, intutato e sigillato fino al collo, ma l’acqua che è entrata dentro ha inumidito la maglia ed il freddo si farà sentire da lì a poco, dai 26 gradi di bologna e cielo terso sono passato ai 9 gradi e un mare di pioggia… Che figata!
Però, mentre scorrevo sull’asfalto bagnato mi sono accorto di essere soddisfatto… ho la moto che desideravo, ho ritrovato il gusto di essere motociclista, ho ritrovato quella pace interiore che cercavo da tempo… Perché alla fine con moto come questa ci fai e vai veramente ovunque… stò viaggiando a 160 sotto il diluvio e niente mi ferma… neanche le pozzanghere che cerco … freno e devio come se fossi su asciutto (quasi, naturalmente) però ho ritrovato quella sensazione di gusto e di sintonia col mezzo che avevo lasciato con la MIGLIORECAPONORDDELMONDO… e si…. Quella, inripetibile …
Eppure di moto ne ho avute parecchie, di tutti i tipi… eppure… QUELLA mi rimarrà dentro… va be… va be… rido dentro il casco, i pensieri sono migliaia.. e alla fine perché rido?... Perché mi viene in mente di essere un Frignone AH AH AH si però il Boss dei Frignoni…
Il tratto è lungo, 150 km di rettilineo sotto l’acqua mi stanno snervando… sono in sella dalle 8 e non sono ancora sceso… …. Ma tutto passa… tutto scorre ed io son contento..
Sono arrivato, finalmente sono arrivato a casa, e come al solito stanco per aver messo un’ora ad attraversare Milano, mezza Milano bloccata da questa mattina… è incredibile… e qui non ha mai smesso… oggi proprio una giornata fortunata…
Scendo infreddolito, ho i brividi, cerco con nervosismo il telecomando che non trovo.. dove minchia l’ho messo… a si…. Apro, tolgo l’allarme ed entro in garage… che tepore! Fuori ci sono 8°… Mi tolgo velocemente tutto, rimango completamente nudo, tanto non c’è nessuno, il solo togliersi la roba fredda ed umida mi alleggerisce dal freddo, recupero temperatura… salgo di corsa le scale e mi vesto… mi sciacquo la faccia con acqua calda e mi precipito giù… la moto è li fuori che prende ancora pioggia… basta! ora è venuto il momento di asciugarsi e di fermarsi… prendo la macchina fotografica e faccio due fotine…. Benvenuta!
La spingo dentro, la faccio scivolare indietro sulla rampa e la metto sul cavalletto.. la osservo e….. si mi piace! Decisamente! Credo proprio che andremo lontano… e perché no… nel salento.. AH AH .. rido.. chissà i miei amici che si aspettano l’altra….. in fin dei conti…. Anche se …. Sono miei amici… AH AH
Il cancello si riapre… sono arrivati… li vedo tutte e due appiccicati al finestrino per curiosare… l’auto si ferma e si precipitano giù… Luigi è un animale … in maglietta a maniche corte… Ma porca puttana! Sente caldo…
“Papi.. mi piaceva più la cicciona… “ e con una smorfia nel guardarla, la grande sentenzia… “ Ma dai…. E bella, è come quella di prima…” “ si, ma il colore non mi piace…. “ “ okey… su quello provvederò”..
“Papà..Papà…. a me piace tantissimo, è bellissima.. non ascoltare Laura… a me piace tantissimo” … condito da un abbraccio si scioglierebbe il più duro dei moicani… Amo i miei figli…
“ abbiamo comprato anche i dolcetti…” . “come mai?”……………………..
Un Mercoledì qualunque… 26 settembre 2007…
Un Mercoledì qualunque...... [Lungo]
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