Ieri sera tornavo a Milano provenendo dalla Valtellina (SS36). Ero in auto, ma ho fatto tante volte quella strada anche in moto.
La superstrada Lecco-Colico l'ho sempre trovata mal progettata e peggio realizzata: infiltrazioni, ondulazioni, crepe, illuminazione scarsa e - soprattutto - ventilazione isufficiente: sotto il casco lo si percepisce bene, specie in prossimità di Lecco.
Una strada costata un occhio della testa e partorita tra espropri, polemiche e lungaggini... avrebbe dovuto essere semplicemente perfetta.
Ieri sera dicevo a mia mamma al mio fianco: "Certo che se succede un incidente qui non c'è scampo, muoiono tutti intossicati".
Stasera accendo la tv e sento al tg che proprio lì dove ho fatto il mio commento c'è stato un incidente con morti carbonizzati e intossicati. Non ho parole. E pensare che quel tratto di strada è piuttosto recente...
Questo è solo l'ultimo esempio nelle cronache; l'Italia è piena di strade pericolose, inaccettabili secondo gli standard EU.
Io ho fatto il Politecnico di Milano (tanti anni fa) e i compagni di studio trasportisti e strutturisti mi dicevano ai tempi che l'ingegneria italiana delle grandi opere e della viabilistica è tra le migliori al mondo... ed è proprio così, se si guarda ai manufatti sparsi per i quattro continenti... Cose che nessuno è riuscito a fare...
Ma perché allora qui da noi ci sono infrastrutture penose? Quando si passa il confine e si va nei paesi vicini la differenza salta all'occhio, in termini di modernità, sicurezza e persino confortevolezza...