Mukkista doc
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io sono stata a Brno l'anno scorso:
Sola soletta sabato 5 con calma ho caricato Venere, fatto benza e imboccato la A13 in senso contrario a tutti quelli in coda per il mare, ah, che gusto non andarci, anche se la mia brava coda me la sono dovuta sorbire, 18 km alla barriera di Mestre bastano? Fila indiana con altri motociclisti in corsia d'emergenza passando davanti a 2 pattuglie di pulla in RT per arrivare alla barriera e scoprire che se paghi con le carte di fila ne fai un ventesimo. Fino al Tarvisio la musica cambia poco, code a tratti. Stupefacentemente invece acqua zero, non si era mai visto in Friuli detto il pisciatoio d'Italia. In Austria pochissimi motociclisti, code ferme, acqua, insomma una vera pizza, tanto che sarei dovuta arrivare a Brno prima di sera, invece riesco ad arrivare solo dopo Vienna, ivi trovo un albergo e passo la notte lì. La ragazza della reception quando impara che sono in moto da sola esclama "strong woman" e io "may be disperate!".
Domenica mattina il cielo è coperto ma, da brava pirla, non ho voglia di partire con l'antiacqua, così mi devo fermare dopo 7 km contati ad indossarlo. Per arrivare a Brno seguo le indicazioni stradali, non è fondamentale avere la cartina, basta quella dell'Europa in grande scala. Appena entrata in Rep. Ceca sulla dx noto una fortificazione su uno sperone di roccia, tipico delle zone di frontiera. Arrivo a Brno da sud, fortunatamente non piove, seguo per il centro così mi trovo davanti al Narodni Divadlo (teatro nazionale), tra rotaie e pavè, parcheggio, faccio foto e cerco il tourist information. Imbocco una strada pedonale e la prima cosa che trovo è un ostello della gioventù che ha un posto per me. In mezz'ora sbrigo la pratica sistemazione notte e sono già in strada con la borsa da serbatoio sulle spalle e la macchina fotografica in mano. L'ex cortina di ferro non finisce mai di stupirmi, la città è un cantiere, dappertutto stanno facendo la pavimentazione, le foto non saranno il massimo. La prima cosa da vedere è certamente la chiesa dei SS. Pietro e Paolo (anche qui come a SanP?), che ho sempre e solo intravisto passando dall'autostrada. Inizia a piovere di brutto, così mi riparo sotto alla tettoia d'ingresso alla torre della chiesa. Prima lezione sul meteo mitteleuropeo, qui è così dappertutto, non ci sono santi che tengano. Intanto un certo languorino mi viene dallo stomaco, collegamento diretto col fatto di non aver ancora cambiato valuta, oggi è pure domenica, che fortuna, gli smenarna (cambio valute) saranno certamente tutti chiusi. Fortunatamente dopo un primo giro di perlustrazione trovo il tourist information, al quale si accede passando sotto alla volta del dragone di Brno, che altro non è che un coccodrillo amazzonico appeso al soffitto; certo è che in Rep. Ceca di questi rettili non ne avranno mai visti troppi. Comunque mi dicono che posso cambiare in un centro commerciale, fornendomi la piantina della città con tutte le indicazioni del caso. Per arrivare al c. comm.le passo per i giardinetti della stazione, che sono carini ma le pere se le fanno anche qui e con passo lunghi e ben distesi arrivo al centro, davanti al quale sono parcheggiate due moto con targa italiana, cambiati i soldi trovo anche i due motociclisti, i primi che vedo da quando sono partita. Chiacchieriamo un po' poi, cosa potrà mai fare una donna in un centro comm.le in una giornata piovosa? Ovviamente perdercisi per tre ore, pranzo compreso, caffè Segafredo no grazie che non lo fate come da noi. Esco dopo averci lasciato un po' della valuta appena cambiata e torno in centro, voglio finire di vedere la città. E per un caso strano torno al tourist information notando un volantino che pubblicizza i concerti di musica classica allo Spilberk. Che pistola che sono, volo alla collina su cui si trova il carcere in cui Silvio Pellico scrisse "Le mie prigioni", faccio giusto in tempo a rifugiarmi nel negozio di souvenir che viene giù un battello d'acqua che allaga il negozio. Quando finisce riesco ad effettuare la mia visita, celle, sale tortura, guardiole e le segrete, pesissime queste ultime, visto che era quasi ora dt chiusura temevo di restarci chiusa dentro tutta la notte! Poi tento di scendere dalla collina ma un altro temporale bello tosto mi costringe a ripararmi sotto ad un albero, solo che non accenna a smettere così quando l'intensità pare diminuire mi avvio verso il centro. Finisco in una galleria di negozi in cui una coppia di maragli marchigiani con un ADV, alloggiati in grand hotel, sta facendo acquisti in pompa magna, da veri italiani medi, sto ben lontana da loro, che non mi prendano per un'italiana anche a me! Intanto individuo tante sciocchezze da comprare, una scocca e una custodia per il cell, modellino di John Deere portachiavi ma il buon senso ha la meglio, lascio tutto lì e torno in ostello ad attendere il nuovo giorno.
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