più che scimmia.....una volta che ci sei stato quando torni e in città arriva l'inverno...ti prende un mal d'Africa da paura
La Libia e la ragione dell'Akakus è spettacolare........da urlo
Da un racconto di un amico-----
Motociclisti.
Una parola che accomuna da sempre questa variegata categoria di utenti delle due ruote sotto un'unica bandiera ; la bandiera dell'amicizia e della solidarietà.
Più che mai potete respirare quest' atmosfera magica salendo sull' Habib, il traghetto che collega l'Italia con il continente africano.
Alla vista delle decine di motociclisti che attendono l'imbarco sotto la murata della nave, anche il neofita percepisce il cameratismo che ha fatto di quella disordinata folla di passeggieri un gruppo di amici che si scambiano informazioni e mostrano i loro equipaggiamenti come se si conoscessero da sempre.
Il ponte della nave è la loro cabina, la notte scorre veloce tra racconti di esperienze vissute spezzati solo da qualche grassa risata, forse per scaricare un po' di quella tensione che gli ultimi frettolosi preparativi avevano fatto dimenticare.
Dalla coppia di fidanzati che si accingono a visitare le oasi tunisine agli africanisti che raggiungeranno il Mali, il Senegal o la Costa D'Avorio, si domandano se riusciranno a portare a termine il loro programma di viaggio. Sanno che dovranno affrontare piccoli e grandi problemi, hanno visto o saputo di quei motociclisti rientrati nel cassone di un camion con la moto paurosamente legata all'instabile carico e già sentono il sapore della nauseante acqua calda delle loro taniche che deglutiranno con tanta avidità e pure con tanta parsimonia.
Paure superabili se il premio sarà un viaggio unico ed esclusivo e un bagaglio di esperienze che li ricondurrà a casa un po' più ricchi e forse anche po' malinconici al ricordo di quei momenti irripetibili che solo chi ha vissuto può comprendere.
Porto di Tunisi, il giorno dopo. Mentre l'astro solare si prepara a replicare l'ultimo atto, screziando l'acqua di arancione, i centauri si preparano a varcare per primi il portellone della nave, ciascuno destinato verso la propria meta.
Alcuni si scambiano gli indirizzi dando vita a nuovi gruppi, altri non si rivedranno mai più, ma la maggior parte continueranno ad incontrarsi sui traghetti e sulle piste africane durante gli anni della loro vita; magari a bordo di un 4x4 o forse a cavallo di una mountain bike.
Ma in qualsiasi circostanza si incontreranno non avranno bisogno di riconoscersi , perchè lo spirito del motociclista non si perderà con la moto ma li accompagnerà per tutta la vita.........!
Per cui, quando in un'affollata dogana, tra centinaia di africani chiassosi e il maleodorante fumo dei diesels, uno di loro, alle prese con la meccanica del proprio mezzo,si girerà improvvisamente chiedendo la chiave del 10 , l'altro non si domanderà "chi è costui " ma gliela passerà come se si conoscessero da sempre.