
Domenica con meteo incerto, in peggioramento. Alla partenza da Raldon, VR il vento assente. Ma in seguito forte, al punto da spingere le moto lateralmente imponendo una guida inclinata. Quando frontale molto fastidioso, e nelle curve tale da incidere sulle traiettorie. Pioggia negli ultimi 25km. Insomma, ci sarebbe chi trova sufficienti motivi per rimandare. Ma io e Alfredo non ci facciamo assalire dai dubbi, anzi

. Il percorso segue il destino dell'Adige, che, ormai domo dal suo carattere torrentizio, diviene placido e golenale. I paesi si susseguono, assediati dai meleti tipici della bassa veronese oltre Legnago. Strade strette e l'asfalto ormai d'antan, inducono più ad ancheggiare su curve sinuose che lanciarsi a manetta spalancata. Certo, Alfredo e il suo RR a volte spariscono...

ma ci sta! Io mi stupisco dei km che si accumulano sulle tacche del livello serbatoio, e queste reggono. Per la cronaca, a 350 km rifaccio il pieno, 28 euro. La spia riserva ancora spenta...

La nostra meta è l'isola della Donzella e la spiaggia della Barricata (...per un sommelier è decisamente la miglior destinazione

)L'avvicinamento al mare ci porta a scavalcare canali e bonifiche golenali, ponticelli e pioppeti. Il vento è davvero forte. Nel periplo dell'isola, novelli Crosue, ammiriamo piccoli pescherecci e casoni in legno. Il mare subisce il nervosismo del vento, che lo maltratta scaraventando onde spumose sui frangiflutti e creste bianche sulla riva. Cadono alcune gocce, e cade pure il mio gs

non è tempo di cimentarsi con le preziose Nikon, ma di volgere verso casa. Stavolta a lambire i colli Euganei, a me cari luoghi d'arrampicata, e dalla splendida Noventa e Cologna Veneta, volgiamo verso Legnago e Cerea. Le emozioni ancora non mancano, Alfredo saggiamente mi ricorda che nel destreggiarmi nel traffico devo ricordarmi delle ingombranti borse E e della Nikon

Poco oltre l'asfalto zuppo fiorisce di iridescenti macchie di gasolio, mi sposto platealmente nella corsia opposta, quello è un campo minato. Le gambe irrigidite nei pantaloni umidi di pioggia non contano. E' il nostro primo giro, e non può esistere un battesimo a secco. Devo ringraziare Alfredo, che mi ha prestato una giacca e altro adeguati al meteo. La mia termica è ideale per il freddo in montagna, ma il vento non lo ferma se si va in moto.

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