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Da Walwal il Forum originario dove si parla di argomenti che riguardano il mondo Motociclistico e di argomenti correlati , la politica e gli OT sono banditi. Il Bar è intitolato al nostro caro amico Walter.


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Vecchio 13-06-2006, 16:38   #1
quaranta2
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Registrato dal: 30 Sep 2004
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Salve a tutti! Ho un problemino da risolvere... mia figlia per l'esame di III deve portare una ricerca sulle origini e la storia del casco , tipo quando e dove si è cominciato ad usarlo, primi materiali, evoluzione tecnologica....

Ho provato a cercare su Internet, ma non ho trovato granché
Qualcuno mi sa dare qualche dritta?
Grazie

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Giulio - R65 ('85) "Principessa" ([font=Times New Roman][font=Verdana]©[/font] [font=Verdana][size=2]by[/size][/font] [/font]Giulia, mia figlia :) )
quaranta2 non è in linea  
Vecchio 13-06-2006, 17:20   #2
karl
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Passo ora ad una breve descrizione dei vari tipi di casco.
Quello che da il massimo in termini di sicurezza è senz'altro l'integrale, si tratta di un tipo completamente chiuso dotato di visiera apribile e di una o più prese d'aria per il raffreddamento. D'estate col caldo e soprattutto in città può risultare scomodo perché può dare un senso di costrizione e, ancor di più se di colore scuro, può far soffrire non poco il caldo.
A favore dell'integrale vi è anche la superiore silenziosità. Infatti ogni elemento spigoloso (prese d'aria comprese) aumenta le turbolenze d'aria, causa prima del rumore a velocità.
Una tipologia che da un maggior respiro è il modulare. In tal caso la parte anteriore ed in particolare la mentoniera insieme alla visiera sono ancorati rigidamente al resto ma possono essere sganciati ruotando verso sopra lasciando così il viso contro il vento. Bisogna considerare che in tal modo si ha un innalzamento del baricentro di tutto in casco unitamente ad un fronte di resistenza all'aria che impone la richiusura dell'elemento oltre una certa andatura che però varia a seconda della marca costruttrice.
Inoltre questa struttura mobile rende il tutto un po' meno resistente agli scontri frontali rispetto ad un integrale senza considerare che uno scontro frontale con la mentoniera alzata lascia parte del viso non protetta.
La rumorosità a velocità autostradale (a casco chiuso!) è maggiore di un integrale di pari livello qualitativo.
Infine vi è il jet, cioè un casco aperto nel frontale che può o meno avere una visiera (a volte retrattile) utilissima per proteggere dai sempre fastidiosissimi insetti di diverso calibro che puntualmente mirano il centro degli occhi.
Bisogna stare attenti a sceglierne uno che copra bene fino alla base del capo e considerare che la visiera, togliendo la possibilità che insetti finiscano negli occhi, aumenta la sicurezza alla radice.
E' chiaramente il tipo di casco che meno di tutti fa soffrire il caldo e lascia più liberi ma con esso è praticamente impossibile affrontare un lungo tratto autostradale tranne di andare sotto gli 80 km/h.
Non voglio nemmeno nominare le cosiddette 'scodelle' cioè quei cosetti inutili con omologazione DGM che finalmente sono diventati illegali anche in Italia ma che qualcuno usa ancora evidentemente con l'unico scopo di non farsi fare il verbale dalle forze dell'ordine.
Non danno assolutamente la protezione indispensabile lasciando completamente scoperta la faccia e mal proteggendo tutto il resto.
karl non è in linea  
Vecchio 13-06-2006, 17:27   #3
karl
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Legendary Helmets di AGV

1946 AGV (Amisano Gino Valenza) comincia la sua attività come azienda produttrice di selle in cuoio e sellini per biciclette.

1948 Inizia la produzione di caschi da moto grazie a cui arrivano i primi importanti successi sportivi. Sempre attenta a tutte le problematiche del mondo a due ruote, AGV si impegna fin dall'inizio nel raggiungere altissimi standard produttivi, tecnologici e di sicurezza che le consentono di ottenere il favore del mercato fino ad imporsi come marchio leader del settore.

1949 Viene prodotto il primo casco a scodella con calotta in cuoio.

1953 Arriva il primo casco in fibra a lavorazione "vulcanizzata".

1954 Inizia la produzione e commercializzazione del primo casco a scodella completamente in fibra. Grazie all'esperienza acquisita nella progettazione di un casco utilizzato per il chilometro lanciato sugli sci, si giunge, pochi anni dopo, alla costruzione del primo casco integrale da moto.

1977 AGV si impegna nella realizzazione della prima Clinica Mobile, una struttura in grado di dare le prime cure di emergenza a tutti quei piloti coinvolti in incidenti nel corso delle gare. Questa collaborazione continua ancora oggi.

1985 Indossando un nuovissimo casco integrale realizzato in Kevlar e fibra aramidica prodotta dalla DuPont, Nelson Piquet partecipal Campionato Mondiale di Formula 1.
Nel corso degli anni sono moltissimi i piloti che, correndo in tutte le categorie delle competizioni motoristiche, decidono di legare il proprio nome al marchio piemontese: Giacomo Agostini, Barry Sheene, Kenny Roberts, Johnny Cecotto, Angel Nieto, Marco Lucchinelli, Franco Uncini, Fausto Gresini, Niki Lauda, Emerson Fittipaldi Randy Mamola e Luca Cadalora. Queste collaborazioni hanno portato ad AGV numerose soddisfazioni e addirittura a più di 130 titoli iridati, oltre alla definitiva consacrazione a livello mondiale dell' Azienda.

1988 Viene acquisito il marchio MDS che in pochissimo tempo si afferma per la sua versatilità di impiego e si aggiudica importanti titoli mondiali nel motocross con piloti del calibro di Pekka Vehkonen e Dave Thorpe.

1995 Valentino Rossi inizia la sua incredibile carriera indossando un casco AGV. Con AGV vengono conquistati tutti e 7 i suoi titoli mondiali.

2002 Entra a far parte di un gruppo multinazionale belga già proprietario di LAZER, affermato marchio Europeo nel mondo dei caschi.
Nasce il Gruppo Imag che con i marchi AGV, MDS e LAZER diventa il 4° produttore mondiale di caschi per uso sportivo.
karl non è in linea  
Vecchio 13-06-2006, 17:50   #4
bimer
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hai visto qui:

http://en.wikipedia.org/wiki/Helmet
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--- LC8ottato e felice
bimer non è in linea  
Vecchio 15-06-2006, 16:44   #5
quaranta2
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Grazie mille a tutti
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