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Da Walwal il Forum originario dove si parla di argomenti che riguardano il mondo Motociclistico e di argomenti correlati , la politica e gli OT sono banditi. Il Bar è intitolato al nostro caro amico Walter.


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Vecchio 17-05-2006, 17:04   #1
aspes
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predefinito CIARLATANI IN MALA FEDE (lungo)

scusatemi, ma quando un mio amico mi ha mandato quanto sotto non ho resistito, volevo sottoporvelo per dimostrare quanta malafede e ignoranza esista dietro un certo tipo di "ecologia", vi allego l'articolo e sotto faccio qualche commento, solo i piu' eclatanti!!
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Un mulino su ogni tetto.
Federico Valerio

Italia Nostra non è sola nella critica alle "fattorie del vento"
realizzate con decine di grandi turbine eoliche poste in testa a torri
alte fino a cento metri.

L'opposizione ai giganteschi mulini a vento dell'ultima generazione
cresce in tutto il mondo, in quanto vissuta come un'intrusione nel
paesaggio rurale, nei fatti industrializzato a forza, anche se in nome
dell'ecologia.

Dell'argomento si occupa l'ultimo numero di Newsweek (24 aprile 2006)
che nella rubrica "The Technologist" racconta come i fautori i
dell'energia eolica stanno cercando di porre rimedio a questa crescente
ostilità.

A quanto pare, la soluzione che sta mettendo d'accordo costruttori,
residenti, ecologisti e amanti del paesaggio è scoprire che è proprio
vero, come diceva un famoso slogan del '68, che "piccolo è bello".

Infatti, la soluzione in grado di conciliare una significativa
produzione di energia da una fonte energetica rinnovabile, a costi
accettabili e con impatto ambientale e paesagistico trascurabile,
esiste e si chiama "microturbina".

Si tratta di piccoli impianti eolici ad uso domestico, con un ingombro
paragonabile a quello di un'antenna parabolica, da collocare sul tetto
di casa ed in grado di coprire gran parte dei consumi elettrici di una
famiglia.

Generatori eolici di questo tipo esistono da tempo e la loro domanda è
in fortissima crescita: il 100% negli ultimi 12 mesi.

Come sottolinea l'articolo di NewsWeek, i vantaggi delle micro turbine
sono che esse possono essere collocate a breve distanza dal punto di
utilizzo, sul terrazzo o sul tetto di casa; in questo modo si evitano
le non trascurabili perdite di energia elettrica delle macro turbine a
causa del trasporto della loro corrente dal luogo di produzione (spesso
il crinale di un monte) al punto di utilizzo, necessariamente a diversi
chilometri di distanza.

Un ulteriore vantaggio delle microturbine domestiche è quello di non
avere gli elevati costi di trasporto, di installazione, di manutenzione
che pesano sui bilanci (economici ed energetici) delle megaturbine.

Ovviamente una micro turbina produce una piccolissima frazione
dell'energia che è in grado di produrre una megaturbina, ma la sua
potenza è assolutamente compatibile con le necessità della famiglia che
vive sotto il tetto dove la micro turbina è collocata.

Ad esempio, la Renewable Devices, un'azienda di Edimburgo, ha
progettato e commercializza una micorturbina da "tetto" le cui pale
hanno un diametro di due metri (www.renewabledeviceds.com). Questa
macchina, poco ingombrante, di disegno elegante, estremamente
silenziosa, ha una potenza di 1,5 chilowatt e annualmente può erogare
da 2.000 a 3.000 kwh di elettricità, a seconda della quantità di vento
disponibile.
Il prezzo attuale di questa microturbina è di circa 7.300 ?, ma vista
la grande richiesta (+300% nell'ultimo anno), la ditta , entro la fine
dell'anno, prevede di poter ridurre il prezzo in modo significativo.

Con questo investimento, è possibile coprire tutti i consumi di
elettricità di una famiglia media, specialmente se qualche metro
quadrato dello stesso tetto che ospita la microturbina è utilizzato per
ospitare anche un pannello solare per riscaldare l'acqua della doccia,
della lavatrice e della lavastoviglie.

Con i risparmi sulla bolletta della luce, l'investimento si ripaga in
circa cinque anni e per i restanti 15 anni di vita media della
microturbina, l'elettricità sarà gratuita. Se poi la casa è progettata
per avere una elevata efficienza energetica, compresi elettrodomestici
e illuminazione, è anche possibile che la microturbina produca più
elettricità di quanto ne richieda la casa che la ospita.

In questo caso, il collegamento alle rete di distribuzione ed opportune
leggi che obbligano i gestori della rete ad acquistare questa
elettricità a prezzi di favore,possono far si che la microturbina possa
diventare una fonte di reddito per la famiglia che l'ha acquistata e
metterla al riparo da qualunque crisi energetica possa avvenire nel
prossimo futuro.
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commenti: un normale contratto casalingo in italia e' di 3 kw, il doppio, e un normalissimo phon satura la totale potenza della microturbina, che e' tanto micro da avere un diametro di 2 (!!!!) metri.Se vuoi usare frigo, lavastoviglie e condizionatore, piu' lavatrice ti ci vogliono 3-4 ventole per appartamento a 7500 euro l'una!!!
un caseggiato di 30 appartamenti cosa dovrebbe avere sul tetto, 30 turbine da 2 metri?????anzi 60!!!o 120!!!alla faccia dell'impatto estetico!!
e in america nelle casette unifamiliari con i frigoriferi che hanno in america e gli elettrodomestici, i condizionatori etc. ci vorrebbero 6-7 ventole per casa unifamiliare!!
a 7500 euro ovvero quasi 15 milioni si ammortizza l'investimento in 5 anni???chi di voi paga una bolletta enel annuale di 3 milioni per uso domestico??? vi asciugate i capelli in continuazione?????
avere un surplus di energia da vendere all'enel????fantascienza!!!!!
viva chi vuol chiudere gli inceneritori e riempirci di queste fandonie!!
scusatemi ma non sopporto piu' l'incompetenza e la malafede
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Vecchio 17-05-2006, 17:48   #2
lucianoerre
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...finchè ci sono allocchi che ci cadono!!!!
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Vecchio 17-05-2006, 17:56   #3
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commenti: un normale contratto casalingo in italia e' di 3 kw, il doppio, e un normalissimo phon satura la totale potenza della microturbina, che e' tanto micro da avere un diametro di 2 (!!!!) metri.Se vuoi usare frigo, lavastoviglie e condizionatore, piu' lavatrice ti ci vogliono 3-4 ventole per appartamento a 7500 euro l'una!!!
un caseggiato di 30 appartamenti cosa dovrebbe avere sul tetto, 30 turbine da 2 metri?????anzi 60!!!o 120!!!alla faccia dell'impatto estetico! (..)
le tue considerazioni sono corrette

le energie alternative non esistono

nessuno le usa



anzi l'italia è all'avanguardia
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Ultima modifica di paolo b; 14-01-2007 a 11:58
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Vecchio 17-05-2006, 18:00   #4
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scusatemi, ma quando un mio amico mi ha mandato quanto sotto non ho resistito, volevo sottoporvelo per dimostrare quanta malafede e ignoranza esista dietro un certo tipo di "ecologia" (..)

Primo commento da tecnico, ad occhio,

per avere una turbina che produce 3 KW devi avere un vento costante, e direi di una velocità non da poco (se mi ricordo come si fa proverò a fare qualche verifica ma dopo 30 anni che non faccio ste cose dubito di riuscirci).

Impatto estetico: disastroso
Quando non c'è vento (nel 90 % dei casi) cosa fai ? DAi conti presentati (per produrre 3000 KWh/anno con turbina da 1.5 KW) si ipotizzano 2000 ore/anno di vento di intensità sufficiente, non ricordo di avere tanto vento a casa mia, ci saranno forse 10 posti in Italia con queste condizioni.

Mi pare una bufala grande come una casa !!
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Vecchio 17-05-2006, 18:02   #5
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però voglio dire una cosa

un dato per chiarire

i combustibili fossili sono il risultato dell'azione metabolica su materia organica (organica perchè organizzata mediante l'energia solare)

l'assorbimento dell'energia solare avviene esclusivamente mediante fotosintesi che ha una efficenza pari allo 0,8 % cioè il 99,2 % dell'energia radiata dal sole viene dispersa . L'energia catturata viene poi metabolizzata quindi ridotta ulteriormente per la trasformazione in combustibile fossile

Ora grazie a te scopriamo che non esistono sistemi più efficienti di utilizzo dell'energia solare, che una intera civiltà vive la sua rivoluzione industriale grazie a questa piccola frazione di energia solare immagazzinata, ma che non può andare oltre

grazie
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Vecchio 17-05-2006, 18:03   #6
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Forse hai dimenticato la cosa + importante: In Italia non ci sono correnti abbastanza forti per rendere l'eolico appetibile.
Questo articolo è onesto e spiega le condizioni minime di utilizzo.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/S...1/kobold.shtml

L'unica cosa che possa aiutarci sono pannelli solari prodotti con processo industriale, tanto per fare l'acqua calda senza utilizzare gas, ma per il resto siamo condannati all fonti tradizionali.


Dallo stretto arriva energia pulita Si chiama Kobold ed è in grado di sfruttare la velocità delle correnti marine. E’ destinata alle isole dei Paesi in via Sviluppo STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO

La turbina Kobold nello Stretto di Messina
MESSINA – Ha il nome di un folletto buono della mitologia nordeuropea, Kobold, la prima turbina al mondo che trasforma le correnti del mare in energia elettrica, alimentando le normali utenze domestiche. Le eliche di Kobold non ruotano nei freddi mari del Nord, ma nello Stretto di Messina, dove la turbina, a partire dalla fine di marzo del 2006, è stata allacciata alla rete elettrica dell’Enel, a cui riversa circa 40 kilowatt di potenza. «In termini quantitativi è un piccolo contributo, ma è un primato mondiale, un primo passo verso lo sviluppo di un nuovo tipo di energia rinnovabile che potrà trovare applicazioni in tutte le zone costiere e insulari in cui esistono le condizioni favorevoli per sfruttare le correnti del mare, in particolare negli arcipelaghi dei Paesi in via di sviluppo ancora privi di elettricità a causa delle difficoltà di allacciamento alle reti di distribuzione nazionale», spiega l’armatore Elio Matacena, presidente della società Ponte di Archimede, ideatore di Kobold.
LE DIMENSIONI - Kobold, che ha l’aspetto di una piattaforma galleggiante di circa 10 metri di diametro, dotata di una turbina ad asse verticale con tre grandi pale immerse in acqua, è nata dall'idea di Elio Matacena di sfruttare all'incontrario un moderno propulsore navale montato sui traghetti Caronte. Posta da quasi due anni al largo di Ganzirri (a Nord di Messina) dove le correnti hanno velocità medie di 2 metri al secondo, Kobold ha dimostrato la fattibilità della conversione dell’energia meccanica in elettrica.
LA CORRENTE - Ma il suo migliore rendimento e sfruttamento non potrà realizzarsi in Italia, bensì in quei mari in cui le correnti raggiungono 8 metri al secondo e cioè negli stretti che separano le migliaia di isole remote e prive di energia elettrica dell’Indonesia, della Cina e delle Filippine. L’allacciamento di Kobold alla rete elettrica dell’Enel è stato seguito dalla firma di un accordo italo-indonesiano, presso la sede di Roma dell’Unido (l’Organizzazione per lo sviluppo industriale delle Nazioni Unite), che porterà alla realizzazione, entro il 2006, di un altro prototipo della turbina nell’isola di Selayar, a Sud di Celebes, in Indonesia.
INDONESIA - «Si tratta di una joint venture fra la società Ponte di Archimede e l’indonesiana Walenusa Energy che punta, per l’immediato, a installare il prototipo sperimentale di Kobold nei mari indonesiani entro il dicembre prossimo e, successivamente, a realizzare una vera e propria una rete di turbine Kobold per soddisfare la domanda di circa 7 mila kilowatt di potenza elettrica dell’intera isola di Selayar, abitata da circa 700 mila persone e attualmente dotata di una centrale elettrica tradizionale che però copre le esigenze soltanto di un quarto della popolazione», annunciano i presidenti delle due società, rispettivamente Elio Matacena e Emil Abeng. La costruzione del primo Kobold indonesiano costerà circa 800.000 euro, cofinanziati, oltre che dalle due società, dal ministero degli Esteri italiano e dall’Unido.
I PANNELLI SOLARI - Intanto la piattaforma Kobold messinese è stata attrezzata anche con 39 pannelli solari, che la rendono una vera e propria icona dello sviluppo sostenibile in campo energetico. A chi gli chiede spiegazioni sul singolare nome della turbina, Matacena risponde in chiave storico-mitologica: “Tanti secoli fa le correnti dello Stretto di Messina erano temute al punto da alimentare il mito di Scilla e Cariddi, due mostri che inghiottivano le imbarcazioni. Oggi quelle stesse correnti possono alimentare l’energia pulita di cui ha tanto bisogno il pianeta e per farlo ho pensato di ricorrere a un folletto mitologico benefico come Kobold”.
Franco Foresta Martin
02 aprile 2006
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Vecchio 17-05-2006, 18:13   #7
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Forse hai dimenticato la cosa + importante: In Italia non ci sono correnti abbastanza forti per rendere l'eolico appetibile.
verissimo, anche se esistono diverse località che non sono così povere di vento, e soprattutto che tutte le valutazioni sono state sempre fatte nell'ottica delle grosse installazioni

poi se si pretende che il sistema eolico casalingo venga applicato in centro a Milano o che i pannelli solari a tetto illuminino un grattacielo .....allora è inutile sprecare il fiato

ma per quel che ne capisco è molto meglio un pannello solare che la produzione di biodiesel, a livello di rendimento energetico

eppure il brasile è andato avanti ad etanolo per autotrazione, se non vado errando
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Vecchio 17-05-2006, 18:36   #8
Guanaco
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Le torri eoliche con pale grandi che pescano correnti a maggiori quote (non rallentate dal suolo) sono in genere molto più efficienti delle microturbine, anche tenendo conto delle perdite di carico lungo il percorso di alimentazione. Il loro problema è l'impatto visivo.

Questa storia mi ricorda comunque i pannelli fotovoltaici...

In buona parte è anche una questione di mercato e di politica. Credo che lo stato dia qualche supporto per i fotovoltaici, ma, a conti fatti, il gioco non vale la candela. Certo, si contribuisce alla pulizia dell'ambiente non consumando energia elettrica dalla rete nazionale, ma nessuno viene a darvi dei soldi per questo... e voi non risparmiate un gran che, anzi...

Se non sono andati i pannelli, figuriamoci le microturbine.

 
Vecchio 17-05-2006, 18:52   #9
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Originariamente inviata da Guanaco
Se non sono andati i pannelli, figuriamoci le microturbine (..)
ehhh si

Per analizzare le tendenze in atto è interessante considerare i due settori più dinamici nello scenario energetico a livello mondiale, l’eolico e il fotovoltaico, che hanno registrato un elevatissimo tasso di crescita medio annuo (oltre 30%) nell’ultimo decennio. Questo boom si è concentrato principalmente in 4 paesi. In termini di potenza installata, due terzi degli aerogeneratori sono infatti localizzati in Germania, Usa e Spagna, mentre due terzi degli impianti fotovoltaici si trovano in Giappone, Germania e Usa. Una crescita geograficamente privilegiata che sottolinea l’importanza che hanno avuto le politiche governative nello sviluppo di queste nuove tecnologie. È significativo in questo senso il fatto che gli Usa siano nella pattuglia di punta ma, malgrado la forza della loro economia, non detengano la leadership in nessuna delle due tecnologie.
Al contrario emerge nettamente il ruolo della Germania, il maggior produttore mondiale di energia eolica e stretto inseguitore del Giappone nel fotovoltaico. Ma soprattutto con una strategia di diffusione delle fonti rinnovabili radicale e chiara al contempo. L’obiettivo al 2050 è di produrre il 65% dell’elettricità e il 50% del calore con energia verde e altrettanto ambiziosi sono i targets fissati per il 2010 e il 2020. Per quanto riguarda l’energia eolica, che oggi soddisfa il 6% della domanda elettrica, l’obiettivo al 2025 è di coprire un quarto dei consumi elettrici.
Pesa certamente nella scelta di essere il paese paladino della sfida climatica (giocata in parallelo alla decisione di uscire dal nucleare) la sensibilità ecologica dei cittadini tedeschi, ma si intravede anche una accorta strategia di politica industriale. Dice il ministro dell’ambiente tedesco Trittin: "Solo i paesi capaci di generare la metà della propria energia con le fonti rinnovabili al 2050 potranno essere competitivi a livello internazionale. Per questo sono convinto che è meglio iniziare subito. In questo modo si può divenire leader tecnologici. In questo modo si può dominare il mercato". Molto chiaro il ragionamento, che punta al decollo di un settore che già conta su 130.000 addetti.
Un altro paese lungimirante è il Giappone che realizza 70.000 case solari l’anno e si è dato un obiettivo di 4.800 MW fotovoltaici al 2010 e di 52-82 TW nel 2030.
Una strategia che punti coraggiosamente sulle fonti rinnovabili è infine destinata ad avere anche vantaggi economici. Come messo in evidenza dalla Task Force sulle rinnovabili del G8, i costi di uno scenario solare sarebbero inferiori entro il 2030 rispetto a quelli di un trend convenzionale basato sui combustibili fossili.
Ecco dunque le ragioni della centralità delle energie pulite nella risposta alla sfida del clima e alla crisi del petrolio. Con tutto quello che ne deriva per le scelte degli ambientalisti.

di Gianni Silvestrini


tutti ciarlatani

come da titolo
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Ultima modifica di paolo b; 14-01-2007 a 11:59
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Vecchio 17-05-2006, 19:19   #10
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Non ho capito bene cosa intendi.
Che non è vero che il fotovoltaico è una fava?
Certo che di per sé non lo è (se c'è abbastanza sole).
Ma in Italia oggi come oggi NON CONVIENE.
Le ragioni, come scrivevo (ma hai letto?) sono: mercato e politica.
Mio cognato ci ha litigato per 5 anni... se vuoi fare il sammaritano ecologista vabbé, ma se ti compri i pannelli per risparmiare...
Forse in futuro le cose potrebbero cambiare, se cambieranno il mercato e le politiche delle autorità, ma per il momento...
Se ti guardi intorno quanti pannelli fotovoltaici vedi in giro?
Ce n'è di più in Svezia.
Ti sei mai chiesto come mai?


Ultima modifica di paolo b; 14-01-2007 a 11:59
 
Vecchio 17-05-2006, 19:34   #11
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mio coGGnato mio coGGnato

tu hai scritto se non sono andati i pannelli figuriamoci le microturbine


non credi a me? credi alla shell che il petrolio lo distribuisce

http://www.qualitas1998.net/ultimissime/20031111.htm

come? si certo la radiazione solare in germania è superiore che in Italia certo, me l'ha detto anche tuo coGGnato

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Vecchio 17-05-2006, 19:36   #12
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Ci rinuncio.

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Vecchio 17-05-2006, 19:43   #13
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guarda che non c'è molto da ridere

poi credo che per uno che si dichiara ingegnere l'ignoranza tecnica su temi di questa portata non dovrebbe essere ammessa

"L'inerzia in Italia deriva innanzitutto dallo scetticismo e dalla scarsa conoscenza delle tecnologie disponibili e delle relative opportunità di mercato.

per concludere

"Quando -- ha quindi aggiunto Pagliaro sottolineando la straordinaria urgenza delle conclusioni del corso -- le imprese concorrenti dei Paesi industrializzati pagheranno l'energia l'80% in meno di quanto la pagano le nostre imprese; o quando, addirittura, non la pagheranno affatto perché si metteranno a generarne un surplus, i prezzi delle loro merci scenderanno ulteriormente, e di molto.

"E il nostro Paese avrà subito forse il colpo finale alla sua competitività fra i Paesi ad avanzata industrializzazione. Occorre agire, e presto".




sai chi ci ha rinunciato prima di te? Rubbia che lavora all'estero, visto che in Italia non era possibile lavorare

miopia
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Ultima modifica di paolo b; 14-01-2007 a 11:59
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Vecchio 17-05-2006, 19:46   #14
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Quote:
Originariamente inviata da KappaElleTi
guarda che non c'è molto da ridere
...
Come no...
Sei troppo forte.
Non sai manco di cosa parli.
Ripassa tra un mesetto...



Ma perché non leggi meglio?

 
Vecchio 17-05-2006, 19:50   #15
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vabbè non mi interessa che tu capisca

l'importante è che gli altri capiscano

mi spiace per te.....
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Vecchio 17-05-2006, 21:18   #16
aspes
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Quote:
Originariamente inviata da Guanaco
Come no.. Sei troppo forte (..)
caro amico, a rinunciarci siamo in due, e pure io che sono ingegnere elettrico progettista di mega impianti industriali dovro' andare a farmi insegnare la fisica dal pecoraro scanio.....che tristezza.....
te l'immagini produrre il 50% della energia consumata dalla germania col vento? vabbe' non reisco piu' a esprimere le risate, ma mi sa cheil ministro dell'ambiente tedesco e' della stessa forza dei nostri,e allora tutto si spiega....adesso saltera' fuori qualcuno a riparlare dell'auto ad aria compressa....
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Ultima modifica di paolo b; 14-01-2007 a 12:00
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Vecchio 17-05-2006, 21:24   #17
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Originariamente inviata da aspes
caro amico, a rinunciarci siamo in due, e pure io che sono ingegnere elettrico progettista di mega impianti industriali
posso chiamarti el valvola?

qui sotto gli altri possono trovare la spiegazione del tuo soprannome

http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...2/stella.shtml

la tua disamina sul phon elettrico e su tutto quanto concerne i cosumi energetici casalinghi mi sembra che te ne diano pieno titolo



ripeto i dati internazionali sulla diffusione dell'eolico e del solare vi fanno un baffo
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Vecchio 17-05-2006, 21:27   #18
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http://www.repubblica.it/2004/e/sezi...icentrale.html

giusto per ricordare
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Vecchio 17-05-2006, 21:28   #19
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Originariamente inviata da KappaElleTi
(..) un dato per chiarire i combustibili fossili sono il risultato dell'azione metabolica su materia organica (..)
poetico................ nulla più
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che, come vedi, ancor non m'abbandona

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Vecchio 17-05-2006, 21:30   #20
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non è poetico

se poi vuoi le proiezioni della shell continua a leggere

SHELL non i produttori di silicio

la SHELL che raffina e distribuisce petrolio
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Vecchio 17-05-2006, 21:31   #21
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non leggo shell, è la concorrenza

ma non leggo nemmeno fantascienza
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che, come vedi, ancor non m'abbandona
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Vecchio 17-05-2006, 21:33   #22
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ma non leggo nemmeno fantascienza[/QUOTE]

vabbene panzer

Rubbia ha preso il Nobel per la letteratura, scriveva con lo pseudonimo di Asimov

è su questa incrollabile vostra fede che prima si è diffuso il treno a vapore

e adesso i pochi cervelli validi emigrano all'estero
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Vecchio 17-05-2006, 21:37   #23
Panzerdivision
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già gia

è sempre la solita colpa dei signori del petrolio

l'unica fonte veramente alternativa sono i reattori nucleari

ma figuriamoci........

grazie ai "cervelli" adesso siamo davvero all'eta della pietra e bruciamo del bel metano

altri grandi cervelli "verdi" hanno fatto si che non si facesse il termobvalorizzatore in porto (no all'inceneritore sotto la lanterna, dicevano)

tra un po riconvertiremo tutto a polveri di carbone

e non parlatemi delle biomasse....
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R1150GSADV....mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona
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Vecchio 17-05-2006, 21:42   #24
aspes
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Originariamente inviata da KappaElleTi
(..) adesso i pochi cervelli validi emigrano all'estero
speriamo che quelli che credono a tutte quelle panzane fuggano tutti all'estero....firmato "er valvola"
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unisciti alla raccolta firme per ripristinare il codice stradale del 1970 !

Ultima modifica di paolo b; 14-01-2007 a 12:02
aspes non è in linea  
Vecchio 17-05-2006, 21:43   #25
paolo b
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Originariamente inviata da Guanaco
(..) non è vero che il fotovoltaico è una fava?
Certo che di per sé non lo è (se c'è abbastanza sole).
Ma in Italia oggi come oggi NON CONVIENE (..)
Il primo volo del Flyer dei fratelli Wright avvenne con l'ausilio di un motore a ciclo otto, costruito da un meccanico di biciclette. Pesava poco meno di 90 kg e sviluppava circa 8 hp. 1903, sono passati 100 anni, adesso ci sono motori ciclo otto che pesano metà e sviluppano 10 volte più hp, con un consumo gr/cv nemmeno paragonabile. Perchè gli stessi progressi non li pensate possibili nelle "energie alternative"? Se la motivazione è che "adesso" non conviene (economicamente), probabilmente ci precludiamo proprio i progressi ed i miglioramenti possibili. Senza contare che "non paghiamo" (nell'immediato) tutto il costo dei combustibili "tradizionali".. ma questo è un discorso piuttosto lungo..
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