letto.Molto interessante, soprattutto -IMHO- il passaggio in merito al rapporto potenza/consumi che riporto qui:
.....GP: A proposito di questo discorso: io mi ricordo quando andare in moto era economico! Si andava in moto anche per risparmiare, e parecchio, rispetto alle auto. E adesso? Moto con i consumi come quelli che avete ricordato che senso hanno?
LM: Ma dipende dalla tipologia: una Guzzi deve innanzitutto garantire quella soddisfazione quel piacere unico che il motociclista si attende dalla Guzzi! Certo che un giorno anche Moto Guzzi avrà la sua ipersportiva per la quale nessuno guarderà ai consumi, ma se parliamo di una California con la quale fare o il giro del lago o il giro d’Europa è chiaro che non deve bere, non serve una soglia di cavalli inutile che serve solo per la brochure...
RF: Noi seguiamo molto anche il campo auto, e se solo confronti le tabelle dei consumi con quelle di venti quindici anni fa, siamo messi male... A parte qualche esempio ancora più o meno sperimentale, come le auto giapponesi ibride, le annunciate BMW ad idrogeno, per il resto... Vedi in giro pneumatici che li vedevi solo nel Super Turismo! Ad oggi, la domanda è ancora sulla potenza, che poi magari resta sulla carta, e prestazioni. I consumi non sono ancora una priorità. Pensa persino ai maxi scooter. Ce ne sono da 9 chilometri con un litro! E che pesano come un tir! Magari la priorità percepita è quella della potenza, dettata dal “dominare la rotonda”, dal non perdere mezzo metro dal semaforo a semaforo...
LM: Auto e moto hanno subito un’evoluzione molto simile. Le cilindrate erano ridotte, le potenze ridotte. Le moto si guidano in un modo diverso, i tempi sono cambiati. Dalla cilindrata 600 in su, trent’anni fa si parlava di maxi moto...
GP: E questo come lo vedete voi? Come un trend stabile o magari nel giro di qualche anno qualcosa cambierà? Lo vedete nell’immediato futuro un brief tipo: moto ibrida semiautomatica da 80 chilometri al litro?
LM: Forse bisognerà aspettare una nuova crisi pretrolifera, ma al momento non si vedono segnali di un cambiamento di rotta.
RF: Quello di cui parli sta già avvenendo in India e in Cina. Siamo appena tornati da un viaggio in India e laggiù i costuttori si sfidano a colpi di motori da 50, 100 chilometri con un litro.. Con cilindrate ovviamente da 100 cc, ma dei motori quattro tempi che sono dei gioielli e che lì fanno colpo.
GP: E qui da noi?
RF: Da noi nessuno ci bada, nessuno ci chiede interventi in tal senso. Qual’è la marca che promuove questo o quel modello mettendone in valore i consumi poco elevati? Nessuna.
Al momento, evidentemente, tutta l’attenzione del consumatore è orientata altrove. Certo che se continua così, prima o poi qualcosa cambierà...
GP: Io spero che qualcosa cambi. Per farti un esempio personale non avrei mai pensato di dovermi fare i conti in tasca per la benzina prima di decidere se partecipare o meno ad un raduno ma visto il prezzo attuale...
RF: certo che il primo produttore che puntasse ad una cosa del genere, offrendo un mezzo credibile, capace di consumi ridottissimi, potrebbe pure fare un bel colpo...
È un dato di fatto che il numero crescente di auto in circolazione porterà a sempre più frequenti situazioni di collasso. Roma e Milano assomiglieranno sempre di più a Bombay, dove sopravvivi solo con una moto larga cosi, che non consumi nulla.. E se arrivassimo a quello, magari arriveremo al paradosso che saranno loro, le industrie cinesi e indiane a proporci delle soluzioni alternative che saranno assolutamente imbattibili per noi occidentali.
GP: Dopo la crisi petrolifera la ricerca europea era arrivata a soluzioni interessanti. Solo che le renault da 50 km al litro, le auto ad idrogeno le abbiamo lasciate nei musei...
LM: Significa che c’è ancora molto petrolio.
RF: per noi sarebbe affascinantissimo puntare su tecnologie e soluzioni alternative... Pensa ad una 400 semiautomatica, una tutto-terreno, inventarsi un concetto proprio nuovo di mezzo a due ruote per la mobilità urbana...
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