Diavoletto, non conosco i dettagli, mi spiace. Non ho più molti contatti con queste problematiche. Ma mi pare di capire che a Montreal il problema inquinamento, e in particolare i gas-serra, siano stati affrontati finalmente in modo più razionale.
Il protocollo di Kyoto non è stato infatti un riferimento verosimile per molte nazioni. Tutti sono in linea teorica concordi nell'esecrare gli effetti negativi dell'inquinamento e dell'alterazione del clima... Sobbarcarsi in un regime di concorrenza spietata e di crescita "obbligata" o, peggio, in condizioni recessive, i costi enormi per ridurre le emissioni a valori minimi è un altro paio di maniche...
Tutto sta nell'interpretare il senso dell'aggettivo "minimi" e il modo in cui questa interpretazione debba avvenire nel corso degli anni. A Montreal hanno fatto chiarezza su questi punti. Il problema resatno i paesi emergenti, tipo la Cina che se continua di questo passo inquinerà come e più degli USA, su tutti i fronti.
Il fatto che gli USA abbiano aderito sposterà moltissime scelte industriali, poca ma sicuro, anche se in modo dilazionato nel tempo. Si possono criticare gli USA per non aver firmato il primo protocollo, ma sono stati coerenti. L'Italia, ad esempio, aveva firmato a Kyoto, ma poi, come altri, non ha mantenuto gli accordi. Nel giro di qualche anno la musica dovrebbe cambiare. Chiaro che ci sono implicazioni politiche...
Che i gas-serra siano responsabili dell'innalzamento termico del pianeta è comunque ormai sicuro, anche se non tutti i meccanismi sono chiari. Il clima è un sistema non-lineare e che quindi si sottrae a previsioni certe. Questo non toglie che, data anche la diminuzione forestale, le varie regolamentazioni imporranno vincoli sempre più restrittivi alla CO2, prodotto inevitabile di ogni combustione. Il problema si sposterà probabilmente sul fronte della sua "cattura".
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